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salito da una gagliarda tempesta che la sua caravella avrebbe a mala pena cessata, se già non fosse stata governata da un marinaio ardito ed esperto. Per venticinque giorni e più tenne sua via con salda costanza, sebbene meno favorito dal vento, da che in tutto quel tempo fece la metà del tragitto che avea compiuto nella sua prima corsa. Da ultimo egli venne in veduta di terra; un lungo tratto alquanto basso che correva verso il mezzogiorno, quanto potea l'occhio allungarsi, ed illuminato dallo splendore di innumerevoli fuochi. Di subito pensò di prender terra ma avendo invano cercato di alcun porto ehe conveniente fosse, si diresse al lito imbarcatosi nel suo battello. Gli abitanti impauriti, tostochè il videro farsi più presso a loro in fretta fuggirono, forte e stranamente meravigliati de' loro strani visitatori; ma poichè la curiosità prese il luogo del timore, ed eglino, assicurati dai cenni de' marinai, tornarono verso loro con selvagge dimostrazioni di diletto sorpresi al loro abito ed effigie, e premurosamente trassero innanzi per darne ad intendere ove il battello potesse più comodamenie arrivare. Nè l'aspetto loro eccitava meno l'ammirazione degli europei. E conciossiachè fossero nudi dalla cintura e dalla testa in fuori, la prima delle quali tutti cuoprivano di pelli congiunte con legami d'erbe intrecciate di code di vari animali, l'altra alcuni aveano adorna di ghirlande di penne; pare che la nerezza della pelle e de' loro folti capelli facessero apparire più avvistate e più belle agli occhi del Verrazzano le loro effigie e fattezze. Le medesime gli ridussero alla mente gli abitatori del l'Oriente, ed egli trovò in tal guisa fra questi due popoli una rassomiglianza che le osservazioni fatte dipoi hanno in parte confermata. Questo primo scontro si contenne in atti di vicendevole meraviglia, e niente avvenne dall'una parte o dall'altra che ne turbasse la quiete.

Proseguendo il cammino ver so Settentrione continuò a notare accuratamente tutto ciò che la sua posizione gli permetteva di osservare. Non molto lungi dal luogo ove prima avea preso terra vide una gente, che, a ciò che ne potè giudicare, somigliava l'altra nella situazione e nella figura. Il lito coperto di bella sabbia era uno spazio che ascendeva circa quindici piedi, rotto quivi da piccoli colli, e alquanto più lungi da sporti di terra, e da braccia di mare, e più la nave avanzava e più l'aspetto di quello diveniva ricco e gradito. Spaziose campagne spiegavano i loro verdeggianti tesori dinanzi agli occhi de'viaggiatori, e le selve parte rare e parte dense mostravano le variopinte foglie delle nostre foreste d'America. Pare che il Verrazzano fosse sopraffatto dalla vaghezza di siffatta scena, e mancandogli le parole per descriverla. Non vi pensate dice che sieno simili alle selve della Crimea, od alle solitudini della Scizia o alle rigide spiaggie settentrionali, ma adorne di palme, di cipressi, di lauri e di altre varietà di alberi incogniti nell'Europa, i quali da lontano mandano soavissimi odori Ne è meraviglia che la sua calda immaginativa abbia fatto pieni que' boschi di drogherie e di liquori aromatici, e veduto tracce di oro nel color naturale del suolo; i laghi e gli stagni di acqua viva aggiungevano nuove lusinghe e l'occhio di lui era preso dagli strani uccelli di varie specie che gli volavan dattorno. Un dolce e temperato clima, un

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cielo sereno, di rado e per breve tinto di vapori, e del continuo rifrescato da gentili aurette occidentali pongono il fine alla incantevole pittura ch'egli ha fatto di questa regione, mentre un placido mare con chiaro e tenace fondo sembrava che unisse la sicurezza pel marinaio a tutti gli allettamenti che attraggono l'abitatore di terra.

