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Consulta, ciamè, fè, tene consulta, chiamare, fare, tener consulta, da consultare. Consultè, consultesse, consultare, p. e., medico o avvocato, consultarsi, consigliarsi con o da uno.

Consum, consumo, Red., « una gabella sul consumo » Bott.; per calo, tant d' consum, tanto di consumo. Consumà, fig. consumato, versatissimo, p. e., in qualche scienza, nella politica ec.. Consume, consumare, il fatto suo, la dote, la roba, le provviste, il capitale ec.; e sempl. consumè, consumare, per consumarsi nella roba o salute: consuma ogni anno, a vista d'occhio, come una candela e sim.; da consumare, consumato, consumo, consumatore, consumazione, consunto, consunzione, ec.

Cont, conto, calcolo, ragione, stima, intenzione, ec. « falla far conto, pare un abbachista >> Fir.; attendo i conti; vi ringrazio del conto mandatomi » Goz.; tieni in regola i conti; coi guadagni speriam saldar il conto Pan.; « non si potrebbe così darvi intero dei colpi il conto, che non fur contati Ber.; a conti fatti, Giust.; « ci dà qualche cosuccia a conto» Pan.; giacchè ti devo render conto dei fatti miei » Goz.; « a buon conto

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io non c'entro » Lasc.; « a buon conto li menò prigioni » Ber.; alla fin dei conti Pan.;

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fatto il conto degli anni. D. R.; « se fate bene il conto, troverete che» Goz.; « faremo i nostri conti e li aggiusteremo tutti » Id.; far il conto senza l'oste, m. prov.; faremo i conti, farai i conti con me << tenevan conto di quello che spendevano D. R.; « tiene più conto dei danari che delle persone » Id.; «mostra di tenerne conto» Macch.; tener da conto la roba, Boc.; tienti da conto» Pan.; « vedi questa casa? puoi far conto che più non ci sia Id.; « faceva conto che parlasse al muro » Id.; « fate conto di non avermeli dati » Goz.; « faccio conto di essere alla commedia » Fag.; (mi figuro) « faceva conto di mover l'esercito Macch.; «farei conto di partir sabato » Bar.; « sul suo conto non aveva tare » (non c'era niente da dire), Pan.; trovar il suo conto, tornaconto in qualcosa, per conto del padrone, per conto mio e simili altri modi famigliari al nostro dialetto. Contagg! (idiotismo energico, ma degno marito di pest!...), da contage, v. poet., contagio, pestilenza. (N. eziandio, per termometro della moralità del nostro dialetto, che di simili interiezioni non vi si trova

traccia prima della peste del] Contenta, per assenso del pa1650 che funestò il Piemonte dre o di chi per esso « bae la Lombardia).

date che ci vorrà la contenta »

Contant, contanti; negoziare, Bar.
contrattare, pagare a contanti;
fig. comprar le brighe a con
tanti, cercarle.

Contentè, contentesse, conten-
tare, contentarsi, appagarsi;
bon, facil, dificil da contentè,
buono, facile, difficile da con-
tentare; e cosi contentarsi del
poco; per acconsentire « io
pur verrò, se tu te n'accon-
tenti » Ber.
Contestè, contestabil, contestas-
sion, contestare, contestabile,
contestazione, di dritti e sim.

rare, proseguire, ec.; continuare un racconto, il viaggio, a studiare, ec.; ho da continuare? continuate; continua il caldo, a far caldo, a piovere, ec.

Contè, contare, calcolare, raccontare, aver intenzione, credito, importanza, ec. «i colpi non furon contati» Ber.; « sui versi v'è da contar poco » Pan.; « questo danaro lo conto come perso » Car.; questo non conta, non va calcolato; e gli contai l'istoria » Ber.; e Continuè, continuare, in tutti quel che tu vuoi, conta» i suoi usi, seguitar a iare, duDant.; « un caso che Vispanio conta casi; a Nerone contò tutto » Dav.; non so chi vi abbia contato del mio mal di stomaco » Goz.; « contami un po' dove sei stato; la cosa sta come la conta » Guer.; avrei da contarne delle belle » Bon.; oh! valla a contare a Meo (noi, a Don Bosio); «questa si può contare per un miracolo > Bart.; è un uomo che conta « farò vedere se valgo e se conto» Pan.; conto di partire quanto prima; e simile altre omologie. Da contare, contanti, contabile, contabilità. Content, fè contentio ti farò contento d'una cosa » Ber.; « se non la fa saper a tutti, non è contento » Goz.; non contento di sparlare, cospira; son contento di morire, se non è vero.

