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Infat, infati, in fatto, in fatti,] rompere, guastare, ammorbare, per mezzo di propagazione malefica.

infatti.

Infatigabil, infatigabile (infatigabilis lat.), infaticabile, instancabile << vedrete il movimento del cuore essere come infatigabile » Gal.

Infatuà, infatuato. V. Infatuè, Infatuè, infatuesse, infatuare, infatuarsi, (da fatuo, sciocco, stupido) invaghire, invaghirsi pazzamente di persona o cosa; tutto lo infatua, di tutto s'infatua, " di noi tanto s'infatua che si discorre di farci una statua » Pan.; « infatuato di tutte le massime di Roma » Mag.; infatuato delle sue libertà» Bott.

Infedeltà, opp. di fedeltà; fare, commettere un'infedeltà, delle infedeltà.

Infiachì, infiacchire, infiacchito, pr. e fig. «e già passava entro di lor pian piano un non so che di molle e di gentile che infiacchiva il lor animo virile » (il fatto di certi popoli dopo perduta la libertà) Fort. Infiamabil, infiammabile, pr. e fig., aria infiammabile, carattere infiammabile, e sim. Infiamassion, fig. infiammazione, generale o particolare del corpo.

Infiamè, infiamesse, infiammare, infiammarsi, pr. e fig. « per quelle strade che il sole infiamma » D. « infiammò contro me gli animi tutti » Id.,; e così, infiammarsi, supp. di collera, o per innamorarsi fortemente, Bocc.; infiammare (t. med. familiariss.), per cagionare infiammazione. Infierì, infierire, o infierirsi, infierito, inasprito, inferocito.

Inferi, più comun. dedue, conchiude, inferire, dedurre, conchiudere, Var., Gell., R. B. Inferior, inferiore, in, di, p. e., in forze, di forze; us. sempl. per mediocre, infimo, v. g. roba inferiore, come uomo supe-Infilè, anfilè, infilare, far pasriore, è solecismo.

sare filo in checchessia; fig. infilar l'ago (noi la gucia, la gucchia) allo scuro, al buio,

Infernot (idiot.), luogo sotterraneo, ad uso di cantina o altro, dim. d'inferno, nello stes-operar a casaccio, (infilar l'ago

So senso.

Inferoci, inferocire, inferocito. Infession, infezione, da infettare.

Infet, infetà, infetto, infettato, da infettare, V.

Infetè, infettare, pr. e fig., cor

ad uno per sparlargli di un altro, non è uso ital., che io sappia, ma è però bel modo); infilar una strada « infilo lo stradone « Pan.; (infilarla, fig. per aver fortuna, bell'idiotismo anche questo, che non farebbe torto alla lingua).

Infilssè, a'nfilssè, infilzare « chil infilza una polpetta e chi una torta » « infilza uccelli, ed anche paternostri » R. B.; « Orlando gl'infilza; il collo gli ha infilzato » Pul.; aspetta che ti infilzo» Id.; infilssesse, infilzarsi, nella spada (o colla spada) Dav.

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Infingard, infingardo, neghittoso, pigro (nel senso orig. per infinto, finto, come da noi e dai Lombardi usasi pure, è antiq., benchè molto più proproprio, essendo da infingere, fingere, Salv., onde « gl'infingardi e ipocriti Ter. Br.; "non è donna che non sia infingarda » R. B.

« tra le cause che influirono a produrre essa malattia ec. » Id. Infodrè, a'nfodrè, infodrare, A. Tass., infoderare, fodrare, foderare, da fodra o fodera. Infognesse, a'nfognesse, pìù comun. fognesse, fig. (da fogna, fognare, nel senso di cavo, vuoto, far vuoto) ficcarsi in cose brutte, o malagevoli da questi gineprai ov' io m'infogno» Fort.

Infonde, infondere, donde infuso, infusione; fig. infondere coraggio, animo, speranza e sim., più comun. mettere, inspirare.

Infora, in fora, 'n fora, a' nfora, infuora, in fuori, in fuora, «farsi,

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Infingardaria, infingarderia. V. tirarsi infuora, V. Fora, e In. Infingard. Inforchè,inforcare, pigliare colla Infiorè, infioresse, infiorare, in- forca; fig. inforcar la sella (l'ifiorarsi, pr. e fig. Inflessibil, inflessibile (per lo più fig.) che non si lascia piegare, commovere. Inflige, infliggere, pena, castigo. Influensa, influenza, l'influire dell'aria o malattia, Car.; in fluenza della luna, ec.; per ascendente, o potere che uno ha o esercita su di un altro, v. dell'uso. Influent, influente, che influisce. Infornà, infornata, da inforna

V. Influr. Influl, influire, aver influenza, il tempo influisce sul sistema nervoso, « la mancanza delle nobili famiglie influisce su quella degli artefici » Targ. V.;

tal. ha pure arcioni); dicesi pure inforcarsi di strada, fiume che si dirami a forca. Informagè, informaggiare, incaciare (questo più in uso di quello, sebbene men chiaro). Informassion, informazione, notizia, ragguaglio, da informare, pigliare, avere, domandare, dare informazione, Bocc., G. V., Red.

re, quanto di pane contiene il forno, e per l'atto dell' infornare, Car.; fig. quantità di checchessia ad un tratto, anche di nomine (quest'ult. è più abusivo).