La costa ora volgeva più dirittamente a Ponente, nè quivi ancora si scorgeya alcun porto e cominciava ad esservi nella nave bisogno di acqua, perchè il Verrazzano fu astretto di attentarsi di nuovo a sbarcare col suo battello. Si appressò al lito, ma non potè giungerlo: poichè le onde ravvolgendosi con indomabile furia contro all'aperta spiaggia toglievano il prender terra. Intanto gli abitanti s'erano adunati in sul lido, e però che sembrava che con cenni amichevoli ed atti di curiosità e di maraviglia lo invitassero ad andare fra loro, egli per rispondere in qualche modo a siffatta cortesia, ingiunse ad uno de' suoi che si traesse a nuoto più presso alla sponda e studiassesi di dare a quelli alcuni balocchi che stimava essere loro grati. Il marinaio operò in guisa da porgere il prezioso carico a coloro cui era destinato, ma mentre affannavasi di far ritorno al battello fu sopraffatto dalle onde, e da queste shattulo e tratto quasi fuor di vita alla riva. Non si tosto quella turba si avvidero del pericolo, che correndo in suo ajuto il trasser dall' acqua e rilevatolo per forza di braccia e di gambe il portarono alquanto dal mare lontano. Allora quegli rifattosi del suo svenimento, ed avuta conoscenza del luogo in che era, cominciò a gridar per aiuto: risposero i selvaggi con grida non meno gagliarde; le quali certamente non gli avrebber rimossa dall' animo la paura, se i loro fatti non gli avesser dato arra migliore della loro buona voglia. Postolo ad agio in terra a piè d'un piccolo colle, e restatisi prima alquanto ficcando gli occhi maravigliati della bianchezza e delicatezza della sua pelle, corsero quindi ad accendere un fuoco, e mentre i compagni di lui presi da terrore ad ogni momento si aspettavano di vederlo divorare sotto i loro occhi, coloro appressatolo benignamente alla fiamma il fecero a quella riscaldare e ristorare. Quale effetto operasse un tal fatto sull'animo del Verrazzano e della ciurma si può facilmente immaginare. Noi desidereremmo di poter dire che questo fosse convenientemente ricompensato; ma molti ammirano ciò ch' essi non farebbero mai, e l'uomo incivilito sembra aver poste alcune leggi al suo vivere delle quali non vuol poi estendere l'utilità ai barbari.

Cinquanta leghe più innanzi verso Settentrione il Verrazzano di nuovo sbarcò, e gli riuscì di penetrare quasi due leghe nella terra con circa venti de' suoi. Gli abitanti eran fuggiti alle selve: due, una giovine ed una vecchia furono raggiunte dagli Europei. Il loro scontrarsi fu in sulle prime amichevole, tantochè i marinai offrirono ad ambedue alcun cibo, che fu di buon graao accettato dalla vecchia, ma con disprezzo rigettato dalla sua compagna. Il trafugar fanciulli per mercanteggiare era costume di quella età, quindi i nostri viaggiatori non doveano aver pure un passeggiero rimorso in adoperarvisi, e l'occasione che si offriva allora gli adescava troppo perchè la trascurassero. Però eglino afferrarono la sa

la

gazza, e prendendo al tempo medesimo un bambino di circa otto anni, il quale era attaccato al dosso della vecchia, presero a ritrovar la via verso il mare. Ben per giovine erano lungi dal battello, ed il loro cammino era per boschi, che crescevano ed il risico e la difficoltà del ritorno: nè la donzella avea punto l'animo di sottomettersi tranquillamente ai suoi rapitori, ma con la violenza delle sue grida e colla vigorosa resistenza mostrò loro che è spesso più facile attentarsi che porre fine ad una ingiusta impresa. Alla perfine egiino lassi e noiati dall'inutile sforzo, e forse non al tutto scevri del timore che gli abitanti non sorvenissero, la rilasciarono, standosi contenti alla meno pregevole, ma meno incomnda preda, il fanciullo.

Ciocchè notò il Verrazzano su questa parte della costa ne' tre giorni che la sua nave era sorta alquanto lungi dal lido, comechè non sia tale che al tempo in cui viviamo se ne facesse tesoro, pure ci fa stimare, come egli usasse di osservare e notar tutto. Ora il seguiremo nella sua visita ai porti di Newlfork e di Newport Un corso di un cento leghe che continuò senza mai torcere, fra Tramontana e Levante, navigando il giorno e posando sull' ancora la notte presto il menò alle spiagge di New-Jersey. S'arrestò in un bellissimo tuogo situato fra piccoli colli, nel mezzo de' quali correva al mare una grandissima fiumana che dentro alla foce era tanto profonda da patire ogni gran nave carica : deliberò di assaggiare il passo col suo battello: mentre avanzavasi cautamente co' remi fu ben tosto incontrato dagli abitanti, che lungi dal dare alcun segno di timore, si fecero verso lui con lieti cenni e con grida di ammiaazione, e moltissimi si affrettarono dall' opposta sponda e premevansi affannosamente l'un l'altro per avvisar più da presso gli stranieri. Ma in mezzo a questa nuova scena ecco in un istante, levandosi dal mare un impeto contrario di vento cominciò a soffiare con si grande violenza che prima ch' egli fosse venuto circa mezza lega entro al bellissimo lago, il quale apparia si comodo e vago, fu astretto a tornarsene alla nave, e levata l'ancora, navigare verso Levante.

