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BUSSOLA D'UNA RODA, T. de' Carradori, Boccola o Buccola, Cerchio o Pezzi di ferro, di cui si riveste l'interiore del mozzo delle ruote quando la sala è di legno. Bronzina si dice il cerchio di bronzo.

BUSSOLA, detto in gergo, vale Culo; Natiche; Diretano.

Perdere la bussola, dicesi anche in ver nacolo, di chi nelle sue azioni s'abbandona e non sa più che si faccia, e si perde d'animo; lo che si dice ancora Navigar per perduto. V.. PEnder la tramontana. BUSSOLO, s. m. Bossolo; Bosso; Bossoletto, Vasetto di legno.

BUSSOLO DEL MOLIN, Fusolo, Quel perno di legno che regge le macine del mulino. BUSSOLO DA BALOTAR, V. BOSSOLO. BUSSOLO DEI DAI, Bossolo dei dadi, BUSSOLOTO, s. m. Bussolotto o Bossolo, Vaso ove si mettono i dadi in giuocando.

tori

BUSSOLOTI, Bossoletti o Bossoli da giocolare o Acetaboli, Quei bossoli di latta che maneggiano i bagattellieri e ciurmaper far i loro giuochi di mano, e per far comparir e sparire le pallottole. ZOGAR AI BUSSOLOTI; Giocolare o Giuo colare, Far giuochi o bagattelle, e Mostrar con prestezza di mano o altro quel che non può farsi naturalmente — Detto fig. Giuocar di mano, vale Ingannare, frodare. Lavorar di mano o Bestemmiar colla mano, vale Rubare.

Zogador de bussoLOTI, Bagattelliere; Giocolare; Giuocolatore, Giuocator di ma

no.

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BUTAFÒRA, s. m. Buttafuori, T. Mar. Pezzo di legno lungo e forato, posto alla parte anteriore de' piccoli bastimenti, il quale serve loro di sperone.

BUTAFORA O MANDAFORA, T. di Teatro, Buttafuori, dicesi Colui che avvertisce gli attori di mano in mano che debbono uscire sul palco scenario. BUTAR, v. Buttare; Gettare; Gittare Scagliare o Lanciare e Tirare, Gittar con violenza lontano da sè e contro alcuno.

BUTAR A MONTE O METER A MONTE, V. MONTE.

BUTAR A TERA, Abbattere ; Atterrare; Smantellare, Dicesi delle fabbriche.

BUTAR IN TERA QUALCUN O CONTRO UN MURO, Sbatacchiare alcuno; Sternere; Rovesciare.

BUTAR LA CASA SOTO SORA, Rovistare; Trames tare; Trambustare; Sgominare; Rovigliare; Metter sossopra o sozzopra. BUTAR COL CULO IN SU, V. CULO.

79 BUTAR DE MAL UNA Cossa, Fár mal governo d' una cosa.

BUTAR, parlandosi di alberi, Mettere; Pullulare, Germogliare; Apparire-Mignolare, dicesi del Mandar fuori che fa Ï' olivo le sue boccioline che si chiamano Mignoli Buttare e Gemmare, si dice delle Viti.

Sbocciare, de' Fiori - Sco

MENZAR A BUTÀR, Muoversi TORNÁK A BUTAR, Rimettere. V. Buro.

Im

BUTAR, parlando delle castagne, piolire, Quando di soverchio riscaldate cominciano a vegetare e tâllirė.

BUTAR DE LA BOTA O DEL CARATELO, La botte getta o da. Il vino schizza o scannella, e vale Con impeto.

BUTAR DE LA PENA, La penna non rende o getta, Non serve a scrivere. La pen na getta o rende bene, è il suo contrario BUTAR GROSSO O SOTIL DE LA PENA, Render

grosso o sotiile. BUTAR, parlando di piaghe, Gettare; Sfogare, vale Purgarsi.

BUTAR DEL VIN NEL GOTO, Mescere BUTIME DEL VIN, Mesci.

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BUTAR DE L'UTILE, Buttare; Rendere; Esser utile; Render profitto. La penna getta qualche scudo, vale Lo scrivere fa guadagnare.

BUTAR DRIO LE SPALE UN ONOR, Tirar nel capo un grado, un beneficio.

BUTAR EL MANEGO DRIO A LA MANERA Gittar il manico dietro la scure; Tirar il sacco dietro alle rape, la camicia dietro al giuppone,Sprezzar il meno,perduto il più. BUTAR FOGO, Infuriare; Schizzare o Gettar fuoco e fiamme, Esser in collera. BUTAR FORA, V. GOMITAR.

