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libro, librone, libretto, libret-Libertin, libertino, sregolato, scostumato (forse dalla vita licenziosa degli antichi affrancati o liberti). Libidinos, libidinoso, lussurioso, impudico, vecchio libidinoso, Cir. Calv.; sguardo, cenno, appetito, ragionamento,

tino, libriccino, libruccio, libricciattolo, libricciuolo, libercolo, librajo, libreria, ec. Liber, agg. (o dal lat. liber, o per apoc. da libero), libero, sciolto, sgombro, senza ostacoli, fuor di pericolo, vacante, ec.; libero di mente, mente atto libidinoso, Bocc., Fir. o testa libera, stomaco libero,| Libraria, libraria, Car., Bemb.; aria libera, libero alloggio, (da libraro), più us. libreria. libero da vincolo qualsiasi, da Libré, libraro, Car., Bemb.; più pericoli, impicci, fastidi, noie, us. librajo. importunità e sim. posto li-Libret, libretto, dim; di libro; bero, piazza libera (da asse- libretto delle opere teatrali, dio, truppe, ec.), uomo libe- Pan.; è pure t. d'art. e mest. ro, stato libero (celibe, celi-Licensa, licenza, dal lat. licenbato); libera pratica, t. mar.; libero commercio, t. econ. ; piede libero, t. giur.

tia (e questa da licere esser lecito facoltà, abuso della libertà (onde Ter.: deteriores

Liberal, liberale, opp. di avaro; sumus licentia), commiato, amante della libertà.

congedo, Dav. ; dar licenza,

Liberalon, liberalone, accr. di permissione « darmi licenza liberale, Don., Gher. Liberè, liberare, dare libertà, mettere in libertà, scarcerare, scatenare, svincolare, sciogliere, affrancare, sviluppare, disbrogliare, salvare, da morte, pericolo, ec.

Libertà, essere, mettere e lasciare in libertà, dare libertà, la libertà (che vale pure dare facoltà), avere, godere libertà; pigliarsi la libertà (licenza); scusi della libertà, Goz.; stare in tutta libertà, senza soggezione; amante della libertà, del viver libero (privato o pubblico), libertà di mente,

ec., Єc.

di scrivergli » Car.; con sua licenza, pigliarsi troppa licenza; pigliar licenza da uno, congedarsi, accommiatarsi; è pure grado universitario, onde licenziare, dare, conferire la licenza in qualche facoltà. Licenssiè, licenssiesse, licenziare, licenziarsi, congedare, congedarsi; fig. conferire la licenza universitaria (nel signif. di permettere, dar permissione, facoltà, non è del dialetto).

Liè, sinc. di lighè. V. Lighè. Liga, (da lighè, legare, V.) lega, fè liga, far lega (per lo più in cattivo senso).

Ligador, legatore, di libri. Ligadura, legatura (di libri o altro); è pure t. chirurg. per bendaggio e sim.

matura, con poco o niente. Limè, limà, limare, limato; fig. ripulire opere d'ingegno, D.; Mag. ; versi troppo limati, e sim. (trovasi pure pegli scrittori, età limata, secolo limato, per civile, ornato, delicato, ma non è guari d'uso). Limit, limite, pr. e fig., stare, far stare, tenersi nei limiti, contenere, contenersi; c'è un limite a tutto; passare il limite, i limiti, uscire dai limiti, e sim. omol. Da limite, limitare, limitrofo.

Lighè (più conf. all'orig. lat. ligare), legare, propr. e fig., legar l'asino dove vuole il padrone, m. prov.; legar libri o checchessia; fig. con le parole si lega l'uomo, con le funi il bue, prov., Bracc.; legato da promesse o altro vincolo qualsiasi; legarsi, obbligarsi ad una cosa; legarsi, collegarsi, far lega, simpatizzare « con questi non s'incontra Limitè, limitesse, limitare, linon si lega Pan.; legarsi, ammogliarsi, legare altrui le mani, aver le mani legate impedire, impedito di far una cosa, Dav., Gell.; cosa che lega i denti, ardua, difficile e sim.; legarsela al dito, tener bene a mente, m. prov., Lip. (per far legati, lasciti. V. Leghè). Lignenga, lugnenga, luglienga dell'uso ), onde essere un li

(uva).

Lila, lila, lilla (t. bot.), pianta
nota; colore lilla (franc. lillà),
gridellino.

