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FICAR, v. Fiecare e Figgere TORNÀR
→→→
A FICAR, Rificcare.

FICAR GHIODI, Chiovare...

umore,

FICAR BASI, Figgere de' baci; Baciare.
FICAR EL CHIODO, detto fig. Ficcarsi in
in testa, in vale Ostinarsi.
capo,
FICARGHELA A QUALCUN, Maniera bassa
e fam. Appiccarla a uno; Affibbiarla; Ac-
coccarla; Barbarla; Calarla; Fregarla
a uno; Caricarla a uno; Farla a uno,
Ingannarlo-FICARGHELA COL COGIONĖLO
che
O COL SPUAZZO, Tal ti ride in bocca,
dietro te l'accocca VARDA CH EL TB
LA FICA, Guarti ; Guardati; Guarda la
ADESSO GHE LA FICO, Ora glie-
gamba
accocco, cioè lo prendo di mira - Å MI
A me non ficcheranno
eglino questa pollezzola dietro, cioè Non
mi corbelleranno.

NO I ME LA FICA

2

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FICARSE DRENTO IN UNA Coses, Affiggersi Immergersi; Projondarsi; Ficcarsi, Applicani.

FICARSE IN CUOR UNA COSSA, Infiggersi nel cuore, detto fig.

Cacciar

FICARSE IN TESTA QUALCOSSA, si o Ficcarsi in capo, Ficcarsi in umore o in testa, vagliono Ostinarsi.

FICAR I OCHI ADOSSO A QUALCUN, Fissare gli occhi, la vista etc. su qualcheduno. FICARSE LA COA IN MEZO A LE GAMBE, V. COA.

FICARSE IN BIO, lo stesso che CAZZARSE IN RIO, V. CAZZAR.

FICHÈVELA IN TEL ...... OH CHE QUASI TI MB L'HA FATA DIR, Ficcatela nel presso che tu non me l' hai fatta dire.

FICHETE IN SEPOLTURA, Ficcati in un cesso, detto fig. e proverb. vale Sottrarsi dalla vista degli uomini per vergogna.

IGA FICA SU DEL CAVRETO LESSO PER CA

STRA, Gli fu fitta della capra lessa per

mannerino.

No so COSSA FIGARGHE, Non so che farci o farvi.

QUESTA NO TI ME LA FICHI, Questa non la gabello o non è da gabellare; È da pigliar colle molle, cioè E una grossa minchioneria.

FICHÈTO. ANDAR DE FICHÈTO. V. ANDÀR. FICÒN. V. DE FICÒN.

FIDA, s. f. chiamavasi ai tempi del Governo Veneto il Suffragio conceduto per mesi quattro dalla Magistratura compctente agli oberati onde convenirsi, potendo, amichevolmente coi loro creditori, FIDAR O AFIDAR, v. Fidare; Affidare.

FIDAR QUALCUN, Affidare; Assicurare; Dar fiducia-FDAR QUALCUN AL Zodo,

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Dar pasto, Lasciarsi vincere al giuoco avvertitamente, per tirar su il giuocatore.

VARDA COME CHE TI TE FIDI, Chi si fida rimane ingannato, Prov. che si dice per Mostrare la necessità in cui siamo di cautelarci. Da chi mi fido mi guardi Dio.

NO TE FIDAR DE CHI HA MANCA UNA VOLTA, A can che lecchi cenere non gli fiður farina, A gatto che lecca spiedo non gli fidare arrosto. V. SCOTÀ.

FIDUCIARSE, v. Aver fiducia; Confidare; Promettersi, Aspettarsi. FIEN. V. FEY.

FIERA, s. f. Fiera LORDA, Fiera morta.

FIBRA MUFA O BA

IN FIN DE LA FIBRA, Nello scorcio della fiera, dicesi allora quando sono intorno al fine i negozii della fiera.

LA FIERA DEI BARONI DURA POCo, Le allegrezze de tristi duran poco, Alla fine si canta il gloria; Tutte le volpi si riveggono in pellicceria.

FIEREZZA, s. f. Fierezza.

FAR LE SO FIEREZZE, Fare i suoi sfoghi; Ricattarsi; Riscuotersi.

STA SERA VOGIO FAR ANCA MI LE MIE FIEREZZE, lo vo' stassera anch'io far lo mie lotte, cioè Pigliarmi tutte le soddisfazioni possibill. Far le sue lotte, vale Fare i suoi sforzi, Fare il possibile.

FIETIN, lo stesso che FIAETIN, V. FIÈVELE, T. ant. Fievole, Debile, Stan

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FIFA, s. m. e nell'acer. FIFON, Bietolone e Belone, Dicesi di chi piange per poco. Piagnolente; Piagnoloso; Piagnone FIFADA, DAR UNA FIFADA. V. FIFAR. FIFAR O FIFOLAR, v. Fignolare, Rammaricarsi e scontorcersi per dolore gnucolare, Piangere alquanto lare, Intertenersi e scioccamente piangeGagnolare, Dolersi e rammaricarsi con parole non affatto intese, mescolasospiri e singulti, che anche si dice Miagolare Piagolare, dicesi in modo basso di Coloro che, ancorchè abbiano assai, sempre si dolgono dell' ayer poco, che anche dicesi Batter marina. FIFEZZO, s. m. Piagnisteo o Piagniste ro; Nicchiamento; Rammarico, Il figno

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FAR LE FIGUB, Maniera ant. Imprecare; Augurar male altrui.

