po giusto, più che giusto; uomo giusto, imparziale « a dirvela giusta » Fag.; « a dirla giusta non ne posso più » Fort.; « dilla giusta » Guer. Giust, av., giusto, giustamente, appunto; tirare, colpire, mirare, veder giusto; « te l'imbrocca giusto » A. Tass.; contar giusto; giusto voi che cer cavo, giusto così, giusto come va e corre che par giusto un capriolo Ner., « giusto nell' aprir l'uscio » Guer.; (in tal senso noi diciamo pure giusta, più conf. all'orig. lat. juxta). durla al suo giusto valore; la storia, il tempo ne farà giustizia. Giutè. V. Agiutè. Glo glo (o chiuso), glo glo, v. esprim. il rumore d'un liquido nell' uscire dal collo stretto d'un fiasco e sim.; ovvero del vino nell'andar giù per la gola, bevuto a garganella; fè glo glo, far glo glo. Gloria, gloria; farsi gloria, gloriarsi di una cosa; sonare gloria (sonare a gloria, noi non diciamo, bensì, da festa, o baudetta, corruz. forse di gaudete, se non è da bald, ec. V. Baudeta); fig. cantar glogiuria, cantar il magnificat, magnificare, ec.; ogni salmo finisce in gloria, prov., come, la lingua batte dove il dente duole. Da gloria, gloriuzza, spreg. Giustè. V. Agiustè. Giustifichè, giustifichesse, stificare, giustificarsi. Giustissia, giustizia, in tutti i suoi usi ricorrere per giustizia » San.; far giustizia, far fare, farsi fare giustizia; farsi giustizia di sua mano; giusti-Glorios, glorioso, pieno di glo zia di Pilato; la giustizia è come il naso, che dove un lo tira, viene, prov. (un po' scettico); giustizia umana, giustizia di Dio; per tribunale criminale, largo alla giustizia, ecco la giustizia; per il dovuto, il giusto; fare tutto quello che è di giustizia, Goz.; rendere giustizia al merito, ed elitt.; giustizia al merito, valeva pur sempre più di quell'altro; far giustizia d'una ria, pieno di vanto e vanità.. Gloriesse, gloriarsi, pigliare gloria di sè medesimo, vantarsi. Gnagnera, bile (forse da indignare, indignarsi), bile, stizza e sim. Gnanc, gnanca, gnanche, arc. cosa, per giudicarla impar- Gnec, sost., stramazzo, stramazzialmente, giustamente, ri- zone (mal corrisp. all'onomato pea dell'idiot. piem., il cui suono imita perfettamente quello della cosa o caduta di sione, corruz. forse di moina, mut. m in n lett. affin.) Da gnogna, gnognè, carezzare. persona in modo da schiac-Gnuca, gnuca arc., nuca; grat ciarsi per così dire come pasta Enero (idiot, di molta espres- Gnogna, gnognè, carezza, moina, tarsi la gnuca, Red. Gnuc (idiot. da gnuca, gnuca arc., nuca), fig. per sim. di durezza, capassone, capocchio, testardo. Gnun, niuno, e gnuno arc., « a Gobet (o chiuso), gubet, gubeto, Gof, goffo, far il goffo, restar Golà, golata, bere a golate. goffo, far restar goffo, «come Golassa, pegg., golaccia; «non quando uno fa il goffo » Fag.; attendendo ad altra che a cotesta tua golaccia » Cas.; golaccia insaziabile, Fir. ma. Gomià. V. Gomo. « faceva la goffa per non capire » Goz.; « Rinaldo resta goffo, e si dispera » Ber.; «li Goliard, golardo, ghiottone. fe' restare tutti goffi e bian-Goma, gomà, gomma, gomchi » Id.; «< quelli rinculano mato, a cui si è data la gomgoffi e confusi >> Giust.; goffa insolenza, goffa preghiera, goffo giudicio, Goz.; « quel goffo del C.... loda ogni autore di 44 versi in rima » Bar. Gofada, goffata, goffaggine. Gofaria, gofferia,« aver fatto mille gofferie » Vas. Gomo (o chiuso), gomito, donde gomitata, gomià, dè na gomià, dar una gomitata. Gonela, gonnella, dim. di gonna, « s'era messa una gonnella nuova » Ner. Gofo (giuoco di carte), giuocar Gonela, n. burl. « il