Lezioni di lingua toscana

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P.G. Silvestri, 1824 - 254 pagine
 

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Pagina 103 - Se tu riguardi i segni, Che questi porta, e che l'Angel proflìla. Ben vedrai, che co' buon convien ch' e' regni. Ma perchè lei, che dì e notte fila , Non gli avea tratta ancora la conocchia, Che doto impone a ciascuno e compila : L'anima sua, ch' è tua e mia sirocchia , Venendo su non potea venir sola , . Perocch' al nostro modo non adocchia : Ond'io fui tratto fuor dell' ampia gola D' Inferno per mostrarli, e mosterrolli Oltre, quanto 'I potnì menar mia scuola.
Pagina 53 - In due città fioritissime d' ingegni e di studi, quegli in Bologna, questi in Verona, ebbero appresso la morte inscrizioni e simulacri, non consacrati dalla stupida ignoranza, o da una vile adulazione che persegue i grandi fin dentro il sepolcro. Ma i bronzi ed i marmi si consumano dal tempo, per innumerevoli vicende si corrompono e si disperdono ; i nomi di Marsilio e di Lorgna, più che in altro monumento, nell...
Pagina 127 - ... egli sarebbe meglio a star con Diavoli : elle non sanno delle sette volte le sei quello che elle si vogliono elleno stesse.
Pagina 106 - Lassai quel eh' i' più bramo; ed ho sì avvezza La mente a contemplar sola costei, Ch' altro non vede , e ciò che non è lei , Già per antica usanza odia e disprezza. In una valle chiusa d' ogni 'nlorno , Ch' è refrigerio de' sospir miei lassi , Giunsi sol con Amor, pensoso e tardo.
Pagina 3 - Oscurazioni del sole: ma di tanto perfetta eleganza, che l' uomo non può bramare di più. Nelle scritture italiane avendo superato tutti gli altri del suo tempo, non agguagliò di lunga la facoltà che aveva nel latino ; nel quale appare che maggiori studi e più esercizio avesse posto; come portava la consuetudine bolognese in quella età. Furono tutte più d' una volta ristampate , come singolarmente mirabili ; ma niuno ebbe cura di pubblicarle tutte insieme raccolte.
Pagina 215 - Guiscardo, dolore inestimabile sentì, ea mostrarlo con remore e con lagrime, come il più le femine fanno, fu assai volte vicina; ma pur, questa viltà vincendo il suo animo altiero...
Pagina 48 - Investigò i principii che danno forma al sale marino; spiò le vie per cui la natura lo scompone; insegnò un piano ed agevole artificio onde nasce il sale di Glaubero; rivolse tante Sue meditazioni sul mare a comodo della medicina e della professione vetraria . Negli eroici •secoli, in cui gli uomini arean l'arte di fabbricare gli dei , avrebbe tenuto gran luogo presso Nettano ed Amfitrite; ed ora leggeremmo nuove favole aggiunte per luiaU 1' altre antiche d' Arione e di' Glauco . La filosofut...
Pagina 216 - ... ogni popolo e ciascuna parte della terra risguarda inverso di voi solo. Né creda Vostra Maestà che i presenti Greci e noi Italiani ed alcune altre nazioni dopo tanti e tanti secoli si vantino ancora e si rallegrino della memoria de...
Pagina 173 - Signori e donne, come voi sapete, vostra usanza è di mandare ogni anno a' poveri del baron messer santo Antonio del vostro grano e delle vostre biade, chi poco e chi assai, secondo il podere e la divozion sua, acciò che il beato santo Antonio vi sia guardia de...
Pagina 43 - V iualveazionp delle acque Lucchesi, ei timori di quella Repubblica, e le molte controversie insorte tra Lei e lo Stato di Toscana, furono per lungo tempo gli studi suoi. Per cui se può credersi che l'Analisi perdesse alcun poco; T Idrometria in contrario vi guadagnò- E molti lumi egli sparse nelle sue scritture, che sono un grandissimo ornamento di quella scienza; e fattosi poscia a riandarne i generali principii, questi in gran parte o purgò d'errori, o chiarì. Che di vero nelle idrometriche...

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