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Dav.; le cose antiche metter] in cielo, e le presenti fargli afa,» Id.; «a certa gente tutto fa afa, Var., Fag. Afabil, affabile, onde affabilità. Afacendesse, afacendà, affaccendarsi, affaccendato.

l'umor e sim.; affarsi al clima, ec.

Afession, avèi, pijè, butè afession, avere, pigliare, mettere affezione.

Afessionè, afessionesse, affezionare, affezionarsi.

senza affettazione, schiettamente, alla buona. Afetè, affettare, simulare, ostentare; afetè le manere d'un, afetè l' om d'importanssa, affettar le maniere d'uno, l'uomo d'importanza e sim.

Afacesse, affacciarsi, farsi ve-Afetassion, sensa afetassion, dere, mostrarsi, alla finestra e sim. Afachinesse, affacchinarsi fig. da facchino piglia un garzone e non t'affacchinare così, » Ar. Afamè, affamare, far patir fame, donde affamato. Afann, àfanesse, affanno, af-4fibiè, affibbiare fig., attrifannarsi, a retro va chi più di gir s'affanna, » Dant. Afassone, afassonesse, affazzonare, affazzonarsi, Bot. St. A. Afait, afat, affatto, appieno; afat afat, 'n tut e per tut, affatto affatto, in tutto e per tutto.

Afe, affare; ultimè un afè, ul-
⚫timare un affare; sbrighè
j'afè, sbrigar gli affari; avei
d'j' afè, aver affari, degli af-
fari;
tirè 'n long un afè,
tirar in lungo un affare; om
d'afè, uomo d'affari, fè ben o
mal i so afè, far bene o male
i suoi affari ; j'afè j' van ben,
gli affari gli van bene.
Afesse, affarsi, confarsi, confor-
marsi, adattarsi,« son forse i
sangui che si affanno, » Fir.;
abit chë s'afà, abito che s'affà,
s'attaglia; afesse al clima, a

buire, accoccare, apporre ad uno qualche mancanza e sim., afibiejne, afibiejla, affibbiargliene, affibbiargliela, Goz. (da fibbia che si congiunge ad altro).

Afilè, afilà, affilare, affilato, fig. da filo per sim. di sottile; nas afilà, naso affilato; lenga ben afilà, lingua ben affilata, cattiva.

Afiss, afisso, cartello, annunzio e sim.; da affiggere, attaccare a muro o cantonata.

Afit. V. Fit.; e così tutti gli altri derivati afilè, afitavol, ec.

Afligësse, aflit, aflission, affliggersi, afflitto, afflizione. Afolesse, affollarsi, andare, accorrere in folla, far folla. Afondé, afondesse, affondare, affondarsi, mandare, andare a

la stagion, a le usansse a fondo, sommergere, sommer

gersi.

Afr, afro, ma nel senso di Agiunta, aggiunta, «ciò è d'aggiunta, » Goz. V. Agiuntè. Agiuntè, aggiuntare, fare ag. giunta, mettere d'aggiunta,

aspro, acerbo, non di racca priccio. Però è innegabile l'analogia.

aggiuntato l'acqua e la paglia, » Guer.

Afradlesse, affratellarsi, affe- per giunta « non ci avevano zionarsi come fratello. Afront (da front) affronto, assalto, incontro, ingiuria, vendicar sì grande affronto, » Lip.;

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l'affronto che

mi vedeva fare, » Salv. Afrontè, affrontare, assaltar di fronte farsi incontro «e con la spada i malandrini affronta, » Ber.; affronta per via la gente, » Lip.; Sobrin non l'ardisce affrontare; e ben sei volte si sono affrontati,» Ber. Afù, afus, affusto, carro da artiglierie e sim.

Agensia, agenzia, ufficio dell'agente.

Agent, agente, che fa gli affari altrui, dal lat., agere, come gerente da gerere. Agevolè, facilitè, agevolare, facilitare.

Agevolëssa, agevolezza, astratto di agevole, facile; fè, trovè agevolesse, fare, trovare agevolezze.

Agher, agr, agro, onde agrume; dal lat. acer, acr. Agiornè, aggiornare, assegnar il giorno, e per analog. differire al tal giorno, ad altro giorno: v. dell'uso. Agiunse, aggiungere, accrescere, raggiungere, cogliere, sorprendere. V. Giunse.

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Agiustament, fè, piè un agiu, stament, fare, pigliare un aggiustamento, accordo. Agiustè, aggiustare, accomodare, acconciare abiti, conti affari, ec., per analogia ironica la morte aggiusta chi vuol fare il bravo, » Lip.; «e l'aggiusta dicendo: assaggia questa,» Id.

