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PESSETO DEL BRAZzo, Pesce, chiamano i Medici uno de' muscoli del braccio.

PESSIÈRA, s. f. T. de' cuochi. Vaso di rame bislango, con un'anima mobile di ferro stagnato interna e tutta bucherata,dentro a cui si cuocono allessi i pesci grandi che non potrebbono convenire ad altro arnese di cucina. I Romani lo chiamano Crivello di rame.

PESSON, s. m. Pescione; Pesciaccio. PESTA, (coll'e stretta) LASSAR UNO IN TE LE PESTE, Lasciare o Rimanere nelle peste, vale Lasciarlo o Rimaner nel pericolo. PESTA, add. Pestato; Pesto; Fratto.

ESSER EL PESTÀ, Essere il pigiato, vale Esser quello tra i giuocatori su cui ricade la perdita di tutto il giuoco. PESTACHIO, s. m. Pestacchio, Nome

d'un frutto che nasce da un albero indigeno de' paesi caldi, detto da Linn. Pistacia vera; ed è originario dell' Asia, ma ve n'ha anche nell'Italia meridionale e in Sicilia, ove fu fatto trasportare dall'Imperatore Vitellio.

PESTACHIO DA TERA, Cece o Pistacchio di terra e Mani, Pianta annua ch'è nativa de' paesi caldi, ma che anche fra nʊi si coltiva, detta da Linn. Arachis Hypogea. E osservabile questa pianta perchè produce dei fiori monecii, cioè quelli della cima sterili, onde pare che non produca frutto; ma i secondi sono nascosti dalle foglie e si vedono nel fusto da basso, i quali sfioriti che sono, voltano il loro gambo, profondano e nascondono l' ovario nella terra con gran forza, divenendo assai duri e legnosi i detti gambetti, maturano il frutto sotto terra. I due semi che si trovano in questo frutto o baccello, della grossezza dei ceci, sono buoni a mangiarsi crudi o cotti, ed hanno il sapore del cece e della nocciola. PESTADA, s. f. Pestata; Pestamento; Tritura Infrantoiato dicesi Quella quantità d'ulive che si infrange in una volta.

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chettone.

PestÀR I PIB IN TERA, Battere i piedi; Dare in terra, Il che si fa per ira. Sfondar col piede il pavimento.

PESTAR O CAMINAR DE LE BESTIE, Calpestare, Calcar co' piedi. Il calpestio delle bestie che fanno dilamare le ripe degli argini.

PESTAR PER AVER QUALCOSSA, Insistere per ottenere.

PESTAR L'ACQUA IN TEL MORTÈR, Pestar l'acqua o Dibatter l'acqua nel mortaio; Dar l'incenso ai grilli, Perdere il tempo e la fatica. Mettere stoppia in aia. Fatti il buono e fa'l migliore, batti il tristo e fa'l peggiore, che anche si dice Batti il tristo e peggiora, batti il buono e migliora, Maniere proverb. per far intendere che le correzioni rigorose non giovano a ravvivare i perversi.

No AVERGHENE NE DE PESTI NÈ DA PESTAR, Non ne aver uno per medicina; Non aver un becco d'un quattrino; Esser arso e distrutto, Esser senza danari. PESTARIOL, s. m. T. de' Pizzicagnoli, Mannaia, Quella specie di scure larga di lama con due manichi di legno, che serve ai pizzicagnoli per tritare le carni porcine da far salsicce.

Pestatoio o Pestello, si dice a quella Mazza di legno o di ferro con cui si pesta

nel mortaio. V. MAZZA.

PESTE, s. f. Peste o Pestilenza, Male contagioso.

per

PESTE dicesi Lue venerea, detta anche Sifilide; Male sifilitico; Morbo gallico; Mal francese.

Peste, si dice anche da noi per Puzzo, Fetore.

UN PUTELO CHE xe una peste, Un ragazzo insolente, temerario, cattivo. PESTENÈGA, s. f. T. degli Ortolani, Pastinaca, Erba coltivata, di cui si distinguono la domestica e la salvatica. La salvatica è una varietà dell' altra chiamata da' Sistematici Pastinaca sylvestris lati folia. La domestica o sia ortense è detta Pastinaca sativa, ed è migliore a mangiarsi della salvatica, PESTIFERO, REGAZZO PESTIFEno, Cattivello; Cattivuzzo; Faccimale; Insolente; Irrequieto EL XE UN PESTIFERO CHE NO SE POL PIÙ REGER, V. REGER. ODOR PESTIFERO, Una Un fetopeste; Un o Una puzzo puzza. PESTO (coll'e stretta) s. m. Tritume, Ag

re;

add.

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ad uno.

PESTO, add. Pesto; Pestato, da Pestare. POCO PESTO, Soppestato; Soppesto. AVER LE CARNE PESTE, Aver il corpo o le membra abbattute; e quindi Abbattimento di persona.