FIGA o anche FIGA, T. de'Pesc. Fica,Pesce di mare ch'è molto simile alla Lizza nella figura, detto quindi da alcuni Lizzeta, ma più sottile alla coda; che ha il fondo del corpo argenteo, con listine gialle longitudinali e con macchie giallo-sporche da una parte, e con la pinna caudale forcuta. Sembra essere lo Stromateus Fiatola, Linn.

FIGA e FIGAO, s. m. Fegato.

FIGA PIEN DE BIATE, V. BIATA. FIGA COL RADESÈLO, Fegatello e Fegatelletto.

AVER EL MAL DEI DO FIGAI, Aver il male della gravidanza.

AVER EL FIGA MARZO CO QUALCUN, Aver l'animo grosso, Aver il tarlo con alcu no; Portar ruggine con alcuno, Odiarlo. SCALDARSE EL FIGA, Ingrossarsi il sangue; Adirarsi; Incollorire.

FIGAI SOTO I OCHI. V. CARAMALI SOTO 1 OCHI, in CARAMÅL.

FIGA detto per FIGA, V. FIGADEI, s. m. Coratelle: perchè i volatili e gli animali piccoli e i pesci non hanno fegato distinto dalla coratella.

FIGADEI SOTO I OCHI, V. CARAMAL. FIGADIN, s. m. Fegatello; Fegatelletto, FIGAÈTO, s. m. Fegatelletto, e intende si Quello de' polli e degli uccelli, benchè più propr. dicasi Coratella, e nel dimia. Coratellino.

FIGARÓLA, s. f. Brocca, Canna allargata in cima per uso di cogliere i fichi. FIGAZZO, s. m. Ficaccio, Gran fico. FIGHER, s. m. Fico o Ficaia, L'albero che produce il Fico frutto, detto da Linn. Ficus carica.

CAMPO DE PIGHINI, Ficheto o Fichereto, Luogo piantato di fichi. FIGO, s. m. Fico, frutto.

FIGO BRUSOTO, Fico brugiotto o brogiolto, bianco e nero. ·

FIGO BIANCOLIN, Fico albo o bianco.
FIGO VERDOLIN, Fico verdino.
FIGO NEBIA, Fico rugoso,
FIGO SECO, Fico secco.

annebbiato.

FIOR DE FIGO, Fico fiore; Fico primaticcio.

EL FIGO BON GA D'AVER, CAMISA DA PITOCO, COLO DA Impicà e culo da pescaòr, dicesi da noi proverbialmente. Il fico vuol avere due cose, collo d'impiccato e camicia da furfante: detto così perchè Quando è ben maturo torce il collo e si piega e la pelle screpola, si che ha la camicia stracciata. Noi vi aggiungiamo la terza qualità, cioè quell'umor viscido dolcissimo che cola dal suo fiore, e ch'è un altro indizio della perfezione del frutto: detto per simil. del Pescatore ch'è bagnato.

STRUCOLAR IFIGHI PER FARLI PARÈR MAURI, Stremenzire i fichi, che è Spremerli, brancicarli, farli venire a stento. Quindi Fichi stremenziti ovv. fattizii o facciti

zii.

A L'AMIGO CURIGHE EL FIGO, V. PERSEGO. DOPO I FIGHI CHE VOL ACQUA, Al fico vino. Prov. ed alla acqua pera No STIMAR UN FIGO, Non reputare un cavolo o un fico; Stimar uno come il terzo piede, Niente stimare.

SALVAR LA PANZA PER I FIGHT, V. SAL VÅR.

FIGO DE MAR, s. m. T. de Pesc. Fico marino, Produzione marina del genere degli Aleionii detta da' Sistem. Alcyonium Ficus. Egli è di sostanza interiormente polputa, librosa, di forma ovale, di colore olivastro e diseccato: rassomiglia ad un fico appassito, dal che trasse il nome volgare.

FIGO s. m. T. de Pesc. Pesce di mare, che

secondo il sig. Nardo è il Blennius Phycis di Linneo o sia il Gadus Albidus dello stesso Autore. È piuttosto raro presso noi; non però in altri luoghi dell'Adriatico. Egli ha la forma de' Gadi o MOLI; la sua testa è di colore rossastro; vedesi un cirro alla mascella inferiore; le pinne ventrali sono armate di due raggi, il primo de'quali è lunghissimo.

o nale

FIGO D'INDIA, detto anche ERBA DA CALI, Fico indiano o Tuna e Opunzia, Specie di Catto con foglie impiantate una dall'altra, carnose e sparse di spine molto acute. I Botanici lo chiamano Cactus Opuntia. I suoi fiori sono giallastri e i frutti rossi con figura di fico. FIGURA, s. f. Figura.

