Opere di Niccolò Machiavelli ...N. Conti, 1821 |
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... molestati in alcuna parte . Iterum valete . Die qua in litteris . II . Idem Nicolaus . Magnifici Domini etc. Da Cività Castellana a dì 23 scrissi alle Signorie Vostre , la quale fia alligata a questa , nè ALLA CORTE DI ROMA 15.
... molestati in alcuna parte . Iterum valete . Die qua in litteris . II . Idem Nicolaus . Magnifici Domini etc. Da Cività Castellana a dì 23 scrissi alle Signorie Vostre , la quale fia alligata a questa , nè ALLA CORTE DI ROMA 15.
Pagina 22
... alcuna a Vostre Signorie in questa sua partita . Risposemi che non gli occorre- va altro , salvo che io scrivessi a Vostre Signorie come lui andava in poste a Milano , mandato dal Papa a levare quelle genti d'arme , di che secondo la ...
... alcuna a Vostre Signorie in questa sua partita . Risposemi che non gli occorre- va altro , salvo che io scrivessi a Vostre Signorie come lui andava in poste a Milano , mandato dal Papa a levare quelle genti d'arme , di che secondo la ...
Pagina 33
... alcuna cosa , perchè lui uscì fuore . E chi conosce la natura sua ne dubita , come le Signorie Vostre , ma non ci vede rimedio , se non che si faccia quello , che è giudicato pernicioso lasciar fare ad altri . Si dubita per assai ...
... alcuna cosa , perchè lui uscì fuore . E chi conosce la natura sua ne dubita , come le Signorie Vostre , ma non ci vede rimedio , se non che si faccia quello , che è giudicato pernicioso lasciar fare ad altri . Si dubita per assai ...
Pagina 43
... di Mantova , il Papa mi fe ' domandare a casa da dua sua palafrenieri . Tornato fui mi fe- ei vedere a corte , e poi jeri vi stetti tutto il dì , e non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- ALLA CORTE DI ROMA 43.
... di Mantova , il Papa mi fe ' domandare a casa da dua sua palafrenieri . Tornato fui mi fe- ei vedere a corte , e poi jeri vi stetti tutto il dì , e non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- ALLA CORTE DI ROMA 43.
Pagina 44
Niccolò Machiavelli. non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- re che vostre genti movessino , dipoi gli sarà par- so da differire . L'opinione che l'Imperadore passi al tutto e spenta in questa corte , e dicono fondarla in ...
Niccolò Machiavelli. non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- re che vostre genti movessino , dipoi gli sarà par- so da differire . L'opinione che l'Imperadore passi al tutto e spenta in questa corte , e dicono fondarla in ...
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Opere di Niccolò Machiavelli: cittadino e segretario fiorentino, Volume 9 Niccolò Machiavelli Visualizzazione completa - 1798 |
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Parole e frasi comuni
abbia acciocchè accordo ajuti alcuna alloggiamento altra assai avendo avesse avuto avvisi bisogna Bologna Borgogna buona Cardinale cavalli Cesena chè circa città commissione contento costì costoro credo danari deliberazione desiderio detto dice dipoi domanda duca duca di Milano dugento erano facessi fanti fare figliuolo Firenze FRANCESCO GUICCIARDINI FRANCESCO VETTORI Francia fussi fussino genti giudicare gnorie governare guerra Gursa Imola Imperatore impresa Inghilterra intendere jeri jersera l'altro l'Imperatore lasciare lega Grigia lettera lettere luogo MACHIAVELLI Secret Maestà Magnifici Domini Magnifici Domini etc mandato Mantova mattina medesimo Milano Modana mostra NICCOLÒ MACHIAVELLI Segret nuovo Oratori ordine pace paga Papa pare passato pensare Perugia pigliare Pisa possa potere presto Quae bene valeant Raccomandomi ragioni Reverendissima risposta Rubertet Santità sarà sarebbe scrissi alle Signorie scritto scrivere seco servitor NICCOLÒ MACHIAVELLI servus NICCOLÒ sieno Spagna Spagnuoli stare Svizzeri trovare uomini vedere veggo Veneziani venire Viniziani voglia voluto
Brani popolari
Pagina 152 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e...
Pagina 154 - Medici mi cominciassino adoperare, se dovessino cominciare a farmi voltolare un sasso; perché se io poi non me li guadagnassi, io mi dorrei di me: e per questa cosa...
Pagina 153 - Pregovi mi solviate questa paura, e poi verrò infra il tempo detto a trovarvi a ogni modo. Io ho ragionato con Filippo di questo mio opuscolo, se gli era bene darlo o non lo dare; e sendo ben darlo, se gli era bene che io lo portassi, o che io ve lo mandassi. Il non lo dare mi faceva dubitare che da Giuliano e" non fussi, non che altro, letto, e che questo Ardinghelli si facessi honore di questa ultima mia fatica.
Pagina 310 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Pagina 152 - ... della ragione; delle loro azioni, e quelli per loro umanità mi rispondono, e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte tutto mi trasferisco in loro.
Pagina 151 - Viene in questo mentre l'ora del desinare, dove con la mia brigata mi mangio di quelli cibi che questa mia povera villa, e paulolo patrimonio comporta.
Pagina 151 - ... in casa Antonio Guicciardini. Io cominciai a fare il diavolo, volevo accusare il vetturale, che vi era ito, per ladro, donde G.
Pagina 150 - Non posso pertanto, volendovi render pari grazie, dirvi in questa mia lettera altro che qual sia la vita mia; e se voi giudicate che sia a barattarla con la vostra, io sarò contento mutarla.
Pagina 150 - Ho i usino a qui uccellato ai tordi di mia mano, levandomi innanzi dì; impaniavo, andavano oltre con un fascio di gabbie addosso, che parevo il Geta quando tornava dal porto con i libri di Anfitrione, pigliavo almeno due, al più sette tordi. Così stetti tutto settembre, dipoi questo badalucco, ancoraché dispettoso e strano, è mancato con mio dispiacere: e quale la vita mia dipoi vi dirò.
Pagina 93 - Volterra quello medesimo; dimodoché io non posso credere, che essendo maneggiato il caso mio con qualche destrezza , non mi riesca essere adoperato a qualche cosa , se non per conto di Firenze, almeno per conto di Roma e del Pontificato; nel qual caso io dovrei esser meno sospetto; e...