PESTRÌN, s. m. Cascina, Luogo dove si fa il burro e il cacio, o dove si vende il latte.

PESTRIN DE LE OLIVE, Fattoio o Macinatoio, Luogo dove si tiene lo stromento Stanza col quale s' ammaccano la ulive; dove si fa l'olio.

PESTRIN DA MASENA, Pistrino, Noine che da noi si dà a quella specie di Mulino ove si macina il vetro, la cenere detta Turca Laed altro simile - MENAR EL PESTRİN, vorare alle macine, ch'è l'operazione di far girare la ruota della macchina per ma

cinare.

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PESTRINER, s. m. Lattaio, Colui che vende latte e cose analoghe.

PETA (coll'e stretta) s. f. Treccia, Capelli di donna ravvolti e puntati sulla testa. РВТА, Piattodetto per Agg. ad uomo, lone; Seccatura; Tentennone.

DAR LA PETA A Uno, Incolpare; Accagionare alcuno. V. in PETAR. PETA, add. Attaccato. V. PETÀR. PETACHIO--AndÀr de petach10, Andar a capello, a puntino, a pelo; Andar di rondone, cioè Per l'appunto, felicemente.

LOGO CHE VA DE PETACHIO, Luogo acconcio, Adattato, Opportuno. PETADA, s. f. Urtata; Urtatura. PETAFIO, V. PATAFIO. PETAIZZO, add. Attaccaticcio; Viscoso; Appiccante; Appiccicante. Cosa che attaccasi alle mani.

UN CERTO PLTAIZZO PER STRADA, Un lubrico, o Strada lubrica, dove facilmente si sdrucciola.

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PETAR DE LE BASTONAB, Suonare alcu no; Dare picchiate o busse; Appoggiare. o Appiccicare uno schiaffo.

PETAR IN QUALCUN O IN QUALCOSSA, Urtare; Dar di urto o di petto, Avvenirsi in alcuno o in qualche cosa toccandola.

PETAR LA COLPA A QUALCUN, Appettare, voce bassa, che vale Incolpare; Apporre; Accagionare; Attaccarla; Accoccarla; Ficcarla, ad uno.

PETAR LA ROGNA O. ALTRO MAL, Appiccicare un male ad alcuno.

PETAR LÀ UNA COSSA, Deporre una cosa sconciamente.

PETAR MAN, Mettere o Por mano, Cavar l'arme dal fodero o dalla borsa; Impugnarla,

PETARSE AL VISCHIO, Impaniarsi. V.

INVISCHIARSE.

PETARSE IN QUALCHE LOGO, Appillottar si; Impancarsi; Appollaiarsi in qualche luogo.

PETARSE SUL STOMEGO, Posarsi su lo stomaco, vale I cibi che rimangono indigesti.

PETARSE ZO, Coricarsi; Buttarsi giù, Andar in letto per dormire.

PETAR SU UNA PUTA e simili, Appettare, Dar con inganno una figlia a marito.

PETAR UNA BUDELA, Appettare, Presentar ad inganno una cosa, invece d' un'altra; Calarla; Accoccarla, Dar ad intende-. re che che sia -No ME L'HO LASSADA PETAR, La pania non tenne; Egli non me l'ha affibiata-EL ME L'HA PETA SU PER CASTRA E LA GIBRA UNA PIEGora, E' me l'ha fitta per mannerino ed era pecora. PETAR ZO, Menare a mosca cieca; Dare in terra; Dar mazzate sudice o da. cicchi, Dar senza discrezione.

PETARGHE LE TASSE, TASSA.

Maniera antiq. V.

PETÈVELA DA DRIO O PETÈVELA assolut., Datevela o Appettatevela di retro o sul culo; Imbalsamate al doccion delle loffe. PETEVELO, Tenetelo per voi, non so che furne.

PETARDO, s. m. T. Mil. Petardo, Ordigno concavo di metallo o più comunemente di legno, armato di forti lame di ferro, carico di polvere tenacemente calcataed otturata, il quale si appicca ad un muro o ad una porta che si voglia rovesciare PETARLÈR, s. m. T. de' Sarti, detto anche CARACO. Così chiamavasi una specie di Veste donnesca civile, per lo più di se ta, che ora non è più in uso, ma fu accostumata a'nostri giorni, abito corto sino, alle natiche, ma agiato, che ad ogni soffio d'aria gonfiavasi come vela: dal che essendo stato detto scherzevolmente in Francia Pet en l'air, le nostre Donne lo adottarono come nome proprio ed atto a spiegare la sua qualità distintiva, dicendolo alla francese PETARLÈR PETASANTI, s. m. Graffiasanti; Santifizza; Gabbaddeo; Che gratta i piedi alle dipinture, Ipocritone, Falso divoto. PETAZZO, per Gran peto o coreggia: PETAZZA, add. Voce fam. Pettegola; Sguaiata, Agg. di disprezzo a donna..

accresc.

