Sonetti romaneschi ed altre poesie satiriche

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Tip. Frankliniana, 1886 - 192 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 87 - Cardinal Vicario parla chiaro ; Nun sete, pare a me, tanto somaro De nun vede da voi quer che c
Pagina ii - Autore intende vaierai de' diritti di proprietà accordatigli dalle vigenti leggi , e dichiara di ritenere come falsificate tutte le copie di questo libro non munite della seguente firma. ^Carissimo lettore^ Ho sentito dire che tutti gli autori, quando stampano libri, o bene o male e
Pagina 11 - Perchè in quattr'anni nun ha mai parlato. Guardate un po si che gentaccia sciocca !. Dice in quattr'anni nun ha mai panato : Come se parla cor boccone in bocca?
Pagina 33 - Romani, co li strilli e co li canti Se tiè arta d'Itaja la banniera E er Papa ha da casca nun ce sò Santi.
Pagina iii - Belli, i quali non costituiscono'soltanto il più solenne e artistico monumento di questo efficacissimo dialetto romano, ma sono altresi opera eminentemente poetica, anche esaminati sotto il riguardo della letteratura generale della nazione e sono, al tempo stesso, e più saranno in avvenire, commento preziosissimo alla storia privata, civile e politica di Roma, dal 1815 al 1860.
Pagina 180 - E ch'avranno imparato un po' d'Ingrese Pe' potè chiacchierà co' l'Affricani. Tu potrai vede che co' poche spese Senza sparà un fucile o arzà le mani Li fanno emigrà tutti dar paese E li manneno qui come gabbiani. E si viengheno qui tu pòi sta certo Che bazzicanno un po...
Pagina 33 - Ma nun ve spaventate si ha cambiato Er nome; in fin de conti la morale È sempre quella de strillà: e chi ha fiato Pò entracce come prima, tale e quale.
Pagina iv - IV — sua riproduzione del vero, mercè il realism: sovranamente artistico de' suoi bozzetti, che molti fatti generali della storia di Roma troveranno la loro esplicazione e che la relazione, onde son congiunti ira loro, apparirà nettamente manifesta agli studiosi e che la ricostruzione dell'epoca nostra potrà esser fatta, senza lacune incomprensibili e senza alterazione della verità.
Pagina 48 - Perde e biastima, vince e fa er buffone; Legge la Frusta, l'Armonia, la Stella, (1) Pija quatrini e da banedizzionn. Poi pranza, e doppo pranzo va in giardino E li, a quanto 'no Sguizzerà me dissa, Gioca, pe i'a un po...

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