LV. Quanto facilmente si conducono le
cose in quella città dove la moltitu-
dine non è corrotta; e che dove è
equalità non si può fare principato;
e dove la non è, non si può far re-
pubblica.
LVI. Innanzi che seguano i grandi Ac-
cidenti in una città o in una provin-
cia, vengono segni che li pronosticano
o uomini che li predicono.
LVII. La Plebe insieme è gagliarda, di
per sè è debole.