PETECHIE, s. f. Petecchie, Certe macchie rosse che vengono in pelle nelle feb-bri maligne Petecchiale o Miliare, dicesi per Agg, alla febbre da cui sono accompagnate le petecchie. V. TIFO. PETÈGOLA, add. e nell' PETEGOLONA, Pettegola; Cianciatrice; Ciarliera; Cingualtiera; Leziosa; Cacherosa; Svesciatrice, Donna che non sa tenere il segreto... Salamistra e Salamona, Donna che voglia censurare ogni cosa Sbregaccia, dicesi a Donna maldicente e vile Panichina, Donna di cattivo nome- Battagliera, Donna che sempre contende.

PETEGOLAR, v. Cinguettare o Taccolare, Ciarlare stucchevolmente o senza verun fondamento ad altrui pregiudizio PETEGOLAR I FATI DEI ALTRI, Spettegolare, voce bassa, Sbrodettare, Manifestare indiscretamente i fatti altrui come fan le pettegole. Scorbacchiare, Ridire i fatti di questo e di quello per istrapazzarlo, Trombettare, Buccinare, Manifestare.

SR PETEGOLA DA PER TUTO, Da per tutto se ne bisbiglia, cioè Se ne parla.

PETEGOLAR, parlando degli uccelli Canticchiare o Cantuzzare, Cantar sotto voce come fanno talvolta gli augelletti in. gabbia.

PETEGOLETO, add. Garruletto, Cianciosello dim. di Garrulo e Ciancioso, Pien di ciance; Chiacchierino; Cicalino. PETEGOLEZZO, s. m. Chiacchierata, in discapito altrui, Romore sparsa TOR QUI E PORTAR LÀ E FAR MILE PETE

Voce

GOLEZZI, Rapportar male dell' uno e dell'altro; Seminare zizzania o scandali; Commetter male; Metter zeppe, Metter discordia —Dio mi guardi da quattro F, Fumo, Fiume, Fame e Femmina cattiva, Il proverbio è chiaro. PETEGOLEZZO, dicesi nel sign. di Bazzicature; Begole, Piccole masserizie, coserelle di poco pregio, Bagattelle; Ciance; Novelle; Fole, Frasche, Cosette da nulla PETEGOLEZZI DA DONE, Fronzoli; Nastrini; Frastagli; Tattere, Miscuglio PRTEGOLEZZI di cose di poco momento NEI ORNATI DE LE FABRICHE, Tritume; Frascherie.

PETEGOLEZZO,

dicesi anche per Cicaleccio; Cicalamento; Pissi pissi; Pasteraio, Confuso cicalamento di donne unite Cicaleccio, s'intende ancora di Cicalamenti fatti da donnicciuole e da oziosi novellieri; e perciò quando si sente una qualche nuova non credibile, si dice, E un cicaleccio, o una cicalata. Lo diciamo pure per Lizza; Giostra; Imbarazzo; Intrigo AVER UN PETEGOLEZZO CON UNO, Esser in lizza; Aver un imbarazzo; un intrigo; Esser in pericolo- PETEGOLEZZO SERIO, Avvenimento serio o pericoloso.

PETEGOLEZZO, finalmente si dice perParapiglia; Barabuffa, Scompiglio di gente o di persone,

PETÈGOLO, adil, e nell'accreso. PETEGOLON, Ciancione; Scorbacchione, Che ridice facilmente i fatti d'altri, Rapporta

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PETENADA, si dice altresì Bastonate; Percosse. V. BUZAROTO e BOTE PETENADOR, s. m. Pettinatore, Quello. che pettina la canapa e il lino. PETENADURA, s. f. Pettinatura, attuale del pettine prestato ai capelli, alla lana e simili. Acconciatura, direbbesi dell'intrecciamento de' capelli e degli ornamenti che intorno ad essi si pongono le donne in capo. V. CONZADURA. PETENAR, v. Pettinare; Ravvisare la cappellatura.

PETENAR LA LANA, dassare.

Carminare o Scar

PETENAR EL LIN, Pettinare il lino. V. CHIGIA E CHIGIAR.

PETENAR SU QUALCUN, Battere; Graffiare; Pettinare; Conciar male uno. PETENARSE, Accapigliarsi, Tirarsi l'un l'altro i capelli. PETENE, 8. m. Pettine, Strumento notissimo di varie sorta da pettinare.

CAMPO DEL FETENE, Costola, La parte più grossa superiore e rilevata del pettine- GALTE, Mascelle, chiamansi le parti laterali che prendono in mezzo i denti del pettine.

PETENE DOPIO, Pettine doppio o Pettitine spicciatoio, Specie di Petting a costola piana con dentatura delle due parti : e con quattro mascelle.

