Le vite degli uomini illustri, Volume 3

Copertina anteriore
V. Crescini, 1817
 

Altre edizioni - Visualizza tutto

Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 86 - ... essere inesorabile nelle cose giuste e rigido ed inflessibile nel voler a puntino eseguiti i comandi, ch' ei dava, di modo ch<* il dominio de' Romani non riuscì giammai a quella gente né più amabile, né più terribile ad un tempo stesso. Di una maniera consimile si vede che era pur anche...
Pagina 85 - ... d'uopo di pubblica spesa veruna: e, quando portavasi alle città, ad esso soggette, vi andava non in cocchio, ma a piedi, conducendosi dietro un solo ministro pubblico, che gli portasse una veste ed un vaso pei libamenti da servirsene ne
Pagina 86 - Grazie greche, egli certamente alle decorosissime azioni sue militari e civili imposta non avrebbe una cornice cosl brutta e disdicevole , mentre dall' ira , da un' ambizione intempestiva e da un' insaziabile avidità sospinto fu a rompere in una vecchiezza, che maniere usava eccessivamente aspre e crudeli: e questo ben tosto si conoscerà dalle operazioni stesse, ch'ei fece. Nacque egli da genitori affatto ignobili e poveri, che procacciavansi il vitto co...
Pagina 106 - ... quegli, che lo ammaestrasse nelle leggi, e quegli, che lo addestrasse negli esercizii della persona, insegnandogli non solamente di gittar dardi e di combattere armato e di cavalcare, ma di combattere ben anche,. facendo alle pugna, di tollerare il caldo ed il freddo e di passar a nuoto i fiumi più vorticosi e più violenti: e dice ch...
Pagina 122 - Tornatosi però subito addietro, avvertì il senato, come per gl' infortunii e per le rotte, che avute aveano per lo passato i Cartaginesi, avendo perduto non tanto di forza, quanto d' imprudenza , era da credere che divenuti fossero non già più debili , ma bensì più esperti nel guerreggiare, e dicea che i combattimenti, che faceano allora contro i Numidi, erano preludii di quelli , che fatti avrebbero contro i Romani, e che la pace e le convenzioni stabilite non eran che nomi posti a quell'...
Pagina 115 - Persiani, il quale dilania valo a se con offrirgli di mola talenti , ch' egli cioé non sarebbesi giammai dato a medicar barbari, che nemici eran de' Greci, dicea Catone che questo era un giuramento universale, che facevasi da tutti i medici; ed esortava il figliuolo a guardarsene da tutti, dicendo ch...
Pagina 77 - ... litigi a tutti quelli, che ricorrevano a lui, e come, ritornatosi al suo podere, a lavorar si metteva insieme cogli stessi famigliari suoi con indosso una di quelle tonache, chiamate exomides (i), se era di verno, e ignudo, se era di state, sedendosi poscia unitamente con esso loro e mangiando di un pane medesimo e bevendo di un medesimo vino, e cosi udendoli rammemorar pure altri tratti della sua piacevolezza e moderazione ed alcuni sentenziosi suoi motti, egli sel fece invitare a cena.
Pagina 85 - ... cavalli e somieri suoi. Toccato essendogli il govèrno della Sardegna , dove i predecessori suoi costumati erano di aver padiglioni a spese pubbliche, letti e toghe e di tenere una quantità numerosa di servi e di amici e di arrecar grande aggravio per dispendii e per apparati di cene, egli vi si portò con una incredibile differenza per la frugalità sua; imperciocché per ninna eoo ebb'egli d'uopo di pubblica spesa veruna: e, quando portavasi alle città, ad esso...
Pagina 130 - Costoro (i Cimbri) tanto orgoglio avevano e tanta baldanza contro i nemici che, piuttosto per volere ostentare la robustezza loro ed il loro ardimento, che per fare cose che necessitati fossero a fare, tollerarono ignudi che lor nevicasse addosso, e camminando così per alte nevi e per ghiacci, ascesero in su le vette, e di lassù poi, mettendo sotto a sé gli scudi eh...
Pagina 138 - Cimbri ; conciossiacbé erano bensì forti que' barbari a sopportare il gelo, siccome quelli, che allevati erano in luoghi ombrosi e freddi (come abbia m raccontato), ma resister non potevano al caldo e grondavano tutti di sudore e anelavano e teneansi gli scudi innanzi al volto per ripararsi dal Sole, fatta essendosi quella battaglia dopo il solstizio estivo , siccome se ne festeggia la memoria da' Romani il terzo giorno prima della nuova luna del mese ora detto agosto e allor chiamato sestile.

Informazioni bibliografiche