BUTAR I BRAZZI AL SOLO, Buttare o Gettare le braccia al collo; Avvinchiare al collo; Avvincere colle braccia, Strignere colle braccia.

BUTAR, parlando di metalli, Gettare o Fondere.

BUTÀR IN AQUA UN BASTIMENTO, V. SBA

RAR.

BUTAR IN POZZO UNO, V. Pozzo. BUTAR IN TEL MUSO UNA COSSA, Geltar sul viso o al volto; Buttar negli occhi o in faccia; Rinceffare, Rimproverare, rin

facciare.

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tarsi al cattivo, all' avaro, al furfante, alla disperazione; Darsi alla scapigliatura; Vivere alla scapestrata.

Butarse a la BANDA DE QUALCUN, Rivolgersi ad alcuno, detto fig. vale Aderire a lui, porsi dalla sua.

BUTARSE A L'Aqua o a la sorte, Lanciare il palo, Tentar la fortuna. Andar in corso, si dice in sentimento equivoco e vale Cercar fortuna. Dar le vele a' vent, figur. Intraprendere o Cominciare ri

solutamente che che sia.

BUTARSE A LA STRADA, Gettarsi alla strada; Gettarsi sbandito, Far l'aggressore alla strada.

Butarse de logo UN PIE, Dislogarsi Slogarsi un piede.

Sca

BUTARSE DE LOCO PER QUALCUN, gliarsi per alcuno, detto fig. vale Impegnarsi oltre al convenevole in che che sia a favore d'alcuno,

perpen

BUTARSE FORA, Sporgere o Sporgersi, Uscir checchessia del piano o del dicolo. BUTARSE FORA DAL BALCON, Affacciarsi alla finestra.

BUTARSE FORA, detto fig. di persona, Uscir del manico o Uscir di gatto selvatico, Far più che non si suole. Ei vuol morire, dicesi anche di Chi fa una cosa che non ha mai fatto in vita sua. Colcarsi

o Coricar

BUTARSE IN LETO, si e Accorcarsi, Distendersi per riposare In altro sign. Persi giù; Balzare infermo in un letto, Ammalarsi.

BUTARSELA DA DRIO, G ettarsi le cose dietro o dopo le spalle, 1 ale Metterle in non calle, Dimenticarse e o anche Non carle, Non farne conto.

·BUTARSE MALSAN, Dare in mala sanità; Andarsene pel buco dell' acquaio, cioè Smagrire e struggersi insen sibilmente.

BUTARSE ZO, Avvilirsį; Abbiosciarsi ; Abandonarsi.

BUTARSE ZO SU L'ERBA, Gittarsi stanco su l'erba.

BUTARSE EL TEMPO IN PIOVA O IN NEVE, Risolversi in pioggia o in neve.

Ab

BUTARSE ZO COME UN GRAN PORCO, biosciarsi,Sdraiarsi abbandonatamenteAppanciollarsi significa Distendersi boccone su qualche cosa per dormire o riposarvi. V. STRAVAGARSE · BUTARSE ZO, detto fig. Sdarsi; Annighittirsi; Impigrirsi.

BUTARSE ZO UN POCO, Andar a letto; Velar l'occhio; Sonniferare.

BUTAR SORA LA STRADA O SORA RIO, Riguardar sopra la calle o sopra il canale: dicesi d'Una finestra o simile che sia posto verso una data parte o plaga: che dicesi anche Riescire nella strada o sopra la strada.

co.

BUTAH SOSPIRI, Sospirare, V. TIKAR SU. BUTAR SU AL FOGO, Metter legne al fuo

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BUTAR VIA LA LISSIA E 'L SAON, Perdere il ranno ed il sapone; Andarne il mosto e l'acquerello, vale Metter di suo la fatica e 'l capitale. Gittare il giacchio in sulla siepe; Seminare in sabbia; Fondare o Zappare in terra; Far l'erba a' cani, hanno il medesimo significato.

BUTAR UNA PAROLA, Gettar motto, parola o simili, vale introdurne discorso.

BUTAR ZO DA CAVALO, Scavalcare o Scavallare; Gittare da cavallo, V. SCAVALCAR. BUTAR 20 UNA PORTA, Sprofondare un uscio; Atterrare.

