furbacchione. testa; fumi del vino; « auree] ciotto, A. Tass.; furbacchiotto, mediocrità, piene di fumo »> Giust.; «vedere tante speranze di libertà in fumo » Dav.; «la creatura morì, e tutto andò in fumo » Id.; per indizio, sentore, Furbaria, furberia, « ma quelle che non san le furberie » Pan.; "non frodi, non furberie » Segn. qualche fumo se Furfa, folla, turba (da furfa, n'è avuto » Macch.; (quest'ul- furfare obsol., donde furfante). timo traslato è un po' meno Fur fantaia, furfantaglia, da fura noi familiare). fante. Fumà, fumada, fumata. V. Fumè. Fume, fumare; carbone che fuma, cibi che fumano, « senza i quali la pentola non fumà » Pan.; fumar tabacco, Goz. (e secondo il nostro Carena, fumar col sigaro, pipar colla pipa); fig. in senso di pregio, farò versi di voi che fumeranno » Ber.; pensioni e scudi che fumano Car. Fumela, femina, (dal lat. femella, come da sumus semo arc. per siamo). Funsion, funsionè, funzione, funzionare; in funzione, in ufficio; far le funzioni, le veci, l'ufficio (dal lat. fungi). Funsionari, funzionario, da funzione, V. Furia, furia; andare, montare, essere in furia, sulle furie, su tutte le furie; dar nelle furie; furia d' inferno (donnaccia), sembra una furia, quella furia, ec.; fig. furia di vento, di popolo, di parole, di sarcasmi, ec.; per gran fretta, che furia! « armi prese in furia » Dav.; « non ci sarà furia » Ber. ; gli affari a terminar non han mai furia » Pan.; " che cosa c'è ch' hai mandato per me così in furia? Fir.; fare una furia (proprio degli uomini di primo impeto) «< credo che faccia questa furia per far vedere, ec. Macch.; per gran quantità o forza, « fabbricò galee a furia» Dav.; a furia di percosse, Ar.; di spintoni, Lip.; d'archibusate, Bott.; di regali, Goz. Furb, furbo, accorto, astuto; (in ital. ha pure un senso peggiore), «ma quei che è furbo e fa civetta Lip.; ma qualche Furmia, e deriv. V. Formia. garza v'è furba trincata » Pan.; Furni. V. Forni co' suoi deriv. a furbo, furbo e mezzo, prov., Furor, furore, veemenza, furia; è così, furbo come il diavolo a furor d' popol, a furor di e in senso ironico: popolo; fig. far furore, pito (t. teatr.), Pan. furbac-Furto (più volgarm. rubarissi, perdio! » Giust. Furbaciot, furbacion, furbo, stre ne, gerla (forse dalla sua forma che la rassomiglia ad una specie di gabbia). Gabassin, cabassin, zanajuolo. V. Gabassa; fig. screanzato (idiot.). ruberia), furto, donde furtivo, Gabassa, cabassa, cesta, cesto furtivamente, di furto, di nascosto, con inganno e sim, Fus, s., fuso, la rocca e il fuso, « dritti come fusi» Guad. Fus, fuso, fonduto da fondere. Fusé, fusaio, che fa fusi. Fusëta (della stessa radice di fusil, fucile, già focile) fusetta, assai più propr. di razzo, racchetta e sim. Gabela, gabella, dazio fare il Fusil, fucile (orig. focile, parte di esso « l'esca e 'l focile » Ber.); donde fucilare, fucilata. Fusiliè, fucilare, moschettare. Fusina, fucina, dove si lavora ́il ferro, donde fig. fucina d'inferno, fucina d'inganni e sim, Fusion, fusione, da fondere; fig. unione, lega di partiti e sim. (v. dell'uso). Fust, fusto; pedale, tronco, asta, ec., piante d' alto fusto fig. taglia, corporatura, Ber., Var., bel fusto d'uomo, di Gabinet, gabinetto; fig. segredonna. teria' di Stato, ministero in