Opere di Niccolò Machiavelli ...N. Conti, 1821 |
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... detto questo mi trassi la i- struzione di petto , e lessila de verbo ad verbum . Udi Sua Beatitudiue me prima , e poi la istruzio- ne attentamente , e lietamente , dipoi replicò dopo qualche parola grata , parergli considerato bene ...
... detto questo mi trassi la i- struzione di petto , e lessila de verbo ad verbum . Udi Sua Beatitudiue me prima , e poi la istruzio- ne attentamente , e lietamente , dipoi replicò dopo qualche parola grata , parergli considerato bene ...
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... detto , che desidero fare un gran benefizio a quelli tuoi Signori , ma non lo voglio promettere ora , perchè non lo potrei fare , ma quando potrò , io lo prometterò , e farò in ogni modo , e in su questo mi levai dai piè di Sua San ...
... detto , che desidero fare un gran benefizio a quelli tuoi Signori , ma non lo voglio promettere ora , perchè non lo potrei fare , ma quando potrò , io lo prometterò , e farò in ogni modo , e in su questo mi levai dai piè di Sua San ...
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... detto , che il Papa s'inganna a credere essere servito d ' un solo cavallo in queste cose di Bologna , e che per nulla quella città lo consentirebbe . Io gli sisposi che non credevo , che tali cose gli fussino sute dette se non da ...
... detto , che il Papa s'inganna a credere essere servito d ' un solo cavallo in queste cose di Bologna , e che per nulla quella città lo consentirebbe . Io gli sisposi che non credevo , che tali cose gli fussino sute dette se non da ...
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... di Mantova , il Papa mi fe ' domandare a casa da dua sua palafrenieri . Tornato fui mi fe- ei vedere a corte , e poi jeri vi stetti tutto il dì , e non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- ALLA CORTE DI ROMA 43.
... di Mantova , il Papa mi fe ' domandare a casa da dua sua palafrenieri . Tornato fui mi fe- ei vedere a corte , e poi jeri vi stetti tutto il dì , e non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- ALLA CORTE DI ROMA 43.
Pagina 44
Niccolò Machiavelli. non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- re che vostre genti movessino , dipoi gli sarà par- so da differire . L'opinione che l'Imperadore passi al tutto e spenta in questa corte , e dicono fondarla in ...
Niccolò Machiavelli. non mi fu detto cosa alcuna . Credo volessi richiede- re che vostre genti movessino , dipoi gli sarà par- so da differire . L'opinione che l'Imperadore passi al tutto e spenta in questa corte , e dicono fondarla in ...
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Opere di Niccolò Machiavelli: cittadino e segretario fiorentino, Volume 9 Niccolò Machiavelli Visualizzazione completa - 1798 |
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Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 152 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e...
Pagina 154 - Medici mi cominciassino adoperare, se dovessino cominciare a farmi voltolare un sasso; perché se io poi non me li guadagnassi, io mi dorrei di me: e per questa cosa...
Pagina 153 - Pregovi mi solviate questa paura, e poi verrò infra il tempo detto a trovarvi a ogni modo. Io ho ragionato con Filippo di questo mio opuscolo, se gli era bene darlo o non lo dare; e sendo ben darlo, se gli era bene che io lo portassi, o che io ve lo mandassi. Il non lo dare mi faceva dubitare che da Giuliano e" non fussi, non che altro, letto, e che questo Ardinghelli si facessi honore di questa ultima mia fatica.
Pagina 310 - ... detti e nelle parole arguzia e prontezza, sapere tessere una fraude, ornarsi di gemme e d'oro, dormire e mangiare con maggiore splendore che gli altri, tenere assai lascivie intorno, governarsi co...
Pagina 152 - ... della ragione; delle loro azioni, e quelli per loro umanità mi rispondono, e non sento per quattro ore di tempo alcuna noia, sdimentico ogni affanno, non temo la povertà, non mi sbigottisce la morte tutto mi trasferisco in loro.
Pagina 151 - Viene in questo mentre l'ora del desinare, dove con la mia brigata mi mangio di quelli cibi che questa mia povera villa, e paulolo patrimonio comporta.
Pagina 151 - ... in casa Antonio Guicciardini. Io cominciai a fare il diavolo, volevo accusare il vetturale, che vi era ito, per ladro, donde G.
Pagina 150 - Non posso pertanto, volendovi render pari grazie, dirvi in questa mia lettera altro che qual sia la vita mia; e se voi giudicate che sia a barattarla con la vostra, io sarò contento mutarla.
Pagina 150 - Ho i usino a qui uccellato ai tordi di mia mano, levandomi innanzi dì; impaniavo, andavano oltre con un fascio di gabbie addosso, che parevo il Geta quando tornava dal porto con i libri di Anfitrione, pigliavo almeno due, al più sette tordi. Così stetti tutto settembre, dipoi questo badalucco, ancoraché dispettoso e strano, è mancato con mio dispiacere: e quale la vita mia dipoi vi dirò.
Pagina 93 - Volterra quello medesimo; dimodoché io non posso credere, che essendo maneggiato il caso mio con qualche destrezza , non mi riesca essere adoperato a qualche cosa , se non per conto di Firenze, almeno per conto di Roma e del Pontificato; nel qual caso io dovrei esser meno sospetto; e...