BUTAR ZO UNA SERADURA, Sconficcare; Schiodare una toppa.

BUTAR ZO UNA SCRITURA, Distendere; Fare una scrittura, uno scritto a penna corrente; Gittar sulla carta alcune idee o lo sbozzo d' un' opera.

BUTAR ZO A CAMPANE DOPIE, Tirar giù una lettera; Scrivere come la penna getta, Scrivere senza riflessione, alla buona.

BUTAR ZO UN MURO o altro, Smurare; Spianare; Buttar giù; Demolire. BUTARINI, Antico termine volgare del cessato Governo Veneto. Così chiamavan

si per agg. que'Patrizii, che ne'primi due anni del loro ingresso nel Maggior Consiglio, erano in libertà di variare ivi da un banco all' altro, dopo il qual tempo dovevano sciegliersi quello ove rimaner seduti nelle convocazioni; ed allora perdevano il nome di Bntarini, voce derivata dal verbo BUTAR O BUTARSE cioè GelLarsi o poggiarsi quasi di volo. BUTIRO, V. Borino. BUTIROSO, V. BOTIROSO.

EL BUTIROSO, detto in gergo, vale le Natiche; il Culo.

corpo

BUTO, s. m. Bottone, detto anche Gemma; Occhio; Otricolo e Svernatoio, Quel ovale o conico composto di scaglie o foglie, che nelle piante contiene il ramo o il fiore. Quando nasce sulle radici vivaci, come nelle patate, negli asparagi e simili, chiamasi Turione. Mignolo si dice quello dell' ulivo.

Germe; Germoglio; Germogliamento, dicesi generalmente la prima messa delle piante-Rampollo, il Germoglio che spunta dalle branche e dai rami-Sortita, quello delle radici-Cacchio, Que' primi tralci o messe che fa la vite. Tenerume, la Sostanza tenera degli alberi.

Pollezzola, si dice la Pianta tenera dei polloni che son cresciuti innanzi al tempo

Brocco; Sbrocco; Scrocco; Figlio, propr. Quello che rimette dal bosco tagliato-Brocco e Pipita, dicesi dell' erbeSterpo; Sterpe; Viticchio, Fruscolo o Rimessiticcio stentato. V. BoCOLO.

Becchetto; Beccuccio; Rostrello, chiamasi la Radicula delle piante appena sviluppata-Plumula è il Piccolo fusto del seme il quale spunta immediatamente dopo il rostrello. Bolla, si dice la Pluunla sviluppata e propriamente quando ha messo le prime foglie Lobi o Cotiledoni sono poi Quelle foglie carnute applicate una

sopra l'altra, in mezzo alle quali esiste la Plumula.

Buto d'acqua, Rampollo; e quindi Rampollare il Surgere o Scaturire che fa l'acqua dalla terra Zampillo e Zampilletto o Schizzo d'acqua,Sottil filo d'acqua che schizza fuori da piccolo canaletto come quelli delle fontane artificiali.V. SPI

NELO.

Buti dei bròcoLI, V. BRÒCOLO.

PERDER I BUTI, Ammutolire, dicesi figur, degli occhi delle viti e degli alberi quando perdono le messe.

TIRAR VIA I BUTI A LE PIANTE, Accecare le piante, viti e simili, si dice del Guastar loro gli occhi troncandone le messe. E in sign. neutro pass. Divenir prive de❜loro occhi. Gli occhi della vite aperti acce'cherannosi senza speranza. BUZARA o più copertamente BUDELA, S. f. Baia; Inezia, Frascheria; Frottola; Bagattella, Cosa da nulla..

ANDAR IN BUZARE, Dare in ciampanelle; Dare in ceci o in cenci o in budella, che vagliono Fare delle minchionerie, incorrere in debolezze, non corrispondere all' espettazione in altro senso, Dar ne' gerundii o nelle girelle, Impazzire.

Ciammengola; Bazzicature; Bazziche; Bazzecola; Cianciafruscola; Ciar pa, direbbesi di Cosa di poco pregio.

Bubbola; Fola; Favola, Voce e cosa detta falsamente. V. SLAPA C FOLA.

- Pa

Vescia e

Anfania, Sciocchezze, ciance, bazzecole di chi anfana, cioè di chi s'aggira in parole senza venir a conchiusione stocchiata; Pippionata; Pappolata, vagliono cosa sciocca, scipita – Risoffiamento, Discorso vano. Scerpellone, Error solenne commesso nel parlare o nell'operare. Svarione, dicesi il Detto spropositato.

