Spicilegium Romanum, Volume 1Angelo Mai Typis Collegii Urbani, 1839 |
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... Alfonso re di Napoli 4. Federico duca d ' Urbino 5. Alessandro Sforza 6. Gostanzo Sforza · . pag . I 24 62 94 148 153 7. Branda . 8. De ' Correri 9. Albergati 10. Cesarini 11. Capranica 12. Bessarione 13. Roverella PARTE 11. CARDINALI ...
... Alfonso re di Napoli 4. Federico duca d ' Urbino 5. Alessandro Sforza 6. Gostanzo Sforza · . pag . I 24 62 94 148 153 7. Branda . 8. De ' Correri 9. Albergati 10. Cesarini 11. Capranica 12. Bessarione 13. Roverella PARTE 11. CARDINALI ...
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... Alfonso di Portogallo · 49. Gregorio di Corero . 50. Andrea Ols 51. Ambrogio camaldolese · • • • . 224 244 · 253 255 · 257 · 258 260 · 261 · 263 264 265 267 · 269 · 270 · 271 · 273 - 273 274 276 280 283 286 . 292 300 · 306 309 311 314 ...
... Alfonso di Portogallo · 49. Gregorio di Corero . 50. Andrea Ols 51. Ambrogio camaldolese · • • • . 224 244 · 253 255 · 257 · 258 260 · 261 · 263 264 265 267 · 269 · 270 · 271 · 273 - 273 274 276 280 283 286 . 292 300 · 306 309 311 314 ...
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... Alfonso , perchè erano premiati e avuti in sommo grado , quanti degni iscrittori furono , e quante degne opere furono e tradotte e composte , mediante i premi dati da sì liberali principi , quanto fu- rono i dua nominati , la fama de ...
... Alfonso , perchè erano premiati e avuti in sommo grado , quanti degni iscrittori furono , e quante degne opere furono e tradotte e composte , mediante i premi dati da sì liberali principi , quanto fu- rono i dua nominati , la fama de ...
Pagina 35
... Alfonso e col duca Filippo , come appresso si vede . Istato alquanto a Firenze , e compiuta la sua com- missione , si ritornò a Roma ; ed il Papa di nuovo lo mandò ambasciadore al re Alfonso per cose importan- tissime appartenenti a ...
... Alfonso e col duca Filippo , come appresso si vede . Istato alquanto a Firenze , e compiuta la sua com- missione , si ritornò a Roma ; ed il Papa di nuovo lo mandò ambasciadore al re Alfonso per cose importan- tissime appartenenti a ...
Pagina 46
... Alfonso n'era stato lasciato fuori da ' Viniziani . Ora perchè ogni cosa posasse , avendo lasciato i Vi- niziani il luogo al Re , con grandissimo suo carico , dovendo essere nella lega come principale , sendo in lega con loro , papa ...
... Alfonso n'era stato lasciato fuori da ' Viniziani . Ora perchè ogni cosa posasse , avendo lasciato i Vi- niziani il luogo al Re , con grandissimo suo carico , dovendo essere nella lega come principale , sendo in lega con loro , papa ...
Parole e frasi comuni
Alfonso ambasciadore andasse andava andò andorono appresso Arezzo assai avendo avesse avessino avuto buona buonissima Cardinale casa ch'egli ch'era chiesa città cittadini colla concilio di Basilea corte Cosimo costumi danari degni degnissima degnità detto dipoi dissima dotti dottissimo drento ebbe ebbono eglino erano facesse fare fece figliuolo Fiorentini fiorini Firenze frate Ambrogio fusse fussino Giannozzo Manetti governo grandissima riputazione grandissimo onore greco Iddio ignuno infino innanzi Istando istare istato istava istette istimato l'arcivescovo l'opere latino laudabili condizioni lettere libri limosine lingua latina luogo Maestà maestro Tomaso mandò messer Agnolo messer Antonio messer Giannozzo messer Giovanni messer Lionardo messer Palla Nicolò Piccinino ognuno opere Pagolo Pandolfo papa Callisto papa Eugenio papa Martino papa Nicola Piero di Cosimo pigliare Pontefice poteva quegli ragioni rispuose Santità santo sanza seguitare Signoria simo singulari uomini uomo v'era veduto venire venne vescovo Vespasiano Viniziani virtù voleva volle volse voluntà
Brani popolari
Pagina 556 - Fatto questo, cominciò a comporre; e delle prime cose che facesse, dimonstrò d'essere dottissimo ed eloquentissimo, e venne in luogo, ch'egli erano stati circa anni mille, che non era giunto persona, dove giunse messer Lionardo. Cominciò a crescere la fama sua ogni dì più per tutta Italia vedendo l'opere sue e il suo stile inusitato in più secoli.
