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CESTO, s. m. Cesta o Cesto,

FAR I CESTI, Intessere le ceste.

CESTO DA SALATA, Scotitoio, Reticino o Cesta o Vaso bucherato nel quale si mette l'insalata o altro iscuotersi dall' acper qua.

TIENTE IN BON CESTO CHE TI GA UN DEL MANEGO. Ovv. TIENTE IN BON POLONIA CHE to Mario tb suBIA, Lodatevi cesto che avete un bel manico. Ovv. Lodati cesto che il manico hai bello: dicesi proverb. a Chi loda sè stesso. Far cose da scrivere al paese, detto per ironia in ridicolo di qualche espressione.

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CESTO O CESTO DE POMI O De zizole, detto fig. Il deretano; Il di dietro — ROMPER EL CESTO A QUALCUN, Dar noia; Dar ricadia ad alcuno, Venir a noia più che al mal di capo.

AVER QUALCUN IN CESTO, V. CULO.
TOR IN CESTO, V. TOR.

CESTON, s. m. Cestone; Bugna; Bugnola; Panierone; Corbone, Arnese per lo più con coperchio e serve per somneggiare.

Cofano o Corbello, Vaso ritondo col fondo piano fatto di sottili schegge di castagno, per uso di trasportar robe da luogo a luogo.

CETO, s. m. (coll' e larga) Condizione; Ordine; Qualità; Grado, e dicesi di Persone e famiglie.

CÈTOLA, s. f. Facciuola o Quartino,L'ottava parte del foglio di carta. Gli Aretini dicono Lato di carta.

CETOSA, V. ACETOSA,

CETRACA. Erba, V. RUTA DE MURI. GEVENTE O SEVENTE, S. f. T. de Pesc. Marea; Flusso, Il crescere regolare dell' agdel mare, contrario del Riflusso. V. qua DOSANA.

CHEBA o

CHEBE add. masc. Voce per lo più usata da'Chioggioti e da Buranelli e quindi da' nostri pescatori, e vale per Barbogio; Balbo; Troglia. V. BARBOTO,

PARLAR CHEBA O CHEBE, Scilinguarė ; Trogliare.

CHEBA (coll'e larga) s. f Gabbia, Strumento per uso di rinchiudere uccelli vivi: composto di regoletti di legno detti Staggi e di vimini o fili di ferro detti Gretole Usciolino dicesi la Porticciuola della gabbia Posatoio a que' Legnetti su cui posa l'uccello Beveratoio al Vasetto del Beccatoio alla Cassettina del

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l'acqua cibo.

-

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CHEBA, dicesi

per simil. alla Prigione METER IN CHEBA O CAVAR DA LA CHEBA,

Ingabbiare o Imprigionare o Sprigiona re e Sgabbiare.

CHEBA DE MATI, Nidiata di pazzi, dicesi di Molte persone allegre adunate assieme in un luogo.

QUEL DA LE CHEBE, Gabbiaio, Facitor di gabbie.

Vi fu anche in Venezia nell'età di mez20 un genere di pena criminale o sia di. supplizio detto la CHEBA, di cui parlano diversi storici e che fini nel 1518. Era questa una Cassa quadrata di legno guernita di ferro, fatta a foggia di gabbia o

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CHEFA (coll' e larga) s. f. T. antiq. Cuffia; Cresta, Abbigliamento o riparo del CHEFA per capo ad uso delle donne Cuffia, dicesi ancora in Lombardia. CHEFANO, s.m. Palloncino peloso, Pianta fruticosa con foglie e rami pubescenti, fiori e frutti pendenti. I Botanici la chiamano Physalis pubescens. I suoi frutti, che consistono in bacche di color grallastro, nate in follicoli, si dicono volgarmente Frutti d' Ananas, perchè s'assomigliano leggermente nell'odore e nel sapore agretto al vero Ananas.

CHELE (coll' e stretta) FAR CHELE, Far compagnia o brigata o comunella EsSER DE CHELE, Esser d'accordo, di concerto. Tutti battono al medesimo fine. CHENDE. Voce antiq. composta, e vale Che neCHENDE AVARA DE BISOGNO, Che ne avrà bisogno - CHENDE VIGNERAVE IN CHENCOPIA, Ne verrebbero in copia DE SA MANCO, Che ne sa meno. CHE NON È, Ovv. CHE CHE NON È, QUEL CHE NON È, Quand ecco; Ch'è che non è, Dal vedere al non vedere, Improvvisamente.