V. PETENÈTO.

PETENE DA PERUCHIERI, PETENE A BOMBE, T. de' Pettinagnoli, Fusellino o Pettine a fusellino, Una spe-cie di pettine che serve a far li ricci a'capelli.

PETENE DA LIN, Scapecchiatoio, Sorta di pettine con punte lunghe di ferro das pettinar lino e canapa.

PETENE DE LA BOTA, T. de' Bottai, V.

ВОТА.

PETENE DA LANĂ,

Scardasso e Cardo.

PETENE DA TESSERI, Pettine, si dicè arcora da Tessitori a quell'Ararse con denti di cauna stabiliti in una intelaiatura di cal regoli detti Crestelle, che serve per

care i fili del ripieno. V. BALANZIOI, CALCOLE, LIZZO.

QUEL DAI PETENI, V. Petevèr. VEGNIN I GROPI AL PETENE, Venire il nodo o il groppo al pettine, modo fig. le Venire in fine alle strette e al passo ficoltoso.

e va

dif

ESSER MESSA IN PETENE DA QUATORDESE, Locuz. fam. detta di Donna attillata, Essere sulla bella foggia; Essere in appunto, cioè Assettata, polita. PETENÈCHIO, s. m. Pettignone; Pube; Minciabbio, Quella parte pelosa del corpo umano che è tra il bellico e le parti vergognose. Anguinaia o Inguine, si dicono le Parti laterali del pube tra la coscia e 'l ventre.

PETENÈR, s. m. Pettinagnolo, Chi fabbrica o vende pettini.

PETENÈRA, s. f. La femmina del Pettinagnolo, la quale secondo gli esempli di altre voci consimili, potrebbe dirsi Pettinagnola.

PETENETO, s. m. Pettine da parrucchieri, dicesi al Pettine più lungo che largo, mezzo fitto e mezzo rado, con costola tonda a due mascelle. V. PETENE A BOMBÈ.

PETENIÈRA, s. f. Pettiniera, Borsa o Ripostiglio da pettini.

PETENINA, 8. f. Pettine fitto; ed è per lo più d'avorio.

PETENOTO. Darsene un petenoto, V. in FUREGOTO.

PETESIN, Piccolo petto, Noi intendiamo tanto quello d'un fanciullo, come la polpa del petto d'un uccellino grasso.

PETESIN, riferito a Femmina, Mammelline.

PETEZZO, s. m. Avèr dei petezzi, Esser cacapensieri, Uomo difficile; Aver delle scioccherie.

FAR DEI PETEZZI, Far delle smorfie, delle cacherie; Aver mille stoggi, Delle affettazioni ridicole. V. in MERDA C MOCADA.

CONTAR DEI PETEZZI, Dir delle ciance, ciancette, baie, beffe, frascherie, Cose da nulla. Invenie, Atti o parole superflue Metter zeppe, Seminar zizzanie. PETIN, s. m. Pettuzzo, Piccolo petto. PETITO, s. m. Appetito o Appetenza, Desiderio di cibo.

STA PIATANZA MB FA PETITO, Questa vivanda mi desta l'appetito, M'invoglia a mangiare.

TORNAR EL PETITO, Scompuzzolare, voce antica, Levar via la nausea con alcuna cosa che riaccenda l'appetito, e s'usa anche in neutr. pass. Dare il tornagusto è Dar cosa che torni l'appetito.

LA PRIVAZION GENERA PETITO, Chi non può sempre vuole, Prov. e vale La privazione genera desiderio.

PETITOSO, add. Appetitoso; Appetitivo;
Appetibile, Che appetisce e desta appeti-
to nel mangiare-Tornagusto, dicesi a
Cosa che rimette il gusto.
PETIZADA, s. f. Spetezzamento, Lo spe-

tezzare.

PETIZÀR,

v. Spetezzare; Trullare; Trar

o Tirar peta o peto; Buffare, Trar de' venti per la parte da basso.

Corneggiare, si dice a Quel mancamento de' buoi del mandar fuori per la parte di dietro il vento troppo frequentemente.

PETIZAR, detto famil. della Legna al fuoco, Scoppiettare, Fare scoppietti, e si dice propr. delle legne che fanno tal effetto

abbruciando.

PETIZION,

S. f. Petizione, T. forense, che sotto i Veneti dicevasi più comunemente, DOMANDA,

MAGISTRATO DEL PETIZION, Magistrato di petizione, chiamavasi una delle Magistrature che componevano l'antica Corte del Doge nel Governo Veneto, a cui competevano generalmente tutte le materie civili in prima istanza. Essa fu instituita l'anno 1205. e finì colla Repubblica. I Giudici erano detti volgarmente ZUDESI DEL PETIZION, e così anche registrati nella Tenii Veneta che stampavasi ogni anno, PETIZIONARIO, add. Termine datoci dai Lombardi e passato in uso nel Foro, e vale Petente, Che domanda, che ha presentato una petizione o istanza.. PETIZO (colla z dolce ) s. m. Spetezzamento, Lo spetezzare.

