Liriche

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Riccardo Ricciardi editore, 1914 - 104 pagine
 

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 46 - E non domandarmi; io non saprei dirti che parole così vane, Dio mio, così vane, che mi verrebbe di piangere come se fossi per morire. Le mie lagrime avrebbero l'aria di sgranare un rosario di tristezza davanti alla mia anima sette volte dolente...
Pagina 47 - Mi sembrò di essere un piccolo e dolce fanciullo » dimenticato da tutti gli umani, povera tenera preda del primo venuto; e desiderai di essere venduto, di essere battuto di essere costretto a digiunare 40 per potermi mettere a piangere tutto solo, disperatamente triste, in un angolo oscuro.
Pagina 7 - E giovinezze erranti per le vie piene di un grande sole malinconico, portoni semichiusi, davanzali deserti, qualche piccola fontana che piange un pianto eternamente uguale al passare di ogni funerale...
Pagina 75 - ... ombra li tenga ; ora che i poveri amanti hanno sepolta nel cuore, senza piangere, la piccola loro felicità domenicale, e vanno muti per il noto viale al convegno dell'ultima tristezza ; ora che il pianto in maschera di Sorriso affetta ancora un'aria disinvolta prima che scada il facile noleggio dell'abito di gala ; ora che ne...
Pagina 45 - Perché tu mi dici: poeta? Io non sono un poeta. Io non sono che un piccolo fanciullo che piange.
Pagina 70 - Verrà la pace con le mani giunte, ma non la udrai tu, piccola, venire. Tornerà, sai, quotidianamente un poco, senza dirti nulla; e, vedi, sarà come se tu cantassi una preghiera incomprensibile, per lungo volger di tempo, in fin che in una sera, forse più dolce e triste, all'improvviso t'avvenisse, così, senza sapere, di comprenderla intera. Cento volte passeremo per quella via che più diletta a non so che malinconie nostre avremo. Lungo i chiari fiumi canteremo le .più vecchie canzoni e sarà...
Pagina 83 - Siete ironica... addio! — Vi sembra? - Oh, non avete rimpianti per l'ultimo nostro convegno nella foresta di cartone? — Io non ricordo, mio dolce amore... Ve ne andate... Per sempre? Oh, come vorrei piangere! Ma che posso farci se il mio piccolo cuore è di legno?
Pagina 4 - Uomini, io venni al mondo per amare E tutti ho amato! Ho pianto tutti i pianti Vostri e ho cantato tutti i vostri canti ! Io fui lo specchio immenso come il mare».
Pagina 71 - Come se tu fossi, ogni giorno, per giungere ad un mio primo convegno, ti vorrò bene, e come tu, dolcezza, giungere mai dovessi, io ti vorrò tanto bene. Sorridi, ora. Non piangi quasi più. Ce ne andremo in una casa piccola e sola. Se vorrai, nei giorni di festa, porteremo a tutti i piccoli infermi alcuni di quei dolci, quei poveri dolci delle suore, quasi bianchi, senza sapore, avvolti in carte celesti e in fili d'oro.
Pagina 48 - Oh, io sono, veramente malato ! E muoio, un poco, ogni giorno. Vedi : come le cose. Non sono, dunque, un poeta : io so che per esser detto : poeta, conviene viver ben altra vita ! Io non so, Dio mio, che morire.

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