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Ovv.

CHERSO, s. m. T. de' Cacciatori valiigiani. Uccello acquatico del genere delle Anatre salvatiche, chiamato volgarmeute Volpoca e dagli Autori Tadorna, detto da' Sistem. Anas Tadorna. Frequenta molto i luoghi marittimi, e nelle nostre valli se ne piglia l'inverno, ma non è molto buono a mangiare.

CHE SOI MI? Che so io? Indica confusione d'idee. Eccetera. CHIACH, Ciacche-ciacche. Voce che non ha verun significato, ma solamente imita il suono che fanno l' uova o altro simile quando si rompono

CHIACHIA. V. BOCA IN CAO. CHIACHIARA, s. f. Chiacchiera; Chiac chierata, Voce V. CHIAGOLA e CHIAsparsa.

COLEZZO.

CHIACHIARAMENTO, s. m. Chiacchie ramento, Voce sparsa ma non vera — Cianciamento è il Cianciare. CHIACHIARAR, v. Chiacchierare; Cian

ciare; Ciangolare; Cinguettare; Ciaramellare, Avviluppar parole senza conclusione. Chiacchillare, Perder il tempo in chiacchierare. Lingueggiare, Parlar molto. Confabulare, Ragionar insieme quasi favoleggiando.

CHIACHIARIN, s. m. Chiacchierino, Che molto parla o cinguetta. CHIACHIARON

s. m. Chiacchierone; Ciarlone; Ciarlante; Tattamella; Berlingatore; Cinguettiere.

Croc

CHIACHIARON PER LE BOTEGHE chione, Ciarlatore; dicesi di que' Chiacchieroni e perdigiorni che si confinano a sedere in una bottega senza far altro che cicalare; il che si dice Crocchiare o Stare a crocchio, CHIACOLA, s. f. Chiacchierata; Chiacchieramento, Voce sparsa ma non vera, CHIACOLA, detto per Agg. a uomo. V. CHIACOLON.

CHIACOLE, V. CHIACOLEZZO.

CHIACOLE TANTE MA SENZA FATI, Assai parole e poche lance rotte; Assai romore e poca lana, dicesi del Mostrar di far gran cose e non ne conchiuder veruna. Dicesi ancora Gran chiesa e poca festa; Molte penne e poca carne; Molto mena e poco fila.

AVER DONA CHIACOLA, Aver buona par lantina o buona ciarla,

DAR CHIACOLE A UNO, Intrattenere Intertenere uno; Tener uno a bada o in tempo, Far indugiare, Ritenere.

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FAR CHIACOLE O DE LE CHIACOLE. V. CHIACOLAR FAR TANTE CHIACOLE, Par lare o Rispondere a buon mercato, dello fig. e vale Far parole assai FAR DE LE CHIACOLE B POCHI FATI, Largheggiare in parole; Esser largo in promettere; Assai parole e poche lanse rotte. Si dice del Mostrare di far gran cose e non no conchiuder veruna. Un altro Autore ha pur detto negli stessi significati: Il fragor odo dell' abburatina, ma non veggo che n' esca mai farine.

FAR, E NO FAR CHIACOLE, Fare di fatti, Operare senza perdersi in parole.

ANDAR IN CHIACOLE, Far belle le piazze; Farsi appiccar sonagli o affibbiar bottoni senz' ucchielli; Farsi scorgere; Far far beffe di sè; Far bello il vicinato, Dar motivi a discorsi pregiudizievoli.

No GHE VOL CHIACOLE,

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fatti sono maschi e le parole femmine. Dove bisognano i fatti non bastano le parole. Fu anche detto, Il voto senza l'ope ra non basta.

No ME LASSO CHIAPAR DA CHIACOLE, lo non mi lascio prendere alle grida: civè Non credo quello che comunemente si dice da altri senza pensare o cercare più in là.

FALSA CHIACOLA, Rapportazione mor morevole, cioè Calunniosa.

TUTO CON CHIACOLE INUTILI, Borrevol mente, Con borra, detto fig, e vale con superfluità di parole.

CHIACOLADA, s. f. Chiacchieramento; Chiacchierata, Ciarlata, Gran parlare, DAR UNA BONA CHIACALADA, Votare il sacco, Sfogarsi a discorrere,

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CHIACOLAR SENZA FIN, Favellare sine fine dicentes; Dir più cose che non sono i beati Pavoli; Aver più parole d'un leggio; Ciarlare come una Calandra. CHIACOLAR A PIAN, Mormorare; Sommessamente parlare.