Gabian, gabbiano; fig. sciocco, babbeo. fi-Gabiola, gabiolina, gabbiola, Futur, futuro, sost. il suo fu- corpo. G V. lett. G. Noz. PRELIM. gabbiolina, dim. di gabbia. Gabion, gabbione, accr. di gabbia. Gabionà, gabbionata, da gabbione. Gable, quistionare, altercare (i Gabamond, gabbamondo, bin- diot. espress. dal contendere dolo. Gaban, gabbano i calzoni, il gabbano e la berretta» R. B.; " porta un gabban talor di pagonazzo » Bon. coi gabellieri). Gagi, gaggio, pegno « ricevuto il gaggio della battaglia G.. Vill.; pareva che tra lor fosse del combatter gaggio » Pul.; dare, pigliare, avere, ri-] cevere in gaggio, in pegno. Gajard, gagliardo; vin gajard, vino gagliardo. Pan.; esser galantuomo, cioè di parola; e così, parola di galantuomo, da galantuomo; talora per iron., ehi! galantuomo..... Galateo, galateo, che insegna la creanza, creanza, civiltà, dov' è il galateo ? dov'è la creanza, la civiltà? Galè, galà, gallare, gallato; o- Galet, galletto; un'ala di gal- Gajofa, boccaccia (da gaglioffo, che sta colla bocca larga, i-Galaria, galeria, galleria. diot. di molta espressione). Gal, gallo; far il gallo, cantar da gallo, fig. in senso di trionfo, contentezza e sim., Pan.; esser il gallo del pollaio, della Checca, gran donnajolo. Gala, gala; (dal lat. elegantia per metat.); abito di gala qualche volta sono in pregio grandissimo le gale, le attillature, ec.» Var. Gala, galla; venire, stare a galla i pesci vengon tutti quanti a galla » Lip. Gala, galla, gallozza, gallozzola, « vana e leggiera assai più di una galla » Bon. Galan, galante, (da gala, V.); far il galante « il conte Orlando par che sia in levante, e là è innamorato e fa il ga-Galina, gallina; gallina nana, lante» Ber.; marito galante, « e par con essi una gallina Id.; un inchin galante; Id.; nana » Ber.; (i nostri lessici giovane galante, R. B. vernacoli invece di nana, diGalanteria, galanteria « non vi cono mugellese e così d'orpar egli una galanteria? »> dinario procedono); gallina R. B. « portan gli scalchi di faraona; latte di gallina; galpiù galanterie varii canestri»> lina vecchia fa buon brodo, Lall. prov.; la gallina canta male, ma raspa bene, Id. Galiot, galeotto; fig. briccone, Bon., Salv. Galantina, galantina, vivanda nota. Galantom, galantuomo; 'l fior d'i galantom ed io che so-Galon, galonà, gallone, gallono il fior dei galantuomini » nato, che porta galloni, guernito di galloni. Galop, galopè, galoppo, galop-| pare; lanciar il cavallo al galoppo, andar di galoppo, al galoppo, pigliar il galoppo; e per l'orme d'Angelica galoppa Ar.; io son venuto sempre galoppando » Ber. Galopada, galoppata vuoi far due galoppate, sei padrone, Pan. dare di buone gambe, Dav. cioè volentieri; mal volentie-: ri; menar le gambe, dimenarle, correre « il capo ha dentro e fuor le gambe mena » D.; Dudon gli è dietro, e ben le gambe mena Ber. ; gambe storte, strambe « ha le gambe che fan 77 » Pan.; mandare, andar con le gambe Bon., Var., Fir.; « levò le gambe in aria e cadde in terra » Ber.; darla a gambe co me vedessero i vincitori, la dariano a gambe » Dav.; «gli Ubi la diedero a gambe » Id.; « spezzai la cavezza e la diedi a gambe » Fir.; « e tra le gambe, la strada si caccia >> Lip.; far passar uno sotto gamba fig. (superarlo facilmente), R. B.; far il passo secondo la gamba, m. prov.; lamentarsi di gamba sana, Id.; dar alle gambe