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sperar ci fanno i citti Pan.; tere alla coda, în ultimo ( è citin, cittino. Cito, ciuto, zitto.

Ciucè, succiare, suggere, succiar il latte Goz.; fig. succiar una eredità, Id.; per soffrire convien ch'io chini il capo e me le succi» Pan.; ciucessla, succiarsela, Id.; succiarsi l'illustrissimo e sim.; ciu

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superfluo ricordare che il dialetto nostro per mettere dice butè, verbo italianissimo, ma generalizzato, ad eccezione di qualche località, dove invece usa mettere, mëte, anche quando dovrebbe dirsi buttare).

Coacc, coaccià, coaccesse, acco

ciaborse, succiaborse; ciucia- vacciato, accovacciarsi.

sang, sanguisuga; ciucià, suc-Coaj, quaj, coaglio, quaglio,

ciato (meglio che succhiato); fig. magro, secco. Civëta, civetta, pr. e fig. Civil, civilment, civiltà (in senso di galateo; degli altri signif. non può cader dubbio), civile, civilmente, civiltà. Clarineta, clarinetto. Clima, climateric, clima, climaterico; giornata climaterica; fig. umore climaterico, variabile e sim.

Co', 'n co' (in co', disse Dante ed altri dopo di lui), in capo, al fine.

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caglio, coagulo, lat.

Coajè, quajè, quagliare, cagliare, coagulare.

Coatè, quatè (da quattare, nascondere, onde quatto), coprire.

Cobi (da coppia, idiot. senza riscontro ident.), pari, paj. Cobia, cobiè, coppia, accoppiare, appajare; render tre pani per coppia, m. prov.; coppia di buoi, di pollastri e sim. Coca, cocca, gallina (così pure chiamata dal suono della voce). Cocarda, coccarda « da dieci o dodici coccarde in tasca » Giust.

Coa, coda, fig. « se n'andò con la coda tra le gambe Pan.; mortificato, dimesso, umile; Cochet, bozzolo ( per sim. da alzare, drizzar la coda, Bon.; cocco, ovo). imbaldanzire; far coda a uno

Cocia (o chiuso), coccia, ca

per soprastar agli altri, Pand.;| pecchio, Caren.
discorso che non ha nè capo Coco, cocco, ovo. V. Coca.
nè coda; sapere dove il dia-
volo tien la coda, m. prov.;
guardar con la coda dell'oc-
chio, Goz.; la volpe si conosce
alla coda, m. prov.; il veleno
è nella coda, Id.; essere met-

Coco (o chiuso), cucco; quan-
do canta il cucco (ucc. noto),
c'è da far per tutto, m. prov.
Cocodril, cocodrillo; fig. la-
crime del cocodrillo.
Cocola, coccola, orbacca.

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la), quello, quella (da qël, o chël, come fomna da fëmna, femina, somo da sëmo, semo antiq. per siamo, avomo da avëmo, avemo per abbiamo domandare dal lat. demandare, e va dicendo) quel lassù, quel laggiù (Dio, il diavolo) quel lì, quel là, quel d'Amone, (Rinaldo) Ar. ; quel dalla stel

Codogn, codognà, codogno, codognata (meglio che cotogno, cotognata). Codrion, codrione (osso dor- la » Ber. ; « quell'indiavolata di Marfisa » Id. ; « quella fortunata di tua sorella » Ar. ; quel dormiglion del Dormi »

sale).

Cod, covà, covata (da covare).
Coè, covè, covare; fig. covar
una malattia, covar il letto,
la cenere, Goz.; gatta ci cova,
m. prov.; covar rivoluzione,
guerra, delitti e sim.
Cofo, cofano.

Cogè, cogesse (o chiuso) cori-
care, coricarsi, da cucciare,
voce ora disusata, fuorchè al-
l'imper. per dire al cane che
si corichi, si ponga a giacere:
cuccia lì (noi, cogia ), Ca-

ren.

Coja (o chiuso; v. bassa), coglia.

Cojon, cojonè, cojoneria (v. bass. da coja, coglia) coglione, coglionare, coglioneria « ditemi il primo coglione della terra, se, ec. » Giord.; «e stando in terra si cogliona il mare » Ber.

