Cronica di Giovanni Villani: a miglior lezione ridotta coll' aiuto de' testi a penna, Volume 2Magheri, 1823 |
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Parole e frasi comuni
ambasciadori appresso Araona Aretini Arezzo armata arme assedio avea avea nome baroni battaglia buono cacciati cagione capitano cardinale Carlo Carlo conte castello cavalieri cavallo e a ch'era Cicilia Ciciliani colla comune di Firenze consiglio contado conte Guido conte Ugolino cristiani Cristo Curradino d'Araona detto anno detto conte detto papa don Arrigo ebbe ebbono erano fece Federigo figliuolo Fiorentini Firenze Franceschi Francia furono sconfitti galee gente ghibellini guastarono guelfi guelfi di Firenze guerra Guido da Montefeltro imperadore incontanente l'oste Laterina Lucchesi maliscalco mandò Manfredi masnade mese messer Gianni Messina misono moneta morte navilio nimici oste ottocento Paglialoco papa Martino papa Niccola passare perocchè piacque a Dio piè Piero Pisa Pisani Poggibonizzi popolo potea pregione prenze presono Puglia quegli reame rentini rimase Romagna rono rubelli Sanesi santa Chiesa sanza saracini savio schiera Siena signore soldati tenea terra tornarono Toscana Tunisi usciti di Firenze usciti guelfi veggendo venne vittuaglia Vocab
Brani popolari
Pagina 205 - Dio ne del re Carlo suo signore, uccise di sua mano con uno stocco il detto Arrigo per vendetta del conte Simone di Monforte suo padre, morto a sua colpa per lo re...
Pagina 227 - Niccola terzo, fu magnanimo, e per lo caldo de' suoi consorti imprese molte cose per fargli grandi, e fu de' primi, o il primo papa, nella cui corte s'usasse palese simonia per gli suoi parenti ; per la qual cosa gli aggrandì molto di possessioni e di castella e di moneta sopra tutti i Romani, in poco tempo eh
Pagina 99 - Lombardia; e' cittadini di Padova molta gran parte consumò, e acceconne, pur de' migliori e de' più nobili in grande quantità, e togliendo le loro possessioni, e mandogli mendicando per lo mondo, e molti altri per diversi martirii e tormenti fece morire, ea un'ora...
Pagina 161 - E nota, ch' e' frati godenti erano chiamati cavalieri di santa Maria, e cavalieri si faceano quando prendeano quello abito, che le robe aveano bianche e uno mantello bigio, e l'arme il campo bianco, e la croce vermiglia con due stelle, e doveano difendere le vedove e' pupilli, e intramettersi di paci e altri ordini, come religiosi , aveano.
Pagina 96 - ... andassono a marito. Di si fatto abito e di grossi costumi erano allora i Fiorentini , ma erano di buona fe e leali tra loro e al loro comune , e colla loro grossa vita e povertà , feciono maggiori e più virtudiose cose , che non sono fatte a' tempi nostri con più morbidezza e con più ricchezza ^ GAP.
Pagina 154 - Franceschi, e per alquanti de' baroni del re fu pregato che gli facesse fare onore alla sepultura.
Pagina 280 - Giugtìo>' per la festa di san Giovanni, essendo la città di Firenze in felice e buono stato di riposo , e tranquillo e pacifico stato, e utile per li mercatanti e artefici, e massimamente per gli guelfi che signoreggiavano la terra, si fece nella contrada di santa Felicita oltrarno, onde furono capo e cominciatori quegli della casa de...
Pagina 330 - ... carcere fu chiamata la torre della fame , e sarà sempre. Di questa crudeltà furono i Pisani per lo universo mondo , ove si seppe , forte biasimati , non tanto per lo conte , che per gli suoi difetti e tradimenti era per avventura degno di sì fatta morte , ma per gli figliuoli e nipoti , ch...
Pagina 154 - Benivento fu seppellito, e sopra la sua fossa per ciascuno dell' oste gittata una pietra, onde si fece grande mora1 di sassi. Ma per alcuni si disse, che poi, per mandato del papa, il vescovo di Cosenza il trasse di quella sepultura, e mandollo fuori del Regno, eh' era terra di Chiesa, e fu sepolto lungo il fiume del Verde a' confini del Regno e di Campagna ; questo però non affermiamo.
Pagina 41 - Negli anni di Cristo 1237, essendo podestà di Firenze messer Rubaconte da Mandello da Milano, si fece in Firenze il ponte nuovo, e egli fondò con sua mano la prima pietra, e gittò la prima cesta di calcina; e per lo nome della detta podestà fu nomato il ponte Rubaconte.