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Queste cose si agitavano universalmente, ma soltanto a gradi l'opinione si veniva rischiarando, e ne acquistava autorità. Imperocchè non si vuol dimenticare che nei paesi aventi un governo rappresentativo, è sempre la ragione pubblica che da ultimo vince la pruova. Però quello che negli Stati monarchici assoluti un buono e dotto Principe può fare a vantaggio dei popoli anche ignari e recusanti, non si ottiene negli Stati liberi che a poco a poco e per universal persuasione. Il che fu manifesto nel 1841 quando il Ministero di Lord Melbourne, prestando orecchio alle doglianze del commercio e dell'industria, tentò di modificare la tariffa delle materie gregge, e di sostituire alla scala mobile dei grani un diritto unico e stabile di 8 scellini. Ma l' opinione non era per anco matura, nè il Parlamento solo ributtò la proposta, ma la maggiorità stessa del paese le si manifestò avversa nelle elezioni. Nondimeno il partito della riforma si vantaggiava ognora di numero e di potere, tanto che successe Roberto Peel al ministero Melbourne, e recato a quell' alto grado dai fautori del monopolio, egli primo, accortissimo com' era, ideando un cambiamento nella legge frumentaria, diminuì il massimo della gabella, ne rettificò alcune parti, e la rese più regolare ed ordinata.

In questo mezzo cominciava ad ampliarsi e ad acquistar grido una Società, della quale importa che noi tocchiamo in breve l' origine e i progressi, poichè si deve ad essa per gran parte la presente riforma.1 La fondarono in Manchester un Cobden, un Bright, un Wilson, e pochi altri benemeriti. Questi, fermamente convinti dei principii della libertà commerciale, stabilirono insieme di adoperare ogni mezzo dalle leggi concesso per volgere a favor loro

'V. Cobden et la Ligue, ou l'agitation anglaise pour la liberté du commerce, par Bastiat. Paris, 1845.

MINGHETTI.

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le menti, e di non riposar mai finchè non fossero gli intol lerabili abusi delle gabelle aboliti. Prendevan conforto all' impresa da esempi recenti e concludentissimi che il volere fortemente, e l'operare con perseveranza avean potuto rimuovere ostacoli giudicati insuperabili, raggiungere successi da prima insperati. Ricordavano che Lord Grey, giovine ancora, avea proposto certe mutazioni politiche, e che combattuto e deriso in sul cominciare, dopo quaranta anni di sforzi, potè con universale consentimento adempirle. Ricordavano Wilberforce fattosi impugnatore della schiavitù nelle colonie, come vincesse il partito dell' emancipazione contro la lunga ed ostinata guerra dei possessori e trafficatori di uomini, in onta alle sinistre previsioni dei paurosi di ogni novità, nonostante le somme esorbitanti che quella legge costò all' erario già esausto. Perchè non tentare il medesimo contro i monopolii, le tasse proibitive, e le leggi dei cereali, che essi chiamavano il codice della fame? Questo fu adunque il fine loro precipuo, e benchè in generale predicassero ogni altra franchigia commerciale, s'intitolarono Lega contro la legge dei grani (Anti-Corn-Law-League). Del resto, ogni altra politica disquisizione abbandonavano, mostravansi alieni da ogni setta, e le parole loro eran solo di ordine e di tranquillità. Primieramente chiesero per lettere l'assenso degli uomini dotti in economia, dei più reputati e probi negoziatori, e di quanti autorevoli uomini poterono collegarsi: poi vennero all' opera. Voleasi indurre negli animi ancora dubitanti il convincimento, e confutare col raziocinio i sofismi degli avversarii. A tal fine tennero frequenti adunanze, parlarono nelle piazze e nelle campagne, scrissero discorsi, giornali, dialoghi acconci anche alle menti più semplici, mandarono in ogni parte d' Inghilterra uomini deputati a professare in pubbliche e gratuite lezioni le teoriche loro. È singolare il ragguaglio sol delle ope

rette dispensate in dono su questa materia, che di numero oltrepassano i dieci milioni. È singolare veder l'operosità di Cobden e dei suoi colleghi, e l'ardore con che seguivano l'impresa. Ad ogni occasione di ritrovo mostravansi, e parlavano nelle città, nelle castella, nelle ville, correndo per le vie ferrate in un medesimo giorno qui il mattino, qua verso il tramontar del sole, altrove la sera. Tutti accoglievano con benignità, li esortavano a diffondere quelle dottrine fra i parenti e gli amici loro, le donne sovrattutto invitavano e careggiavano. Voi, diceano, che siete tanta e sì gentil parte della società, non isdegnate occuparvi di cose, le quali a prima giunta paion troppo aride ed astratte. Che se i vostri studi e il vostro diletto è nella poesia e nelle geniali lettere, pensate nondimeno che queste questioni economiche riguardano la vita, e la felicità del popolo. Ma qual cosa può confortarci più della vostra presenza é del vostro plauso alla generosa opera che da tante contrarietà è attraversata?