Infornè, a'nfornè, infornare, |Infurià, infuriato, entrato in mettere in forno e chiap- furia tutto mesto e infupata la pala da infornare » riato partì» Pec.; « tutta Lasc., onde il comp. « con infuriata ti cerca » Fir. quell' infornapan della sua Infuriè, infuriesse, infuriare, pala »> Lip. infuriarsi, andar in furia, sulle furie, un niente lo fa infuriare, dar nelle furie, fig. l'uragano infuria, imperversa la vipera incollerirsi e infuriarsi » Red.; s' infurian venti e mare » Id. Infus, infuso, da infondere; « tenendole infuse in vino e aceto » Red.; fig. per trasfuso, aver la scienza infusa, m. prov.

"

"

Infusion, infusione, da infuso, infondere; far un'infusione, p. e., di sena, e di cremor di tartaro, Red.; mettere, tenere, stare in infusione, Id. ; " si beve l'infusione, ec. » Id.; infusione di the, e sim., Ca

Inforssè, inforzare, più comun. rinforssè, rinforzare. Infraschè, infrascare, coprir di frasche; fig. infrascarsi di uno, per trastullarlo, infinocchiarlo (meno a noi familiare). Infreidà, a'nfreidà, infreddato, raffreddato « chi fosse infreddato, tolga (prenda recipe) giuggiole venti, ec. » M. Ard.; « vero è che il più del tempo ella stava infreddata » Bocc.; « è ver che or sono infreddato »> Ar.; ella in questo punto è infreddata » Goz.; «ai cavalli infreddati si dà il beverone caldissimo » Red. Infreidè, infreidesse, infreddare, infreddarsi, raffreddare, ren. raffreddarsi, in senso di raf-Ingabiè, ingabbiare, metter in freddore « poco meno che gabbia; fig. in prigione « mastutti... (quell'intemperie) fece sime avendo il nemico ingabinfreddare M. V.; l'aria biato » Pul. di questi dì fa infreddare » Ingagè, a'ngagè, ingaggiare, Goz. da gaggio, già pegno di guerInfreidor, a'nfreidor, (così il ra, onde ingaggio e ingagnostro dialetto, sempre logico, giare, l'assoldare, arrolare, non così la lingua, la quale, e ingaggiar battaglia (v. e m. mentre ha freddura, anche comuni al franc., come comune per infreddatura, non ha in- ne è l'orig.); per dar in pefreddura). V. Infreidura. gno « convenne che ingagInfreidura, a'nfreidura, a'nfrei- giasse a usura la sua corona >> dor, infreddatura, infredda- G. V.; per impegnare, obblizione, infreddamento. V. In- gare, sfidare « l'odio ec. m' infreidor.

"

gaggiava a tessere l'apologia,
ec. Salv.; « amor, che alla
morte m' ingaggia » Rim. A.;|
« s'ingaggiaro (a provare) chi
avesse più bella spada » Rov. A.
Ingagi, ingaggio. V. Ingagè.
Ingagià, ingaggiato, assoldato,
arrolato; del resto. V. Ingagè.
Ingagiant, per manieroso, gra-
zioso, servizievole, è franc.,
benchè comune alle due lin-
gue sorelle sia il verbo in-
gaggiare. V. Ingagè.
Ingambè, a'ngambè, ingambesse
(il nostro volgo dice pure
a'ngambaresse), ingambare,
ingambarsi, impastoiare, im-
pastoiarsi (per lo più delle be-
stie da tiro).

Inganè, ingannare; us. sempl.
o elitt. per illudere, trarre in
errore, l'apparenza inganna;
ingannar l'aspettazione, le spe-
ranze, deluderle, Cas. ; in-
gannar il tempo, Bemb.;
« così l'ore ingannava » A.
Tass.; ingannarsi di, o sul
conto di cosa o persona; in-
ganesse d'gross, ingannarsi di
grosso, della grossa, di molto,
a partito.
Ingarboje (o ch.), a'ngarbojè;|
ingarbujè, ingarbugliare, da
« e tutta Italia scom-
garbuglio
piglia e 'ngarbuglia Ber;
<< Cecina, per ecclissar la ver-
gogna sua ne' danni pubblici,
deliberò ingarbugliar ogni
cosa » Dav. ; (quanti Cecina
al mondo!).