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Id.; quella p..... della fortuna » Ber. ; è in urto con quei di casa; con quei di fuora ; ehi! quei di casa! » Fir.; olà quel giovane » Id.; se mi chiamano, dicon: 0 quell' uomo ! 14 Pan. ; « va pur, quella è porta, quella è la strada » Id.; « glie ne vo' dir di quelle » Id.; & ci vogliono di quei, ma di quei buoni " ( quattrini) R. B.; quella è grossa! « quello si chiamava cavallo D. Az.; quello è un uomo, un genio, ec., elitt. in quella, in quella che (supp. ora) per nel mentre, in quel mentre, mentre che « Orlando arrivato è proprio in quella » Ber. ; « in quella che il ponte si levò »

Cojona « una villana cogliona e Ar. ; a quel che pare « a quel sorda » Goz. che sento, costui par che voCojonada, coglionata, cogliona- glia Ber. ; quì il nostro vernacolo elide pure, e usa lo, a lo ch' i sento, a lo

tura.

Col, cola (o chiuso, coul, cou

ch' i'vedo; siccome pure, Colm, (s. e agg.) colmè, colguarda, pensa, bada a lo che t' mo, colmare, al colmo della fas, a quello che tu fai.) gloria; la misura è colma.

Col, collo « recatosi il suo sac-Colomb, colombo; pighar due

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" senza remission, tiragli il Colombera, colombiera (per co

lombaja), Nov.

collo » Car.; « fece tirar i collo ad un cappone » Sacch.; pigliar per il collo, pr. e fig. «<e pigliami pel collo » Bon.; « e gli osti che vi piglian per il collo » Pan.; rompersi l'osso del collo, R. B. ; fig. rompersi il collo a un fil di paglia, m. prov.; tirandolo l'amicizia di Galba a rompersi il collo Dav.; romper il collo alla mercanzia, Goz.; collo del piede, fig. mettere, lasciarsi mettere i piedi sul collo, Ar.; collo torto, bacchettone; collo da ec. (per ingiuria); Colorì, colorire (propr. e fig.), andare a rompicollo, a rotta dar colore, apparenza.

Colona, colonna, t. mil., mettersi in colonna, colonna di attacco, ec.

Colona, colonada, colonna, colonnata; fig. colonna dello stato, e sim.

Color, colore, vivo, smorto, celeste, grigio, castagno, paglierino, ec.; cambiar colore, di colore; pr. e fig. venir di tutti i colori, di mille colori, Fir,; uomo di tutti i colori, di nessun colore; dar colore, del colore alle cose.

di collo; collo d'abiti, cami-Coloss, colossal, colosso, coloscie e sim.; collo di mercan

zia, di roba, ec.

Colana, collana.

sale.

Colp, colpo, pr. e fig. « già si son dati colpi senza fine »

Colar, colarin, collare, colla- Ber.; far gran colpi, ld. ; ti

rino.

rar un gran colpo, Id.; " a
parar colpi ha avuto assai da
fare »
Id.;
« se il colpo an-
dava ben, finiva, ec. » Id.;

Colassion, colazione (meglio che colezione "a merenda e a colazione » R. B.; « avendo fornito di far colazione » Lasc.; «<tu devi aver fatto colazione a digiuno Fir.; colazioni e merende » Goz. Colet, colletto, d'abiti, camicie un colpo; sbagliare, fallire il e sim.

al primo colpo lo levò di sella » Id. ; « ad ogni colpo, colpo per colpo un cavalier atterra» Ar.; avere, toccare

colpo; la fama del caso fe'

Coleta, coletè, colletta, collet- gran colpo (impressione); ag

tare.

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giunse, per far più colpo Dav.; colpo da maestro, colpo di scena, colpo di sole, ee.; a colpi di bastone, ec.; dar un colpo al cerchio, l'altro alla doga o dova. Colpi, colpire, colpir giusto, dritto, nel segno, a caso, nello scudo, lo scudo, il cavallo, per traverso, di traverso, a traverso, di punta, di taglio, di piatto, Ber., Ar.; colpire innocenti e rei, Dav.; far impressione «<lo colpì più di tutto il sapere che ec. » Dav.; colpire, essere colpito nel cuore, nell'anima, ne' suoi più teneri affetti e sim.