Contorn, contorno, di lavori
d'arte o d'altro; contornè, con-
tornare, far contorni.
Contorn, contorni, luoghi, cir-
convicini la più bella di quei
contorni » Ar.; « i Mori di quei
contorni » Bart. ; « fortunata
più d'ogni altra di quei con-
torni» Goz.; « alcune milizie
di quei contorni » Bott.
Contornè. V. Contorn.
Contra, contra, contro « pur
vedendosi contra tanta gente»
Ber.; far contra, dar contra,
voltar le armi contra, Dav.;
« e tanto il cavalier contra
gli dura » Ber. ; darsi contra,

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Var.; avete contra voi il Bem-
bo Id.; in tutto c' è il suo pro e
il suo contra, Pan.; aver la
sentenza contra, o contro;
andar incontra, incontro; essi
per contra volevano » Dav.; e sim.

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dission, spirit d'contradission, contradire, contradirsi, contradizione, spirito di contradizione; parimente cascare, pigliar, essere in contradizione

contradote.

Contrae, contrarre, matrimonio,
obbligazioni e sim.
Contrafè, contrafassion, contra-
fare, contraffare, contraffa-
zione.

contra il muro, contra la porta, Contradota, contradota, più us. contra 'l vento o contr' al vento. Contrà, contrada (si pretende dall' ingl. country), per via nell'abitato « va su dritto, finchè tu giunga nella contrada che dicono Mirasol Ar.; quando passava dalla contrada di lei.» Rim., B.; guardia delle contrade, spie dei canti Bon.; « per le contrade di Nuova York » Bott.; Contraband, roba d'contraband, Contramarca,

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roba di contrabbando.

Contrafort, contraforte, riparo aggiunto.

Contralt, contralto; cantè d' contralt, cantar di contralto. Contraltar, contraltare, fig. opposizione.

contromarca.

contramarca,

Contrabass, fig. fè'l contrabass Contramarcia, contramarcia, parlando Adamo ed io di va

contromarcia.

rie cose, costui faceva a tutti Contrapassè, contrapassare. il contrabasso » Ber. Contrapei, contrapelo; fig. andè Contrabulari idiot. di ripiego, a contrapei, andar a contracome contrari! per non dire pelo. contagg o sim., così diascne, diamine, per non dir diavolo! Contracambi, contracambiè, Contrapone (da contraponere), contraccambio, contraccam- contraporre.

Contrapeis, contrapësè, contrapeso, contrapesare, pr. e fig.

biare « ecco il bel contraccam- Contrapunt, contrapunto.
bio che mi dai» Ar.; così mi
contraccambia di tanti sacrifizi.
Contracheur, a contracheur, a
contracore, a contracuore.
Contracolp, contracolpo, pr. e
fig.

Contradansa, contradanza.
Contradi, contradisse, contra-

Contrari, Bastian contrari (i-
diot. non invenuto), opposi-
tore sistematico; av. al con-
trari, all'incontrari, al con-
trario, all'incontrario. Da con-
trario, contrariare, contrarie-
tà, ec.
Contrasens, contrasenso, meglio
che controsenso.

Contrassion, pati le contrassion, |Contutsò, contutlò, contuttociò, patir le contrazioni. contuttoquello, ciònonostante.

Contrast, contrasto, da contra-Convalescent, convalessensa, convalescente, convalescenza.

stare.

Contrat, contrate, contratto, Convalidè, convalidare. contrattare, da contrarre; « le Convent, convenire, essere conmense si possono contrattare» veniente, d'accordo, accordarsi; convien farlo; non mi conviene; convengo con voi, ne convengo; si sono convenuti del prezzo » Vas.

R. B.; il vino è finalmente contrattato » Goz.; e sempl. contrattare «li mandarono a contrattare coi nocchieri Id. Contratemp, contratempo, con-Cop, coppo (denominato così

trattempo, contrasto di tempo, e d'altra cosa qualsiasi inopportuna. Contravelen, contraveleno. Contravenssion, contraventor, contravvenzione, contravventore, da contravvenire. Contraveuja, contravoglia, con

tracuore.

