Il Mio CarsoLulu.com, 12 ago 2008 - 104 pagine Il libro a cui Slataper deve la sua notorieta come scrittore, uno dei capolavori della prosa italiana del primo Novecento. "Il mio carso" e un inno eterno di dedizione a due amori: una donna morta, una citta, la sua patria, Trieste e il suo carso. "Il mio carso," dove la lingua triestina scava come l'acqua nel calcare del carso caratterizzandone il linguaggio, e una narrazione improntata dal difficile equilibrio tra imperativo morale e un ardente desiderio di una totale e libera adesione alla vita. |
Sommario
Sezione 1 | 7 |
Sezione 2 | 15 |
Sezione 3 | 36 |
Sezione 4 | 40 |
Sezione 5 | 47 |
Sezione 6 | 55 |
Sezione 7 | 71 |
Sezione 8 | 98 |
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Parole e frasi comuni
allora andare aspetta bacia batte bella bene bianco bimbo bisogna bocca bosco braccia buono butta C’era caldo camminare cane canto capo carne carso casa cerca cielo città colpo compagni contento corpo Correvo corsa creatura credo davanti devi dice dita dolore donna dormire dritta duro fermo filo fini fiori foglie fondo forte fratello freddo fresca gente giorno giovane grande grandi guarda intorno l’acqua l’aria largo lascia lavoro legge lentamente letto lontano lungo male mamma mano mare mistero mondo morire morte neri neve nuovo occhi pace padron parlare parola passo patria pensare piccolo piedi piena piova poco porta posso poteva pregare quercia racconto rami respiro ridendo riposo rosso sale sapere sarà sassi secca seduti sentivo sera silenzio sogni stanco strada tavola teneva terra testa tocco torno Trieste triestina tronchi trovare Ucio vedere vento venuto verso Vila viso vive voglio volta volte voluto