FAR BELA FIGURA, Far compariscenza, comparsa, apparenza― Campeggiar bene o male, dicesi di Figure o immagini che in confronto d'altre facciano buona o

-

mala figura FAR LA PRIMA FIgura, Primeggiare, Sostenere il primato.

FAR UNA FIGURA DE CARTON, Esser pergola, dicesi di Chi si ritrova a ragionamenti ch'e' non intende o in una conversazione dove tutti siano impiegatise a lui tocchi a starsì - Cuocer bue, vale Consumare il tempo in cosa che non s'intenda o non se ne gusti.

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FIGURA DA VENTOLI, Figura da cembalo, Dicesi d'uomo di poco garbo, per esser dipinti i cembali di figure malfatte, che dicesi anche Fantoccio e Burattino

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- Figura del Calotta, vale Uomo di brutto aspetto e contraffatto FIGURA DA RIDER, Derisibile, Meritevole di scherno e di derisione CHE FIGURA! Che figura da cembalo!

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Figura d'un BASTIMENTO, V. in SPERON.

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BEL FIGURIN, Bel figurino, dicesi di Persona piccola, ma ben formata, snella e che abbia tutta la regolarità nelle sue parti.

OH CHE BELA FIGURINA! Figurina, dicesi anche delle Persone ironicamente o per dispregio.

FIGURISTA, s. m. Plasticatore o Plastico, Colui che fa le figure di terra-Ceroplasta, Chi fa figure o figurine di cera— Gessaiuolo, Formatore di statue, vasi od altro che si getta in gesso.

Figurista, in T. di Pittura, dicesi il Dipintor di figure, come Fiorista, Pacsista per dipintor di fiori e di paesi. FILA, s. f. Fila e Riga, Seguito di perso

ne o di cose.

FILA DE CAMERE, Riscontro di stanze. FILA DE MONTI, Giogaia di monti. FILA DE ALBORI, Fila o Filare di alberi. V. FILAGNA.

FILA DE CAREGHE, DE GOTI e simili, Filatessa di seggiole, di bicchieri etc. IN Alla fila, Successivamente.

FILA,

METERSE IN FILA, Affilarsi, Far fila; Ordinarsi in fila. Affilarsi uno avanti I altro- Sfilare o Sfilarsi è il suɔ con

trario.

FILÀ, add. Filato, Ogni cosa filata -Filati, in forza di sust. s'intende principalmente la bambagia filata. V. BAVELA. Parlandosi di Ferro che taglia, Affilato, vale Molto tagliente.

FILA FILA O VISO FILA, Faccia affilata; Viso o Volto affilato, cioè Scarno, spa

ruto.

FILAI, nel numero del più vale Continui, seguenti, successivi― CINQUE O SIE ZORNI FILAI, Cinque o sei giorni continui, successivi o a dilungo o alla distesa. FILACALIGO, s. m. Assottigliatore, Colui che sofistica, gavilla e la vuol veder troppo per minuto.

FILADA, s. f. Rabbuffo, Quella bravata che si fa altrui con parole minaccevoli. Onde Fare un rubbuffo o un solenne rabbuffo.

In altro sign. Gridata ; Rammanzina o Rammanzo, Riprensione. V. ROMANCINA. BON DA FAR FILADE, Buono da braverie, da bravate, da fare spauracchi o sopravventi.

filata.

FILADI, s. m. Filati, cioè Bambagia ridotta a filo, FILADORA (coll' o serrato) s. f. Filatora o Filatrice, Donna che fila a prezzo. V. FILON.

FILADURA, s. f. Filatura o Filato, Ogni

cosa filata.

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: figur. Sottilizzare, Procedere con finezza nelle proprie operazioni. FILAGRANA DE MAR, s. f. T. de' Pesc. Filigrana marina, Produzione animale marina, detta da Linn. Serpula Filogra na, la quale rappresenta un ammasso di 'piccoli tubi della grossezza circa d'un crine di cavallo, che intrecciandosi fra loro assomigliano ad un lavoro di filigrana, dal che trasse il nome.

Il Sig. Stefano Andrea Renier, benemerito Professore di Storia naturale a Pado va,scoperse l'animale che la produce, ch'è una piccola Terebella, da esso chiamata Terebella alata.

* FILAÒRO, s. m. Filaloro, Colui che riduce l'oro e l'argento in fila, avvolgendolo sulla seta. V. BATIORO.

FILAR, v. Filare, che fu detto poetica

mente Trar la chioma alla rocca, Filare, dicesi anche al Torcere e ridur far le funi e le gomoin fili la canapa per

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FILAR EL LAZZO A QUALCUN, Tener mano o il sacco ad alcuno, vale Ricoprire E gli altrui difetti, e dicesi in mala parte. bellissima questa nostra maniera, FILAR EL LAZZO; l'uso cotidiano ce la fa sentire senza fremito, perchè non pensiamo neppure che voglia dire Apprestare un cape Stro-VARDITE DA FILAR EL LAZZO, Chispicca lo impiccato, lo impiccato impicca lui. Risparmiare il gastigo ridonda' in maggior danno e pericoloTenere il lazzo o Reg gere al lazzo, fig. vale Secondar una frode, un' invenzione.