PETIZOLAR, v. Voce ant. lo stesso che

PETIZAR. V.

PETIZOLAR COI LAVRI O COLA BOCA, direi Scoppiettare colla bocca, Imitar colla bocca quel suono o romore che fanno i peti.

PETO (coll' e larga) s. m. Petto, La parte davanti dell' animale dalla fontanella della gola a quella dello stomaco — Torace, dicesi a Quella parte che contiene il cuore, i polmoni e le parti vitali.

MEZO DEL PETO, Spicchio del petto, dicesi il Mezzo del petto degli animali che si macellano.

OSSO IN MEZO AL PETO, Sterno, L'osso alle cui parti laterali stanno impiantate alcune delle coste.

PETO ALTO, Pettoruto, Ako di petto. Peto de le done, Mammelle, PoppePETO SGIONFO, Petto tronfio, tumido PETI SPACAI, V. SPACA.

GRAN PETO! Usiam noi dire lodando qualche brava Cantatrice, in vece di Gran voce; e s'intende Voce squillante, cioè chiara e risuonante. acuta,

TEGNIR SOTO EL PETO UN PUTIN, Avere a petto un bambino, Si dice dell' allattarlo.

PETO D'UN POLASTRO, Forcella, dicesi parte ch'è immediatamente sotto il collo dalla parte del petto, Punta di petto.

la

CHIAPARSE O METERSE A PETO QUALCOSSA, Accorarsi, Affliggersi; Contristarsi; Addolorarsi di che che sia.

METERSE LA MAN AL PETO, Porsi o Recarsi la mano al petto, Fig. dicesi del Giudicar d'una cosa come se si dovesse giudicar di sè stesso.

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OMO DE PETO, Uomo di petto, vale Cofermo OMO CHE NO raggioso, ardito, Ga gnente de pBTO, Uomo che non ha petto, cioè Timido, vile.

PETO (coll'e stretta ) s. m. Pelo e Peta,

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TRAR UN PETO,

V. PETIZAR.

TRAR EL PETO DEL LOVO, Locuz. fig. fam. Gettar la zinghinaia, Andar rícuperando la sanità.

TRAR L'ULTIMO PETO, Trar l'ultimo fiato o l'ultimo respiro, vale Morire. TRAZER TO VDO EL PETO, V. TRAZER. PETO PULIO, V. PETOPULIO. CONTAR TUTI I PETI; V. PETEGOLAR.

NO SE POL GNANCA TRAR UN PETO, Non si può tirare un peto, modo basso, cioè Non si può far la minima cosa o la cosa più indifferente.

TARDI LA MAN AL CUL CO'L PETO È FORA, (che anticam. dicevasi, TARDI ZIOVA EL PENTIR CO 'L PETO È TRATO) Tardi torno Orlando; Il soccorso di Pisa o di Messina; Il Perugino che andò a prendere la celata dopo che gli fu rotto il capo; Serrar la stalla perduto i buoi: dicesi Quando il soccorso giunge tardi e inop portuno. V. SOCORSO e PALUBLO.

TOR SU TUTI I PETI, V. TOR.

VOLER FAR EL PETO PIÙ GRANDO DE QUEL CHE SE POL, V. FAR PIÙ DE QUEL CHE SE POL, in FAR.

PETO DE DOLFIN, s. m. T. de'pesc. Riccio Spatago, Animale marino del genere degli Echini, (Rizzo) e conosciuto da'Sistem. col nome di Echinus Spatagus. Egli ha per carattere il corpo ovato, gibboso, con quattro ambulacri infossati e solcati, e l'ano posto lateralmente. La sua spoglia è fragilissima e se ne trova frequentemente sulla spiaggia.

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o zacchere.

Detto per PETOLO, V.

PETOLE DEI CAVELI, Ravviluppamento dei capelli.

Lana

PETOLE DE LA LANA, Palmello, bioccolata e corta che s'ammonta ne'denti del pettine quando si fa lo stame.

LASSAR O RESTAR IN TE LE PETOLE, detto fg. Lasciar al colonnino; Rimaner nelle peste o nelle secche; Lasciar nelle peste o in asso; Rimanere in asso; Lasciare o Restare in isola, Lasciar o Rimanere nelle angustie, nell' imbroglio, nel pericolo.

TRARSE FORA DE LE PETOLE, Uscir del gagno o del fango o d'imbrentina; Trarre il cul del fingo; Spelagarsi, Uscir d'intrigo. V. DESPETOLARSE fondo, vale Cavar altrui d'intrigo o di calamità.

PETOLAR, V. PETEgolar.