Agiut, agiuté. V. Ajut, ajutè. Aglomerè, agglomerare, accumulare, v. lat., da glomer, gomitolo.

Agnel, fig. per mansueto; a l'è un agnel, è un agnello. Agnolot, agnolotti, meglio che agnellotti, illog. del dial. tosc. con pace del nostro Carena; mancando ogni analogia con tal cibo.

Agost, frè agost, ferrare agosto, onde feragost, ferragosto. Agradi, aggradire, aggradito. onde aggradevole, aggradimento, da grado, e questo da grato, accetto. Agrampè, agrampesse, aggrampare, aggramparsi (da grampa). Agrandi, a 'ngrandi, aggrandire, aggrandito, ingrandire, far grande, magnificare, ec. Agrapè, agrapesse, aggrappare, ec. V. agrampè.

Agravè, aggravare, render grave
o più grave, peso, condizione,
pena, colpa, male e sim.
Agravi, aggravio, gravezza, im-
posizione, danno e sim.
Agrest, agresto, da agro, acer-
bo, uva immatura.
Agreve, aggrevare, fig. da gra-
ve, greve, pesare, rincrescere,
usato dai prosatori non meno
che dai poeti lasciarvi
sola m' aggreva » Ar.; « l'a-
spettar mi aggreva, Ber.;
« se non vi aggrevasse, » Bon.
Var.

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come in ajassa, agassa, agazza); fig. fè l'ajassin, o sovross, far il callo, soprosso, sovrosso indurirsi, incallirsi a mali, ingiurie, vizio, ec. Ajut, agiut, aiuto (in agiut sentesi ancor più la provenienza dal lat. adjuto); ciamè ajut « sta mal chi chiama aiuto,» Prov. Giust.; avei gnun ajut, aver niun aiuto (meglio non avere), alleggerimento, appoggio e sim. dè aiut, dar aiuto, e con simili altri verbi; esse d'ajut, esser d'aiuto. Ajutè, aiutare, dar aiuto. V. Ajut. Da aiutare, aiutante, aju

tant.

Agucia, gucia, agucchia, gucchia, ago in gen., dall' ant. lat. acucla per acicula. Agulia. V. Gulia. Agusin (lagusin non è che unione dell'articolo) aguzzino ;o a lë scur« cavalca al chiaro fig. chi batte o maltratta, figli, scolari, famigli. Aidè! oidè! aidèmi! oidèmì! inter. composte di ahi ohi e deh. L'aidemi si vorrebbe dallo spagnuolo.

Al, a l', a la, articolo e prepos. art.: al ciar, o ciair, a l'scur:

Aira (metat. del lat. area), aia. In qualche luogo eira e èra, modificazioni insignificanti. Aj, aglio; resta o restia d'aj, resta d'aglio (dal lat. restis). Ajassa (uccello), agassa, agazza, gazza, gazzera.

Ajassin, callo (forse dal lat., obsol. callicinum e questo da callisco, callesco, calleo, onde callo (a eufonica iniziale e famigliare sopratutto al nostro vernacolo; j per go c

ed allo scuro, » Ber.; a la fila << due consolati alla fila, » Dav.; a le mnasse, a le brusche, alle minacce, alle brusche, Rim. B.; a le bone, a le dosse, a le streite o strëte, alle buone alle dolci, alle strette; a la franseisa, alla franzesa, arc. Fir.; per alla francese; a la carlona, a la mëchëssia o macassia, alla carlona, alla comecchessia ('më afer. di come); a l'indrit, a l'invers, a l'incontrari, all'indritto, all' inverso,, all' incontrario; e così, al coverto, al coperto, al fresco, alla serena, Bon.; al tasto, al taglio, alla prova; al minuto, all'ingrosso, Id.; al

vivo, al naturale, al torno; al¡ volo, al passo, al trotto, al galoppo; al più, al più lungo, alla lunga, alla più lunga; essere al largo, al grande, farla¦ alla grande; alla larga da certi amici! uomo alla buona, fatto alla buona; alla peggio, alla diavola, alla meglio; alle pazzie che dite, mi parete ec., Ar; al di d'oggi, (al dì d'ancoi, Alarmè, allarmare. V. Alarms. Ditt.); all'indomani, al pre-Alatè, allattare, dar il latte. sente, per al presente, Pul.; Alba dij tavan (per ischerzo), che si fa al paese? Bon.; al- alba dei tafani, mezzodì. l'erta, all'orba, alla muta, alla Albagia ̧ albagia, superbia, bodistesa, alla lontana; alla fin ria, pien d'albagia, pieno d'alfine, al di sovra, al di sotto, bagia; e così empiere, pasturar al colmo, al pari; all'improv- d'albagia, Salv. vista, alla mano; all'armi! al Albicoc, arbicoc, albicocco, arfuoco! ai ladri! e tanti altri, bicocco, albricocco, albercocco che si troveranno ciascuno a (al frutto però l'uso, volgare suo luogo, come glà si è detto davvero, ha assegnato la deper il segnacaso. sinenza feminile, e alla pianta il maschile: strano illogismo). Albra o arbra, albera, sorta di pioppo.

