Spicilegium Romanum, Volume 1Angelo Mai Typis Collegii Urbani, 1839 |
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... Santità , con più brevità che sia possibile , per tante sua laudabili condizioni ; che se fosse stato al tempo degli antichi l'arebbono illustrato con le lettere loro . Vedrassi nella vita di si degno Pontefice quanta forza abbino avuto ...
... Santità , con più brevità che sia possibile , per tante sua laudabili condizioni ; che se fosse stato al tempo degli antichi l'arebbono illustrato con le lettere loro . Vedrassi nella vita di si degno Pontefice quanta forza abbino avuto ...
Pagina 6
... Santità non faceva messer Ga- briello , col quale egli s ' era allevato e fattosi religio- so . Fu contento papa Gregorio che fusse insieme con messer Antonio . E così fu fatto Cardinale da papa Gre- gorio . Fatto Cardinale , istette ...
... Santità non faceva messer Ga- briello , col quale egli s ' era allevato e fattosi religio- so . Fu contento papa Gregorio che fusse insieme con messer Antonio . E così fu fatto Cardinale da papa Gre- gorio . Fatto Cardinale , istette ...
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... Santità fussino confinati , Non si potè mai placare la mente della Santità sua , ed arebbe fatto ogni cosa 8 EUGENIO IV .
... Santità fussino confinati , Non si potè mai placare la mente della Santità sua , ed arebbe fatto ogni cosa 8 EUGENIO IV .
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... Santità a Firenze in questo mo- do , attendeva con ogni diligenza a riformare la chie- sa , e fare che i religiosi ... Santità ispendervi dentro ducati dieci mi- la , ed andò a quaranta mila . E riformò la Badia di Firenze ; benchè ella ...
... Santità a Firenze in questo mo- do , attendeva con ogni diligenza a riformare la chie- sa , e fare che i religiosi ... Santità ispendervi dentro ducati dieci mi- la , ed andò a quaranta mila . E riformò la Badia di Firenze ; benchè ella ...
Pagina 14
... . Ed avendone la sua Santità in corte assai , venivano quindi presente il Pontefice e tutta la corte di Roma , a disputare di queste differenze , che erano tra l ' una chiesa e l'altra ; ed era la principale , e 14 EUGENIO IV .
... . Ed avendone la sua Santità in corte assai , venivano quindi presente il Pontefice e tutta la corte di Roma , a disputare di queste differenze , che erano tra l ' una chiesa e l'altra ; ed era la principale , e 14 EUGENIO IV .
Parole e frasi comuni
Alfonso ambasciadore andasse andava andò andorono appresso Arezzo assai avendo avesse avessino avuto buona buonissima Cardinale casa ch'egli ch'era chiesa città cittadini colla concilio di Basilea corte Cosimo costumi danari degni degnissima degnità detto dipoi dissima dotti dottissimo drento ebbe ebbono eglino erano facesse fare fece figliuolo Fiorentini fiorini Firenze frate Ambrogio fusse fussino Giannozzo Manetti governo grandissima riputazione grandissimo onore greco Iddio ignuno infino innanzi Istando istare istato istava istette istimato l'arcivescovo l'opere latino laudabili condizioni lettere libri limosine lingua latina luogo Maestà maestro Tomaso mandò messer Agnolo messer Antonio messer Giannozzo messer Giovanni messer Lionardo messer Palla Nicolò Piccinino ognuno opere Pagolo Pandolfo papa Callisto papa Eugenio papa Martino papa Nicola Piero di Cosimo pigliare Pontefice poteva quegli ragioni rispuose Santità santo sanza seguitare Signoria simo singulari uomini uomo v'era veduto venire venne vescovo Vespasiano Viniziani virtù voleva volle volse voluntà
Brani popolari
Pagina 556 - Fatto questo, cominciò a comporre; e delle prime cose che facesse, dimonstrò d'essere dottissimo ed eloquentissimo, e venne in luogo, ch'egli erano stati circa anni mille, che non era giunto persona, dove giunse messer Lionardo. Cominciò a crescere la fama sua ogni dì più per tutta Italia vedendo l'opere sue e il suo stile inusitato in più secoli.
Pagina 459 - Etica d' Aristotele. Fu messer Agnolo molto onorato nella sua republica, e nella città, di tutti gli onori che si possono attribuire a uno cittadino; e fuori della città, in tutte le degne legazioni alle quali si può andare. Nella sua gioventù, sendo confinato Cosimo, e restato messer Agnolo, venne uno dì a parole con uno de' primi di quello governo, e vennono in tanta differenza, che messer Agnolo fu preso e mandato al capitano; e avendo tenute molte pratiche co' fuorusciti, lo feciono collare...
Pagina 135 - ... tante fabriche quante ha fatte. In quella terra di quegli del suo paese, non vi si vede ignuno che vada mendicando. Se interveniva che per qualche ispiacevolezza o per non osservare gli statuti e la legge loro alcuno ne fusse condannato, veniva di poi al signore per grazia, e faceva loro quello che domandavano, in modo che ognuno si partiva contento. Da una cosa...
Pagina 554 - Lionardo ed a messer Poggio non era notizia di cosa veruna che avessino fatta i Fiorentini , in latino e storia propria appartenente a. loro. Messer Poggio seguita la sua istoria dopo messer Lionardo , e falla latina come lui. E Giovanni Villani iscrive una istoria universale volgare di tutte le cose occorse in ogni luogo , e con queste mescola le cose di Firenze occorse secondo il tempo. Il medesimo fece messer Filippo Villani seguitando Giovanni Villani. Loro soli sono quelli che l' hanno illustrata...
Pagina 288 - Guerino, messer Giovanni vescovo di Cinque Chiese, che fu dottissimo in greco e in latino, e attissimo di comporre in versi e in prosa ; che fu de' più degni uomini che fussino mai in quella provincia in ogni cosa universalmente, come si dirà nella Vita sua. Non bastò questo ; ch...
Pagina 638 - Francesco rispuose, com' egli faceva pensiero visitare il re Alfonso , e poi venire alla sua Santità. Papa Nicola, che sempre era stato amatore degli uomini litterati, volle che messer Francesco conoscesse la sua gratitudine, e pigliò uno legato di ducati cinquecento, e sì gli disse: messer Francesco, questi danari vi voglio io dare, perché vi possiate fare le spese per la via (5).
Pagina 15 - Costantinopoli con tutti i vescovi e arcivescovi greci : il papa era parato in pontificale, e tutti i cardinali co' piviali, ei vescovi cardinali colle mitere di damaschino bianco , e tutti i vescovi...
Pagina 356 - Conosciuto questo, non gli fece altro, se non che gli levò la commessione, che non volle che facesse più i fatti sua, sanza fargli cosa alcuna, o dirgli nulla; che aveva speso, per le sua mani, grande somma di danari, che aggiugnevano presso a cento mila fiorini. Per tutta la città era la fama di costui, quello che aveva fatto; e non si parlava d'altro; e dov' egli andava, era rimproverato.
Pagina 510 - Bart.) accetto alla sua patria, e nella città e fuori ebbe tutte le degnità che si possono dare a uno cittadino, e di tutte riportò grandissimo onore alla sua patria. Era uomo temperato, modesto, nimico degli iscandoli, giusto e intero ne...
Pagina 440 - Santità in concistoro co' cardinali, e avendosi a parlare di alcune .cose che domandava Donato, per parte della sua Signoria, usò papa Pagolo in sua commendazione queste parole : che nel tempo del suo pontificato, non v' era istato ambasciadore, che l' avesse soddisfatto quanto Donato, in tutte le parti che si richieggono a uno ambasciadore.