Lima, lima, pr. e fig. lima
da, che non fa rumore
sotto poi sono una lima sor-
da » Pan.; ripulimento delle
opere d'ingegno, Mag.; troppa
lima guasta la cima (la punta)
prov.

mitarsi, da limite, pr. e fig. per restringere, restringersi, Bocc., Sacch., Guice. Limitrofo, limitrofo, confinante. Limocè, tentennare (forse da linucè, nucè, lat. nutare). Limon, limone; spërme, sprëme un limon, spremere un limone; fig. sfruttare l'ingegno, l'utilità di persona o cosa (m.

mone spremuto, uomo o cosa che ha cessato d'esser utile, che non serve più..

Limonada, limonata, limonea, sor-Limosna, limosina (da elemoma sina); far limosina, la limosina, domandare la limosina (e, come noi diciamo, chiamare, per domandare. V. Ciamè); aver in limosina; vivere di limosina, e fig. d'accatto di checchessia, come degli scritti o libri altrui e sim., Cas. Da limosina, limosinare.

Limadura, limatura, polvere di ferro limato; fig. vivere di li

Limosine, limosinare, mendi-Linseul, lenzuolo (men. conf. care, pr. e fig. V. Limosna. Limosiné, limosiniere (dignità), caritatevole.

all'orig. lino, od al lat. linteolo, da cui viene dirett.). I nostro Carena, con qualche altro, fa differenza tra lenzuoli e lenzuola; queste sarebbero specif. i due lenzuoli del letto; però gli autori non paiono essere dello stesso avviso vi misero un paio di lenzuola » Bocc.; « le schiave recarono due lenzuoli Id.;

D

Lin, lino; seme di lino, fil di lino e la tela stessa; camicie, lenzuoli di lino, ec. Lindo, lindo, attillato come va lindo quell'innamorato » Bon. ; lindo come un milordino » Pan. ; andare lindo e vado così lindo che posso far la mia comparsa » Mont.; fig. per franco, disinvolto condotto in senato appetto al figliuolo, che lindo e gioiente accusava il padre ec. » Dav.; fatte riverenze in chioeca co' suoi piè lindi » Lip. Lindura, lindura, lindezza. V. l'uso, non fosse che per la

Lindo.

la coltrice e i lenzuoli »> Tav. R.; tanto tirar quei poveri lenzuoli, ec. » Ber.; lasciar la pelle appiccata alle lenzuola, Bocc.; (meglio attaccata; quest' appiccato dovrebbe oggimai bandirsi dal

brutta sua analogia; ma piano che non ci senta qualche pedantuzzo, o affettatuzzo alla moda); distendersi più che il lenzuol non è lungo, prov. per dire, spendere più di quello che uno può. Lion, lionëssa, lione, lionessa. Liquidassion, liquidazione, fig. d'un conto, d'un debito, d'una società o d'un traffico particolare; da liquidare. V. Liquidè.

Linea, linea, dritta, retta, curva, ec.; linea di difesa; linea dell'esercito, soldati in linea; truppe di linea, e sempl. la linea; da linea, lineare, n. e v. Lineament, lineamenti, del viso, Bocc.; è pure t. delle art. di dis. si lauda i lineamenti, le forme, ec. » Vas. Linger. V. Leger. Linghera, corruz. di ringhiera. Lingeria, lingeria (da lino) più| us. biancheria « voi le letta Liquidè, liquidare, fig. un con(i letti) rivestirete sì di lin- to, un credito e sim., cioè gerie » Bon.; un magone metterlo in chiaro, Guicc., di lingerie ci vuol» ld. Bon.; liquidar un processo, Linosa farina, farina linosa, ridurlo alla sua conclusione, seme di lino ridotto in farina Band. per far cataplasmi emollienti.

Liquorista, liquorista, che fa,

vende liquori, v. dell'uso (il « la bianca barba gli listava pedanti direbbero acquacedra- il petto» Ditt.

tajo, v. disus. e dinot. l' infanzia Listel, listello, o listella.

di simile industria; eppure que-Listin, listino, della borsa (t. sti guastamestieri pare che in commerc.).

Italia abbiano fin qui avuta Litania, litania, fig., tiritera e la privativa del far dizionarii). sim.; fare una litania, una Lira (moneta), lira; spender lunga litania (per lo più di la sua lira per 20 soldi, m. cose noiose). prov.; aver il suo conto; tri-Lite, lite, litigio, contesa; fare, sto a quel soldo che peggiora intentare, vincere, guadagnare la lira (perdere assai per gua- una lite, attaccar lite, aver dagnar poco), id., Bon.; «vor- lite « è un anno che la lite s'attaccò Pan.; comprar le rebbe che la lira potesse andare per 24 soldi » Pan.; a liti, e, fig., a contanti, cioè lire e soldi, o, a lire, soldi e accattar brighe, esser accatta danari, m. avv. brighe «le liti comprerei sol per mio spasso » Id.; esser in lite, lite pendente, indecisa, decisa, giusta, ingiusta, lunga, costosa, d'importanza, ec. Litigant, litigante, che litiga « di consentimento dei litiganti » L. Am.