AVER LA BUZARA SU O AVER LA BUZARA

PER LA TESTA, Aver il broncio; Pigliar il broncio, Esser in collera. Aver la mattana, cioè Una specie di maninconia. Essere impensierito,vale Frastornato da pensieri, di mal umore, infastidito, inquietato. Aver le lune a rovescio; Aver il cimurro, dicesi di Chi ha qualche umore o

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AVER UNA BUZARA PER LA TESTA, Aver un cocomero in capo, Aver alcun dubbio che faccia stare sospeso AVER DE LE BUZARE IN TESTA, Aver de farfallini o delle farfalle o de grilli, Esser mezzo matto. CAZZAR VIA LE BUZARE, Cacciar le passere, detto fig. Cacciare i pensieri noiosi. DIR UNA DUZARA CHE NO POL ESSER, Dire un passerotto, Dire una cosa spropositata e fuor del verisimile-DIR O CONTÀR DE LE BUZARE, Canzonare, cioè Dir fanfaluche.

FAR UNA BUZARA, Far un passo falso; Far un passerotto; Far una corbelleria o castroneria. E fu detto ancora Dar in frittura, Far delle minchionerie.

FAR BUZARA SORA BUZARA, Imbottar sopra la feccia, Errori sopra errori.

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BUZARADA 。 BUDELADA! e BUZARAGNA! Esclamazione di maraviglia, Canchita! Cappita! Capperi! Zoccoli! Finocchi! Poffare il mondo! Eh vatti con Dio! BUZARADAZZO, V. BUDELADAZZO. BUZARAGNA, V. BUZARADA. BUZARAR e BUDELAR, V. Bubbolare, Portar via con inganno. Frodare, Nascondere e celar il vero. Ingannare, Far fraude. V. ROSTIR.

,

BUZARAR O BUDELAR LA CAVALA detto fig. Sdonzellarsi; Dondelarsela; Incantare o Imbottar la nebbia, Perdere il tempo. · Chicchirillare, Trastullarsi in cose da nulla. Badaluccare; Fare a te te cogli spilletti; Dondolar la mattea, Perdere il tempo.-Garabullare, Operar da scioperato senza conchiudere. Menare il can per l'aia, Mandar le cose in lungo.— Abbacare, verbo neut. vale Avvilupparsi, confondersi; star dietro o far che che sia e non trovar la via di terminarla per non aver tanto giudizio o scienza che a ciò basti.

RESTAR BUDELA, Rimanerci o Rimaner preso, cioè Gabbato.

ANDAR O MANDAR A FARSE BUDELÀR, V. ANDAR e MANDAR.

LA ROBA VA A FARSE BUDELAR, La roba va a Patrasso, a Scio, al bordello, in conquasso, in rovina TUTO VA A FARSE BUDELAR, Ogni cosa va a bioscio, alla peggio, a catafascio, all' ingiù FARTE BUDELAR, Vatti con Dio.

VA A

FARSE BUDELAR PER QUALCUN, Far car te false o falsissime per alcuno, Esser pronto a far che che sia per esso.

BUZARARSE DA SO POSTA; Infilzarsi da sè da sè, vale Incorrere disavvedutamente nelle insidie dell' avversario. BÚZARO, add. e nel dimin. BUZARÈto o BUDELETO, Marmocchio, Ragazzo, e dicesi per ischerzo-Mingherlino, vale Magrino, sottilino-Scricciolo, Persona giovane e piccola. Piccin piccino. V. COGIONARIO e MOSTRICHIO.

BUZARON DA UA, Maniera bassa, Scaltro; Furbo in cremisi; Mascagno; Bagnato e cimato. Agg. ad uomo, V. DRETÒN. BUZARONA O BRUTA BUZARÒNA O Bruta E FORA, Detto per agg. a Donna, e s' de Di mal costume, Mondana; Puttana.

s'inten

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HO BUO UNA PAURA BUZARONA, to una battisoffiola delle belle; Ho avuto una paura sgangheratissima.

PUTANA BUZARONA! Espressione di maraviglia, Poffar bacco! V. POFARDÌA. BUZAROSSA! Interiezione di maraviglia, lo stesso che COGIONI ammir. V. BUZARÒTO, Lo stesso che BUZARETO, per Agg. a Persona piccola, ma dicesi in mala parte.

per

BUZAROTO, si dice poi nel sign. di Legnate; Busse e simili, e ancora Paura. DARGHENE UN BUZAROTO, Dar un rovescio o carico di legnate, di bastonate, una bastonatura di santa ragione; Dare un rivellino di mazzate; Suonare a catasta; Dare un carpiccio o un buon carpiccio.