di uno, o tagliargli le gambe fig. nuocergli in qualunque modo, Var.; vino che dà alle gambe; guarda la gamba, abbi l'occhio; alza la gamba, bada bene. Gamba (di erbe, piante, foglie, fiori, frutti, ec.), gambo e gamba (di lettere), gambo e gamba di varii strumenti, testa e gamba di mus.. Gambà, gambata, colpo di gamba. Galopin, galoppino; far il gain aria, a gambe levate e sim., loppino a quell'amico va e vien, fa il galoppino » Pan. Galup, galuppo, ghiotto; omonimo che, come farinello ed altre voci, ha un grado di parentela bastante a dimostrare il ceppo comune, galuppo (forse dal lat. calo), saccardo, bagaglione, servo d'armata, e per affin. vile, tristo; da noi vale ora ghiotto; ma anche ghiotto in ital. trovasi pure usato sovente, per vile o di mal affare; però non manca qualche autorevole esempio di galuppo nel senso nostrano «e ottenerne corrispondenza (d'amore): oh! galuppo » Fag. Gamba, stè, esse 'n gamba, stare, essere, trovarsi in gamba « grazie al signor, mi trovo bene in gambe » Fort.; e così, star male in gambe, fig. saperne poco, Pan.; « non era in gambe, nè in quattrini >> Lip.; aver buona gamba, Bon.; « giovane meglio in gambe di lui Sacch.; sentirsi bene in gambe, Id.; andare, non an Gamber, gambero; far come i gamberi, andar innanzi come i gamberi, m. prov. Gambera, gambiera. ¡Garamon, garamone, caratt. di Gambëta, gambetta, dim. di stamp.; garamonsin, garamon gamba. cino. rentire, più conf. all'orig. lat. vadem dare, (metat. mallevare) come da vado guado, da valde guari, da vae guai, e vin Gambëtè, gambettare, dimenare Garansia, garanzia, garantia le gambe. meglio guarentia, e meglio Gamela, gamella, scodellone ancora guarentigia, malleveria. militare; fig. mangiare alla V. Garanti. stessa gamella, allo stesso ta-Garanti, garantire, meglio guagliere, convivere, rubar insieme, ec. Ganassa, ganascia e taglia a Campanone una ganascia» A. Tass.; fig. menar la ganascia, sparlare; menar le ganasce, mangiar a due palmenti « deve aver travagliato con le ganasce più che col cervello » Pan. Ganassè, sganassè, sganasciare, gridare, -schiamazzare quasi a slogarsi le ganasce. dolo, guindolo, bindolo, ec. Garb, garbo, garbà, garbo, garbato, aggraziato, gentile « tienle con un po' più di garbo » Red. Garbè, garbare, piacere. Gancio, gancet, gancio, gancet-Gardamela, garsamela e gar to, piccolo gancio. Gangher, gangheri, pr. e fig. Ganza, gancia, ucchiello, laccetto, cappietto, ec. Gara, ghera, gher, gara; andè a gara, fè a gara, andar a gara, far a gara; gara, ghera a chi è prim, gara a chi è primo (per analog. noi usiamo pure tal voce in senso imper. di indietro, all' erta sim.). Garabia, idiot. che a più d'u no parrà forse derivare da gara e piglia, fare a chi più piglia o è primo a pigliare; io la sospetto invece una corruzione di parapiglia. e gamela, (corruz. forse di gorganella o gorgianella), gorga, gorgia, gorguzza, gorgozzule; da gorga, ingorgarsi, 'ngordesse. Gardan fan, franc.,guardinfante, e quella porcheria dei guardinfanti » Lip.; (oggidì, crinolino: multa renascentur)... Garela, d'garela, për garela, (idiot. d'orig. ignota se non è fig. dal garello pesc.) a sghembo, torto e sim. Garet, garetto, garretto, calcagno come veggiamo dal garretto, ovvero calcagno » Cavalc.; « ed alle cosce agguagliati i garretti » Rim. B. Da |