largare un prigioniere « già Brandimarte era stato allargalo, » Ber.; dicesi pure come in piemontese, dargli la larga, Rim. B. Alarme, allarme, (dal grido all'armi!) dè l'alarme, dar l'allarme, butè l'alarme, gettar l'alarme; onde allarmare, allarmista, neologismi in uso,

Ala, d'polastr; fig., del capel, d' mur e sim., ala di pollastro, del cappello, di muro, ec.; fè ala, far ala, far largo; a-Alcova, arcova, alcova: con la bassè, bassè j'ale o le ale, ab- r è più conforme alla sua oribassare, bassare le ali, le ale; gine d'arco, donde arcovata, stè 'n s'j'ale o 'n su j'ale, serie d'archi per aquedotti. star in sull'ale, per partire; Aleatic, leatic, aleatico, lealico, e così tagliar le ali ad uno, uva nota. metter le ali, ec. Alaghe, allagare, inondare.

Aleghè, allegare, autorità, ragioni, pretesti e sim.

Alarghè, alarghesse, allargare, Alesti, alestisse, allestire, alleestendere, allargarsi, esten- stirsi, da lesto, pronto, appa. dersi; alarghè la man, allar-recchiato.

gar la mano, usar liberalità;|Alelè, allettare, adescare, lualarghè, più comunemente singare.

larghè un prsonè, allargare, Alëve, antëvè, allevare, educare;

allusione, onde alusiv, allusivo, che ha allusione.

ben o mal anlëvà, bene o mal allevato, educato; dicesi pure di piante, bachi e sim. «ne Amabil, amabile, appl. anche allevò una partita,» Goz. a vino. Aliè o anliè i dent, allegare i Amante, di musica, pittura, ec. denti, propr. e fig.« quel Amaricant (t. med.), amaripomo che loro (Adamo ed Eva) cante.

allegò i denti,.. Ber.; « questo 4 'mbabolè (V. il NB. preced.) è un boccone che m'allega i imbabbolare, intenerire; fig. denti,» Giust. lusingare, infinocchiare. Aliment, alimento, onde ali-A 'mbacuchè, imbacuccare, mentare, t. leg. noto. (mettere il bacucco, incappucciare), fig. avvilluppare, abbindolare.

Almanachè armanachè, fig. almanaccare, fantasticare, Goz., Giust.

A 'mbajè, socchiudere, forse

Almanc, almen, almanco, al- da a 'mbujè, ovvero da un

meno.

Aloè, loè, allogare, collocare abbajno.

persone o cose.

verbo arcaico, onde rimase

A 'mbalè imballare, onde im

Alogg, alloggio onde (da loco, ballaggio e imballatore « vegga

luogo) alloggiare.

le robe prima che s'imballino, » Ar.

Aloge, alloggiare, dare o avere alloggio: « poco lontano al-A'mbalordì, imbalordire, imloggiava una simia, » Fir. balordito, prop. e fig. Alonghè, allungare, strada, A 'mbalsumè, imbalsamare. giuoco, discorso, desinare (par-A 'mbarass, esse d'a'mbarass, landosi di vino vale inacqua

re),

a'nt l'ambarass, butè d' jambarass, essere d'imbarazzo,

Alontanè. V. Lontanè, cogli al- nell'imbarazzo, mettere im

tri deriv. di lontano.
Alt, alto, fè alt, fè alto, far
alto fecero alto alla prima
osteria, » Giust.; alt' là, allo
là, alto là.

Altro, altro che, ci vuol altro
(in senso accrescitivo) italiano
puro e semplice.
Alucinè, lassesse alucinè, la-
sciarsi allucinare, abbagliare.
Alude, fè alusion, alludere, far

barazzi, degli imbarazzi « per uscir da quell'imbarazzo, » Macch.; l'imbarazzo delle armi, Car.; aver mille imbarazzi (impicci o sim.), Lip. A 'ambarassè, da a 'mbarass V. Ambarbojè, a 'mbarbojesse, imbarbugliare, imbarbugliarsi. V. Barbojè.

A'mbarchè, imbarcare; fig. per impegnare in qualche faccenda

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