CHIACOLAR INSIEME, Confabulare.
SE CHIACOLA, Si parla ; Si dice;

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Ne va grido SE VA VIA CHIA-
sparso;
COLANDO, Se ne bucina; Se ne mormora,
Se ne parla a mezza bocca.

PER GNENTE NO SE CHIACOLA,
E' non
s'abbaia a voto, Quando alcuno è impu-
tato d'alcuna cosa che non è certa, ma
v'è il sospetto che ne sia qualcosa.

TANTO CH'EL CHIACOLA, Maniera fam. Ei si dimena per parer vivo, dicesi di Coloro che si vogliono intromettere in alcun ragionamento o negozio, benchè non sappiano quel che si dicano, nè quel che fac ciano. Lo stesso che E' guizza per non rimanere in secco.

CHIACOLARIA, s. f. Bisbiglio; Pissi pissi; Bu bu, Mormorio di parole. Borlot tio, Romore che nasce dal borbottare. Favellio ha lo stesso significato. CHIACOLETA, s. f. Chiacchierino; Taccolino; Che ha una buona parlantina; Che cicala per cento putte. E un parolaio, una tabella. E' torrebbe il una pescaia. CHIACOLEZZO, s.m. Chiacchierio o Favellio, Piccolo romore che si fa, chiacchierando più persone adunate in un luogo-Cicaleccio o Cicalata, Discorsi fat

capo a

ti da più persone insieme e per lo più

s'intende da donnicciuole o da oziosi novellieri Bisbigliamento; Bisbiglio, o Bisbiglio, Susurro, mormorio prodotto dal cicaleccio o favellamento fatto piano da più persone raccolte, e dicesi anche Palassio Passeraio, Confuso cicaleccio di più persone, ma più s'intende di donne Cornacchiaia o Mulacchiaia, Cicaleccio noioso.

CHIACOLEZZO, si dice anche

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per

PETE

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CHIAMARSE I PEGNI, Mallevare, Entrar mallevadore per qualche debitore pigno

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CHIAPER ARIA,

V. ARIA.

CHIAPAR AQUA DAL DORDO O DA LA BOCA, Maniera marin. Abboccare ed anche Traboccare, dicesi d' una nave, che, sorpredalsa da un colpo di vento carica di vele, la forza del vento fu fatta empier d'acqua di al bordo e si è affondata. sopra Chiapàr a sanguE FREDO, Cogliere all'impensata, a man salva; Acchiappare tra l'uscio e 'l muro, Pigliar di filo; Giungere al gabbione.

CHIAPAR A STRACA QUALCUN, Cogliere alcuno alla sprovveduta. CHIAPAR CAZZA, V. Cazza. CHIAPAR CO LA BOCA, Abboccare, ed è proprio de'cani, lupi etc. CHIAPÀR CO La boca, Rabboccare

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dentare; Azzannare o Assannare, Pi-
gliar propriamente coi denti,
CHIAPAR COL SGRUGNO, Acceffare: pro-
prio delle bestie.

CHIAPAR, parlandosi del fuoco, Appren dersi; Appigliarsi; Attaccarsi.

CHIAPAR DE LE Bote o de le sOE, Toccar qualche tentennata, delle busse o percosse.

CHIAPAR, parlando de'calmi, Appiccare de' nesti. V. CALMA.

CHIAPAR, parlando delle piante, Avventare T. agr. Allignare; Alleficare; Abbarbicare; Barbare; Prendere; Appigliarsi, Metter barbe o radici, venire innanzi. E quindi Abbarbicamento; Appigliamento.

CHLAPAR DRENTO, Involgere o Involvere.
CHIAPAR EL CAVALO,
V. CAVALO.

CHIAPAR EL FRESCO, V. FRESCO. CHIAPAR EL MONTE, V. MONTE. CHIAPAR EL TRATO AVASTI, Pigliare il tratto, vale Pigliar il tempo. Pigliare i passi innanzi per non cadere, Prevenire un discorso, ovvero Giustificarsi avanti

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CHIAPARGHE GIUSTO,

Accertare il col

po, vale Prendere aggiustatamente la mira onde colpire.

