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del tratto, portamento don-Grassiè, graziare, condonare la zelle di buona grazia » Goz.; pena, concedere una grazia. grazia di voce, di loquela, e Grassios, grazioso la virtù è sim.; far una cosa di o con graziosa (bel detto) Pand. buona o cattiva grazia ; « con Grassiosità, graziosità, far una buona grazia e ingegno» Pand.; graziosità, delle graziosità. buona grazia, la sua buona Grasson, grassot. V. Grass. grazia, vale pure, atto di li- Grassum, grassume.

beralità; in grazia, di grazia, Gratacul, grataculo, coccola faccia grazia; far grazia, una della rosa salvatica. grazia, un favore ci fate Gratè, grattare; grattare dove grazia, se non ci venite » Pan.; « sempre padron ci fa sempre una grazia; par che ci faccia grazia » Id.; « per entrar in grazia d'Aggrippina » Dav.; « non vorrei aver perduta la grazia vostra » Macch.; essere in grazia, nelle grazie; tornar in grazia, far grazia, la grazia a un condannato, ottenere la grazia ; « non acconsentì mai che si facesse grazia a nissuno dei proscritti » Del R.; « la grazia al ladro voglion che si faccia >> Ber.; grazia o grazie a Dio, son sano; grazie, tante grazie;

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spariron via senza neppur dir grazie » Pan. ; « è grazia ch'io sia vivo » Goz.; son vivo per grazia di Dio m' hai perdonato, per grazia qui di Gan che m'ha lodato » Ber.; incominciò la cena d' ogni grazia di Dio colma e ripiena » Fort.; " che ingordigia, giurammio! non hanno vista mai grazia di Dio » Pan.; da grazia, graziare, graziosità, grazioso, ec.

prude, cercar rogna da grattare, m. prov.se cerchi rogna, io te la gratterò » Ber.; stare a grattarsi la pancia (in ozio), Id.; « non sta bene grattarsi a tavola » Cas.; grattarsi la gnuca, Red.; grattarsi il tafanario (m. basso), Salv.; grattossi Orlando, sorridendo, il naso » Fort.; fig. grattar le orecchie a uno, blandirlo, adularlo. Graticola, graticola. Gratis, gratis et amore " non far gratis i donativi » Bon. ;

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io vi consiglierò gratis et amore » Cecch. Gratisela, graticcella, gratella, graticcio, rete di fil di ferro. Gratusa, grattugia. Gravè, agravè, gravare, aggravare.

Grave (agg. a malattia, affare e sim., da noi si pronuncia tal quale).

Gravidanssa, gravidanza. Gravità (per contegno grave o sussiego), andė, parlè con gravità, andare, parlare con gravità.

Gravos, gravoso, grave «sì gra-Griota, agriotta (frutto). voso affare » Car. ; « la cro-Gris, griso antiq., grigio, ca

ce gli par troppo gravosa >> Bart.

Grëmo. V. Gromo.

pelli grigi, barba grigia. Grissin, grissino (v. dell' uso),

pane noto.

Greuja (contraz. del lat. gul- Griva, griva, sp. di tordo; fig.

liola), guscio.

Grev, greve, per grave « la nave carica e greve » Bart.; « peso che gli fu sì greve » Ar. ; « e

piè le grive, pigliar il freddo, bell'idiotismo tratto dalla stagione di tale caccia. Grivera, grivera (v. dell' uso).

con quella sua mazza greve Grogio, grogiolo.

e dura Ber. ; « grevi e leg-Grogno (o chiuso). V. Grugno. gieri Rim. B.; quel che sa- Groma (o chiuso), gromma, rebbe greve, pazienza fa lieve gruma. (fa leggiero), prov. Grevè. V. Agrevè..

Gria, graticola, griglia (di cui
forse non è che una contraz.,
come grille, fr.).
Gridlin, gridellino, vanarello.
Gril, grillo; fig. saltar il grillo,
il capriccio; ghiribizzo «gli
salta il grillo e di schiera si
leva » Ber.; aver dei grilli per
la testa, la testa piena di
grilli; cavare, far passare certi
grilli, ec.

Grilet, griletto (del fucile), t.
mil.

Grimaldel, grimaldello.

Gromet (o chiuso), grumet, gru-
meta (del cavallo, forse dalla
gromma o gruma che gli viene
alla bocca; non importa il
franc. gourmette, che forse
ha la stessa origine); barbaz-
zale, così chiamato, pare, dalla
barbozza o mento del cavallo.
Gromissel (o chiuso). V. Gru-
missel.

