Storie d’Egitto. La riscoperta della raccolta egiziana del Museo Civico di Modena

Copertina anteriore
Cristiana Zanasi
All’Insegna del Giglio, 15 feb 2019 - 137 pagine

atalogo della mostra – Modena, Museo Civico Archeologico Etnologico – 16 febbraio 2019-7 giugno 2020

Il progetto Storie d’Egitto, con la pubblicazione e la mostra preceduta e accompagnata da un articolato programma di indagini diagnostiche, coniuga discipline umanistiche e scientifiche interpretando efficacemente uno dei più importanti obiettivi del nuovo progetto culturale Ago. Fabbriche culturali. Prevede infatti lo studio collezionistico e storico-archeologico, oltre a un articolato programma di diagnostica e manutenzione conservativa dell’intero nucleo di antichità egiziane, una piccola raccolta composta da un’ottantina di reperti che si è costituita alla fine dell’800, negli anni successivi alla fondazione del Museo. La storia della sua formazione rappresenta un’interessante chiave di lettura dell’idea di Museo che guidò le scelte dei suoi fondatori e ci fa comprendere come già nella concezione museografica dell’epoca convivevano e si intrecciavano interessi umanistici e discipline scientifiche. I Musei quindi con questa operazione culturale attualizzano, rilanciandola all’interno di un nuovo importante progetto, la loro vocazione originaria.
La mostra, allestita nel grande salone dell’Archeologia al terzo piano del Palazzo di Largo Sant’Agostino, si caratterizzerà per un forte richiamo all’esposizione ottocentesca, inserito però in un contesto contemporaneo con video e apparati multimediali e proseguirà fino a giugno 2020 per consentire a più scuole di visitare la mostra e di fruire del percorso didattico collegato. Il dialogo con il pubblico più giovane sarà garantito anche da un progetto social finalizzato ad aggregare immagini e contenuti legati all’immaginario collettivo della mummia, dai fumetti, alla cinematografia, alla letteratura e molte saranno le iniziative collegate rivolte a differenti tipologie di pubblico che accompagneranno la mostra.
Importante è anche la rete delle collaborazioni istituzionali attivata, dal Museo Civico Archeologico di Bologna, al Dipartimento di Storia Culture e Civiltà dell’Ateneo bolognese con la sua cattedra di Egittologia, all’Università di Modena e Reggio Emilia, con il Dipartimento di Chimica e Scienze della Terra e il Polo Museale, fino alla Struttura di Radiologia dell’Azienda Ospedaliero- Universitaria di Modena che si è resa disponibile a realizzare diverse indagini, in orari straordinari per non incidere sul servizio pubblico.
Un’operazione importante quindi per promuovere una piccola ma significativa raccolta dei Musei Civici che – ne siamo certi – incontrerà il favore del pubblico e sarà apprezzata dagli esperti del settore per la sua impostazione metodologica. 

Gianpietro Cavazza
Vicesindaco e Assessore Cultura, Rapporti con Università e Scuola

 

 

Sommario

Premessa
9
La collezione egiziana del Museo
29
Coni funerari
42
Bronzetti votivi
55
incerta provenienza
78
Indagini multispettrali
96
restauro e la documentazione
112
Copyright

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