Così la penso: cronaca di Filippo de Boni, Edizioni 1-4

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S. Bonamici e Compagni, 1846
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 235 - E veramente alcuna provincia non fu mai unita o felice, se la non viene tutta alla ubbidienza d'una republica o d'uno principe, come è avvenuto alla Francia ed alla Spagna. E la cagione che la Italia non sia in quel medesimo termine, né abbia anch'ella o una republica o uno principe che la governi, è solamente la Chiesa...
Pagina 235 - Abbiamo, adunque, con la Chiesa e con i preti noi Italiani questo primo obligo, di essere diventati sanza religione e cattivi : ma ne abbiamo ancora uno maggiore, il quale è la seconda cagione della rovina nostra. Questo è che la Chiesa ha tenuto e tiene questa provincia divisa.
Pagina 228 - Ora a conoscere questi mali, a porvi rimedio, niun mezzo sarebbe più efficace di quello che fu altra volta concesso dal Sommo Pontefice, riconosciuto da tutti possibile ad eseguirsi, che i Consigli Provinciali, rappresentando degnamente l'opinione pubblica, avessero facoltà di esporre al Governo i bisogni ei voti delle popolazioni.
Pagina 235 - Italia dipende dalla Chiesa di Roma, voglio contro ad essa discorrere quelle ragioni che mi occorrono ; e ne allegherò due potentissime, le quali, secondo me, non hanno repugnanza. La prima è che, per gli esempi rei di quella corte, questa provincia ha perduto ogni divozione ed ogni religione : il che si tira dietro infiniti inconvenienti e infiniti disordini; perché cosi come dove è religione si presuppone ogni bene, così dove ella manca, si presuppone il contrario.
Pagina 381 - Signore, Nella mia qualità di Comandante in Capo la Marina Nazionale, onorevole posto in cui piacque al Governo della Repubblica collocarmi, nulla ho io fatto che meriti la promozione a Colonnello Maggiore (generale).
Pagina 227 - Principe umiliano fin d'ora per mezzo vostro. II Governo Pontificio, confortato ancora dalla conferenza delle Grandi Potenze che si tenne in Roma, riconobbe nel 1831 la necessità di riformare molte istituzioni dello Stato, ed introdurre miglioramenti valevoli a ridonare e garantire stabile tranquillità e contentezza a queste provincie. Ma dopo lo spazio di quindici anni i bisogni ed i mali pubblici si sono fatti più gravemente e generalmente sentire. Le sommosse che durante questo tempo quasi...
Pagina 378 - Nella bandiera della Legione italiana saranno inserite a lettere d'oro, sulla parte superiore del Vesuvio, queste parole : Gesta dell' 8 febbraio del 1846, operate dalla Legione italiana agli ordini di Garibaldi.
Pagina 370 - Il dono non è certamente eguale al mio « desiderio, nè alla importanza delle gesta della «Legione; pure voi non ricuserete, spero, di « presentare il suddetto documento alle vostre « truppe e informarle del mio buon volere e « della mia gratitudine ad esse siccome a voi, « Signore, che tanto degnamente le comandate, « e che , anche anteriormente a questo periodo « di tempo, avete acquistato, giovando alla nostra « Repubblica, un alto diritto alla nostra ricono
Pagina 378 - Desiderando il Governo dimostrare la gratitudine della Patria ai prodi che combatterono con tanto eroismo nei campi di Sant' Antonio il giorno 8 del corrente ; consultato il Consiglio di Stato, decreta:
Pagina 228 - Questo mezzo noi lo ricordiamo nei suoi particolari in fine della presente, e lo invochiamo dalla clemenza e dalla giustizia del Pontefice che sarà ora innalzato al trono. Da esso con piena fiducia attendiamo un sistema di conciliazione e di giusto e moderato progresso, che procacci alle nostre contrade la quiete, la prosperità e gli altri beni onde godono le nazioni civili. Di tal guisa il governo si reggerà interamente per la devozione dei sudditi, e liberato da ogni sospetto potrà ricuperare...

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