La Divina commedia di Dante, Volume 1James Bain, 1819 |
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Parole e frasi comuni
Acheronte alcun Alichin Allor altra altrui amendue anime appresso Argomento Arno assai avea Barbariccia Bertram dal Bornio bolgia buon maestro cammino CANTO Cerbero cerchio ch'a ch'è ch'i che'l ciascun Ciel Ciriatto colui convien cotal cotanto d'ogni Dante Dicendo dietro dimanda dimmi dinanzi dissi dolce dolente dolor Draghignazzo duol E'l duca eran favella fece Fialte fiamma fiera Flegetonte Flegias fossi fuggir fummo gente Gerion giace girone giuso Graffiacan gran gridò guarda Inferno Jacopo Rusticucci l'aer l'altro l'un lagrime lasso levò Libicocco loco lunga luogo Malacoda medesmo mondo morte mosse occhi omai ottavo cerchio parea parlar parole passo paura peccator petto piange pianto piè piedi poco Poeta Poscia quei quì Quivi ripa Rispose Rubicante sangue sanza scoglio selva settimo cerchio Sì ch siete sovra spirto terra tosto trista valle Vanni Fucci veder vedi veggio venir vidi Virgilio viso volse volto
Brani popolari
Pagina 1 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Pagina 90 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Pagina 125 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza: Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Pagina 25 - Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante. Mentre che F uno spirto questo disse, L' altro piangeva sì, che di pietade Io venni men, così com' io morisse, E caddi come corpo morto cade.
Pagina 22 - Intesi, eh' a cosi fatto tormento Sono dannati i peccator carnali, Che la ragion sommettono al talento. E come gli stornei ne portan l'ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, , , Cosi quel fiato gli spiriti mali.
Pagina 4 - Ch' ella mi fa tremar le vene ei polsi. A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che...
Pagina 11 - Per me si va nell' eterno dolore , Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate , La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza , voi , ch' entrate. Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta : Perch' io : Maestro , il senso lor m
Pagina 54 - Tal , ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotai di quel burraio era la scesa. E in su la punta della rotta lacca L...
Pagina 3 - Quando vidi costui nel gran diserto : Miserere di me, gridai a lui, Qual che tu sii od ombra od uomo certo.
Pagina 5 - Ond' io per lo tuo me' penso e discerno, Che tu mi segui, ed io sarò tua guida, E trarrotti di qui per luogo eterno...