Prose scelte critiche e letterarie di Ugo FoscoloG. Barbèra, 1896 - 415 pagine |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 340 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Pagina 334 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta ; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte: Caina attende chi a vita ci spense.
Pagina 171 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei, pensando eh...
Pagina 349 - Italia, Italia, o tu cui feo la sorte Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d'infiniti guai Che in fronte scritti per gran doglia porte; Deh fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T'amasse men chi del tuo bello ai rai Par che si strugga, e pur ti sfida a morte!
Pagina 310 - ... popoli. Oggi la finzione poetica, e le dottrine filosofiche e religiose, e la pratica della vita, e fin anche le più generose fra le passioni del cuore, sembrano non pure dissimili, ma separate nella mente d'ogni uomo da larghi intervalli. Pur dove la poesia viene stimata fittizia, riesce meno efficace, e giova appena di stimolo empirico al torpore morboso della fantasia — se pur giova.
Pagina 92 - ... giorni presenti, ed ammaestrare con la storia delle famiglie. Secondate i cuori palpitanti de' giovanetti e delle fanciulle; assuefateli, finché son creduli ed innocenti, a compiangere gli uomini, a conoscere i loro difetti ne' libri, a cercare il bello ed il vero morale: le illusioni de' vostri racconti svaniranno dalla fantasia con l'età.? ma il calore con cui cominciarono ad istruire, spirerà continuo ne
Pagina 92 - Ma indarno la Ciropedia e il Telemaco, tramandatici da due mortali cospicui nelle loro patrie per dignità e per costumi, ne ammoniscono che la sapienza detta...
Pagina 271 - Cerere, poi che da la madre Idea tornando in fretta alla solinga valle, là dove calca la montagna Etnea al fulminato Encelado le spalle, la figlia non trovò dove l'avea lasciata fuor d'ogni segnato calle; fatto ch'ebbe alle...
Pagina 67 - Ufficio dunque delle arti letterarie dev'essere e di rianimare il sentimento e l'uso delle passioni, e di abbellire le opinioni giovevoli alla civile concordia, e di snudare con generoso coraggio l'abuso e la deformità di tante altre che, adulando l'arbitrio de...
Pagina 89 - Quadrio; 71) ma dov'è un libro che discerna le vere cause della decadenza dell'utile letteratura, che riponga l'onore italiano più nel merito che nel numero degli scrittori, che vi nutra di maschia e spregiudicata filosofia, e che col potere dell'eloquenza vi accenda all'emulazione degli uomini grandi?