Immagini della pagina
PDF
ePub
[ocr errors][ocr errors]
[ocr errors]

di; dar il buon di buon di
figliuoli » Id.; aver i dì contati;
tirar avanti di dì in dì; de'miei
dì non ho mai visto una cosa
simile; voglio finir i miei di
tranquillo. Id.

Di', dire; e molto più da dir
dava alla gente » Ar.; « il suo
testamento diè molto da dire
Dav.; « v'è rincresciuto, se
volete dire » Ber.; « faceva per
dire. Fir.; non faccio per
dire Pan.; dico per dire »
Id.; ho detto viscere così per
dire Guer.; ora di' su» Ar.;

[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

tener pur detto (dire e ridire), il Bembo gli teneva pur detto che si guardasse » Band.;« ciarlio continuo che dice niente » Giust.; la fortuna gli dice; il negozio dice poco, la campagna dice meno ancora; dir cose di fuoco, Ber.; dir villanie da cani, Dav.; " s' accorse che lo dicevano da burla ♦ Fr. Gior.; di' un po' che s'avanzi; farselo dire e quei due volte non se lo fan dire » Pan.; dire è subito detto, ma è fare, m. prov.; chi dice mai, dice guai, id.; non è il dire, non vale, non serve il dire; a sentirlo, chi lo diria? l'aria lo dice; all'aria non si direbbe che sia così fastidiato; andar dicendo, e via dicendo; chi ne dice una, e chi un' altra; dire il pan pane; dir sì e no, di sì e di no; dire e disdire; dir biffe e baffe, Bar.; ben detto, così va detto; quel che è detto, è detto; sia come non detto. Diablotin, diavolini, diavolottini (detti così dal sapore acutissimó, d'una volta forse). Diamine che diamine ha ella?» Bon.; come diamine fa ella compor tanto?» Red.; Diascne! diascane, diacine «e non che diascane dice la massaia?» Pat.

dando udienza rispose: di' su»
Dav.; avanti, di' su, sbrigati »
Goz.; «ehi! a chi dico? » Ar.;
un anno, a dir grosso, a dir
molto Macch.; « se ho da dir-
vela » Rim. B.; « a dirvela giu-
sta » Fag.; per dirla come la
penso Bon.; a dirvela, io
nol vo' fare» Ber.; "a dirla qui
fra noi, quel signor Voteg, ec.»
Pan.; dite la vostra, che io
ho detto la mia» Lip.;a
torto ognun ne dice male
Ber.; trovar da dire, Goz.; da
dire a non dire, Ar.; aver da
dire con uno; dir quello che
viene in bocca; non sa quel
che si dica; far dire del bene
per l'anima, Nov.; « cosa vuol
dir che taci?» Pan.;
sarà mai detto che io abbia
voluto, ec.» Goz.; « era detta
che quella notte non me ne
andasse una bene» Guer.; tien-
telo per delto; tener detto,

Diau, diavol, diavolo « costoro hanno il diavolo addosso » Var.; « quell'Agrican ha il gran diavolo addosso » Ber.; io l'ho

[ocr errors]

R. B.; trovar un diavolo (niente da mangiare), Pan.; ■ diavolo ! che non venga agli occhi, ec.?» Fir.; « diavol! che Bernardone avesse fatto al duca una così vituperosa giunteria? » Cell.; mandar al diavolo; eh!" vada al diavolo; che il diavolo se lo porti, e sim. m. volg. Diau, diaula, diavola « questa diavola (di donna) Pass.; buona, diavola, buone diavole, Bon.; povera diavola, non sa darsi pace.

.

" gli raccontò tutte quelle diavolerie del sacco» (di Roma) Cell.; « volevo vedere che fine avesse quella diavoleria » Id. Diceria; sono tutte dicerie; non curarsi delle dicerie; farsi mille dicerie, ec.

avuto sì forte per male che... avrei fatto il diavolo » Boc.; cominciai a far il diavolo e accusare il vetturale » Macch.; « non lo vorrà patir, e farà il diavolo » Ar.; « far il diavolo a quattro » Pan.; « parve che il diavol entrasse fra loro » Ber.; aver il diavolo in casa; esser un diavolo, il gran diavolo fanche in senso di gran destrezza o valentia) questo diavolo di Benvenuto, rispose il papa, non ascolta le riprensioni Cell.; « se questo dia-Diaularia, diavolaria, diavovolo di Benvenuto ci vedesse » leria; Id.; esser un buon diavolo; un povero diavolo « ed io povero diavolo » Goz.; sapere dove il diavolo ha la coda, m. prov.; se il diavolo non ci mette la coda, id.; «se e' sapesse..., si darebbe al diavolo Lor. M.; il tuo, il mio, il suo diavolo; il diavolo non è tanto brutto come lo dipingono, m. prov.; un diavol scaccia l'altro, id.; farina del diavolo va in crusca, id.; neanche se fosse roba del diavolo « come diavol non hanno che una gamba?» Boc.; « non so come diavol siamo qui Goz.; "a che diavolo pensate?» Ar.; «< che diavolo fate?» Id.; chi diavolo gli ha data la tua vesta?» Id.; « per saper cosa Difalchè, difalcare, diffalcare. diavolo si fa » Pan. ; donde Difamè, diffamare, toglier la diavol cavò quest'animale?» fama, la riputazione, donde Ber.; che diavolo di gusti difamassion, diffamazione, il