AVERGHENE UN BUZAROTO, Aver una battisoffiola, cusoffiola, balsolata delle buone, Avere una gran paura.

DARSENE UN BUZaròto, V. Dar.

CANI CHE SE NE DA UN BON BUZAROTO Darsene una spellicciatura, dicesi del Mordersi de' cani.

BUZZOLA, s. m. Bozzolao; Ciambella ; Bracciatello e Bracciatella Chiocciolino, dicesi al Bracciatello piccolissimo. Buccellato lo chiamano in alcuni luoghi della Toscana.

BUZZOLA FORTE, Confortino e Bericuocolo, Pane intriso col mele, entrovi spezierie. Panforte, dicesi al Pan pepato inferiore.

BUZZOLA O PARABOTE, Cercine, Riparo formato a guisa di cerchio al capo de'bambini per ripararli dal danno delle percosse in terra. Quindi dicesi Incercinare, Ripararsi il capo col cercine.

BUZZOLA DA MANDOLE, T. de' Speziali, Buscola, Voce di dialetto toscano, Specie di Gabbia fatta di spago rinforzato o sia Sacco dentro al quale si mettono le mandorle pestate per ispremere l'olio.

Buzzola del CARO, Parte del Carro la quale è composta di due parti; la superiore dicesi Rotelli, l' inferiore Sottoruote.

FARSE IN T'UN BUZZOLA, Acchiocciolarsi; Accoccolarsi, Collocarsi a guisa di chiocciola. Fare un chiocciolino; Farsi un nicchio, vale Raggrupparsi colla persona dormendo. BUZZOLADIN BUZZOLAETO m. Ciambelletta o Ciambellina, Piccola ciambella. — Chiocciolino, Focatola o Schiacciatina fatta a foggia di baco avvolto.

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v. Giuntare; Garabullare, Mariolare; Infinocchiare; Dar bubbole o panzane, Ingannare. CABALON, s. m. Gabbatore; Aggiratore, Rigiratore; Frappatore; Busbaccone, CABARÈ, s. m. V. GUANTIERA. CACA, s. f. Cacca, Merda.

FARSE CACA SOTO, Pisciarsi sotto; Dare in ceci o in budella; Far fico, dicesi fig. di Chi non riesce nelle sue operazioni. V. FAR FIASCO.

CACASSENO,

CACHE MOLE, detto puerile, Calzoni agiati, larghi. CACASSENO (coll' e larga) s. m. o Sron Cacacciano, Uomo da nulla. CACATU, s. m. Cacatua, Specie di Pappagallo di coda corta e bianco o giallo nella maggior parte del corpo, con una cresta o ciuffo di color giallo. Linneo lo chiama Psittacus cristatus. CACHIO! Ammir. V. Cazzo. CACIATOR, V. CAZZator. CACIOLA, s. f. V. CAZZÒLA.

CACO, s. m., forse dal barb. Acacus, Semplice, V. CACOMIRO.

CACOFONARIA, s. f. Cacofonia, Mal suono di qualche lettera o voce. CACOMIRO, s. m. dal (Greco Cacomiros cioè Infelice) e vale Balordo; Scimunito; Stolido.

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CADEMICAMENTE, avv. Accademica

mente.

DISCORER CADEMICAMENTE, Dialogizzare; Confabulare; Discorrere. CADÈMICO, add. Accademico.

AFAR CADEMICO, Affare problematico, cioè Disputabile per l'una è l'altra parte, dubbioso.

CADÈNA, s. f. V. Carna.

CADIN, s. m. Voce agr. Chiassaiuola, Quel canale murato che si fa a traverso de' campi a fine di raccorre le acque piovane. CADRA O CADRAO, s. m. Vivandiere; e nel significato vernacolo s'intende Colui che porta e vende cose da mangiare ai Lazzeretti di sanità nei giorni di contumacia. CADUDO, add. V. CASCA.

del

CAECHIA, s. f. T. de' Pesc. Pesce di mare de' Cani, senza spiracoli, chiagenere mato dal Sig. Nardo Squalus plumbeus. Egli ha il muso rotondo, piuttosto comle mascelle fornite di tre serie di presso, denti; quelli della mascella superiore sono piramidali e dentellati, gl'inferiori più. lunghi, stretti e liscii; vedesi una fossetta o incavo circolare alla base della coda; il colore è piombo scuro; arriva ad una discreta grandezza, ed è buono a mangiare. CAECHIA DEL PIE, V. CAICHIA. CAECHIO, V. CAICHIO. CAENA O CADENA, s. f. Catena. Legame per lo più di ferro fatto di maglie commesse insieme. - Detto fig, vale Legame, vincolo, nodo, laccio.