Contribul, contribuire, donde contribuente, contribuito, contribuzione; fig. mettere l'amicizia, la bontà di uno a contribuzione, sfruttarla.

dalla sua forma concava) nè tegolo, nè coppo vi restò che non rompesse » Vas. Copa, coppa, nappo « non ci lasciar piatto, nè coppa » Ar. ; noi diciamo tuttora dè na copà che potrebbe tradursi senza pericolo, dar una coppata (dal lat. cupa, botte); la coppa del cappello, R. B.; per tarocco, e fig. «gli chiedean danari ed egli rispondeva coppe » A. Tass.; coppe della bilancia, e d'altri usi.

Contrit, contrito, pentito, com- Copia, copia, esemplare, cosa

punto.

Control, controlè, controlor,
controllo, controllare, control-
lore (v. dell'uso).
Contrordin, contrordine.
Contumacia, condané 'n contu-
macia, condannare in contu-
macia.

copiata, lavoro d'arte imitato
dall'originale.

Copialetere, copialettere.
Copiè, copiare, trascrivere, imi-
tare.

Copista, copista, che copia, ama-
nuense.

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Corà, corata « gli pare di schian

Conturbè, conturbesse, contur- tarsi scianchesse) la corata »

bare, conturbarsi.

Contusion, contusione.

Goz.

Coragi, coraggio, avere, fare, Contutchè, contuttochè, quan- farsi coraggio « fecer tutti coraggio a tai parole » Car.; ov

. tunque.

vero, si fecero, o tali parole fecero, diedero, misero coraggio a tutti; avanzati se hai, se ti basta, se ti dà il coraggio; perdere il coraggio, perdersi di coraggio; elitt. coraggio, amico.

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Coram, « vestito tutto quanto di corame R. B.; mangierebbe il corame Bert. Corassa, corazza. Corba, corbela, corbola, corba, corbello (corbella meno us.), corbola; corbello del muratore, e d'altri mestieri; fig. cascare, saltare di vaglio in corbello m. prov., i nostri dizionarii dicono erroneam. d' val, quasi, di valle, che non ha la menoma analogia.

Corda, balarin da corda, ballerino da corda (pr. e fig.), funambolo; stromento da corda; fig. metter in corda, star in corda (onde accordare, accordo pr. e fig.); toccar certe corde, certi tasti, certi argomenti; tener sulla corda, cioè sospeso, incerto; chi troppo tira, la corda si schianta (së scianca), m. prov.

Cordagi, cordaggio. Cordial, cordiale (us. sost.), ristorativo, buono al cuore; sincero, che parte dal cuore; donde cordialmente, cordialità. Cordon, cordone del campanello, e sim.; fig. cordone sanitario, linea di guardia, ec.

polendo (così ristretti) nè saltare, nè correre Dav.; (nel fig. è modo di dire frequentissimo fra noi subalpini); correre innanzi e indietro, Cell. ; correre dicesi di molte cose, propr. o fig. come acqua, sangue,. tempo, interesse, paga, spesa, ec.; « mi corre di continuo la spesa » Macch.; son danari che corrono; mi corre l'obbligo d'informarvi; corre la voce, corrono dicerie « biglietti, regali da un canto e dall'altro Goz.; corron troppe monete false; far la festa il dì che corre; us. att. correr le strade, il paese, la campagna, ec.; correr la sorte il premio d'una lotta e sim.; far correr uno (scacciarlo), Goz.; lasciar correre (non farne caso), Giust.; da correre, corrente, corso, corsia, corsivo, corriere (core), corriera, e varii altri deriv. Corea, coreggia (da corio, cuoio).

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Corege, coreggsse, coression, corettor, correggere, correggersi, (pr. e fig.) correzione, correttore.

Corent, andè contra la corent, andar contra la corrente (pr. e fig.); moneta corrente, in corso; mese, anno corrente; us. av. scrivere, legger corrente « a me par che si legga assai corrente» Bon. Corenta, balè, sonè na corenCore (o chiuso), correre « non ta, ballare, sonare una cor

rente.

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