La Divina commedia, Volume 3

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appr. A. Zatta, 1760
 

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Pagina 428 - Nel ventre tuo si raccese l' amore Per lo cui caldo nell' eterna pace Così è germinato questo fiore. Qui se' a noi meridiana face Di caritade, e giuso intra i mortali Se' di speranza fontana vivace. Donna, se' tanto grande e tanto vali, Che qual vuol grazia ea te non ricorre , Sua disianza vuol volar senz
Pagina 406 - Diffuso era per gli occhi e per le gene Di benigna letizia in atto pio , Quale a tenero padre si conviene. Ed , ella ov
Pagina 49 - E, sì com' uom, che suo parlar non spezza, Continuò così 'I processo santo : Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel ch...
Pagina 167 - ... ho veduto tutto il verno prima lo prun mostrarsi rigido e feroce, poscia portar la rosa in su la cima; e legno vidi già dritto e veloce correr lo mar per tutto suo cammino, perire al fine a l'entrar de la foce.
Pagina 38 - Se violenza è quando quel che paté niente conferisce a quel che sforza, non fuor quest'alme per essa scusate; che volontà, se non vuoi, non s'ammorza, ma fa come natura face in foco, se mille volte violenza il torza.
Pagina 27 - Frate, la nostra volontà quieta virtù di carità, che fa volerne sol quel ch'avemo, e d'altro non ci asseta. Se disiassimo esser più superne, foran discordi li nostri disiri dal voler di colui che qui ne cerne; che vedrai non capere in questi giri, s'essere in carità è qui necesse, e se la sua natura ben rimiri.
Pagina 214 - Ch' avrà in te si benigno riguardo, Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo quel che tra gli altri è più tardo, Con lui vedrai colui che impresso fue, Nascendo, si da questa stella forte, Che notabili fien 1
Pagina 231 - Per ch'io prego la mente in che s'inizia tuo moto e tua virtute, che rimiri ond'esce il fummo che 1 tuo raggio vizia; sì ch'un'altra fiata ormai s'adiri del comperare e vender dentro al tempio che si murò di segni e di martiri. O milizia del ciel cu' io contemplo, adora per coloro che sono in terra tutti sviati dietro al malo esemplo!
Pagina 408 - Vincer di lume tutta l'altra fronte. E, come quivi, ove s'aspetta il temo, « Che mal guidò Fetonte, più...
Pagina vi - O divina virtù, se mi ti presti Tanto che l'ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti, Venir vedra'mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie Che la materia e tu mi farai degno.

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