Le vite degli uomini illustri, Volume 3V. Crescini, 1817 |
Altre edizioni - Visualizza tutto
Parole e frasi comuni
Achei adunque Agesilao alcuni allora amendue amici andava appo Archelao Aristide Ateniesi avea avean avendo aver avesse barbari battaglia bel nuovo Beozia cagione cangiamento capitani Catone Catulo cavallo ch'egli ch'ei ch'era chè chiamato città cittadini colla comandante combattere conciossiachè consolo costui Demetrio dicendo dicesi diede ebbe Efori eglino Epiro erano essen essendo esso Etoli facea facendo fece figliuolo Filippo Filopemene fossero furono giorno Giugurta gloria governo gran Greci guerra imperciocchè innanzi insieme intorno l'armi Lacedemonii lasciò Leotichida levò Lisan Lisandro Lisimaco luogo Macanida Macedoni maggior mandò mani maniera Mardonio Mario medesimo mente Metello Mitridate mostra n'andò Nabide navi nemici Neottolemo onore passò Pausania personaggio pertanto picciola Pirro popolo porte poscia possanza prese quan quantità quegli quivi Raccontasi rispose Romani Scipione Silla soldati Sparta Temistocle tenendo Tessaglia Tito tosto uccisi uomo vece veggendo venir venne veruna virtù vittoria
Brani popolari
Pagina 86 - ... essere inesorabile nelle cose giuste e rigido ed inflessibile nel voler a puntino eseguiti i comandi, ch' ei dava, di modo ch<* il dominio de' Romani non riuscì giammai a quella gente né più amabile, né più terribile ad un tempo stesso. Di una maniera consimile si vede che era pur anche...
Pagina 85 - ... d'uopo di pubblica spesa veruna: e, quando portavasi alle città, ad esso soggette, vi andava non in cocchio, ma a piedi, conducendosi dietro un solo ministro pubblico, che gli portasse una veste ed un vaso pei libamenti da servirsene ne
Pagina 86 - Grazie greche, egli certamente alle decorosissime azioni sue militari e civili imposta non avrebbe una cornice cosl brutta e disdicevole , mentre dall' ira , da un' ambizione intempestiva e da un' insaziabile avidità sospinto fu a rompere in una vecchiezza, che maniere usava eccessivamente aspre e crudeli: e questo ben tosto si conoscerà dalle operazioni stesse, ch'ei fece. Nacque egli da genitori affatto ignobili e poveri, che procacciavansi il vitto co...
Pagina 106 - ... quegli, che lo ammaestrasse nelle leggi, e quegli, che lo addestrasse negli esercizii della persona, insegnandogli non solamente di gittar dardi e di combattere armato e di cavalcare, ma di combattere ben anche,. facendo alle pugna, di tollerare il caldo ed il freddo e di passar a nuoto i fiumi più vorticosi e più violenti: e dice ch...
Pagina 122 - Tornatosi però subito addietro, avvertì il senato, come per gl' infortunii e per le rotte, che avute aveano per lo passato i Cartaginesi, avendo perduto non tanto di forza, quanto d' imprudenza , era da credere che divenuti fossero non già più debili , ma bensì più esperti nel guerreggiare, e dicea che i combattimenti, che faceano allora contro i Numidi, erano preludii di quelli , che fatti avrebbero contro i Romani, e che la pace e le convenzioni stabilite non eran che nomi posti a quell'...
Pagina 115 - Persiani, il quale dilania valo a se con offrirgli di mola talenti , ch' egli cioé non sarebbesi giammai dato a medicar barbari, che nemici eran de' Greci, dicea Catone che questo era un giuramento universale, che facevasi da tutti i medici; ed esortava il figliuolo a guardarsene da tutti, dicendo ch...
Pagina 77 - ... litigi a tutti quelli, che ricorrevano a lui, e come, ritornatosi al suo podere, a lavorar si metteva insieme cogli stessi famigliari suoi con indosso una di quelle tonache, chiamate exomides (i), se era di verno, e ignudo, se era di state, sedendosi poscia unitamente con esso loro e mangiando di un pane medesimo e bevendo di un medesimo vino, e cosi udendoli rammemorar pure altri tratti della sua piacevolezza e moderazione ed alcuni sentenziosi suoi motti, egli sel fece invitare a cena.
Pagina 85 - ... cavalli e somieri suoi. Toccato essendogli il govèrno della Sardegna , dove i predecessori suoi costumati erano di aver padiglioni a spese pubbliche, letti e toghe e di tenere una quantità numerosa di servi e di amici e di arrecar grande aggravio per dispendii e per apparati di cene, egli vi si portò con una incredibile differenza per la frugalità sua; imperciocché per ninna eoo ebb'egli d'uopo di pubblica spesa veruna: e, quando portavasi alle città, ad esso...
Pagina 130 - Costoro (i Cimbri) tanto orgoglio avevano e tanta baldanza contro i nemici che, piuttosto per volere ostentare la robustezza loro ed il loro ardimento, che per fare cose che necessitati fossero a fare, tollerarono ignudi che lor nevicasse addosso, e camminando così per alte nevi e per ghiacci, ascesero in su le vette, e di lassù poi, mettendo sotto a sé gli scudi eh...
Pagina 138 - Cimbri ; conciossiacbé erano bensì forti que' barbari a sopportare il gelo, siccome quelli, che allevati erano in luoghi ombrosi e freddi (come abbia m raccontato), ma resister non potevano al caldo e grondavano tutti di sudore e anelavano e teneansi gli scudi innanzi al volto per ripararsi dal Sole, fatta essendosi quella battaglia dopo il solstizio estivo , siccome se ne festeggia la memoria da' Romani il terzo giorno prima della nuova luna del mese ora detto agosto e allor chiamato sestile.