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FAR FILAR UNO DA PAURA, Far filar uno o Fare star al filatoio o Fare star uno filetto, vale Fare star cheto alcuna per bel

la paura, che anche dicesi Far tener l'olio ad alcuno,

FILARESSA, s. f. Filatora e Filatrice, dicesi alla Donna che fila; Filaresso, all'Uo

шо.

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FILARÈTI, s.m. Filaretti, diconsi da'Ma-
rinari Certi pezzi di legno riquadrati che
sostengono l'impagliatura.

FILARI, s. m. T. Mar. Filario Mastre del-
la fonte, chiamansi Due legni bislunghi
che posano sopra due latte ad una certa
distanza, ne' quali dalla parte di sotto so-
no inchiodate le mezze latte.

FILASTROCA, s. f. Filastrocca; Fila-
stroccola o Tiritera; Fagiuolata; Scilo-
ma; Tantafera, Discorso confuso di cose
inutili.

Filatera, propr. Quantità, moltitudi-
ne, sequenza. V. MANIZADA,

CONTAR UNA FILASTROCA LONGA LONGA, Fare un cantar da cieco, Una filastroccola lunga lunga senza succo o sapore al

cuno.

FILÀTA, Lo stesso che FILADA, V.
FILATOGER, s. m. Filatoiaio, Colui che

lavora al filatoio da seta.

FILATÒGIO, s. m. Filatoio o Torcitoio,
Macchina da filar la seta, il lino e simili,
che ha una ruota con molti ingegni, col-
la quale, girandola, si torce e addoppia il
filo.

FILELO, s. m. Filello; Scilinguagnolo ;
Frenello della lingua.

EL GA TAGIA EL FILELO, Ha rotto e
sciolto lo scilinguagnolo, la facilità di
lingua, di parlare.

FILESELO, s. m. Filaticció, Filato di seta stracciata, ch'è la borra della seta--Filaticcio di bozzoli sfarfallati o Filaticcio di palla, dicesi Quello cavato dal bozzolo detto Falloppa, incominciato e non terminato dal baco. Questi bozzoli messi a marcire si stracciano e se ne fa filaticcio di prima sorte, detto volgarmente di palla, che in vernacolo diciamo FIORETO DE BAVBLA. Il filaticcio di seconda sorte è quel che trassi dalla bavella, e che noi diciamo STOPETA DE BAVÈLA, V. BavÈLA. FILI, s. m. Filaccica plur. fem. o Filaccia, Fila logore, Fila che spicciano da panno rotto o stracciato o tagliato o cucito.

FILI DEI CHIRURGHI, Faldella, Fila di vecchio pannolino che si mettono sulle piaghe o ferite FAR FILI, Sfilacciare; Sfioccare filaccia.

-

A DO, A TRE FILI, che anche si dice A -DO O A TRE CAI, A un capo, a due capi etc. FILI DEL LEGNAME, Tigli o Filamento,

Fibra del Legno, e quindi dicesi Legno filamentoso, FILIERA

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6. m. T. de' Lanaiuoli: lo stesSo che FILARESSA, V.

FILO, s. m. Filo, e nel plur. Fila e Fili

Quello del lino attorto che serve per cuci-
re o ricamare, dicesi
propr. Refe o Accia.
FILO DA ZONTAR, Comandolo o Ranno-
do, T. de' Tessitori. Filo d'ordito che ser-
ve per supplire i fili dell'ordito che si rom-

pono.

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FILO DE PERLE O DE CORALA, Filo di per-
le o di coralli.

FILO DE REPUTAZION, Un tantino d'ono-
re; Un resto d'
Un miccino.
onore;
FILO MORTO Filo riccio o Filo morto,
dicesi de' Rasoi e simili.

FILO SUTIL, Filolino.

A FILO DE VENTO, O A FILO DE RODA, T.
Mar. Avere il vento in fil di ruota, e va-
le Viaggiare col vento perfettamente in
poppa e favorevole.

AVEN FILO, Aver paura o timore, V. SPA-
GHETO e TRENTASSIE.

ANDAR PER FILO, Cucire a filo diritto
-VOLER ANDAR PER FILO, detto in altro si-
gnif. Voler andar per filo o per forza, a
forza.

ESSER IN FILO, Esser
pronto, lesto,
ben munito- METERSE IN FILO, Kimpan-
nucciarsi, Mettersi in arnese.

ESSER UN FIL PERDENTE, detto fig. Es-
sere allampanato o lanternuto o smunto
o secco più che più. Aver il viso di mum-
mia sparutella. V. FILPERDENTE.

METER IN FILI UNA PERUCA, Mettere in
fili, cioè Avvoltolare i ricci d'una parruc-
ca e fermarli con un filo.

NO MOVER FILO, Non muover occhio;
Non batter occhio, Non parlare.
NO AVER UN FILO DE SUTO, detto fig. Non
aver un principio di ragione.

SCAVALCAR EL FILO, Scavallare il filo,
cioè Non andar a diritto filo.