Passò l'isola di Block, e restò preso della somiglianza sua con quella di Rodi (questa è la sola di cui parla come d'un luogo a cui desse il nome : la chiamò Luisa in onor della madre del suo protettore). Altre quindici leghe il condussero al porto di Newport: non v'era ancora entrato che circa venti barchette piene di selvaggi con varii gridi e meraviglie vennero intorno alla nave. Da prima nessuno di loro si arrischiava di appressarlesi, ma lontani cinquanta passi, sedevansi, ficcando gli occhi taciti ed in vista attoniti agli strani oggetti, che erano sorti così come cosa magica dinanzi da loro. Quindi ad un tratto, dando fiato. per dir così, ai loro interni sensi, ruppero in un lungo grido di gioia. I marinai allora fecer di tutto per guadagnarsi la loro fede, e ben presto procacciarono în guisa che coloro appressandosi prendessero le pallottole, i sonagli, ed altrettali fantasie che lor furon gittate : alla vista di tali cose poser giù ogni sospetto, e sorridendo nel contemplarli, trassero innanzi ed entraron la nave. Fra loro v'eran due re, le cui forme se dobbiamo prestar fede al Verrazzano erano del più bel modello. L'uno sembrava avere circa quaranta, l'altro ventiquattro anni. Il più vecchio, involto

in una roba di pelli di cervo maestrevolmente sparsa di ricchi ricami, avea la testa nuda con i capelli studiosamente annodati dietro, ed il collo ornato di una grande catena con molte pietre di diversi colori. Il giovane era quasi nel medesimo modo: l'aspetto del popolo rispondeva alla bell a forma de' loro sovrani, la sua carnagione delicatissima, le fattezze regolari, i capelli lunghi ed acconci con molta cura, gli occhi neri e vivaci, tutta l'effigie piacevole e grandemente somigliante a quel cotale aspetto che distingue i busti degli antichi; in breve, per usare delle parole dello scopritore" essi erano il più bello e gentil popolo che avesse veduto in tutto il viaggio,, e sembra le femmine aneora apparissero amabili e graziose, e sebben vedute dalla lunga, riusciron egualmente aggradevoli ai nostri marinai. Elleno come gli uomini erano in parte nude e in parte abbigliate di ben ornate pelli, aveano fregiato il capo con var ii ornamenti di treccie che pendevano dall' uno e l'altro lato del petto; alcune portavano ricche pelli sulle loro braccia, ed una certa varietà nelle vesti par che fosse osservata secondo era varia l'età e la condizione, poichè le più attempate aveano i loro capelli al modo delle donne della Soria e dell' Egitto, e le maritate teneano alle orecchie pendenti di varie fantasie. Sembra poi che quegli abitanti fossero sommamente gelosi delle attrattive delle loro donne, da che sebbene più volte elleno chiedessero, ed anche vivamente facesser pressa perchè fosse loro permesso di entrar nella nave, essi non si piegaroro mai a consentirlo, nè si confidarono che esse si avvicinassero di troppo agli Europei; cosicchè mentre gli uomini si divertivano in sulla nave, le loro mogli e figlie erano obbligate a stare aspettandoli nelle barchette, e solo satisfare alle curiosità loro con una lontana veduta.

Quivi il Verrazzano posava più che quindici giorni, seguendo a notare il paese ed i suoi abitanti, e quanto a questi, più che delle qualità già narrate traeva ammirazione della ignoranza per la quale eglino niun conto facean dell'oro, e mettevano innanzi ai più pregevoli ed utili oggetti le pallottole ed i balocchi. Frattanto fece qualche corsa alla baia di Narragansett esaminandola accuratamente. A coloro che han percorsa la sinuosità delle sue belle spiaggie non parrà che soverchi i confini del vero l'incantevole pittura da lui ritratta, e comechè la piroga indiana non più vada a diporto in coteste acque, e le selve che ombreggiavano la maggior parte del terreno e delle isole abbian dato luogo alle semente di grano ed alle nette capanne dell'agricoltore, tuttavia gli occhi che si sono arrestati su loro per i primi anni della vita non possono far che non riconoscano anche nella loro presente forma i tratti originali della viva pittura del Verrazzano.