Coma (o ap.), criniera del cavallo, coma (v. lat. donde chioma).

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rardini); far la comare, R. B., come è proprio di certe donne, è pure del nostro vernacolo. Combinè, combinassion, binare, combinazione. Combricola, combriccola « va attorno la notte una combricola di giovani » Fir.; « è unità di combriccole, di congiure, di persecuzioni »> Segn. Combustion, fig. « vedeva il conte in gran combustione » Ber. Come, voler saper il come ed il perchè; come è andato il fatto, l'affare; come vi pare e piace; come? ancora qui ? come fare? come sarò la, ti scriverò;

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gli contò come suo padre era morto» (che suo padre), Nov.; sotterrata come che l'era; sopportarli come che sono (com'era, come sono), R. B.; come si sia, Ber., Bon. Comedia, commedia; com'è andala la commedia ? come l'han data? far da nonno, il nonno in commedia; fig. per cattivo scherzo, brutto inganno e sim.; non son commedie da dare, da fare; tutto questo pure è una commedia, e che commedia!

Comand, comando « sette re aveva al suo comando » Ber.; non aver un quarto d' ora al suo comando, R. B.; essere di buon comando, Fag. Comandè a bachëta, comandar a bacchetta, Bon., Fag.; comandar il pane (ciòè l' ora di poterlo infornare), Bon.; comandar un desinare, una colazione e sim. « sarà fatto conforme comanda » (desidera), Red. Comare, di battesimo « un solo compare e due comare » Cell.; (compresa cioè la levatrice, che così pure si chiama, checchè ne paia a qualche pedan- Comenssè (comenzare, arc. Fr. tucolo, come direbbe il Ghe- Barb.), mangiare e grattare

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Comenssa, avv. invece di prima, in primo luogo. Anticamente trovasi pure comenza, per cominciamento, come torna per nuovamente, altro idiotismo nostro.

tutto sta cominciare; se fa tanto di cominciare; comincia a dire, per dire, con dire; « la pazienza comincia a scapparmi » Ber.; la fortuna non comincia mai per poco, Ar.; chi mal comincia, mal finisce, prov. Comission, comissionè, commissione, commissionare « aveva dato commissione ch'io fossi preso Cell.; «la roba da lui commissionata » Goz. Comod, comodità; esservi, avere, cercare i suoi comodi « regnerò con comodo » Giust.; te lo leggerò a comodo » Guer.; comodo per luogo comune, cesso, Bon., Salv.; pigliare, trovare le sue comodità; la comodità fa il ladro, Var.; far le sue comodità, (i suoi bisogni naturali), Ber. Comod per star più comodo >> Ber.; " quando vi sarà comodo Goz.; «resti comodo »

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Giust.

Comodin, fè da comodin «chiappa le carte e fa da comodino » Giust.

Compagn, compagna (s. e agg.), compagno di scuola, di viaggio, ec., cercarsi una compagna (una moglie); veste compagna, guanti non compagni, un paio di scarpe che non erano compagne » Vas. Compagnè, compagnare, accompagnare; una cosa compagna l'altra.

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la compagnia; bere alla, per la compagnia quando ti piaccia, ti farem compagnia » Dit.; farsi buona compagnia, marito e moglie; guardarsi da certe compagnie; una compagnia di battuti, Sacch.; la compagnia della misericordia e sim.; una buona compagnia d'attori, dilettanti e sim. Compare « un solo compare e due comare » Cell.; «io piglio lasche di libra, compare Pul.; fig. tutto va per compare e per comare, cioè per favoritismo, protezioni ec. Compart, comparire « stanno tanto a comparire? » Cap.;

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ogni cosa in voi compar più bella » R., B.; per presentarsi davanti al giudice (t. giur.). Comparision, comparazione; sensa comparision, senza comparazione. Comparsa « più comparsa faria tra i fegatelli » Pan.; fare da comparsa o la comparsa (t. teatr.); avvocato da comparse e nient' altro. Compass, compassè, compasso, compassare, misurare col compasso; fig. misurare appuntino le parole, proporzionare esattamente una cosa; camminar compassato, andar compassato nei suoi affari e sim. Compassione, compassionare;

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Compania, compagnia; amare il caso di Dafni » ld.; « non

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