STAR IN FILO, Stare in ordine, in gior-
nata; Non uscir di traccia; Tenere il fi
lo del discorso.

NO GO PIÙ FILO, Non raccapezzo più fi-
lo che mi conduca avanti, lo stesso che
dire Non so più dove în’abbia il
capo; nou
so più seguitare il discorso.

TEGNIR IN FILO O FAR SVELIZAR, Locuz.
Marin. Tenere in ralinga o Mettere in ra-
linga, vagliono Tenere o disporre un va-
scello in maniera che il vento non dia nel-
le vele. E quindi Ralingare.

TIRAR O METER A FILO, Affilare; Metter a filo; Provocare.

Fili, in T. Mar. diconsi le Tavole che si mettono al bordo della barca distanti l'una dall'altra in modo che ve ne possa capire un'altra; il che si dice Imbuonare. V. IMBONAR.

PIETINA A DRETO FILO, Orlo a dirit-
to filo, Quello ch'è formato a linea retta
senza torcere minimamente dalla traccia
d'un filo sia dell' ordito o della tessitura,
V. GASO.

FILÒ, s. m. Vegghia o Veglia, e nel di-
min. Vegliuccia, Raunamento di donne
in qualche stalla o altro luogo in tempo
di notte per filare Femminiera, vale
Unione di femmine o il Luogo ov'esse stan-
no-Il Firenzuola disse Trebbio di donne,
per Trattenimento, Spasso.

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QUESTE LE XE COSSE DA CONTÀR AL FILÒ,

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O SOTO EL CAMIN, Cose da contare o da di-
re a vegghia, cioè Vane, senza sostanza,
inverisimili, Baia che avanza in ver quan-
te novelle e quante disser frottole e caro-
te, stando al fuoco a filar le Vecchierel
le. Dicesi ancora Questa l'è da pigliar col-
le molle.

FILÒN, s. m. T. de' Lanaiuoli, Filatore,
Colui che fila lana.

FILÒN D'AQUA, s. m. Filone o Spirito
della corrente d'un fiume, si dice dagli
Idraulici Quel luogo dove l'acqua è più
profonda e corre con maggior velocità.

FILON DE MINIERA, Filone, Traccia o Vena principale della miniera. Filari di pietra o di scogli disposti in filoni spianati. Filone maestro della cava. Le tetate de filoni.

FILÓSOFO, s. m. Filosofo.

Filosofo diciamo anche noi ad uomo nel sign. di Astratto, spensierato, negligente.

A LA FILOSOFA, detto avv. Sbalestratamente; Spensieratamente, Inconsidera

tamente.

FILOSOMIA, s. f. Fisonomia o Filosomia,
che fu anche detta Luchèra e Lucheria.
FILOSOMISTA, s. m. Fisonomico, dicesi
Quello ch'è dato allo studio della Fisono-
mia. Fisonomista Colui che insegna fiso-
nomia.

FILOSÒN O SFILOSÒN, accresc. di FILOSO
Molto filoso o tiglioso.

FILPERDENTE, s. m. Ossa e pelle. Non
isfamerebbe una marmeggia, vale Ma-
grissimo. Stenuato; E

una morte. V. in

FILO. FILTRA, add. Feltrato; Colato, Agg. ai liquori. FILTRAZIÒN, s. f. Feltrazione, Specie di limbicço o di colamento fatto per via d'ispido feltro o simile.

FILZA, s. f. Filza, Più cose infilate insieme. Dicesi quindi Filza di lettere, Quel le lettere che a foglio aperto sono riunite, infilate e così conservate negli archivii: come facevasi sotto il Governo Veneto Filza d'uccelli, L'unione di più uccelli infilati.

FILZA, detto in T. de' Tessitori, Pettine, Quell'arnese con denti di canna stabiliti in una intelaiatura di regoli detti Crestelle, (V. MEGOLARIA) che serve a calcare i fili del ripieno.

PORTAR VIA LE FILZE, detto metafor. vale Portar il basto o la soma; Portar la croce; Portar il peso, Portare la fatica o il danno.

TOR SU LE FILZE, Toccare un rabbuffo, una bravata, un rimprovero, una rimesta; Toccare o Aver le sue. Il porco patisce le penc del cane. FILZADA (colla z aspra) s. f. Carpita, Coperta da letto ruvida e rozza, villosa con peli lunghi.

FILZADINA, s. f. Carpitella, Piccola carpita.

FILZETA (colla z aspra) s. f. Sessitura, detta dalle Romane Ritreppio. Così chiamano le Donne quella Filza di punti radi

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FIN, s. m. Fine; Finita, Termine, Fine, si dice anche da noi per SIN AL FIN DEL PADOAN, Sino al confine del Padovano, cioè della Provincia.

EL FIN DE LA FIBRA, Scorcio, Approssimamento al fine. Scorcio della fiera; Scorcio dell' autunno; Scorcio del tempo e simili.

AL FIN DEI FINI O AL FIN DEI FATI O DEL CONTO, detto avverb. Alla fin delle fini In fine; Per fine; Alla fine; Alla fin fi ne; All'ultimo degli ultimi; In quel fondo, Ogni cosa ben considerata.