Gromo (o chiuso), grommo,
grumo, grumolo.
Gronda, gronda « a gronde di
sudor colavano » Car.
Grondana, grondaja, gronda.
Grondè, grondare, da gronda.
Grop (o chiuso), groppo, gruppo
«<le lacrime fanno groppo »
D.; « a gruppi lavorato Ber.

Grinfa, grinfa (comune al franc.), artiglio; fig. «ma stendean le grinfe anco gli eroi e i commissarii» (rapinavano, ruba-Gropa, groppa, pigliare, porvano), Pan.

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tare, montare, saltare in groppa, Ar., Ber.; « questa è soma di ben altre groppe» Guer. Gropè, groppare, gruppare, aggruppare, da groppo, gruppo. Gropera, groppiera (del cavallo).

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V.

materiale, e sim.; grossiera astuzia, San.; donna grossiera, Fir.; fa il grossier » Ar.; « uomini non grossieri » Guer. Grossolan, grossolano. Grossé. Grota, crota, grotta, cantina; groton, croton, grottone; grotin, crotin, grottino, grotticino.

Grotesc, grottesco (da grotta, caverna, o scavi di Roma, dove trovaronsi antiche figure mostruose, così il Cellini).

Gropon, groppone, groppa. Gross, grosso (ag. e av.); dito grosso o pollice « era discosto più d'un grosso miglio. Ber; « durato una grossa ora » Macch.; " più di due ore grosse » Nard.; grossa spesa, grossi guadagni, grosso negozio, vino grosso, grossa voce e sim. « l'onda s'innalza e grosso viene il mare » Ber.; « un grande e grosso chiamato Fuggiforca » Id.; « quel mangiapane grande e grosso » Fag.; diran che ir dietro a puerili oggetti io casì grande e grosso, è una vergogna » Pan.; « al presente vi paio un pezzo grosso » Id.; « sono capace di farne una grossa » Id.; « l'ha fatta grossa » ld.; « tu sì, gli disse, che le inventi grosse » Id.; fig. bever grosso, esser credenzone, dir. giù grosso, tirar giù grosso, filar grosso, Lip.; alla grossa, uomo alla grossa, far le cose alla grossa; fatto più in grosso, San.; vender in grosso, all'ingrosso «< così in grosso an-Grum, grumo, grumolo, di sale, darla avezzando; così in grosso vi potrò dire » Goz.; dar grosso, dicesi pure della penna da scrivere; tirar il fiato grosso, Bert.

Grossa, grossa, incinta, gravida, << mi finsi grossa » Cecch. Grossé, grossero, meglio grossiero, fatto alla grossa, di

Grotola, forse da crutula o cru-
stula (soppr. s), zolla, gleba
e sim.
Grufiè, grufiare (da grufo, gri-
fo, e dicesi per lo più dei
mangioni) mangiava una sco-
della di tartufi, non si pensò
che costui glie la grufi » Pul.
Grugno, grogno (o chiuso),
grugno; fig. far il grugno, il
viso arcigno; dar a uno sul
grugno, dargli uno sgrugnone
« si tenne di pestargli il gru-
gno» Bert.

zucchero e sim. (V. Gromo). Grumela, grunela, corruz. forse di granella (noi infatti diciamo pure dësgrunè per dësgranè), granello, seme di frutte, come mellone, melagrana, della quale eziandio diresti che grumela non sia che una corrotta metatesi.

grossa qualità, grossolano,Grumiè, rumiè, rugumare, ru

minare.

Grumissel, gomicello disus., raggomicello (da raggomicellare, ridurre in gomitolo), gomitolo.

questo che, ec.; avere, esserci
dei guai, metter dei guai
in casa o famiglia, tra
pa-
renti o amici; a parlare, guai!
guai a chi, guai se uno parla!.
e sim.

Grupia, greppia (da cui emana,
come uguale da eguale, ub-
briaco da ebriaco arc., e que-
sto dal lat. ebrio).
Grupion, accr., greppione; fig.
per uomo ghiottone, idioti-
smo energico.
Guadagn, guadagno, far dei
grossi guadagni, dare, avere, Guardabosc, guardaboschi.
esservi del guadagno, un bel Guardacà, guardacasa.
guadagno, nissun guadagno. Guardaconveuj, guardaconvo-
Guadagnè, guadagnare; gua- gli (t. ferrov.).

