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VITA

DEL P. IGNATIO LOIOLA

FONDATORE DELLA RELIGIONE

della Compagnia di GIES V'.

DESCRITTA DAL R. P. PIETRO RIBADENERA
prima in lingua Latina, e dopo da lui ridutta nella
Caftigliana, & ampliata in molte cose.

E nuovamente tradutta dalla Spagnuola nell'Italiana
* da GIOVANNI GIOLITO de FERRARI.

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JONA

ALL'ILLVSTRISSIMO E REVERENDISS: SIGN:

E PADRON MIO COLENDISS:

IL SIGNOR HENRICO CARDINALE CAETANO.

S

I come l'infinita prouidenZa del Redentor del Modo con somma Sapienza institui, e fondo la sua Santa Chiesa, così con somma vigilanza di continuo thà cuftodita, e conferuata da tutti gl'incontri, & assalti dell'infernale inimico, e de ministri di quello, producendo hora in Grecia a tempi de gli Ariani vn'Ordine di S. Bafilio, hora nell' Africa un altro di Sant' Agostino cõtra i Donatisti, Manichei, & al

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tre

tre diaboliche Sette, e non hà molte centinaia d'anni,ch'in Italia, & in Ispagna suscitò un S. Francesco,& vn S. Domenico con gli Ordini loro cõtra gli Vualdesi, & Albigesi. Con la medefima cura, quãdo che un Luthero in Germania fi ribellaua dalla Chiesa Catholica Romana, effo congregaua in Parigi cõtra di lui buomini dottißimi, e della Religion Christiana Zelatißimi, feruendosi per instrumēto d'vn' Ignatio Loiola di natione Spagnuolo, huomo nobile, e dotato d'ogni buona qualità, dado quindi prin. cipio all'Ordine, ò Compagnia di GIESV', per la quale è seguito, per lo spatio di XLVI anni, quel progrefsso in feruigio di Dio, che è noto à tutto il Mondo. Era ben ragioneuole, che la Vita dell'Institutore d'una tal Religione si sapesse; Peffe e però essendo stata scritta dal R. P. Gio: Pietro Maffei in lingua Latina con tanto ornato stile, quanto da huomini dotti all'età nostra defiderar si possa; & hauendola io a'mefi paffati data fuori con le mie stampe, me ne innamorai di maniera, che mi venne in penfiero, per beneficio di molti, di tradurla in lingua Italiana: Ma essendomene poi venuta alle mani vn'altra composta in lingua Spagnuola dal

dal R. P. Pietro Ribadenera (il quale molte cose vidde, & vdi dallo stesso P. Ignatio) affai più copiofa; contenendo non folo la Vita di quel gran feruo di Dio, ma anco molti particolari di quei primi Padri, & insieme dichiarando l'Instituto,e la propagatione di detta Compagnia; inferendoui parimente i Collegi fondati fotto diuersi Pontefici, da varij Imperadori, Regi, Prencipi, Prelati, & Vniuersità, quafi in tutte le parti del Modo, Vie più m'accesi di defiderio di communicar tal Historia nella noftra lingua, si per manifestar in parte la fingolar affettione,ch'à cotanta Religione io porto, come anco per gratificar arà à molti Fratelli di quella, che ciò grandemente bramauano; Spronato particolarmente dal gran frutto, ch io fperauo, ch'ella ad ogni forte di persone arecar doueffe. Laonde con la Diuina Gratia hauendola io in pochi mesi volgarizata, & anco fatta stapare, e volendo, com'è di costume, indrizzarla, e presentarla ad alcun Personaggio, à cui poteßi perfuadermi non douer effer difcara, mi s'appresentò primieramente V.S. Illuftriß. e Reuerendıß. da me conosciuta non di vista, ma per fama Barone Romano della

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