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Cavar di

PETOLAR, parlando di uccelletti, Canticchiare; Cantuzzare, Dicesi degli uc

1

celletti che cominciano a cantare o cantano sotto voce.

vale

A

PETOLAR CAMINANDO, Scalpitare, Pestare e Calcar co' piedi in andando. ETOLIN (a) Maniera avv. antiq., che ora dicesi A FIAMPIANIN, Piano piano, pianpianino, Adagio. 'ÈTOLO, s. m. Bambinello; Bambarottolo; Rabacchiuolo; Mammolo; Mammoletto, Dicesi vezzi a Fanciullino. per

In altro sign. Mingherlino; Magrino; Sottilino; Scricciolo, si dice per ischerzo di Persona piccolissima.

PETOLON, s. m. Svesciatore; Rapportatore; Ciarliere. V. SCHITAPETI e PETEGOLO. PETOLÒNI, s. m. Matassate; Tresche; Gherminelle; Amorazzi; Intrighi o imbrogli, specialmente in cose d'amore. V. FUFIGNA.

DIR O CONTAR TUTI I SO PETOLONI, Contare i suoi peccati o le sue maccatelle Propalare i suoi difetti.

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SCOVERZER I PETOLONI, Scoprire gli altari, Dir cose che altri vorrebbe che si

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gli assedianti. Questa specie di cannone si usa anche sui legni armati in mare e ser ve per far qualche scarica da vicino e nell'abbordaggio.

GANDELIER DA PETRIERA, T. Mar. Candelliere da petrero, Forchetta di ferro con due campanelle che sostengono gli orecchioni o bilichi de' petreri. PETRIFICA, V. IMPETRIO. PETUFADA, s. f. Picchiate, in sign. di Percosse, Busse, Battiture.

DARSE UNA BONA PETUFADA, Fare una batosta; Darsene infino a' denti; Fare a' morsi e a calci, Fare una fiera contesa, Darsi le busse a vicenda. Accapigliarsi o Accapellarsi, Tirarsi l'un l'altro i capelli, Acciuffursi; Scardassarsi Pettinarsi; Spellicciarsi.

PETUFAR, v. Percuotere; Picchiare ; Zombolare; Tambussare; Forbottare; Tartassare; Dar busse; Sonare alcuno; Dar la picchierella, Battere alcuno. PETUFARSE IN DO, Avvicendarsi le busse; i pugni, i colpi; Darsi a vicenda. V. PETUFADA.

PEVARADA, s. f. Pèvero, Sorta di salsa o savore fatto di peverada (BRODO) pangrattato, specierie e formaggio lodigiano, la quale ridotta come panatella si mangia colla carne; e s'usa specialmente in Vero

na.

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SALIERA DEL PEVARE, V. SALIERA. PEVARÈLA, V. PEVERÈLA, PEVARIN, add. Insolente; Di fiera vivacità, Agg. a Fanciullo. V. REBEGOLO.

L'È UN PEVARIN, Esser di pepe: dicesi in modo basso di Uomo scaltro e malizioso. PEVARINA, Sputapepe; Dicesi di Donna e vale Arguta nel parlare e di parole piccanti come il pepe.

PEVARIN, s. m. Confortino o Bericuocolo pepato e Pan forte, Ciambelletta intrisa di mele, entrovi pepe. PEVARÒN DE MAR, detto anche DATOLO DE MAR, T. de' Pesc. Muscolo marino, Conchiglia di mare bivalve del genere de' Mitoli o Mituli, chiamata da Linneo Mytilus Lithophagus. Ella ha una figura allungata cilindrica, un po' ricurvata, rotondata alle due estremità. Il suo animale è commestibile, di sapore squisito e ricer cato; il suo colore è di cannella carica. Abita internata nelle pietre dure che stanno sotto all'acqua del mare, in una cavità da sè stessa formatasi. V. L'ATOLO DE

MAR.

PEVARÒNI, s. m. Peperoni o Peveracci, Pianta annuale già detta dal Mattioli Pepe indiano e in Botanica chiamata Capsicum annuum. Il suo frutto consistente in una specie di capsula, acerbo, si acconcia in aceto e si mangia per dare stimolo allo stomaco ed aguzzare l'appetito, avendo il piccante e quasi il gusto del pepe, onde gli è derivato il nome.

PEVERÈLA, s. f. Peperella, Polvere ros

sa che si fa con peveracci maturi pesti, e che in alcuni luoghi d'Italia s'adopera per prpe.

PEVERINA, V. PAVARINA.

PEZO (coll' e larga) add. Peggio o Peggiore, Più cattivo. Usato talvolta coll' articolo in forza di sust. vale Pessimo, e dinota maggior efficacia PEZO DEL DIAVOLO O DE LE CASTAGNOLE DEI SBIRI, Maniere fam. Peggio o Peggiore della mala erba, e vale Pessimo.

PEZO CA PEZO, Maniera fam. Peggio che peggio; Ovv. Più che più, Di più in più. PEZO DE L'ARZENTO O DE L'ORO, V. LI

GA.

