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chiappa le tue robe

Id. ; " pigli in consegna le robe del forestiere » Fag.; « le robe che avevano, sono state sequestrate » Macch.; n che ha della roba » Bon.; la roba va come la viene, prov.,

un

Rliè, a rliè, rilegare, legar di Id.; chi non sa far fuoco, non sa far roba, prov.; roba

nuovo.

Rmandè, a rmandè. V. Ri- del diavolo, di mal acquisto;

mandè.

Rmarchè. V. Rimarchè.
Rmëte. V. Rimëte.
Rmoderně. V. Rimodernè.
Rmontè, a rmontè, rimontare,
⚫rimettere in sesto ordigni e
macchine; rimontare la ca-
valleria (t. mil.), provvederla
di nuovi cavalli.
Rnasse. V. Rinasse.
Rnegà, a rnegà, can a rnegà,
fig.« il che vedendo quel can
riunegato » Ben.

fior di roba, Bon.; uomo da roba, Dav.; con tanta roba da mangiare » Ner.; « portami l'altra roba da desinare » Guer.; e voleva dell' altra roba dire » Ber. ; e tanta roba disse, che Turpin per paura non la scrisse » Id.;

non tanta roba (non tante parole) » Ar. ; dirsi roba da chiodi, leggersi la vita. Robacheur, rubacuori (donna, occhi, e sim.), Lasc. Robassa, robaccia, pegg. di roba; « vi scriverò robaccia⚫ R. B.; per materia fecciosa e Ri-sim. «gli uscì per bocca di robaccia un tino Bard.

Rneghè, a rneghè, rineghè, rinegare, rinnegare, fede, patria, parenti, amici, ec. Rnunssiè, a rnunssiè. V. nunssiè. Rnovlè (o ch.), rinovellare, ri-Robassè robacè,, (o ́ch. ), ru

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bacchiare, freq. di rubare. Robè (o ch.), rubare (cose e persone) rubano il padre, impegnano, vendono Pand.; rubar un autore, rubar il tempo agli occhi, ai divertimenti, e sim., lavorar dì e notte; rubar il pane, la spesa, la paga, e sim., non lavorare; rubare, sempl. o assol., chi non ruba, non ha roba (prov. scett.); rubar in casa dei ladri, m. prov.

Robust, robustezza (o ch.), ro- Rolo, ruolo (t. mil.), Gr. busto, robustezza; fig. stile Rolò, sinc. di rotolo (non ostanrobusto, robustezza d'animo, te l'acc. franc., perchè la v. è vino robusto, generoso. Roc, rocco, masso, D.; fig. tirel roc (idiot. energ.), tentare.

ident.).

Rom (o ch.), rum, rum (liq. not.).

Roma e toma, prometter Roma

Roca (o larg.), rocca, roccia, e toma, m. prov., Var., Fir. balza, D.

Roca (o ch.), rocca, conocchia
« tre fusi da filare ed una
rocca Ber. ; " posa la clava
e piglia in man la rocca »
Fag.
Rochet, rocchetto, roccetto (t.
eccl.) monsignor si fè porre
il rocchetto » A. Tass.
Roda, rota, ruota. V. Roa.
Rodagi, rotaggio, ruotaggio.
Rodela, rotella, dim. di rota,
ruota.

« farei per essa e rome e tome» Fort.

Romatis (o ch.), rumatism, reumatismo. Rompacol, rompicollo « tutti i ribaldi, ladri e rompicolli» Lip.;« bisogna..... o che costui sia qualche giovane leggiero, o qualche rompicollo » Var.; andare, calare, scappare a rompicollo, a precipizio, Fort., Gal., R. B. Rompascatole, rompiscatole, rota, seccatore.

Roet, filatojo (da roa, roteare, dim., idiot. espr. la celerità, mentre filatojo ed altri corrisp. sim. hanno il difetto di tutte le v. gener.). Rogna, rogna; fig. cercar rogna da grattare, accattar brighe

« se cerchi rogna, io te la gratterò» Ber.; chi rogna cerca, rogna trova, prov. ; « ciascun la rogna sua gratti a suo modo » Nell.

Rognon, rognone, arnione
« sino al rognone Lall.;
fig.« ha nemici che ban grosso
rognone » Fort.
Rognos, rognoso; fig. commis-
sione rognosa, ingrata.
Rolè, sinc. di rotolè, rotolare,
far un rotolo.