CHIAPAR IN MAN, Impugnare, Strignere col pugno - Detto per Pigliare in ma no o Pigliare semplicemente, Prendere. CHIAPAR IN PAROLA, Acchiappare in parola.

CHIAPAR IN SCANSO O DE SCAMPÒN, Cogliere a schiancio o a stiancio o a schi fo, vale Obbliquamente.

CHIAPAR IN TRAPOLA, Trappolare, detto fig.

• CHIAPAR I PRIMI, V. PRIMO.

CHIAPARLA COME CHE LA VIEN, O CHIAPAR LE COSSE COME CHE LE CAPITA, lo stesso che TORLA COME LA VIEN, in Tor, V. Arrivare o CHIAPAR I ALTRI A TOLA, Raggiungere gli altri, dicesi Quando sono più a tavola e sopraggiunge un altro il quale postosi a sedere cogli altri mangia tanto in fretta che raggiunge i primi. Dicesi ancora, Buon cavallo giunge e passa.

CHIAPAR LA FORTUNA QUANDO LA VIEN,

Mentre che il can piscia o baia, la lepre se ne va, e vale Chi non sollecita quan do e' può perde l'occasione.

CHIAPAR LA BALA, Trucciare o Trucchiare ed anche Truccare, vale al giuoco pel Trucco, delle pallottole e simili. CHIAPAR LA COTA, V. COTA.

CHIAPAR LA GRASPA, V. GRASPA,
CHIAPAR LA MUFA, V. MUFA.

CHIAPARLA PER UN, Pigliarla per uno;
Prender la parte o il partito di uno.

CHIAPAR LA PONTA, V. PONTA.

CHIAPAR LE MOSCHE CHE VA PER ARIA. V. MOSCA.

CHIAPAR LE PORCOLE, V. PORCOLA. CHIAPAR LE SO QUATRO O CHIAPARGHENE QUATRO, Toccar le busse o le nespole, Esser battuto.

CHIAPÀR MAN A QUALCOSSA, Rinfran

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CHIAPANSE, Ingannarsi, dicesi ne'contratti svantaggiosi VARDA DE NO CHIAPARTE, Guarda di non ti scagliare: cioè Di non impegnarti oltre al convenevole. CHIAPARSE IN DRIO, Esser sempre indietro due ricolte, Modo proverb, che s'usa dire per Non saper usare il danaro e per esser cattivo economo consumar le entrate anticipatamente.

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CHIAPARSE A PETO QUALCOSSA, V. PETO Chiaparse al muro o altro, Attenersi; Attaccarsi.

CHIAPARSE IN LETO, Ritardare; Indugiare; Intertenersi. Il sonno m' ha ingannato o mi portò via. V. COMPONer.

CHIAPARSE IN TRAPOLA, detto fig. Rimanere alle reti o alla stiaccia.

CHIAPARSE PER I CAVEI, V. ZUFARSE. CHIAPARSELA CON QUALCUN, Pigliarla o Pigliarsela con alcuno, Adirarsi contro alcuno. Arrecarsela da uno o assolut. Arrecarsela, Offendersi d'alcuno.

CHIAPAR SU, V. CHIAPAR LE SO QUATRO, CHIAPAR SU E ANDAR VIA, Pigliarsela per un gherone, dicesi in modo basso, e vale Andarsi con Dio. Pigliar l'ambio, Andarsene. DOMANDESSERA CHIAPE SU E VEGNÌ DA MI, Pigliatevela per un gherone e domandessera venite alla mia

casa.

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CHIARELO, add. V. VIN CHIARELO, in VIN. CHIARETO, add. Chiaretto, Alquanto chiaro Parlandosi di tela alquanto rada, direbbesi Radetta. CHIAREZZA, s. f. Chiarezza, contrario di Oscurità.

VEDER LE 80 CHIAREZZE, Veder le cose chiare, evidenti, Vedere le proprie ragioni chiare.

Radore, direbbesi parlando di tele ; ed è contrario di Fitto.

CHIARIO, add. Chiarito, Fatto chiaro. CHIARIR, V v. n. Chiarire, Divenir chiaro, V. SCHIARIR.

Far

CHIARIR, V. att. Chiarificare, chiaro. CHIARIRSE, Chiarirsi, Illuminarsi, assicurarsi su qualche dubbio. CHIARIR, Voce di gergo, Stibiare il busto, detto pure in gergo, e vuol dir Bere.