Pagina 459 - Etica d' Aristotele. Fu messer Agnolo molto onorato nella sua republica, e nella città, di tutti gli onori che si possono attribuire a uno cittadino; e fuori della città, in tutte le degne legazioni alle quali si può andare. Nella sua gioventù, sendo confinato Cosimo, e restato messer Agnolo, venne uno dì a parole con uno de' primi di quello governo, e vennono in tanta differenza, che messer Agnolo fu preso e mandato al capitano; e avendo tenute molte pratiche co' fuorusciti, lo feciono collare...
Pagina 135 - ... tante fabriche quante ha fatte. In quella terra di quegli del suo paese, non vi si vede ignuno che vada mendicando. Se interveniva che per qualche ispiacevolezza o per non osservare gli statuti e la legge loro alcuno ne fusse condannato, veniva di poi al signore per grazia, e faceva loro quello che domandavano, in modo che ognuno si partiva contento. Da una cosa...
Pagina 554 - Lionardo ed a messer Poggio non era notizia di cosa veruna che avessino fatta i Fiorentini , in latino e storia propria appartenente a. loro. Messer Poggio seguita la sua istoria dopo messer Lionardo , e falla latina come lui. E Giovanni Villani iscrive una istoria universale volgare di tutte le cose occorse in ogni luogo , e con queste mescola le cose di Firenze occorse secondo il tempo. Il medesimo fece messer Filippo Villani seguitando Giovanni Villani. Loro soli sono quelli che l' hanno illustrata...
Pagina 288 - Guerino, messer Giovanni vescovo di Cinque Chiese, che fu dottissimo in greco e in latino, e attissimo di comporre in versi e in prosa ; che fu de' più degni uomini che fussino mai in quella provincia in ogni cosa universalmente, come si dirà nella Vita sua. Non bastò questo ; ch...
Pagina 638 - Francesco rispuose, com' egli faceva pensiero visitare il re Alfonso , e poi venire alla sua Santità. Papa Nicola, che sempre era stato amatore degli uomini litterati, volle che messer Francesco conoscesse la sua gratitudine, e pigliò uno legato di ducati cinquecento, e sì gli disse: messer Francesco, questi danari vi voglio io dare, perché vi possiate fare le spese per la via (5).
Pagina 15 - Costantinopoli con tutti i vescovi e arcivescovi greci : il papa era parato in pontificale, e tutti i cardinali co' piviali, ei vescovi cardinali colle mitere di damaschino bianco , e tutti i vescovi...
Pagina 356 - Conosciuto questo, non gli fece altro, se non che gli levò la commessione, che non volle che facesse più i fatti sua, sanza fargli cosa alcuna, o dirgli nulla; che aveva speso, per le sua mani, grande somma di danari, che aggiugnevano presso a cento mila fiorini. Per tutta la città era la fama di costui, quello che aveva fatto; e non si parlava d'altro; e dov' egli andava, era rimproverato.
Pagina 510 - Bart.) accetto alla sua patria, e nella città e fuori ebbe tutte le degnità che si possono dare a uno cittadino, e di tutte riportò grandissimo onore alla sua patria. Era uomo temperato, modesto, nimico degli iscandoli, giusto e intero ne...
Pagina 440 - Santità in concistoro co' cardinali, e avendosi a parlare di alcune .cose che domandava Donato, per parte della sua Signoria, usò papa Pagolo in sua commendazione queste parole : che nel tempo del suo pontificato, non v' era istato ambasciadore, che l' avesse soddisfatto quanto Donato, in tutte le parti che si richieggono a uno ambasciadore.