IN FIN, In fine; Finalmente; In somma; In conclusione, V. INFIN.

ANDAR O VEGNIR AL FIN, Toccar della fine; Toccar la meta.

TUTO GA EL SO FIN, In qualche luogo capiteremo noi, disse colui che lo portava via il Diavolo; Cosa fatta capo ha.

FAR CATIVO FIN, Far mala fine a tristo fine, vale finir male. Far buona fine è il suo contrario.

LODA B VARDA EL FIN, Alla fine si canta il gloria; La vita il fin, e 'l di loda la sera, disse il Petrarca-Dammelo mor to, significa Doversi dir ben d'una cosa dopo che del tutto ella s'è compiuta-Alla prova si scortica l'asino, e vale Al cimento si conosce l'uomo,

No EAR ALTRO FIN CHE PARLAR O MAGNAR, Non rifinare o rifinire di parlare o di mangiare; Non finare.

come

la

se

FIN, add. Fino e Fine, vale Minuto o Di tulta bontà. Омо Uomo fine; Fino FIN, ta, cioè Astuto, sagace, acuto, ed anche Abile, Valente.

ORO O ARZENTO FIN, Fino detto sust, e Titolo, si dice per esprimere la purezza di questi metalli separati dalla lega.

DEVENTAR FIN, Involpire, Diventar malizioso: dicesi dell' Uomo.

FIN O FINA, Fino e Infino, Prepos. che dinota certi termini di tempo o di luogo. FINA CHE, Infinchè o Infinochè.

FIN CHE LO FAZZA UNO CHE GA BISOGNO, PAZIENZA, Insino a che lo faccia chi è povero, lo compatisco.

FINAMAI, lo stesso che INFINAMAI.
FINANZIER, s. m. V. APALTADOR,

CARATER FINANZIER, T. degli Stamp. Fi nanziere, Neologismo dell'uso. Specie di

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trezza.

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FINGER. V. FINZER. FINI CORONA E TOPE, Idiotismo della plebe che non sa, ma vorrebbe dire Finis coronat opus, Maniera latina che pur rimane nell' uso della lingua e che da molti si esprime a dovere,per indicare il Termine di un lavoro o di fatica lunga e travagliosa.

FINIMENTO, s. m. Finimento; Finita.

FINIMENTO, anche si dice nel sign. di Sfinimento; Svenimento; Deliquio, ovv. Languidezza o Languore o No GO FAME MA GO FINIMENTO, Non ho appetito, ma bensì languidezza, che è Quella specie di fiacchezza che nasce negli stomachi deboli, per mancanza di cibo. FASTIDIO.

FINIMENTO DELE COTOLE, Lembo FINIMENTO DEI VERSI, Desinenza; Terminazione; Fine. FINIO, add. Finito, Terminato.

FINIO DE FORZE, Finito o Rifinito FINIO DAL CALDO O DA LA FADIGA, Trafelato o Strafelato, Relassato e quasi venuto meno per la soverchia fatica.

GNANCORA PINIO, Incompiuto, contrario di Compiuto.

FINIR, v. Finire, Condur a fine.

ed

FINIR IN GNENTE, Finir in nulla; anche Andare in dileguo; Disgocciolare. Frala LA CRIGA, mous antiq. Dar l'ul

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FINIRLA O DRENTO O FORA, cappa o mantello, Venire a qualche con clusione. Finirla o Farla finita.

non

FINIR QUALCUN, Ammazzarlo. No LA XE GNANCORA FINIA, E' ancora andato a letto chi ha ad avere la mala notte; Il di loda la sera; Dammelo morto, Prov. Che è un pronosticare al trui male.

NOL FINISSE MAI DE PARLAR, Mai di ciarlare non ristà; Mai non molla; Mai non fina o non rifina; Dalle dalle dalla mattina fino a sera.

ME LA FINIRE PO DOMAN, Egli è bene finirla, spedirla, venirne a capo, toc ear una parola della fine, far punto, far pausa, serbare il resto a un' altra volta; Non dire ogni cosa in un tratto, serbar

che dire.

FINISSILA. Mai più; Su via finiscila o falla finita.

No SO DOVE STA COSSA LA YOGIA ANDAR A FINIR, Non so dove questo fatto voglia andar a ferire, cioè A terminare, a finire, a riuscire. Non vedo o Non compren do dov' ella abbia a battere; Dove ha a riuscire questa involtura?

COSSA CHE DEVE FINIR, Finitivo.

SE VOLESSE DIRVELE TUTE NO LA FINIRIA MAI, Se io ve le volessi tutte contare, non ne verrei a capo in parecchie miglia.

FINOSOMIA, V. FILOSOMIA.

FINTA, s. f. Finta o Fintaggine o Infin ta e Infinto, Finzione.

FINTA DE LE SCARSELE, T. de' Sarti, Finta, Quella parte del vestito che fa fi nimento alle tasche.