Il suo viaggio ora traeva al termine. Il 6 di maggio disse addio agli benigni abitanti dell'isola Rhode, e costeggiando a Settentrione esplorò senza prender terra una estensione di dugento leghe: appresso gittò l'ancora in luogo, che certo era il rovescio di tutti quelli che fin allora avea visitati. I boschi spessi di alberi proprii di freddissimo clima, il suolo sterile, di niun altro frutto fecondo che di radici. Gli abitanti che vestiti di pelli di lupi e di orsi, sembravano partecipare alla rozza e selvatica natura della terra in cui dimoravano, reser vana ogni prova di un ami

chevole commercio, e non comunicarono colla nave più di quello fosse necessario per ricambiare con alcune delle loro merci gli ami, i coltelli, l'affilato acciaio de' marinai nè per mercanteggiare andarono alla nave, o patirono che quegli approdassero, ma standosi in sugli scogli tramutarono siffatti oggetti per mezzo di una lunga corda, e quando il mercanteggiar fu compiuto tornarono affrettatamente nelle loro selve. Ratto che furon partiti e Verrazzano al lor dispetto fu dentro infra terra alcune miglia, e cosi esaminate alcune capanne, riseppe alquanto della lor condizione e del ler modo df vivere: di che quegli avvedutisi tenner dietro studiosamente alle orme di lui che si riconduceva alla tirandogli con i loro archi, e mettendo, per isfogare in qualche modo il loro mal animo e l'impotente rabbia, grandissimi gridi.

nave,

Lasciando quest' inospito lito, l'intrepido navigatore, seguendo la lirea della corsa proseguì suo corso fin quasi al cinquantesimo grado di latitudine settentrionale; trentadue isole tutte propinque alla terra furono scoperte nel tratto di cinquanta leghe. I porti ed i passi formati dal loro esser vicine gli richiamarono alla memoria l'Adriatico lungo le coste della Dalmazia. Erano ormai consumati tutti gli armeggi e le vettovaglie, ed un grande spazio di mare incognite il separava dalla Francia: egli avea presso che compiutamente ottenuto ciò che s'era proposto, scoperto circa settecento leghe di nuova terra, comunicato cogli abitanti di quella quanto conveniva per formare alcuna idea de' costumi e della natura loro; cedendo adunque a tali considerazioni mosse per l'Europa con prospero cammino ed entrò nel porto di Dieppe, ne' primi dì del mese di luglio 1524, circa cinque mesi e mezzo dal giorno della sua partita dallo scoglio presso a Madera.

Allora si affrettò di mandare al re un pieno racconto del suo viaggio ed è la celebre lettera a Francesco I., il solo documento che sul Verrazzano sia giunto a noi. E Ramusio a cui ne dobbiamo la conservazione, dice che anche a suo tempo niente di più che riguardasse cotest' uomo si sarebbe trovato, essendo tutto perito nelle ultime fatali guerre di Firenze. Tuttavia bastantemente essa ci dà a intendere qual fosse l'indole di colui che l'ha scritta, e ci rende atti ad istimare com'egli fosse di quelle doti fornito, che s'addicevano alla rischiosa vita in cui s'era messo. Fra le quali in primo luogo sono da annoverare la fermezza ed il temperato coraggio. E che il Verrazzano ne avesse l'animo ed il cuore informato, lo testimonia la narrazion sua, la quale inoltre è sì propriamente e vivamente disposta, che l'autore senza parlare pure una volta di sè, e senza cercare direttamente o indirettamente cosa che cresca autorità ai suoi fatti ed alle sue opinioni, laseia nella mente del lettore una chiara e vivace idea delle belle disposizioni dell'uomo le cui imprese egli studia. Fu è vero alcuna volta traportato dalla voglia propria di que' tempi di trovare alcune qualità nel suolo e nella natura delle contrade da lui scoperte, che non eran sempre avverate dalla reale apparenza loro, contuttociò una certa esattezza generalmente traspare nelle

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