Guant, guanté, guanto, guan-
taro, più us. guantajo; un
para, un paro, un pajo di
guanti; guanti non compagni;*
fig. trattar coi guanti,
molti riguardi (v. dell'uso).

eon

dagnar grosso, molto bene, Guardadnè, guardadanajo, salpoco, ec. opere tutte da vadanajo.

zini.

Guardaporton, guardaportone.
Guardaroba « votator di di-
spense e guardarobe » Bon.
Guardavia, guardavia (t. fer-

guadagnare » Cell.; « mi gua- Guardafeu, guardafuoco. dagno da mangiare » Lasc.; Guardamagasin, guardamagazil vivere, da vivere, non guadagna l'acqua che beve, l'aequa da lavarsi, non è capace di guadagnarsi il pane, Goz.; guadagnare, guadagnarsi, iron. per buscarsi, incogliere danno rov.). qualunque, ecco ciò che si-Guardè, guardesse, guardare, guadagna a esser corrivo, troppo curioso, testardo e sim.; guadagnar la partita, una mano, la caccia (alla palla o pallone), un terno al lotto, il premio, il posto, e va dicendo; guadagnar terreno; guadagnar la riva; per attirarsi o corrompere alcuno (( gnatosi col pane il popolo » Dav.; guadagnarsi i grandi, Id. Guai, (n. e av.), guaio, guai; il guaio è che, il guaio è

guada

guardarsi, attorno, davanti,
di dietro, indietro, in su, in
giù, in faccia, dentro, in den-
tro, per di dentro, fuora o
fuori, di fuora, per di fuora,
dritto, per dritto, ben "bene,
di traverso, per traverso, a
traverso, fiso, fisso, di buon
occhio, di mal occhio, ec.;
guardar uno da alto in basso,
con aria di superiorità o alte-
rigia; non guardar in faccia
a nissuno; per considerare

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« dovendo il dì che ritornò Guardia, fè, montè la guardia, l'armata, guardarsi come festa esse d'guardia « soldati che facomandata » Ner.; per osser- cevano la guardia » Del R.; « nè vare «e fatto il conto, guarda sempre siam di guardia o di che t'avanza (o cosa) » Ber.; pattuglia » Bon.; montar la «e guarda ben di pareggiar la guardia, Id.; pigliarsi guardia, soma » Id.; " prima guardan- guardarsi « non sapendo di do ch'ei non vedesse » Dav.; questo trattato, nè pigliandosi quando Sesto ebbe guardato guardia » Pec.; stare, mettersi che tutti erano a dormire » in guardia; alla guardia di Dio, Liv. Volg.; per badare «guar- Cav. da che a nissuno tu dica »Guart, guarire, risanare, renVolg. Ev.; «guarda ch' aspro dere, ricuperare la sanità; fig. flagel in te non scenda » Ar.; rinsavire, rimettersi sulla buoguarda ch'io non adoperi il na via, moralmenté parlando. battaglio » Pul.; « guarti_da Guarni, guerni, guarnire, guerme (N. il nostro guarti), che nire, guarnito; donna ben ti farò un inganno » Ber.; guarnita, abbigliata, addob« guarti, Agrican, guarti, si- bata, Goz.; letto ben guernito; gnor, che tu sei morto » Id.; per provvedere, munire, forDio mi guardi, ne guardi; da- tificare di quest'arma ti vorgli amici mi guardi Iddio, che rei guarnire » Ber. ; « regno dai nemici mi guardo io, poveramente guarnito » Var.; prov. quand'io fui preso e « avendo fatto ben guarnire non me ne guardai » Petr.; i passi » Pec. gente da guardarsene, da starne Guarniment, guerniment, guarlontano; per custodire « vec- nimento, guernimento. chio che ha moglie e crede guardarla » Ber.; « e mi guardava a guisa d'un castello » Id.; «guarda la casa, la pignatta e il foco Bert.; guardar le capre, Goz.; gli abiti dalla polvere, la carne dal gatto o dalla putrefazione; guardar la roba, la casa, la bottega e sim.; per difendere « quel pas80 è guardato da quattro forti Bott.; per risparmiare, non guardar a spese e sim.

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Guarnison, guernison, guarni-
gione, guernigione, da guar-
nire, guernire; far guarnigione,
cambiar guarnigione, di guar-
nigione, andar in, essere di
guarnigione e sim.
Guarnitura, il guarnire, e la
cosa che serve a guarnire;
tanto di o per guarnitura;
vale, costa più la guarnitura,
ec.

Guast, s., guasto, far un gua-
sto, del guasto, dei guasti, pr.

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