Manuale della letteratura italiana, Volume 2G. Barbèra, 1892 |
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Pagina 1
... medesimo deputò al- euni de ' suoi consiglieri e generali , facendone capo sua moglie Ca- terina . Costoro furono ben presto discordi ; e Caterina accrebbe quel male secondando l'arroganza di Francesco Barbavara , pochi anni addietro ...
... medesimo deputò al- euni de ' suoi consiglieri e generali , facendone capo sua moglie Ca- terina . Costoro furono ben presto discordi ; e Caterina accrebbe quel male secondando l'arroganza di Francesco Barbavara , pochi anni addietro ...
Pagina 2
... medesimo giorno mori anche Facino Cane , il più for- tunato e fors ' anche il più accorto tra i generali di Gian Galeazzo . Già da qualche tempo aveva saputo far si che tutti e due i fra- telli Visconti lo eleggessero governatore dei ...
... medesimo giorno mori anche Facino Cane , il più for- tunato e fors ' anche il più accorto tra i generali di Gian Galeazzo . Già da qualche tempo aveva saputo far si che tutti e due i fra- telli Visconti lo eleggessero governatore dei ...
Pagina 3
... medesimo tempo tre o quattro assumere il nome di papa ; si videro due adunanze di prelati contemporanee l'una in Basilea , l'altra in Ferrara , ar- rogarsi il titolo di Concilio Generale . Ne prima del 1449 potè es- servi un pontefice ...
... medesimo tempo tre o quattro assumere il nome di papa ; si videro due adunanze di prelati contemporanee l'una in Basilea , l'altra in Ferrara , ar- rogarsi il titolo di Concilio Generale . Ne prima del 1449 potè es- servi un pontefice ...
Pagina 15
... medesimo gli Studi letterari , Livorno , Vigo , 1874. Inoltre : l'intro- duzione del Mehus , nell'ormai vecchio ma sempre utile libro : AMBROSII TRAVERSARII ec . , epistolæ , Firenze , 1759 ; J. ADDING- TON SYMONDS , Renaissance in ...
... medesimo gli Studi letterari , Livorno , Vigo , 1874. Inoltre : l'intro- duzione del Mehus , nell'ormai vecchio ma sempre utile libro : AMBROSII TRAVERSARII ec . , epistolæ , Firenze , 1759 ; J. ADDING- TON SYMONDS , Renaissance in ...
Pagina 26
... medesimo tetto ; e a uno medesimo fuoco si scaldassono ; a una medesima mensa sedessono . - LIO- NARDO : Per più vostra consolazione , credo ; per non vi tro- vare in solitudine ; per vedervi in mezzo , padre di tutti , ogni di sera ...
... medesimo tetto ; e a uno medesimo fuoco si scaldassono ; a una medesima mensa sedessono . - LIO- NARDO : Per più vostra consolazione , credo ; per non vi tro- vare in solitudine ; per vedervi in mezzo , padre di tutti , ogni di sera ...
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 232 - Italia vegga dopo tanto tempo apparire un suo redentore. Né posso esprimere con quale amore ei fusse ricevuto in tutte quelle provincie che hanno patito per queste illuvioni esterne, con qual sete di vendetta, con che ostinata fede, con che pietà, con che lacrime. Quali porte se gli serrerebbono? quali popoli gli negherebbono la obbedienza? quale invidia se gli opporrebbe? quale Italiano gli negherebbe l'ossequio? Ad ognuno puzza questo barbaro dominio.
Pagina 280 - Vaghi boschetti di soavi allori, di palme e d'amenissime mortelle, cedri et aranci ch'avean frutti e fiori contesti in varie forme e tutte belle, facean riparo ai fervidi calori de' giorni estivi con lor spesse ombrelle, e tra quei rami con sicuri voli cantando se ne giano i rosignuoli.
Pagina 395 - Tre cose desidero vedere innanzi alla mia morte ; ma dubito, ancora che io vivessi molto, non ne vedere alcuna : uno vivere di republica bene ordinato nella città nostra, Italia liberata da tutti e Barbari, e liberato il mondo dalla tirannide di questi scelerati preti.
Pagina 239 - Venuta la sera, mi ritorno in casa, et entro nel mio scrittoio; e in su l'uscio mi spoglio quella veste cotidiana piena di fango...
Pagina 265 - Fugge tra selve spaventose e scure, per lochi inabitati, ermi e selvaggi. Il mover de le frondi e di verzure, che di cerri sentia, d'olmi e di faggi, fatto le avea con subite paure trovar di qua di là strani viaggi; ch'ad ogni ombra veduta o in monte o in valle, temea Rinaldo aver sempre alle spalle.
Pagina 354 - Le lacrime ei sospiri degli amanti, l'inutil tempo che si perde a giucco, e l'ozio lungo d'uomini ignoranti, vani disegni che non han mai loco, i vani desideri sono tanti, che la più parte ingombran di quel loco: ciò che in somma qua giù perdesti mai, là su salendo ritrovar potrai.
Pagina 488 - E fatto che io ebbi questa bella fatica, cominciai a incalzarla con la medesima terra che io ne avevo cavata; e di mano in mano che io vi alzavo la terra, vi mettevo i sua sfiatatoi, i quali erano cannoncini di terra cotta che si adoperano per gli acquai e altre simil cose. Come che...
Pagina 341 - ... nostri dì, o sono ora, Leonardo, Andrea Mantegna, Gian Bellino, duo Dossi, e quel ch'a par sculpe e colora, Michel, più che mortale, Angel divino; Bastiano, Rafael, Tizian, ch'onora non men Cador, che quei Venezia e Urbino; e gli altri di cui tal l'opra si vede, qual de la prisca età si legge e crede...
Pagina 212 - Donde non solamente vinse la domestica e civile ambizione, ma quella di molti principi superò con tanta felicità e prudenza, che qualunque seco e con la sua patria si collegava, rimaneva o pari, o superiore al nimico; e qualunque se gli opponeva, o e' perdeva il tempo ei danari, o lo stato.
Pagina 263 - Piacciavi, generosa Erculea prole, ornamento e splendor del secol nostro, Ippolito, aggradir questo che vuole e darvi sol può l'umil servo vostro.