Origine, formazione ed elementi della lingua italianaLibreria accademica Wagner, 1878 - 92 pagine |
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Origine, formazione ed elementi della lingua italiana Fortunato Demattio Visualizzazione completa - 1869 |
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Parole e frasi comuni
80 soldi v. a. ablativo accanto aggettivi alcuni altre lingue ammette Apulejo arab avea avverbî barbari cagione di esempio Caix Cange celtica Cicerone colla Corssen declinazione dedotto Demattio desinenze dialetti dietro l'analogia Diez diminutivi diverse eguale esempî età di mezzo Etruria Etrusci favelle femminili Fonologia Fonologia Italiana formazione forme pronominali gallica Gellio genitivo germanica Geronimo Gram grammatici greco habeo habere haec idioma illa ille Innsbruck iscrizioni Isid Isidoro italiano l'it l'italiano langue latino classico latino rustico latino volgare lingua etrusca lingua greca lingua italiana lingua latina lingua scritta lingua volgare lingue romanze mediante mente Murat nell'italiano neutri nuova lingua osserva parlare passi Petronio Plauto plurale popolo posteriori preposizione presso Festo primitiva pronome provenzale pure quod ragione romana scrittori secolo significato singolare sostantivo Sprache Sprachen suffisso Tertulliano troviamo unus usato valacca Varrone Vedi Vegezio verbo vestigia voci vulgo Wagner
Brani popolari
Pagina 32 - Equidem cum audio socrum meam Laeliam — facilius enim mulieres incorruptam antiquitatem conservant, quod multorum sermonis expertes ea tenent semper quae prima didicerunt...
Pagina 12 - Latina nella volgare? provenne dall' abbandonar del tutto nel favellare la Latina nobile , gramaticale e corretta , e dal porre in uso generalmente la plebea, scorretta e mal pronunziata. Quinci quasi ogni parola alterandosi , e diversi modi prendendo , nuova lingua venne in progresso di tempo a formarsi. Né si creda che da...
Pagina 66 - Propter quod corde nobiles atque gratiarum dotati inherere tantorum principum maiestati conati sunt, ita ut eorum tempore quicquid excellentes animi Latinorum enitebantur primitus in tantorum coronatorum aula prodibat; et quia regale solium erat Sicilia, factum est ut quicquid nostri predecessores vulgariter protulerunt, sicilianum vocetur: quod quidem retinemus et nos, nec posteri nostri permutare valebunt.
Pagina 65 - Però mi feo don della Cornata fronte bella Et per le ramora degna Et vuole che la sia Della prosapia mia Gradiuta insegna. Lo meo padre è Ugicio E Guarento avo mio Già d...
Pagina 67 - Ecco i due Guidi , che già furo in prezzo ; Onesto Bolognese ; ei Siciliani , Che fur già primi, e quivi eran da sezzo; Sennuccio e Franceschin, che fur sì umani Com' ogni uom vide; e poi v'era un drappello Di portamenti e di volgari strani.
Pagina 65 - Deum pro me peccatori. Con lo meo cantare Dallo vero vero narrare Nullo ne diparto. Anno millesimo Christi salute centesimo Octuagesimo quarto, Cacciato da...
Pagina 54 - Latini : e quelle pertinenti a' magistrati e alla guerra per lo più sono de' barbari. Perchè quella corruzione era governata da queste due necessità : che il vinto cioè imparasse quelle voci che gli dettava la forza : e il vincitore quelle che dettava il bisogno. Laonde il Goto che voleva 1l pane, e udiva dire da...
Pagina 9 - Quaestio nostra in eo consistit, quod tu apud veteres unum eundemque fuisse sermonem omnium putas, nec alium vulgarem, alium litteratum? ego autem ut nunc est, sic etiam tune distinctam fuisse vulgarem linguam a Iliterata existimo.
Pagina 13 - Che rileva , se forse una ventina di vocaboli usiamo originati dal Tedesco ? Che monta ciò nel corpo e nell'impasto d'una lingua ? Assai più n' abbiamo dal Greco , e assai più ne abbiamo dal Provenzale.
Pagina 63 - Et ut easdem homilias quisque aperte transferre studeat in rusticam Romanam linguam aut Theotiscam, quo facilius cuncti possint intelligere quae dicuntur.