Molto si giovava la Lega del sussidio delle donne per raccogliere danaro; perocchè faceva mestieri di non lievi somme a intraprendere viaggi, rimunerare maestri, pubblicare e diffondere libri. Così da volontarie soscrizioni ebbero nel 1839 cinque mila lire sterline, nel 1843 cinquanta mila, nel 1844 cento mila, nel 1845 duecento cinquanta mila.1 Ed io mi ricordo di aver veduto in Londra uno dei principali teatri addobbato a festa, e pieno di mercatanzie donate d'ogni parte d' Inghilterra. Quivi gentili e leggiadre signore rivendeano in pro della Lega, e fu per molti giorni una grande calca di visitatori e di compra

'L'ardore in favor della Lega era grandissimo, specialmente nelle piccole città, e spesso di là venivano, a ragguaglio, i maggiori donativi. Così, per esempio, nella piccola e peschereccia città scozzese di Kirckaldy, che non ha più di tre mila abitanti, furono raccolti in meno di due ore 48 mila franchi,

tori. Le quali particolarità, forse un poco troppo minute, io non ho voluto tacere, perchè elle ci danno un concetto dell' indole e costumi di quel popolo. Ma dopo aver colla persuasione allacciata la moltitudine, importava massimamente ottener l'assenso dei Parlamenti. Quindi ad ogni nuova elezione accorrevano i capi della Lega, e uno degli aderenti con lodi, con esortazioni, con bandi presentavano al popolo, e di tal modo vinsero nella stessa città di Londra che fosse eletto uno dei loro a preferenza del signor Baring, capo di una gran casa di banchieri, e sostenuto da tutta la nobiltà. Ogni anno poi veniva imperturbato il Villiers alla Camera dei Comuni, e proponeva il partito per l' abolizione della legge frumentaria, e benchè fosse ognora ributtato, gli avversarii notavano con rammarico che i voti a lui contrarii ogni anno diminuivano. La Lega avea in breve tempo acquistato credito, potenza e ricchezze; agli uni ispirava fiducia, agli altri diveniva formidabile.

Abbiamo detto che Roberto Peel, inalzato al governo dai partigiani del privilegio, contro ogni loro aspettazione mise mano egli medesimo il primo nella legge dei cereali. Pare che quel Ministro sagacissimo (del quale suol dirsi volgarmente nell' isola, che niuno meglio di luiconosce i segni del tempo) antivedesse fin d'allora l'abolizione dei monopolii, e si sforzasse d' impedirne la subitanea rovina con gradate concessioni. Ma grave certamente e difficile era il carico affidatogli, sendo a quei giorni un grande incaglio nei negozii, e bisognando migliorare la condizione del popolo senza aombrar troppo, e sdegnare l'aristocrazia, della quale era considerato come guidatore. Soprattutto si parea necessario riempire subito il vuoto erario, e riordinare le finanze, al che provvide il Ministro con un'arditissima legge fatta accettare per tre anni, poi rinnovata per altri cinque sino al 1848. Ciò era

una imposizione sopra le rendite di qualsivoglia genere o qualità elle fossero (income-tax). Ogni cittadino che ha l'entrata netta di oltre 150 lire sterline annue, o gli venga questa da beni rurali o da traffici o da checchè altro, paga proporzionato il balzello. Si è creduto da alcuni che questa legge, decretata a tempo, sia per divenire in appresso perpetua; ma intorno a ciò non saprei argomentare con probabilità: ben parmi che ad ogni modo l' aristocrazia ne acquisti abito di sostenere una parte delle gravezze pubbliche; laonde, posto ancora che simigliante tassa fosse tolta, sarebbe più agevole sostituirne una diretta sovra i terreni, e parificare in ciò la Gran Bretagna colle altre nazioni d'Europa. Riempiuto così l'erario, rassicurati gli animi, e rassodato il credito pubblico, incominciò Peel nel 1841, come per saggio, a riformare le dogane, notando attentamente i risultati della esperienza, e così ha continuato a grado a grado l'impresa pel corso di quattro anni: non toccò più, è vero, il monopolio dei grani, ma permise le farine, gli olii, il riso, il caffè, e molti materiali delle arti con moderatissimi diritti; il dazio sopra 350 capi d'industria sbassò. Gli effetti di queste mutazioni trapassarono ogni buona fidanza. La esportazione dall' Inghilterra in due anni salì da 42 milioni di sterline fino a 56; il Tesoro, che si dubitava dovesse patirne, n' ebbe per contrario vantaggio, poichè la quantità maggiore delle merci importate suppli alla gravezza dei balzelli; diminuirono i soccorsi necessari ai poveri, le case di ricovero si vuotarono, i delitti scemarono in ragione di 20 per 100 dal passato, gli operai ebbero lavoro in copia e si manifestarono evidenti i segni della prosperità pubblica.

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- V. ancora Glad

1 V. i discorsi di Peel del 27 gennaio e seguenti. stone, Remarks upon recent commercial legislation. London, 1845.

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