CABNA, detto in T. de Muratori, Cigna di ferro: cioè Quella che cigne e stringe le muraglie.

CAÈNA DEL CAMIN, Catena da fuoco. V. MAPAOR, PAPAÒn e CAPELO DA CAÈNA.

CAÈNE DE LE BARCHE, Catene, Travi che riposano sui contrafforti per sostener la coperta.

CAENA DEL CASTELO, T. Mar. Frontone o Sola, Pezzo di legno intagliato che ricigne superiormente i castelli in tutta la loro larghezza.

CAENA DEL COVEKTO D'UNA CASA, V. Co

VERTO.

CAENA D'UNA CHITARA, Sbarra, Que' regoletti di legno che si metton per fortezza nel fondo d'una chitarra, d'un violi

no etc.

a

CAENA DEL RELOGIO, Catena o Catenella della mostra Catena, dicesi pure quell' arnese a cui sta attaccato il manichetto dell' oriuolo da tasca. V. CAENÈLA,

CAENA DE MONTI, Giogaia.

Catena, T. Mar. Grossa trave che sorregge la nave posta alla banda per carenarla.

METER IN CAENA, Mettere o Porre in catena o Incatenar uno, V. in FERO e CEPO.

No MB TIEN GNANCA LE CAENE, Non mi tengono o Non mi terrebbero le catene : Esprime impazienza, insofferenza. CAENAZZÈTO, s. m. Chiavistellino. V.

CAENAZZO.

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CARNAZZETO DE LA SERADURA, ghetta.

Stan

CAENAZZO, s. m. Chiavistello o Catenaccio, da altri detto anche Catorcio; Perchio e Stile. Serratura da porte e finestre.

Le sue parti sono: Il Bastone, Quel ferro tondo e lungo che scorrendo negli anelli serve a chiudere - L'Anello, Quel ferro in cui entra il bastone-La Maniglia, Quel pezzetto di ferro che serve per alzare il manico e per aprire-II Boncinello - La Boccheto Nasello, V. BOLZONELO ta, Imboccatura in cui entra il bastone. CAENAZZO SCHIZZO, V. CAENAZzeto nel secondo significato.

DAR O METER EL CARNAZZO, Incatenacciare; Inanellare il chiavaccio. V. INCAE

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CAFEAUS s. m. dal Tedesco Caffeehaus, che significa Bottega ove si vende il caffè. Così chiamasi a Venezia quella specie eleganti Caffè, che si trovano ne' giardini o in altrui luoghi di diporto. CAFETARIA, s. f. Caffè, la Bottega dove si vende la bevanda del caffè.

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CAFURLON-ANDAR A CAFURLON, Andare alla malora, all inferno o a farsi friggere.

LI CONSEGNO A L'ARCIDIAMBARNE CH'EL LI PORTA A CAFURLON

2

Maniera d'impazienza, che vuol dire, Li consegno all'arcidiavolo che li porti all' inferno. CAGADA, s. f. Cacata; Evacuazione; Egestione, Il cacare-Cacaia o Cacaiuola esprime il Flusso del ventre. V. CAGarèla.

CAGAE, Cacherie; Leziosaggini, Affettazioni usate da donne per parer graziose o da fanciulli usi a esser troppo vezzeggiati-Caccabaldole; Incaccabaldolatura, vagliono Carezze, vezzi, atti e parole lusinghiere Grazianata, Smorfia di chi fa il grazioso; e quindi a chi lo fa dicesi Graziano. V. MERDE COL CROSTOLO.

Detto Cosa noiosa, Cesso. Dicesi per Cesso anche all'aggravio, debituzzo ed a qualunque altra simil cosa piccola ma no108a-- SEMPRE CAGAE NOVв, Sempre nuo

vi cessi.