FINTA DE LA CAMISA, Mezza camicia, dicesi Quella finta camicia che alcuni usano portare sopra la camicia o per far ap parire di aver la camicia fina, 0 per economizzare le camicie fine.

FAR UNA COSSA CON EINTA, Far con finzione; Fingere; Far con finta o Far finta Far cilecca o la cilecca; vale Far una burla fingendo di voler fare o dare una cosa e poi non la fare o dare.

non

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FAR FINTA DE NO VEDER, Fare la gat ta morta; Fare il gattone; Far la gatta di Masino che chiudeva gli occhi per vedere passare i topi. FINTON, add. Accrese, di Finto, detto a Persona, Fintissimo o InfintissimoSoppiatione,a persona simulata o doppia, Simulardo, Volpone. V.FIAMIA e TRIBIA FINTONA, add. detto a Femmina, Fingitrice.

FINZER, v. Fingere; Infingere o Inf Far le Simulare o Dissimulare; gnere, maschere; Far veduta o veduto; ar le forche, il nescio; Fare il gattone, la

gatta moria Dissimulare vale Non dire quel che è.

FINZER DE NO SAVER, Disfingere o Disinfingere, Dissimulare.

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F10 D'ANEMA, Figlio per affetto o sia adottivo.

Va

FIO DE L'OCA BIANCA, Locuz. fam. Beniamino; Prediletto. V. BEGNAMIN le ancora per Fortunate.

FIO DE QUARANTA ONGIE, dette furbesco, Bricconcello; Furbetto.

FIO D'UNA QUINTA IN COPE, Baroncello; Sciaguratello; Forca; Capestruolo. FIO SOLO, Unigenito; Unigeno.

CANO FIO, Figliuol mio; Caro figlio, Espressione d'amicizia e di amorevolezza.

L'È FIO DE SO PARE, La scheggia ritrae dal ceppo, si dice fig. di Chi non traligna da' suoi progenitori.

NO AVER FIOI NE CAGNOI, Esser libero, solo, sciolto, senza famiglia.

No L'E FIO DE PAURA, Non gli crocchia il ferro, Si dice di chi non teme d'alcuna

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FIO, s. m. Fio

per

Pena, punizione. PAGAR EL FIO, Pagare il fio o Pagare lo scotto, cioè Fare la penitenza del falto commesso. Pagar la pena; Pagar le lische.

FIO, s. m. Y, Ipsilonne e Fio, la penultima lettera dell'alfabeto. Ella fu chiamata Fro dai Veneziani nello stesso significato di Figlio, fin da quando s'introdusse anticamente l'uso di premettere in certe scritture l'inscrizione delle iniziali greche П, Y, A, che esprimevano la Santissima Trinità: il indicando il Padre (Пarip), IY il Figliuolo (Yio's) e l'Alo Spirito Santo (Aytov ПvDunque la seconda che alludeva al Figlio fu detta da Veneziani, Fro, e quindi l'Ipsilonne ebbe il medesimo nome.

Questa nozione si ha dalla grammatica greca di Aldo Manuzio stampata nel fine del 1400.

FIOCAR,

v. Fioccare, Il cader della neve GHE FIOCA I BEZZI, Gli vengono a biz

zeffe, a iosa i danari.

FIOCAR PICEGONI O SLEPE, Sciorinare de' pizzicotti o de' ceffoni; Snocciolar pizzicotti o ceffoni.

FIOCAR LE BALE, Maniera che usavasi nel Governo Veneto, Aver moltissimi suf

fragio voti, civè Molto favore nella concorrenza alle caricire addimandate. FIOCARESSA, s. £. Maestra di far Fiocchi. V. INFIOGARESHA.

FIOCHÈTO, s. m. Fiocco e Fiocchetto ;
Nappina; Nappetta.

Bioccolo o Fiocco, Piccola Particella di lana spiccata dal vello, e d'altre cose simili Barbetta, Quel fiocco di peli che ha dietro alla fine del piede il cavallo.

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PIEN DE FIOCHETI, Fiocchettato, e per
simil. Picchettato, indanaiato.
FIOCO, s. m. Fiocco.

FIOCO DE LA POLVERE, Fiocco da polve-
re o da impolverare. V. PIUMIN.
FIOCO DE LA SPADA,
V. SPADA.

FIOCHI DE LE CAROZZE, V. FIOCONI. FIOCO DA NAVE, T. mar. Spazzola, detto a Genova RADAZZA. Specie di scopetta o fiocco fatto di corde vecchie, di cui si fa uso nelle navi per raccogliere l'umidità.

CASCAR I CAVELI A FIOCHI, Cascare i capelli a ciocca a ciocca o a cespo a cespo. FAR FIOCHI, Sfioccare, Far fiocchi.

FORNIR DE FIOCHI, Infioccare.

FAR BL

FIOCO, detto fig. Riuscire o Sortire nel proprio intento; Fare il becco all' oca.

FAR UNA COSSA COI FIOCHI, Essere o Fare una cosa cofiocchi, Con magnificen

za o solennità.

FARCHELA SUI FIOCHI, Farla altrui a figura, vale fargli una grande ingiuria, una solennissima burla. Farla doppia di figu ra, vale Fare un inganno doppio.