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CHIARO, add. Chiaro, Contrario di OscuCHIARO DE LUNA, in forza di sust. Lampaneggio CHIARO CHE ORBA, Bagliore, Subitano splendore che abbaglia, V. CHIAROR CHIARO DE LA MATINA

Splendore antelucano, Quello che appa risce anzi che sorga il sole.

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FAR CHIARO, Far giorno, Sorgere l'au rora o 'l di- Detto in T. Mar. Affinare il tempo, Rischiararsi il tempo. Il tempo affina.

Far chiaro o Far lume o luce, dicesi di Chi con torchio acceso o cosa simile, mostra nell'oscurità la via di camminare.

CHIARO, sust. detto in gergo, Chiaro 5 Siroppo di cantina, e vale Vino, V. SCALFO e CHIARIR.

TAMISO O PEtene chiaro, Staccio o Pettine rado, contrario di Fitto, di Spesso o Denso.

cosa non è

LA COSSA NO XE CHIARA, La liscia, per dire Non è schietta, sincera. DIO VOGIA CHE SE GHE VEDA CHIARO, delto metaf. Voglia il Cielo che da ultimo sia bel tempo, cioè Che si sveli, che si conosca la verità.

VEDER CHIARO, V. VEDER.

CHIARE VOLTE, detto avverb. Rade volte; Di rado; Radamente o Raramente, Contrario di Spesso.

CILIARON, s.m. Radissimo, Nome che da' nostri pescatori si dà a quella rete a maglie larghe che forma parte della Rezza (CERBERAI) e dei Tramagli. CHIAROSCURO, s. m. Chiaroscuro, Pittura d'un color solo a cui si dà rilievo con chiari e scuri dello stesso colore, detto anche Mocronomato.

VEDERTRA CHIAROSCURO, Veder una cosa a barlume o abbagliatamente, vale Vederla tra 'l buio e 'l lume confusamente, che dicesi anche Vedere al buiccio. CHIASSANA O CHIASSADA, S. f. Chiassatai Festoccia; Gargagliata, Allegria di pa

role.

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taf. Far comparsa, risplendere, e vale an-
che figur. Consumare tutto il suo.

FAR CHIASSO D'UNA Cossa, Far canzone;
Mettere in novelle; Proverbiare; Mette-
re in canzone o in baia.
CHIASSÒSO, add. Festoso; Romoroso;
Sollazzevole; Strepitoso.

CHIAVADA, s. f. Coito; Concubito, Atto

venereo.

CHIAVAGATE, Aggiunto bassissimo che
dassi a Colui che non è buono a nulla, V.
BON DA GNENTE, in Bʊn.
CHIAVAR, v. Chiavare, Usar con femmi-

na

il Commercio il

-Fornicare è propr. lecito fra persone libere. CHIAVARIN, s. m. Chiavaio; Chiavaro; Chiavaiuolo, Colui che ha in custodia le chiavi.

Detto ancora per Fottitore; Caprone, Assai lussurioso.

CHIAVAROLO, s. m. T. degli Architetti, Arcale, Catena che si pone nella parte inferiore delle travi per loro sostegno. CHIAVAZZA, s. f. Chiavaccia, Cattiva chiave.

CHIAVE, s. f. Chiave, Strumento noto con
cui si serrano ed aprono i serrami. Inge-
gno, dicesi in
gergo OPERA DE LA CHIA-
VB, V. OPERA e SBRADURA.

CHIAVE DEI CRICHI DE LE CAROZZE. V.
CAROZZA.

CHIAVE DEI SEGATI, Licciaiuolo, Strumento del quale i Segatori si servono per torcere i denti della sega.

CHIAVE DEI MURI, Ï. degli Architetti, Catena, Lunga e grossa verga di ferro la quale si mette da una muraglia all' altra per tenerle collegate insieme. Si congegnano fortemente tali catene con alcuni pezzi di simigliante verga di ferro, chiamati Paletti, che si fanno passare per un occhio posto alle loro testate: il che si dice Incatenare. Quel pezzo poi di rame o ferro con cui negli edifizii si tengono unite insieme pietre con pietre, si chiama Arpese. V. ARPESE e INCAENAR.

CHIAVE, parlando della musica, Chia ve, chiamasi la Figura musicale che insegna a variare i tuoni- Chiave, dicesi pure ad uno Stromento di ferro o d'ottone con cui si girano i bischeri degli stromenti da corde.