[ocr errors]

་་

Diciara, dichiara (come retti-
fica, verifica e varie altre v.
elitt. dell'uso), dichiarazione
«< ci vuole una dichiara..., la
dichiara del ricevitore » Goz.;
la dichiara del padrone, Bar.;
dell'impresario, Pan.
Dieta, fè dieta, stè 'n dieta, far
dieta, star in dieta, dieta ri-
gorosa « meglio avessero fatto
tre di dieta » Sacch.; « gli com-
patisco, se fan dieta stretta »
Pan.

diffamare.

mettere difficoltà, delle difficoltà in qualche cosa. Dificoltos, difficoltoso, che mette delle difficoltà in ogni cosa, fisicoso (per difficile, non sarebbe buon italiano). Difidè, difidesse, diffidare, diffidarsi (di uno), donde diffidente, diffidenza; diffidare uno, donde diffidamento, preavviso che diffida, toglie la speranza o sicurtà di qualcosa. Difilè, difilare (fig. da filo), andar di filo, difilato, dritto, presto..

Difeisa, difesa. V. Difende. Difende, difendsse, difendere, difendersi; lo difende la sua condotta; si è difeso come un lione; per riparare un monticello le difende il calor del mezzogiorno » Ar.; per guardare, custodire, Dio ne difenda; per vietare (che i pedanti tengono per francesismo, conoscendo il francese pressapoco come l'italiano, mentre è modo romano, e nostro proprio, come risulta da esempi infiniti dei migliori). Da difende, difesa, fare, non far difesa; senza di-Difilà, difilato, per lo più av., fesa; star sulla difesa; pigliar presto, quasi a filo « veniva la difesa, le difese d'uno; fare, difilato al castigo » Dav. V. presentare le sue difese; ascol- Difilè. tar le difese, ec.

Diferensa, differenza, da differente; per lite, questione « se nasceran delle differenze, se l'aggiustino tra loro » Goz. Diferenssiè, diferenssiesse, differenziare, differenziarsi, da differenza.

Difissios, difficile, lezioso (due
voci di cui diresti comporsi
tale idiotismo).
Digert, digerire, donde dige-
stion, digestione, fig. « questa
non la posso digerire » (sof-
frire) Pan.

Digiun, a digiun, a digiuno

Difert, differire, rimettere ad «convien pigliarli a digiuno altro tempo. Difet, difetucc, difetto, difettuccio, difettuzzo (nel fisico, come nel morale); chi ha il sospetto, ha il difetto, prov. Difetos, difettoso; uomo sospettoso, uomo difettoso, o sempl. sospettoso, difettoso, m. prov. Dificil, dificilin, dificilet, difficile, difficilino, difficiletto. Dificoltà, difficoltà, essere, avere, fare, trovare, incontrare,

Sacch.; « a buon ora, a digiuno » Ber.; se sputi a digiuno » R. B.; «tu devi aver fatto colazione a digiuno » Fir. Digiunè, digiunare, nè solo di buon grado, ma per forza; ti farò digiunare, ci fa digiunare, ci fa far croci più di quel che vogliamo. Dignitos, dignitoso, ag. e av., che ha dignità, con dignità; un fare dignitoso, uomo che

"

parla dignitoso « incede dignitoso e lento» come direbbe il poeta.

Dilapidè, dilapidare, scialacquare, donde dilapidatore, scialacquatore..

Dilassion, dilassionè, dilazione, dilazionare, t. leg.

da

dar a divedere, a conoscere (in tal senso il volgo suol dire dësmostrè). Dindin, v. infant., dindi, nari; per suono di campanello, din din, tin tin. Dindonè, dindonare, il suonare delle campane.