Lira (peso), libbra (lat. libra, soppr. b).

Litighè, litigare, piatire, quistionare, fig. litigar colla morte, disputarle la vita, essere morente.

Liri, giglio (men conf. alla rad. gr. lir, lat. lil, lilio). Liss, lisso, obsol., liscio, opp. di ruvido, non levigato, fig. passarla liscia (del dial. colt.), senza danno, indennità. Lista, lista, striscia, catalogo; fatto a liste, listato; « tornar in dogana colla lista (delle mercanzie, dei prezzi) » Cecch.; «<le mando una lista di libri qui annessa » Red.; essere, fi-Litra (volg., ma più conf. algurare nella lista, sulla lista, in capo di lista, a piè di lista; lista civile (dell' uso); lista delle spese della biancheria, del pane, della carne e sim.; fare, tener lista, pagar la lista, una lista.

Listè, listà, listare, listato, fregiare, fregiato di liste, fig.

Litighin (più comun. litigairi), litighino, litigioso.

l'orig. littera); savei d' litra, saper di lettera (cioè saper leggere e scrivere, essere letterato, nel senso volg., opp. di illetterato, idioto), Fav. Es. Liura, da liè. V. Ligadura, lighè.

Livel, livello, fig. a livello degli attri, allo stesso livello

(m. avv. dell'uso), allo stesso piano, alla stessa misura, di eguaglianza, ec.; a livello dell'acqua, del mare e sim. Livid, livido.

Locè, balocè, baloccare, tentennare, oscillare (idiot, che si vorrebbe dallo spagn.; più probab. dal franc. locher; seppure, e più natur., non è un'afer. di balocè, baloccare). decantare; chi

Livlè, livëlè, livellare, mettere
a livello, pr. e fig.; da livel-Lodě, lodare,
lo. V. Livel.

Livrè, livrare, liverare, antiq.,
finire, terminare, Var.; "ména
un colpo per livrarla » Ber.
Lo (o chiuso), pron., lo (art.
V lo dio e lo sosteno, lo dico
e lo sostengo,
Lobia, lobbia, arc., loggia,
giuolo di legno.
Lobiot, dim. di lobia, V.; fig.
piè, ciapè sul lobiot, coglier
sul fatto (idiot. espressivo e
parlante).

si loda, s'imbroda, prov.; ognun loda la sua mercanzia, id.; tutti lodano la sua voce, suo gusto nel vestire, il suo costume e sim.; lodarsi di uno, delle sue maniere, della sua esattezza, puntualità, ec., ec. pog-Lodola, lodola, allodola. Lofa, loffa, flato, ventosità. Logia, loggia; per palchetto di teatro col guardo accompa gnò di loggia in loggia il seguace di Marte » Par. Logion, loggione (accr. di loggia; palco grande di teatro (V. Par. alla v. Logia). Loira, pigrizia, mattana.( dall'ant. ludia? V. Loiron). Loiron, poltronaccio, oziosaccio (idiot. forse dall' ant. lu

Local, locale, di luogo, distanza locale memoria locale » Var.; • rimedii generali e locali » Red.; colore locale, mal locale, ec.; per edifizio o parte di esso, v. dell'uso moderno anche in Toscana, Comp.

Località, località, astr. di lo-dione, pagliaccio etrusco. rom.

cale. Locanda, locanda.

Lolà, lo là, v. fig. (afer. di quello là, quella cosa là, avei un po' d'lolà, un po' di giudizio, discrezione e sim. (bell'idiot., come dire enfat. un po' di quello, di quello là); il tosc. ha pure qualche modo

Locande, locandera, locandiere, locandiera (questa ha dato il soggetto e il titolo ad una rinomata commedia del nostro Nofa). Locassion, locazione, fitto. V. analogo; ma questo nostro Locatari.

Locatari, locatario, chi piglia o tiene in locazione o a fitto (v. dell'uso for. o cur.).

parmi d'un espressione particolare.

Long (o chiuso, dal lat. longo); long e larg, lungo e largo,

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