CHIAVE DE PALCO, Chiave d'un palchetto-COMPRAR UNA CHIAVE DE PALCO, Comprare un palchetto.

CHIAVE, detto in T. de' Stampat. Chiavardo, Pezzo di ferro con ispago per apriré o serrare i galetti.

CHIAVE, 'in T. de' Muratori, Chiavardo, Grosso perno di ferro invitato e con anello da capo per varii usi― METER UNA CHIAVE, Inchiavardare o Chiavardare.

CHIAVE DE L'ALBERO, Chiave, in Marineria è il nome che si dà a' due pezzi di legno angolari incastrati e inchiodati traverso de'madieri e formanti con essi la bocca d'un albero.

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METER SOTO CHIAVE, Chiudere che che sia sotto chiave.

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AVER LA CHIAVE D'UNA COSSA, detto fig. Aver la chiave d'alcun negozio, vale Esserne informatissimo ESSER LA CHIAVE DEL ZOGO, Essere colui che debbe far fuoco alla girandola, cioè Che debbe dar moto e calore alla cosa di cui si tratta.

LEGNO DE LA CHIAVE, Materozzolo, Legno a cui è attaccato un mazzo di chiavi. MOSTRAR UNA COSSA PER EL BUSO DE LA V. Buso. CHIAVE,

PASSAR PER BL BUSO DE LA CHIAVE, V. Buso.

CHIAVEGA, s. f. Cateralta, Apertura fatta per pigliar l'acqua e per mandarla via. L'imposta che si alza e s'abbassa dice Sa

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CHIAVESELO, s. m. T. de' Vetturali, Chiave o Acciarino, chiamasi Quel pezzo di ferro confitto perpendicolarmente nel perno delle ruote del carro, per tener ferme le stesse ruote, perchè non escano dal perno.

Detto in T. Mar. Acciarini o Ancerrini e Chiavette, Perni di ferre che s'infilano nelle sale delle carrette de' cannoni, perchè il mozzo delle ruote non esca dalla sala.

CHIAVETA, s.m. Chiavetta o Chiavicina.

CHIAVETA DEL SALTARELO, Nasello, Ferro fitto nel saliscendo d' un uscio che lo alza e lo abbassa. V. GIAVETA.

CHIBORA, (si pronunzia come in Toscano Cibóra) s. f. Cipolla; Coccola; Celloria, La testa dell'uomo.

TAGIAR LA CHIBORA, Tagliar la cipolla. Metter la cipolla a' piedi d'alcuno, vale

La testa.

CHICARA, (si pronunzia come in Toscano Cicara) s. f. Chicchera, Vasetto notissimo per uso di bere cioccolatta, caffè e simili.

METERSE IN CHICARA, detto metaf, de' Giovani, Allindirsi; Pulirsi; Mettersi in gala; Assettarsi.

CHICHE-CHIACHE ( si pronunzia come in Toscano) Ciacche, Suono prodotto dal dibattimento dell' uova o da altro simile.

CHICHI, s. m. (che pronunziasi come un toscano pronunzierebbe Cici) Cicaleccio; Pissi pissi, Passeraio, Confuso e romoroso cicalamento di donne, e dicesi per lo più motteggiando.

GHE XE UN CHICHI PER EL PAESE, V'è in paese chiucchiurlaia, Chiacchiere, Confuso rumore.

CHICHIA O CHECHIA, (si pronunziano come in Toscano Chicia e Checia) s.f. Checchia, Sorta di bastimento usato principalmente dagli Inglesi, ch'è a poppa quadra,

con pulena alla prua, attrazzata con due alberi.

CHICHIOLAMENTO, (si pronunzia come in Toscano Ciciolamento) s. m. Sufolamento; Pispilloria, Mormorio di parole. CHICHIOLAR, v. V. CHIACOLAR.

CHICHIOLAR IN TE LE RECHIE, V. RECHIA. CHICHISBEO, (si pronunzia come il Toscano) s. m. Cicisbeo; Vagheggino; Damerino, Galante che cicisbea, che fa il bello colle donne Ammiriere, dicesi ad Amante cicisbeo.

FAR EL CICISBEO, Cicis beare; Donneare. CHICO. V. A CHICO.

