Lo Spettatore [ed. by D. Bertolotti]., Volume 3Davide Bertolotti 1815 |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
abitanti Acvardo alcuni allora antichi assai autorità avea Baldovino Bassora belle Bonaparte buon cangiato casa certo chè chiese Chiraz città colla commercio conte Costantinopoli credere Cristiani curiosità d'ogni dice donne erano Europa fanciulli fece figlio filosofia forma forza francese Francia generale Gerusalemme giorno Gottinga governo gran Greci guerra idee impero impero britannico indi Inghilterra inglese Irlanda istesso l'Autore l'imperatore leggi Livonia Londra Luigi XVIII lungo maggior mandò mano maraviglia Mecca mente mezzo mila ministri monarchia morale Morier morte nazione numero nuovo opera osservazioni paese Parigi parla passa Persia Persiani poco politica Polonia popolo porta portoghese poscia potuto prese Prezzo principe pubblica pure ragione Raimondo di Poitiers regno Russia Saladino scellini sentimento servi Signilde sino sistema società sovrano spezie storia strada Tartari tempj terra Tolemaide Tomo tosto tratto Troja trono trova truppe Turchi uomini uomo vedere verso viaggiatore viaggio Villers zione
Brani popolari
Pagina 123 - ... da nessun lato le donne posson con voi. Ma voi andate alle servigiali, e date la infamia alle donne e fate comperare a' mercatanti le ghirlande e veli e le cinture, e dite che l'avete dalle donne.
Pagina 122 - Madonna , quando debbo io venir al punto di questa ghirlanda , che tante fiate promesso m' avete. Disse la donna : che non glie le daria mai , e che mai non glie le avea promessa. Allora Messer Ugolino si trasse la guarnaccia , e gittolla nel fiume, lungo il quale cavalcavano , e disse : ecco io mi spoglio del vostro amore ; ed ella disse : piacerai. Dette queste cose alla Contessa, fece chiamare Messer Ugolino, e biasimò la follia , che avea usata. Elio si lamentava , dicendo e' non ha cavaliere...
Pagina 130 - Perch' io avanti intento l' occhio sbarro. Lo buon Maestro disse: Omai, figliuolo, S' appressa la città che ha nome Dite, Co'gravi cittadin, col grande stuolo. Ed io: Maestro, già le sue mesciute Là entro certo nella valle cerno Vermiglie, come se di foco uscite Fossero. Ed ei mi disse: II foco eterno, Ch' entro l' affoca, le dimostra rosse Come tu vedi in questo basso inferno.
Pagina 30 - Trivulzio detto il Magno , tratta in gran parte da Monumenti inediti , che conferiscono eziandio ad illustrare le vicende di Milano e d' Italia di quc' tempi. — Libri XV — del Cavaliere Carlo de...
Pagina 122 - ... novella, che merita di essere integralmente riprodotta: « Al dire di questa donna s'accosta una risposta, che fece la Contessa d'Erdia con Messer Ugolino. Lungo tempo Messer Ugolino fece d'arme e menò cortesia per una sua donna con molte altre donne e cavalieri; et...
Pagina 82 - Quid dignum tanto feret hic promissor hiatu ? Parturient montes, nascetur ridiculus mus. Quanto rectius hic, qui nil molitur inepte : 140 ' Dic mihi Musa virum, captae post tempora Troiae qui mores hominum multorum vidit et urbes.
Pagina 116 - Dei, a che ne giova empierti d'incensi e di voti, quando su noi altro non versi che un nembo di pianto? E voi Numi, che magnificate aver cupa di noi, come rimanete beati , veggendo noi sempre e tanto miseri? dove é la pietà vostra, se niun de
Pagina 122 - De! madonna, quando debo io venire al punto di questa ghirlanda-, che tante fiate 138 promesso m' avete? » § 4. Disse la donna: che non glie le daria mai, e che mai nolgliele avea promessa. Allora messere Ugolino si trasse la guarnaccia, e gittolla nel fiume lungo il quale cavalcavano, e disse: « Ecco , io mi spolglio del vostro amore » . Eddella disse:
Pagina 6 - Di morte ei derelitti egri guerrieri (Ahi vista miserabile!) a' fuggenti Dai plaustri querelandosi; nè intanto La bufera crudel resta e la neve Combattuta ne l' aere e per entro II tumulto e le grida ei ferì scontri. Dov'eri allor, qual su l'amato capo Pendea turbin di guerra, ove più oprasti La giovin destra, e quale era il tuo fato...
Pagina 163 - ... caldissimo espandersi con tutto l'entusiasmo della propria natura, le lagrime gli vengono agli occhi, e pargli udire più che un poeta, l'uomo ispirato che interrogar dovea quasi profeticamente le tombe, dopo averci tante cose insegnate, straziandoci cogli unici dolori di lacopo ». * Tu sei chiamato 1 II Montani non era di Lodi, ma di Cremona.