Del dialetto napoletano ...Pe' Tipi delle Minerva, 1827 - 279 pagine |
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Parole e frasi comuni
abbiamo Accademeco Accademia accossì aggio allora ANDREA BALLARIN antichi assai autore autre avarria avea avite Basile bedè bella Boccaccio boglio canti canzone Capasso ccà cchiù Cecca cha nde chello chesto chiace chiamma chiazza chieste dalla Città chillo chiste chiù Ciullo Ciulo da Camo colle consonante Cortese creduto Cronica cunte dialetto Napoletano Dialetto nuosto dialetto Pugliese dialetto Toscano dice dinto ditto Donatiello edizione Francesco Giambattista Basile Giulio Cesare Cortese gran Guittone isso Italiana joca juorno l'autore Latino lengua lettere libro lingua Napoletana linguaggio Machinti masto munno Napoli Nazione niuna nome nosta oggi ortografia ottava rima parimente parla parole patria Pentamerone perzò piglia pocca poema poemetto poesie poeta porzì pregio pronunzia prosa pubblicò puopolo quanno quatto saccio Sannazzaro sarrà scritto scrittori scrivere secolo Sgruttendio sonetti stà stisso Strunzillo suono tiempo Tiorba Toscani Toscano tralle vede verbo verso voci volgo vuje zione
Brani popolari
Pagina 42 - Quel rapido cicaleccio dei toscani, quel joli caquet dei francesi è ignoto ai nostri. Il parlare con felicità e con copiosa vena di parole è sempre un indizio di molta delicatezza di spirito e di scarsa sensibilità, nel cuore. Le passioni non tormentando la mente, resta questa chiara, serena, tranquilla, e trova felicemente e tramanda agli organi le parole e le frasi. Ma il napoletano, l'ente della natura che forse ha i nervi più delicati e la più pronta irritabilità nelle fibre, se non è...
Pagina 178 - Tutte le voci rancide, disusate e morte di Dante, del Passavanti, de' due Guidi e di Frate Cavalca ritornarono in vita e vennero come ombre di vampiri a spaventarci. Miste e confuse insieme colle grazie del Burchiello e de...
Pagina 42 - Le passioni non tormentando la mente, resta questa chiara, serena, tranquilla, e trova felicemente e tramanda agli organi le parole e le frasi. Ma il napoletano, l'ente della natura che forse ha i nervi più delicati e la più pronta irritabilità nelle fibre, se non è tocco da sensazioni, tace: se lo è, e sian queste o di sdegno o di tenerezza o di giubilo o di mestizia o di gusto o di rammarico (che ciò non fa grande differenza), subito s'infiamma, si commuove e quasi si convelle.
Pagina 158 - Ma questo non gli basta: volendo esser grazioso e far ridere, e non avendo alcun talento a ciò fare, in luogo delle vere lepidezze, si avvale unicamente di quelle metaforacce, di que...
Pagina 153 - Questa canzone si canta ancor oggi facendo un giuoco , in cui tutti si tengono per mano girando in cerchio, e lasciando uno in mezzo, il quale deve tentar di scappare, passando sotto le braccia di taluna di quelle coppie. Dopo cantati i sopraddetti versi...
Pagina 160 - ... modi di dire e delle espressioni strane e bizzarre usate dal volgo. Se avesse consumata tutta la vita ne...
Pagina 43 - In quello stato d'accensione e di convulsione, in cui allora è il napoletano, le più impensate metafore, i più arditi traslati se gli paran davanti e ne fa suo profitto. Forma quindi un discorso e una sintassi, che sembra quello de' sacri profeti e degli orientali poeti.
Pagina 3 - ... costituzione, sia stata tormentata , e gran tempo afflitta ; cosi crescer deve in noi la premura per questa nostra bellissima Patria , la, quale per due- secoli, intieri fu senza, suo demerito-, senza suo- fallo ' per sola concatenazione' del Fato politico dell' Europa costante bersaglio dell', avversa fortuna . Spogliata de' suoi naturali Re ; esposta per superstiziosa ostinazione al rifiuto d'ogni ...<f ogni pace , e quindi alle perpetue- ostilità de...
Pagina 2 - ... e l'abbia in pregio e l'ami; pure, se fosse permesso tra questi doverosi amori far parallelo, niuna patria a noi ne pare tanto meritevole quanto Napoli, per chiunque ebbe in sorte il nascervi cittadino.