AL PEZO DEI PEZI O A TUTO PEZO, Al peggio dei peggi; Alla peggio delle peggio; Alla più trista o fradicia, vale Al peggio che possa succedere, che dicesi ancora, Al peggio andare; A dirti cattivo.

ANDAR DE MAL IN PEZO, Crescer peggio al male; Andar di male in peggio, Esprime aumento di rea qualità, Andar di cattivo stato in peggiore - Degenerare, dicesi delle cose che mutansi di bene in male o di male in peggio, e in particolare de' frutti e delle piante.

FAR A LA PEZO, V. FAR A LA MALEDETA VIA, in FAR.

No GHE XE QUANTO PEZO, Locuz. fam, Non c'è cosa peggiore. Il peggio o La peggior cosa è.

SE POL DAR PEZO? Maniera fam. d'impazienza. Si può sentir cosa peggiore? 'ha di peggio? Tanto ardire? Si può dare azione o scellerato peggiore?

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TOR O AVER EL PEZO, Andare col peggio o colle peggio, vale Rimanere o Áver la parte del torto, al di sotto. Andare a capo rotto.

TOLE EL MANCO PEZO, Il meglio ricolga il peggio, dicesi Quando tra due cose v'è differenza.

PEZÒR, add. Lo stesso che Pɛzo, V. nel primo significato.

PEZORAMENTO, s. m. Peggioramento. PEZORAR, v. Peggiorare, Ridurre di cat

tivo stato in peggiore. PEZZA, s.f. Pezza, Un poco di pannolino.

Taccone, Pezzo di panno con cui si rattoppano i vestimenti METER LE PEZZB, Rappezzare; Rattacconare; Racconciare; e dicesi propr. de' panni.

PEZZA DA FREGAR O FORBIR, Strofinac cio; Strofinacciolo; Sfregatoio, Cencio molle o stoppa o capecchio che si possa tener in mano per istrofinar le stoviglie · Battuffolo o Vello, dicesi Quel cencio che si adopera asciutto. Forbitoio.

PEZZA DA CULO, Pezzolina; Pezza da cesso; Pezza culaia o culare.

PEZZA DA PASSAR, Torcifeccio o Torcifecciolo, Pannolino col quale si preme la feccia.

PEZZA DA PELI, T. de' Barbieri, Strofinacciolo; Forbitoio; Bavaglino, Pezza o Cencio di cui i Barbieri si servono per nettare i rasoi quando radono la barba. PEZZA DA STÙMEGO, V. STO MEGHÌN. PEZZA DA STRISSAR, V. STRISSAR. PEZZA DA TAGIAR, T. Mar. Fionco, Corda che passa per le pulegge della taglia di maestra e del taglione, alla quale si applica la forza de' Marinai per issare l'anten

na.

PEZZA O ZONTA, T. de' cappellai, Fianchetto, Nome che si dà a quelle pezzuole sottili fatte di pele più scelto, onde talvolta i Cappellai cuoprono le parti più apparenti d'un cappello.

PEZZA DE FORMAGIO, Forma o Girella di cacio.

Pezza de LE DONв, Pezza.

PEZZA DF TELA O DE PANO, Pezza, e vale anche La tela intiera di qualunque materia--DA LA MOSTRA SE CONOSSE LA PEZZA, met. A segnali si conoscon le palle; Gli asini si conoscono a' basti, Dalle azioni si conosce la morale di uno.

PARER UNA PEZZA LAVADA, Fare o Avere il viso di panno lavato, e vale Smorto. PEZZA DE TERA, Pezzo di terra, La parte di uno o più campì.

PEZZA, Voce nuova che usasi ne' processi criminali, Pezzo, ed è una Parte riunita del processo, e talvolta un Documento solo.

PEZZA, add. Pezzato, Taccato, cioè Con macchie di varii colori, com'è il mantello di qualche cavallo, che secondo le sue varietà dicesi Nero pezzato, Sauro pezzato; Buio pezzato. ABITO FEZZA, Abito rappezzato o raltopato. V. TACONA. PEZZENTE, add. Pezzente o Peziente; Accattapane; Accattatozzi. Il bisogno lo scanna. Andar pezzendo.

PEZZENTE E BARON, Avere un piè in bor

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METER LA SO PEZZETA IN TUTO, Mettere la lingua o il becco in molle, Si dice di Chi entra a ragionare di cose che nulla gli appartengono. Metter le mani in ogni intriso, vale Ingerirsi in ogni cosa. Dar di becco in ogni cosa, è Voler fare il saccente in ogni cosa.

AVER LA SO PEZZETA, detto fig. Aver l'amante, l'amica, l'amanza, la druda, la concubina, che che ella siasi.