Rompe, rompere, pr. e fig. ; romper la faccia, la figura, il muso, il mostaccio « farsi romper il mostaccio » Ner. ; romper il filo della schiena, l'osso del collo, R. B.; rompersi il collo, rovinare « tirandolo l'amicizia di Galba a rompersi il collo » Dav.; romper il collo al negozio, Lall.; alla mercanzia, Goz.; romper la testa, frastornare « che nissuno gli andasse a romper la testa » Del R.; « mi sta tutto il dì a romper la testa » Bar. ; « non mi romper la testa anche tu » Lasc.; romper l'aria; il filo del discorso, le

rozzo rozza,

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Ross (o larg.),
cavallaccio.
Ross (o ch.), rosso, fig. bianc
e ross « non morì mai, ma
bianca e rossa vive »
(cioè
sana e prosperosa), Fort.; ve

parole in bocca, Del R.; la devozione, le scatole, Goz.; un contratto; il digiuno, Bert.; romper ghiaccio, aprirsi la via Taddeo si fece franco e ruppe il ghiaccio Giust.; romperla con uno, inimicar-nir rosso, farsi rosso, arrossegli « ritornar in Soria per non romperla coi Parti» Dav. Ronca, ronchè, ronca, roncare (agr.).

Ronda, ronda; far la ronda, Bon.; tutta la notte in ron ́da » Id.; « senza ronde scontrar nè sentinelle A. Tass. Rondò, rondò (t. mus.) « un superbo rondò con le catene» Pan.

Rondola, rondine, rondina. Rondon, rondone (sp. di rondine).

sire, Ar.; e per vergogna
viene or rosso or smorto.
Ber.; in viso si fè rossa
come il foco » Id.
Rosset, rossetto, belletto il
rossetto di Spagna o altro li-
scio R. B.

Rossigneul, rosigneul, rosigno-
lo, rosignuolo.
Rossole, rosolia (mal. not.).
Rost, rosto, arrosto . meglio
lesso o rosto ?» Ber.; quel
fè metter a lesso, il resto a
rosto » Id.

Rosti, rostire, arrostire.

Ronfè, ronfare, più us. russare star sdrajato, alto ron-Rot (o ch.), rotto, da rompefando, immerso in dolce oblio >> Fort.

Ronsura, rosura (rimasuglio
per lo più di cuoio o panno).
Rosa (o ch.), roggia.
Rosà, (o ch.), ruggiada.
Rosè, roseto, rosajo.
Rosiè (o ch.), rusiè, rosicare,
rosicchiare, rodere; fig. man-
giare, godere; chi non risica,
non rosica, prov.
Rosin, rosino, dim. di rosa.
Rosmarin, rosmarino.
Rosolio, rosolio.

Roson, rosone, accr. di rosa;
fig. ornamento d'architettura
noto.

re; fig. con le ossa rotte (noi con j'oss rot, costipato, o affranto dalla fatica), Ber.; aver lo stomaco rotto dal ta volino, Goz.; rotto alla fatica, agli affari, ai viaggi e sim., molto esercitato, abituato, pratico; niente di rotto, di guasto, di male. Rota (o ch.), rotta, sconfitta, disfatta; essere, venir a rotta, alle rotte con uno, adirato, in collera, Goz.; a rotta di collo, a rompicollo, a precipizio; far rotta (t. mar.), far vela. Rotam, rottame.

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Rotond, rotondo; fig. mangiar] tornò quel di prima » Fort.;

a tavola rotonda, Lall.

sentirsi ritornare, Ber., Fag. Rufian, rufianè, ruffiano, ruffianare, far il ruffiano.

Rotura, rottura per una rottura di pietra viva » Sann. (è pure t. chir.); fig. venire Ruga, ruga; pl. rughe della a rottura, a rotture, esser in pelle nella faccia, grinze. rottura con uno, romperla, Rumè, rumare (sinc. di) ruguinimicarsi ; esservi rotture, mare. delle rotture, dissapori, principio d'inimicizia, d'ostilità e sim.