Ingavignè, a'ngavignè, ingavi-
gnare, più us. aggavignare,
pigliar per le gavigne, pel collo;
fig. stringer con mano ga-
gliarda, metter le unghie ad-
dosso alla dantesca, D., V. S.
P., Pul., Soder.
Ingegn, ingegno, più volg. ta-
lent, talento (comun. al franc.);
per congegno, macchina o
stromento meccanico ingegno-
so, donde ingegnere.
Ingegnè, ingegnere. V. Ingegn.
Ingegnesse, ingegnarsi, indu-
striarsi, studiarsi, adoperarsi,
ec.; ingegnarsi di, a, per,
perchè, affinchè ; e sempl. in-
gegnati, ingegnatevi, io m'in-
gegnerò, nel senso a noi fami-
liarissimo.
Ingegnos, ingegnoso, industrio-
so; uomo ingegnoso, inventivo
e sim.; stromento ingegnoso,
fatto con ingegno sottile, in-
ventivo. V. Ingegn.
Ingelost, ingelosisse, ingelosire,
mettere, dare e pigliar gelosia
(invidia o sospetto), rendere,
divenir geloso (la soppress.
dell'affisso è meno a noi fa-
mil. ma eziandio meno natu-
rale e chiara, come altrove ho
« la vicinanza
già accennato)
del comune di Firenze molto
gl' ingelosiva » Cron. Sen. ;
« senza cagione ingelosiscono»
Ber. (s'ingelosiscono), Bocc.;
tuttavia

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non mancano es.

perchè, vedendolo parlare co' suoi, non s'ingeiosissero »>

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T. Andr.; « e così ingelosito, Ingiuria, dire, fare, ricevere tanta guardia, ne prendeva » un'ingiuria, delle ingiurie; diId.; « la città ingelosita... menticare le ingiurie; pigliar (entrata in sospetto) G. V.; le ingiurie per complimenti, «il Visconte ingelosito mandò, m. prov. (e molto a noi faec. » M. V. mil.). Ingerisse, ingerirsi, intromettersi, per lo più non richiesto, nelle faccende dei privati o nelle pubbliche, « quando s'ingerivano nelle faccende, ec. » Var.; «non sta bene ingerirsi nei segreti, ec. » Fir.; ingerirsi di cose che non lo riguardano, Bar.

Ingiuriè, ingiuriare, dire o fare ingiuria, delle ingiurie. Ingiurios, ingiurioso (detto o atto).

Ingiust, s., ingiusto, domandar il giusto, non l'ingiusto, cioè quel che è giusto, ec., Segn.; « o per offesa del giusto, o per difesa dell' ingiusto » Pr.

Ingessè, ingessare, impiastrare F.; agg. « ingiusto fece me di gesso.

Inghirlandè, inghirlandare.

| Ingiardinè, ingiardinare, piantar a giardino.

contra me giusto » D.; spie-
tato e ingiusto, Petr.; accusa
ingiusta, Red.

Ingolfesse, a'ngolfesse, ingol-
farsi, e fig. applicarsi profon-
damente, addentrarsi in qual-
che questione e sim.; nella
filosofia, Dav.
Ingombr, ingombrè, ingombro,
ingombrare (dal franc. encom-
brer, e questo dal celt. an-
combr) imbarazzo, ostacolo.
Ingomè, a'ngomè, ingommare,
dar la gomma.
Ingordesse. V. A'ngordesse.
Ingorgè, a 'ngorgè, ingorgiare,
cacciar in gola, nella gorgia
(dal lat. ingurgitare) « più in-
gorgiano che il loro ventre
non tiene » Sen. P.

Ingiauni, ingiallire. V. Giaun.
Inginojada, inginocchiata, l'atto
d'inginocchiarsi; fig. per umi-
3 liazione, bando alle inginoc-
chiate, non voglio, non mi
piacciono le inginocchiate.
Inginojesse, inginocchiarsi; fig.
inginojesse dnans, inginoc-
chiarsi davanti (a uno) per
umiliarsegli.
Ingiù, ingiù, in giù; guardar
all'ingiù, Goz.; lasciar andar
l'acqua all'ingiù, m. prov., Id.;
«all'ingiù eravi un' altra ter-
ra » Id.
Ingiunse, ingiungere, ingiu-
gnere, ordinare « la regina Ingranagi, ingranaggio,
ingiunse a Filostrato che no-
vellasse Bocc.; « io ti in-

mec

canismo di rotazione assai noto.

giungo per penitenza che mi Ingrandi, ingrandire, fare o

aspetti » Pass.

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