PEZZETA DE LANCHIN, V. LANCHIN. PEZZETÌN, s. m. Pezzettino o Pezzolino, dim. di Pezzetto o Pezzuolo. Piccolo

pezzo di che che sia- Brandellino, Limbelluzzo, Pezzetto di pannolino. PEZZETO, s. m. Pezzetto; Pezzuolo, dim. di Pezzo. Un pezzetto di pane. Tagliare il pane o altro in pezzetti. Qualche pezzuolo di legno. Malva tagliata in li minuti.

pezzuo

UN PEZZETO DE TEMPO, Un pezzuolo o Un pezzetto; Un buon pezzetto, vagliono Un piccolo spazio o tratto di tempo. PEZZO (coll' e larga) s. m. Pezzo, Parte di cosa solida.

Pezzo e nel dimin. Pezzuolo; Pezzet to, dicesi per Frusto, Brano 0 Brandello di che che sia.

Pezzo si dice per Quantità di tempo o di luogo: come Un buon pezzo; Un gran pezzo, Un pezzo fa; Un pezzo prima, e simili; ovv. Gran pezzo; Buona XB UN GRAN PEZZO, E lungo tempo o Lungo tempo è · GHE VORIA UN PEZZO A DIR TUTO, Lungo sarebbe, Mancherebbe il tempo a dir tutto; Ci vorrebbe un gran pezzo o gran pezza o buona

pezza

pezza.

Pezzo d'artiglieria o Pezzo assolutam, si dice l'Artiglieria medesima.

-

PEZZO DE DONA, Schiattona; Una bella schiattona; Bel coramvobis Bella tacca d'uomo; Omaccione - UN BEL PEZZO DE ZOVENE, Un giovane appariscente.

Pezzo d'asino; Pezzo di ribaldo, briccone e simili, si dicono per modo di villania.

V. CAVEZZO.

PEZZO DE PANO) PEZZO DE TELA) PEZZO DE TERA, V. Pezza, PEZZO IN GIAZZO, Gelato, Quei pezzi di gelati artifiziali che si prendono alle botteghe di caffè.

PEZZO PERFETO, Capolavoro, Capo ben lavorato,

ANDAR A PEZZI E BOCONI, Non se tener brano; Cascar a brani, dicesi di Veste. FAR IN PEZZI, Far in pezzi; Fare in ischegge, in pezzetti, in rocchietti.

TRAR A PEZZI E BOCONI, Mandare o Fare in pezzi.

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Dar Fogo al pezzo, Dar fuoco alla girandola, Venire a risoluzione. Dar le vele ai venti, figur. vale Cominciare risolutamente che che sia.

PEZZO (coll'e stretta) s. m. Abete o Abezzo, Sorta d'albero. V. ALBEO. PEZZOLATAR, T. Agr. V. IMPEZZOLATÀR. PEZZOLO (coll' o stretto) s. m. e più comun. PEZZOLI, Cicerchia, chiamata antic. Ervo, Legume notissimo di scorza bianca, nato da una Pianta detta da'Sistem. Ervum Ervilium.

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PEZZON, accr. di Pezzo, in sign. di Quantità di tempo XB UN PEZZÒN, Lungo tempo è, o Un buon pezzo, o Un gran pezzo, Un gran tempo. PEZZON, s. m. T. de' Pesc. Caniccio, Arnese tessuto di cannucce palustri che serve a molti usi tanto domestici che per la pesca e per le ortaglie. Chiamasi porticolarmente con tal nome quel Graticcio ch'è tessuto colle cannucce palustri parallele ad una ad una, a differenza delle GRISIOLE le quali lo sono di più cannucce a manipoli. In Venezia è più conosciuto col nome di GRISIOLA. Auche nel Polesine dicesi PEZZON.

PEZZÒTO, accr. di Pezzèro, V. questa voce nel secondo signif.

Da lì un pezzʊto, Alquanto tempo dopo; Ur pezzuolo dopo.

PI, Più, avv. che dinota maggior quantità in comparazione. V. Più. NO POSSO PI, Non

posso più. PIA, s. f. T. de' Pesc. detto anche PIADA vale Pigliata, ma lo dicono nel sign. di Pesca, Pescagione. V. PICHTATA.

FAR UNA PIA, Far una pesca. PIACARAGUOLI, Voce disprezzativa che davasi dai Castellani ai Nicolotti, lo stes so che PIAGRANZI, V. PIACÈR, s. m. Piacere, Diletto.

PICOLO PIACER, Piaceruzzo o Piaceruc cio, dimin. di Piacere.

GAVEMO EL PIACER DE DARGHE UNA BONA NOVA, Ci gode l'animo di recarle una buona nuova.

AVER PIACER O DISPIACER D'UNA COSSA, Sentir bene o male una cosa.

LA ME FARA SEMPRE FIACER, Essere al piacere d'alcuno, vale Esser pronto a servirlo. Io sono al vostro piacere. chiamansi da noi Quelle spesuzze che si fanno per divertimento, secondo lo stato rispettivo delle persone.

MINUTI PIACERI,

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