Immagini della pagina
PDF
ePub

Vostre, la quale fia alligata a questa, nè l'ho mandata prima, per non la mandare a caso, sendo lettera che pure importa, e venendo diciferata, che non ne portai meco (1); bisognami questa sera, a volere che la venga, mandarla per staffetta, e parte a due ore di notte, e mi ha promesso essere costi domani a ventiquattro ore. Ho pagato per detta staffetta carlini ottanta, prego Vostre Signorie ne rimborsino Biagio cancelliere.

Il Papa ha fatto oggi l'entrata qui in Viterbo Pontificalmente, e cosi seguirà suo cammino.

Da Napol: s'intende, che quelli Neapolitani si preparano a ricevere il re onorevolissimamente, e che Consalvo si prepara a girgli incontro, e ono

rarlo..

Intendesi che i Viniziani fanno in Romagna mille fanti, chi dice per il Friuli, e chi per tenere ferma Faenza, che nel passare il Papa lei non passeggiassi Raccomandomi alle Signorie Vostre. Die 30 Augusti 1506 in Viterbo.

servus

NICCOLO MACHIAVEGLI Secret.

III.

Magnifici Domini etc.

Jeri scrissi a Vostre Signorie, e mandai con quel

[blocks in formation]

Δ

A una mia de' 28, per la quale detti noti

(1) Notisi che in questa Legazione non s'incontra mai Cifra, forse per oblivione del Machiavelli, che si dimentico di portarla seco alla sua partenza per questa commissione.

zia al luogo de' ragionamenti ebbi con il Papa in questo mio arrivare qui; dipoi Sua Santità non mi ha fatto intendere altro, e io non la ho cerca, nè di nuovo io ho che scrivere altro, salvo che l'Oratore Viniziano ha iscusato con la Santità Sua quel li fanti, che quella Signoria fa in Romagna, dicendo aver cosi per consuetudine di armarsi, qualunque volta i loro vicini si armano.

La nuova dello Imperadore, di che io scrissi a Vostre Signorie, che gli era venuto a confini del Friuli, fu tratta fuora da questi Viniziani, e perchè ci è lettere da Ferrara, che dicono come e' non è vero. Si crede quando e' non sia, che l'Ambasciadore la traessi fuori per ordine de' suoi Signori, per tenere in sulle brighe il Papa, e con questa nuova in su i principj di questa impresa raffreddarlo.

Qui è venuto oggi in poste un uomo del marchese di Mantova, non si è ben ritratto ancora la cagione della sua venuta, se non che si dice come quel marchese manda a scusarsi con il Papa di non poter venire a trovarlo, come gli aveva promesso; il che quando sia vero fa credere a qualcuno, che per avventura il re di Francia si ridica: qualcun altro crede, che la sia mera leggerezza, e volubilità di quel marchese: intendendone meglio il vero lo scriverò.

Ho visitato Monsignore di Ghimel Oratore qui per il re di Francia, e fattogli come servidore di VV. Signorie quelle parole mi occorsono. Rispose alla proposta convenientemente, e nel discorso del parlare mi affermò, quella Maestà avere offerto al Papa Mosignore d'Allegri con cinquecento lance, qualunque volta le voleva, e che le stavano a sua posta.

Vol. IX.

De' meriti di questa impresa io non posso dirne altro che quello che io ho scritto, cioè che il Papa cavalca in persona, e va innanzi con le giornate disegnate, e al cammino ho detto; non solda ancora i fanti, e non ha in disegno altra gente, che quelle dissi a Vostre Signorie, e le sua quattrocento lance, computato due balestrieri per lancia, sono sotto il duca d'Urbino, e governate da Giovanni da Gonzaga, dugento sotto il Prefetto, e governate da messer Ambrogio da Landriano cento: queste sono insieme a'confini di Perugia : Giovan da Sassatello ne ha poi settantacinque, queste sono in Romagna, ma gli è comandato gli venghino al davanti: ha qui seco in guardia cinquanta balestrieri a cavallo, che sono venticinque uomini d'arme, e forniscono il numero dei quattrocento. Queste sono le forze presenti, e sue proprie; ha dipoi le genti di Gianpagolo, e aspetta quegli Stradiotti del reame; altro ordine per questa impresa non si sente, nè di fanterie, nè di cosa, che se le richiegga: dicesi che solderà ad Urbino, come già ho scritto, e darà ordine all'altre cose.

E' sono qui i fuorusciti di Furlì molto male contenti, e par loro essere mandati da Erode a Pilato, e non veggono di sortire altro effetto; sperano tuttavolta in questa sua gita. Raccomandomi a Vostre Signorie.

Ex Viterbo ultima Augusti 1506.

servus

NICCOLÒ MACHIAVEGLI Secret.

IV.

Magnifici Domini etc.

Per l'alligata intenderanno VV. Signorie quanto

infino ad jeri occorse; et inter caetera avvisai VV. Signorie, come il marchese di Mantova per suo uomo aveva fatto intendere al Papa non potere incontrarlo, per avere così comandamento dal re, cioè che non partissi ec., il che si è poi verificato, e di più che il marchese ha mandato un uomo a Milano a Ciamonte per la licenza, con ordine, che non la possendo avere si trasferisca in Francia; e benchè questa sia giudicata leggerezza da molti, noudimauco ha dato dispiacere al Papa, e lo fa pensare di andare a questa impresa con maggior fondamento, e più ordinato che prima, e ha spedito messer Antonio de Montibus Auditore di Caniera, e lo manda a Bologna a fare intendere a quel Reggimento, come il Papa si vuole trasferire là, e che ordinino di riceverlo, e così ordinino le stanze per il contado di Bologna per cinquecento lance Franzese, e ha ordinato, che detto messer Antonio dipoi ne vadia a Milano per levare queste genti, e il Papa non passerà Pérugia, o al lungo Urbino, se non intende che le genti Franzese sieno mosse; e però starà qui più qualche giorno, che non aveva in animo, e non partirà domani, secondo il primo disegno. Quello che lo fa mutare dal primo proposito di non adoperare, come io scrissi, le gente Franzese, se non in caso di necessità, è lo accidente del marchese suprascritto, e di più volere con la mossa di queste genti fare

stare addreto i Viniziani, i quali soldano, e vorrebbono con spaventarlo, che facessi con loro questa impresa, e lasciassi stare Francia, pure che lui cedessi loro Faenza, e Rimino: l'altra cagione è, che vuole assicurarsi de' Franzesi, e vuole farli intingere; e però da jeri in qua si è rivolto ad entrare per questa via: attende bene con quanta industria e' può ad assicurare i Viniziani, ma questo non basta loro, e vorrebbono essere quieti, e per questo attendono per ogni verso ad attraversargli il cammino, e a difficultargli questa impresa: attenderò quello seguirà, e Vostre Signorie ne fieno avvisate.

Messer Antonio nel trasferirsi a Bologna farà la via per il dominio di Vostre Signorie, o per la città, o d'altronde; parendo a quelle fargli parlare per intender meglio il particolare delle cose, si ricorda con reverenza alle Signorie Vostre, alle quali mi raccomando.

Ex Viterbo prima Septembris 1506.

servitor

NICCOLÒ MACHIAVELLI Secret.

V.

Magnifici Domini etc.

Jeri scrissi a Vostre Signorie, e mandai la lette

ra insieme con una d'avanti jeri, sotto lettera di Monsignore di Volterra, per un corriere che andava in Francia. Scrissi della deliberazione fatta di mandare l'Auditore di Camera a Bologna di quivi a Milano per le genti; ha dipoi deliberato

e

« IndietroContinua »