CHICONA, (come il Toscano Cicona) s. f. Gozzovigliata, Manicamento in allegrezza e in brigata CHIAPAR UNA CHICONA Pigliare un' imbriacatura; Ubbriacarsi. CHIEPA (come in Toscano Ciepa) (coll'e stretta) s. f. Cheppia o Laccia, Pesce di mare a scheletro ossoso che in primavera rimonta i fiumi d'acqua dolce, dove anche sta abitualmente. Egli è detto da Linn. Clupea alosa. Il suo corpo è compresso come quello dell' Aringa. V. AGÒN. CHIEPA, s. f. Uccello. Lo stesso che CIATO, V.

CHIEPO, s. m. T. agr. Ciocca o Rappa, Mucchio di frutta, fiori e foglie quando molti insieme nascono attaccati alla cima de' ramiscelli.

CHIEREGA, s. f. Chierica o Chierca.

PRETE CO LA CHIEREGA, Prete chericato o chiericato o tonsurato.

AVER LA CHIEREGA, dicesi anche famil. di Chi è un po' calvo. CHIEREGÃO, s. m. T. ant. Chericato, Beneficio ecclesiastico assegnato a'cherici. CHIEREGHETO,s.m.Cherichetto o Chierichino, dimin, di Cherico Chiericuzzo, oltre alla piccolezza dinota dispregio e abbiezione.

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CHIEREGO, s. m. Chierico; Cherico e Cherco.

CHIERESIA, s. f. T. antiq. dicevasi per Clero, o a dir meglio, Congregazione del clero.

CHIESA, s. f. Chiesa.

ANDAR IN CHIESA, Entrare in santo, dicesi delle Donne dopo il puerperio In altro sign. Andar a confessarsi e comunicarsi.

OMO CHE FREQUENTA LE CHIESE, Chiesolastico, e alla femmina Chiesastra Chiesolastro, si chiama Chi frequenta le chiese per ipocrisia.

CHIESAR, v. Frequentar le chiese; Essere chiesolastico. V. CHIESA. CHIESÒLA, s. f. Chiesina, Chiesetta, Piccola chiesa Chiesetta, dicesi anche a quella dove stanno i condannati al patibolo per tre giorni prima d'essere giusti

ziati.

ESSER IN CHIESÒLA, detto fig. Essere o Stare là là, Esser incerto e in batticuore sul prossimo suo destino.

CHIESÒLA, detto in T. Mar. Gesòla Chiesola e Abitacolo, Piccolo appartamento a due piani a foggia d'armadio in fac

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de.

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che

CHIESUZZA, s. f. Chiesuccia, Disprezzativo di Chiesa. CHIESURA, (che pare una corruzione di Chiusura) s. f. Poderetto, Poca terra da lavoro, per lo più con piccola casa s'affitta. CHIETIN, (che si pronunzia come in toscano Cielin) s.m. Chietino; Bacchettone; Baciapile; Baciapolvere; Bizzoco; Spigolistro, Stropiccione; Ipocritone; Mangiaparadiso, Falso divoto. V. COLOSTORTo e GABACRISTI.

CHIETIN, dicesi non meno per Scrupoloso o Scrupuloso, cioè Uomo divoto, ma pien di scrupoli.

CHIETINA, s. f. Salamistra; Pinzoccherona; Picchiapetto, Falsa divota - E dicesi anche nel sign. di Donna scrupolosa nelle cose di Religione. CHIETINARÌA, s.f.Bacchettoneria; Bacchettonismo; Ipocrisia; Santocchieria, Simulamento di santità negli atti di religione.

CHIETINETO, s. m. Bacchettoncino Bacchettoncella, dicesi alla femmina. CHIETINON, Accresc. di CHIETIN, V. CHIGIA, (prununziato naturalmente) s.f. Voce agr. Scapecchiatoio, Pettine da lino o da canapa.

E'

EL STARIA A ZOGAR SU LA CHIGIA, giuocherebbe in su pettini di lino, Non rifinirebbe di giuocare. CHIGIAR, Voce V.

V. PETENAR.

agr.

Pettinar il lino.

CHIGIARÒL, s. m. T. agr. Scapecchiato

re, Pettinatore del lino.

CHILAR, V. CHILO.

CHILO, (pronunziato come il toscano) s. m. Chilo.

-

FAR EL CHILO O CHILAR, Chilificare, Dicesi dell' Operazione che fa la natura de' cibi nello stomaco dell' uomo Detto in altro senso, Far un sonnellino; Velar l'occhio, Far un piccolo sonno dopo aver mangiato.