Rovina, ruina, rovina, ruina; casa, roba che casca, va in rovina; per materie, rottami, ruderi, non si vede che rovine; fig. andare, mandare, mettere, essere in rovina, in malora, ridurre alla rovina; essere, volere la sua rovina. Rovině, rovinare, cascar in rovina; fig. sciupare, guastare, mandare, mettere in rovina; rovinesse, rovinarsi, guastarsi, andar in rovina, in malora. Rpasse, a rpasse, ripascere. Rpassè, arpassè, ripassare. V. Ripassè.

Rpiè, a rpiè, ripigliare, conti, lavori, discorso, checchessia; rpiesse, a rpiesse, ripigliarsi, riaversi, ripigliar il filo di checchessia.

Rumiè, rumare (del porco), grufare, grufolare. Ruina. V. Rovina. Ruinè. V. Rovinè. Ruminè, ruminare, fig., pensare e ripensare « avendo ruminato un pezzo (su ciò che aveva udito) » Goz.; " più rumino, e meno so, ec.» Guer. Rumor, rumore, romore, star lontano dal rumore, dai rumori, Pan.; far rumore, fig. far parlare, dar da dire, aver grido; farne rumore, gran rumore, adirarsene. Rup, grinzo, rugoso, aggrinzato, dal freddo o altro (idiot. da rubido, ruvido, opp, di liscio).

Rupia, grinza, ruga. V. Rupì ; fig. fè d'rupie, mostrarsi restio (come dire, far delle rughe in viso, far il viso ruvido, idiot. assai vivo).

Rpij, a rpij, ripiglio (di febbre, Rupisse, aggrinzarsi (donde ru· e sim.).

pl, V.)

Rsolé, rsolura, arsolè, a rso- Rusa, rusè, rusaire, rissa, ris

lura, risolare, risolatura.

sare, rissoso.

Rtirè, a rtirè, ritirare. V. Ri-Rusiè. V. Rosiè.

tirè. Rtornè, a rtornè, fig., per riconfortare, risensare

lo ri

|Ruso, rusnent, ruggine, rugginente, rugginoso « un che avea la barbuta rugginente » Ber.

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Rvëni, a rvënt. V. Rëvni.
Rvirè, rviresse. V. ▲ rvirè.

damento; sabbia dicesi pure quella che si mette sull' inchiostro, onde il m. prov. metter sabbia sull'inchiostro, ec. Sabion, sabbione, accr. di sabbia. Sabionëta, sabbia. V. Sabia (anche polverino vorrebbero altri, ma questo esprime troppe cose).

Sabios, sabionos, sabbioso, sabbionoso.

Sablà, sabrà, sciabolata, colpo di sciabla, o sciabola; dare, pigliare, ricevere, avere, bu scare sciabolate, «la sciabolata che buscai in Erzerum » Bar.

Rvolte, rvoltesse, rivoltare, ri-Sabrè, sablè, sciabolare (t. mil.); voltarsi, rovesciare, rovesciarsi; rivoltarsi, rispondere con detti e fatti a provocazioni; per ribellarsi alla forza pubblica, al governo, donde, rivolta sessantaquattro città essersi rivoltate » Dav.

V. Lett. S. Noz. PRELIM. Sabatina, sabatina, sabbatina. Saber, sciabla, sciabola, dar mano, metter mano alla sciabola, menar la sciabola; colla sciabola alla mano, cioè sguainata.

Sabia, sabbia, granello di sabbia, seminare nella sabbia, fabbricare sulla sabbia, scrivere sulla sabbia, m. prov., operare senza frutto, o senza fon

fig. tagliare alla grossa nell'operare, acciabbattare, e sim. Sac, sacco; fig. slegare, vuotar il sacco, dir tutto; non dir quattro se non l'hai nel sacco, prov.; tener il sacco a uno, cooperare nel malfare, esser complice, Dav.; tornare colle trombe nel sacco, m. prov.; esser un sacco senza fondo, un gran mangione, o consumatore; empier il sacco, mangiar a crepapelle; il sacco è pieno, la misura colma; metter uno in sacco, insaccarlo, convincerlo, vincerlo con ragioni, e sim.; andare colla testa nel sacco, operare inconsideratamente. Da sacco, saccone, sacchetto, sacchet. tone, saccoccia, ec. Sachet, sacchetto, dim. di sacco, presto il sacchetto»> Pul.;

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