Dilatè, dilatesse, dilatare, di- Dintorn, s., dintorno; nei din

latarsi. Diletant, dilettante, di musica, di antichità, di belle arti, ec. Dilonga (o chiuso), dilungato, vino, liquore e sim. Dilonghèo chiuso), dilunghesse, dilungare, dilungarsi (specialm. nel discorso). Dilucidè, dilucidare, chiarire, rischiarare.

menomare;

Diluviè, diluviare, piovere dirotto; fig. mangiare con ingordigia, Ber., Pan. Dimesè, dimezzare. Diminul, diminuire, scemare, per diminuirsi «stimò che molto ne diminuisse la fama sua » Boc.; diminuire di potenza, forza, ec. « diminuito il re di forze e di autorità » Guicc.; il vento diminuisce; il prezzo della roba diminuisce, o la roba diminuisce di prezzo (come aumentare, crescere). Diminussion, diminuzione, astr. di diminuire. V. Diminui. Dimission, dè le sue dimission, dar le sue dimissioni, dimettersi, dismettersi. Dimostre, dimostrare, mostrare,

torni della città; la città e dintorni; prep. V. Dëntorn. Dintra (più pross. all'orig. lat.), per metat, drinta, come drento per dentro. V. Dentra. Dio, Dio guardi, Dio me ne guardi, Dio ne liberi (ne per ci, eleg. e piemont. puro), piaccia a Dio, Dio faccia, vòglia e sim.; Dio sa, Dio lo sa se; come Dio vuole, se Dio vuole; con l'aiuto di Dio; alla buon'ora di Dio; grazia a Dio, per grazia, per la grazia di Dio; Dio buono, Dio santo, Dio benedetto «per Dio, guarda ciò che fai» Boc.; « per Dio, non date a quest'istoria orecchio Ar.; «ah non sia alcun, per Dio, che, ec.» Tass.; « umilmente e per l'amor di Dio domandando che loro luogo facesse » Boc.; « vorreste farmi la barba per l'amor di Dio?» Pan.; " vattene via, per amor di Dio » Ber.; « avrei voglia d'esser innamorato anch' io..., ma parliam d'altro per amor di Dio. Id. Dipende, dipendere; dipende da tutti, e non vuol dipendere

da nissuno; l'esito dipende] Discore, discorrere « si discorre da voi; pace o guerra, ciò di- di farci una statua » Pan.; «nelpende da questo o quello. I l'acqua poi, non se ne discorre derivati sono abbastanza noli. neppure Guer. Dipinge, dipingere; fig. par-Discol, discolo, indisciplinato. lare mirabilmente ai loda-Discors, discorso; fare un bel tori... pareva che egli (Tibe- discorso; discorso in aria; perrio, aringando), avesse di- der il filo del discorso, ec.

pinto » Dav.

Dipint, dipinto; fig. « non ci starei neanche dipinto » Pan. Dirige, dirigere, regolare, essere alla testa, aver la direzione; indirizzare. I suoi derivati sono abbastanza noti.

Discression, discrezione, discernimento, moderazione; gli anni della discrezione« un po' di discrezione, se ce n'è» Pan.; « la discrezione sta bene anche a cà del diavolo » m. prov.

Disabitè, disabità. V. Dësabitè, Discret, discreto, che ha didsabitè, ec.

screzione. V. Discression.

Disafession. V. Dësafession, Discussion. V. Discute.

dsafession.

Disafessione. V. Dësafessionè.
Disanimè. V. Dësanimè.
Disaprovè. V. Dësaprovè, dsa-
provè.

Disarmonic. V. Dësarmonic,
dsarmonic.

Discute, discutere, esaminare,
dibattere, donde discussione,
disamina, dibattimento.
Disegn, disegno (d'arte), inten-
dimento, divisamento.
Disegnè, disegnare (fig. per di-
visare, è meno in uso nel no-

Diserssion, diserzione. V. Dsertè.

Disastr, disastro (da astro cat- stro vernacolo). tivo). Disastros, disastroso (da di-Disgiunse. V. Dësgiunse. sastro, V.); strade disastrose, Disimpegn, dsimpegn, disimpericolose.

pegno, Mag.

Disatent, disattento; donde di-Disimpegnè, disimpegnesse, disattenzione. V. Dësatenssion, simpegnare, disimpegnarsi, da dsatenssion. Disavantagi. V. Dësavantagi, dsavantagi.

Disavertensa. V. Dësavertensa, dsavèrtensa.

Discapit, dëscapit, discapito, disavvantaggio.

disimpegno; sciorre, liberare, liberarsi dall'impegno preso; per adempire, è voce dell'uso, non però del migliore. |Disinvit, disinvitè, disinvito, disinvitare.

Disinvolt, disinvoltura. V. Dë

Discaric, dëscaric, discarico, sinvoll. scarico.

« IndietroContinua »