CHIMENTO, (pronunziato naturalmente) s. m. T. de' Costruttori navali, Commento, dicesi il Vuoto che resta fra due tavole che formano il fasciame d' una nave, e nel quale i calafati cacciano a forza di malio la stoppa. V. CALAFATAR. CHIMERA, s. f. Chimera.

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FARSE DE LE CHIMERE,

Chimerizzare, Immaginarsi cose vane Far castelli in

aria.

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CHININ, (Si pronuncia naturalmente.) s. m. Solfato di china, Sostanza o Specie di sale che da' Farmacisti si estrae con operazione chimica dalla china e che vien amministrato in grani come specifico febbrifugo, in vece della stessa china. CHIO, s. m. T. de' Cacciatori Assiuolo e Assiolo, Uccello notturno, passo e di rapina, che molto somiglia alle Civette, detto sul Vicentino CHUSSO, sul Veronese CHIODO, in Toscana CHÙ, in qualche luogo d'Italia Alloccarello; e da Linneo Strix Otus.

di

CHIO, OVV. CHIÒ CHIO; To! Toh! Ve! Interiezione che dinota maraviglia e si suole usare talvolta ironicamente e con dilegione.

Сто Ен, Tò qua Dà qua, Modo di rispondere a persona di mala fede in segno di disprezzo o di non crederle-To', castrami questa; Finocchi, Modo basso che si dice per dispregio a chi ti ricerca qualche cosa che non ti par che convenga negandogliela.

Curo per una specie di sincope, dicesi per Chiodo; e quindi il dettato nostro CAVA CHIO E METER CAICHIA, V. CAVAR. CHIOCA, (Si pronunzia come in Toscano Cioca) s. f. Chioccia; Gallina covaticcia, La gallina quando cova gli ovi e guida i pulcini. V. CHIOCAR.

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detto Pleiadi, Le sette stelle tra le costellazioni del Toro e dell' Ariete, così dette perchè sono piccole e in un mucchio. CHIOCA DE CRISTAL, Lumiera.

CHIOCA DE FIORI, DE ZARIESE ec. Ciocca e Rappa, dicesi ad un Mucchio di frutta fiori e foglie quando molti insieme nascono attaccati alla cima de' ramicelli; e quindi Dicioccare,Levar le ciocche-Tirso si chiama con voce agr. quel Gruppo di fiori attaccati ad un asse comune per mezzo di peduncoli ramificati formanti piccoli gruppi-Groppo più propr. l'Unione di molte ciliege o prugne che si partono dallo stesso punto.

CHIOCA DE PIANTE, V. BARO. CHIOCA, dicesi altresì famil. per Ubbriacatura, V. INCHIOCARSE.

CHIOCA (dalla Chioccia ) dicevasi fam. e fig. ne' tempi Veneti per allusione alla Città capitale Venezia ESSER SOTO LA CHIOGA O LONTAN DA LA CHIOCA, voleva dire Prossimi o lontani da Venezia ; e metaf. Aver maggiori o minori riguardi.

STAR SOTO LA CHIOCA, aìtra maniera famil. Star sotto la mamma, vale Esser sotto l'autorità materna.

CHIOCAR, (Si pronunzia come in Toscano Ciocar) v. Chiocciare, Il mandar fuori la voce che fa la Chioccia, che anche dicesi Crocciare o Gracidare. Nel dialetto toscano dicesi Abbiocare.

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CHIOCAR DEI BEZZI, V.CANTAR DEI PEZZI. CHIOCAR DE LA SCURIA, V. SCHIOCAR. CHIOCHERA, (pronunziato come in To. scano Ciochèra) s. f. Semenzaio, Seminario; Bastardiera; Chiusa, L' aiuola ove mettonsi noccioli e gli altri semi degli alberi perchè nascano.

CHIOCHETA, (pronunziato come in Toscano Ciochèta) s. f. T. de'Cacciatori, Beccaccino maggiore, detto in Toscana Coccolone, e dai Sistematici Scolopax maior. Uccello palustre, semplice varietà del Beccaccino reale (BEGANOTO)

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Capoè, Voce di commercio, Impasto di puro cacao con cui si fa la cioccolata senz'altro ingrediente. CHIOCOLATA, add.-CAFE CHIOCOLATĂ, Caffe misto di cioccolate. CHIOCOLATAR, v. Mescere con ciocco

lata.

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