Detto

per DE COL CROSTOLO

Bravata a credenza, V. MER- Cacata, dicesi fig. ad Orsata, vale Af

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Impresa male andata

foltata di parole dolenti, risentite, ma poco intese e inconcludenti.

c

OMO CHE GA DE LE CAGAE, Cacapensieri, Uomo difficile.

CAGADINA, s. f. Cacatine, dimin, di Ca

cata

· Cacatura, dicesi Quella che cacano solamente gli animali piccolissimi, e propr. le mosche, V. CAGAURA.

Detto nel sign. di Cagada, V. CAGADONÀO e CACAO, add. m. Voci fam. e plebee che hanno diversi significati secondo l'intenzione di chi le pronunzia. Generalmente sono termini di disprezzo o d'ingiuria equivalenti a Cialtrone; Birbone; Barone; Forca; Tristo; Impiccatello; Guidone; Ovv. a Furbo; Astuto; Scaltrito; Sagace.

CAGADOR e CAGAÒR, s. m. Cacatoio ; Privato; Bottino; Necessario.

Parlando in T, Mar. V. BOTIGLIE.

CAGADÚBI, stitico che in ogni cosa pone difficoltà, Uos. m. Cacapensieri, Uomo mo dubitoso. Finimondone, Chi è timidissimo e sempre teme sciagure-Scettici dicevansi Quegli antichi filosofi che stabilivano per principio Non v'esser nul

la di certo.

CAGAGIO, V. CAGHETE. CAGAGIOLA, s. f. V. in CIEVOLO. CAGA IN BRAGHESSE, s. m. detto fig. d'un uomo, Vigliacco; Pusillanime;

Caca in brache.

GAGAO, V. CAGADONÀO. CAGAÒR, V. CAGADOR.

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CAGAPRESSA, s. m. Cacafretta, Chi si dà fretta fuor di proposito.

CAGAR, v. Cacare; Evacuare; Scaricar

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Cagar de le mosCHE, Impuntare, vale Posarsi o Fermarsi su che che sia.

CAGAR E PISSAR DE LE BESTIE, Stallare: intendesi delle bestie da soma ed anche delle pecore e simili.

CAGAR DURO, Cacar sodo. CAGAR EL SO BISOGNO, Avere il beneficio del corpo.

CAGAR IN LETO, Cacarsi sotto.

CAGAR FORA I BEZZI, Slazzerare; Snocciolare; Sgattigliare, Modi bassi, che vagliono Sborsar danari, ma s'allude nel senso vernacolo a chi è sforzato a darli fuori. CAGAR IN MASTELA, dicesi metafor, per Esser in prigione, perchè i prigionieri hanno per cesso un mastello simile a quelli del vino.

CAGAR PUTELI, modo basso, Sciorinare o Cacar figliuoli, dicesi d'Una donna che partorisca frequentemente. Che fistol venga a chi in terra il cacò.

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CAGHETE (coll'e stretta) s. m. sing. Favetta, dicesi a Giovane orgogliosetto; Saccentino; Saccentuzzo; Filosofino; Presontuosello; Arrogantuccio; Arrogantello; Letteruto Arcifanfano, dicesi per ischerzo a Colui che millantandosi di d'uomo, si fa altrui conoscere per iscemgranpio e per vano, che si dice ancora, Cacasodo; Sputasenno; Sputasodo. V. SPUZ ZETA E ZIZOLOTO. CAGHEZZO, s. m. Cacheria; Leziosaggi ne; Smorfia, Affettazione-FAR DEI GAGHEZZI, Far delle smorfie, delle cacherie. CAGIA, add. Cagliato; Quagliato; Rap preso; Coagulato; Condensato; Rassodato; Congelato; Assevato, dicesi del Latte o simile che si condensa o rappiglia. V. CAGIARSE.

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CAGIARSE DEL METALO, Far migliaccio, T. de' Gettatori, Quando per inavvertenza il metallo già fuso viensi a raffreddare, e si rappiglia.

CAGIO, s. m. Caglio; Quaglio; Coagulo,
Tutto ciò che serve a rappigliare il latte.
Presame o Presura, si chiama Quello
degli animali.

CAGNA, s.f. Cagna, La femmina del cane.
Detto per agg, a Donna, Cagna, e ya
le Perfida, traditrice, crudele. Presso í
poeti, Fera.

CAGNA, dicesi fam, e fig. nel sign, di Carota; Fiaba; Favola; Favolaccia, Racconto inventato o bugiardo DIR DE LZ

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