QUESTA XE COI FIOCHI, Questa è col manico, Questa è cosa madornale o curiosa. FIOCONI, s. m. T. de' Carrozzieri, Cordoni, Que' fiocchi che son posti dietro alle carrozze per ritegno de' servitori. FIÒL,

s. m. Voce più padovana, ma usata talvolta anche in Venezia, ed è lo stesso che Fio.

FIOL D'UNA NEGRA, Espressione d' ingiuria e vale Barone; Birbone; Biricchino.

No GHE NE DAGO UN FIOL D'UNA NEGRA, Maniera bassa, che vale Non me ne cale un fico, uno zero; Non me n'importa. FIOLANZA, s. f. Figliuolanza o Figliolanza. Numerosa figliuolanza. FIOLAR,

v. Figliare, Far figliuoli, propr. dicesi delle Bestie, ma s'appropria anche alle Donne.

Detto in agr. Cestire; Germogliare, dicesi Quando il grano o altra biada o erba vien su crescendo con molte fila da un solo ceppo. Ingramignare, direbbesi delle

Biade.

DONA BRAVA DA FIOLAR, V. FARessa.
TEMPO DE FIOLAR, Figliatura, Tempo
di figliare, e dicesi delle Bestie.

TORNAR A FIOLAR, Rifigliare.
FIOLAZZO, s. m. Figliuolaccio, Figliuo-
lo grande scemo di talento.
FIOLETO, s. m. Figliuoletto; Figlioletto;
Figliuolettino; Figliuolino.
FIOLON, s. m. Figliuolone.
FIONAZZO O FIONON, add. Fantino; Ma-

seagno; Bagnato e cimato; Fante della
cappellina, Astuto e malvagio.
FIONDA, s. f. Frombola; Fionda e Fonda
o Scaglia e Romba, Strumento per isca-
gliar pietre.

TIRAR CO LA FIONDA, Sfondare.
FIONDADA, s. f. Frombolata, L'atto di
scagliare colla frombola.
FIÒR, s. m. Fiore.

FOGIE DEL FIOR, Labbra del fiore o Petali.

MANEGO DEL FIOR, Pedicciuolo o Pedicello e Peduncolo; e s'è molto lungo, Stelo. V. DESPECOLÀ.

POLVERE DEL FIOR, Pulviscolo; Polline; Farina fecondante.

FIOR DE CEDRO, Fior citrino.
FIORI DE L'OLIVO, Mignoli.
FIOR DE POMO INGRANA, Balausta o Ba-
lausto.

FIORI CASCAI DA L'ALBERO, Sfioritura.
FIOR PONTIZA O MACHIA, Brizzolato.
FIOR DEI FRUTI, Bellico o Fiore o Coro-
na del frutto.

Fiori di calcina o Calcina viva è quella che non è spenta con acqua.

FIOR DE FIGO, Fioroni; Fichi fiori; Fico primaticcio.

FIOR DE SOLFARE, Fior di zolfo o Zolfo sublimato, T. de' Chimici.

FIORI DEL VIN, Fiori, Specie di muffa che genera il vino quando è alla fine della botte. Ogni fior piace fuorchè quello del vino. E quindi Vino fiorito.

FIOR DE LE CALZE, V. CALZA.

FIOR O FIORETON DE ROBA. V. FIORETON.
FIOR DE OMO, Uomo nel fiore dell' età.
V. ETÀ.

FIOR DE VIRTU, Bigio, Agg. a uomo di
male qualità-DeventÀR UN FIOR DE VER-
To, Divenir malvagio.

FIOR DE BARON, Caffo degli scellerati;
Stiuma di furfante; Forca; Capestro.
FIORI DE GALETA,
Fiori di bozzolo.
DAR UN FIOR DA Nasàn, Ricattarsi; Fa-
re un dispregio, uno smacco, uno sfregio.
V. BOTONADA.

SPARPAGNAR LA STRADA DE FIORI O DE FO-
GIE, Fare la minuzzata; Sparger mar-
tella.

VENDER COL FIOR IN RECHIA, Stare sul tirato, cioè Tenere in soverchio prezzo la mercanzia.

UN FIOR NO FA PRIMAVERA, Una rondine non fa primavera; Un caso non fa ragione; Un fior non fa ghirlanda o primavera, e vale Da un solo esempio non si dee trar conseguenza.

FIORA, add. Affiorato, Lavorato a fiori, distinto per fiori. Fiorito, Pieno di fiori. FIORADA, s. f. Fiorata o Crespo, T. dei Tintori. Dicesi Quella schiuma che si ve de galleggiar sul vagello quand'è riposato FIORDELISO, s. m. Fioraliso o Fior d'Aliso e Battisegola, Fiore campestre di colore azzurro tanè e bianco, prodotto da una pianta annuale nominata dal Mattioli Ciano minore e da Linn. Centaurea Cya nus; detta prima Cyanus segetum. Nasce tra le biade. V. BATICEGOLA. FIOR DE PASSION, s. f. Granadiglia o

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