famoso a goffo, Bard. cavallo del Gonella » Lall. Goi, idiot. da gaudio, onde an-Gonfi, gonfio; fig. pieno di sè, di boria, gonfio della sua nobiltà, delle sue ricchezze, ec. Gonfiè, gonfiesse, gonfiare, gonfiarsi, propr. e fig.; le ricchezze gonfiano talvolta chi le adulazioni; « queste (donne) vogliono gonfiarsi, e gareggiare con quelle » (nell'abbigliarsi), Goz.; us. assolut. che gioia. Goitro, gozzo, (l'uno e l'altro dal lat. guttur, gola, gozzo). Gola, gola; mal di gola, male alla gola; vizio della gola, e fig. gola, la gola è la sua ro-ha, Dav.; gonfiar uno a furia di vina, «questa gola traditora Capor.; ficcarsi, cacciarsi tutto, o tutto il suo giù per la gola; pigliar uno per la gola, non dargli tempo, respiro a pagare, ed anche pigliarlo dal lato della gola vizio, cercare di guadagnarlosi, corromperlo con pranzi, e sim.; per uomo goloso, è una gran gola, tutto gola, ec.; far gola, eccitare la gola, o la voglia; essere nelle occupazioni fino alla gola, Goz.; gola di monti, stretta, serra. Da gola, golata, golà. pare un pollo d'India quan- Gonso, gonzo, gocciolone. ་་ Goregn (agg. di pane carnaggi el governala »> Cap. ; « l'arro- Gos, gosè, gozzo; fig. non te- Got, (o ch.) gotto, sorso, cen- Govern, governo; per cura, norma, e sim., lasciar alle donne il governo della casa, ec. Pand.; ciò per vostro governo (però a noi è più familiare, per vostra regola). Governè, governare; per aver cura, custodire, conservare e sim., governar la casa, la famiglia, i polli, i frutti e sim., Pand.; Bon.; governar gl'infermi, V. S. P.; « saprai tu governar il cavallo ? Nov. A.; Gradin, gradinà, gradino, gra Graduà, graduato « chiari e Grampa, grampin, grampa, rampa, grampino, rampino. Grampin. V. Grampa. Gran, grano (frumento), da grano; grana per antonom., onde granello, gran di sale, di pepe, d'incenso, ec.; seminar la terra a grano, o piantarla a vite, Cr. Colt. Grana, fè la grana, far la gra"metti la mula nella stalla e na, granare. " Granaja, granaglia, biade (v. dirsi, essere, fare il grandio dell'uso). VO so; fare delle grandiosità, cioè trattamenti, o spese grandiose. Granè, grand, granare, fare, metter la grana, granato. Granel, granello. Granf, granfi (di nervi), granfio, granchio. Granfia, granfia, artiglio « non so dir se (la bestia) adopra le granfie e 'l grugno » Fort.; (da noi si dice anche grinfa, V.). Grancio, granchio, fig., piè un grancio, pigliar un granchio, un equivoco, sbagliarsi, ec. Gran, grand, gran, grande; "sei tanto grande e sei tanto poltrone » Ber. ; « aveva un figliuolo già grande Dav.; « maestri avuti da piccolo e da grande» Giust.; «diran che ir dietro a puerili oggetti, io così grande e grosso, è una vergogna Pan. ; quel nuo- Grant, granire, far la spica. mangiapane grande e Grape, agrapè, grappare, aggrosso Fag.; il suo ca- grappare. val che è grande e grosso Ber. ; « un cignal grande e grosso » Lip.; « gran bene, gran male, gran roba, gran birba, gran testa, grand'uomo, gran colpo, gran bel colpo gran fatto, gran bel fatto, gran bella donna «gran bel carro Bon.; « vi posso dar delle gran buone nuove » Pan.; « noi siamo avvezzi a vivere alla grande » Id.; addobbarsi, ricevere alla grande, Bart.; « son partito alla grande Goz.; far il grande, del grande, farsi grande, far uno grande, innalzarlo « Fabio loda Seneca, perchè lo fece grande Dav. Da grand, grandass, grandet, grandot, grandaccio, grandetto, grandotto. Crandios, grandiosità, grandioso, grandiosità, magnifico ec.; parlandosi d'uomo, suol] Grass, grasson, grassot, grasso, |