Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750, Volume 16

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Presso Leonardo Marchini, 1827
 

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Brani popolari

Pagina 299 - Papa, quando si vide deluso, non avendo ottenuto che due miseri voti, strappò ad Alessandro il manto pontificale, e sei mise egli furiosamente addosso : ma toltogli questo da un Senatore, se ne fece subito portare un altro preparato da un suo cappellano ; e frettolosamente se ne coprì, ma al rovescio, mettendosi al collo ciò che dovea andare da piedi; il che dicono ch'eccitò le risa di tutti.
Pagina 274 - Si obbligò il papa di concedere al re l'investitura del regno di Sicilia , del ducato di Puglia , del principato di Capua, Napoli, Sulerno, e Melfi , siccome ancora della Marca e dell...
Pagina 266 - Svevo divenuto Imperatore: allora gli Spoletini gli andarono baldanzosamente incontro : furono respinti ed incalzati ; con esso loro alle spalle entrarono anche i Tedeschi vittoriosi : andò la sconsigliata città a sacco, e poi ne fu fatto, dice il Muratori, un miserabile falò. — Voi. cit., pag. 317. — Federigo, per evitare l'influenza dei calori canicolari, condusse le sue truppe nelle montagne del Ducato
Pagina 207 - Tal corso presero questi velenosi insegnamenti, figurandosi coloro di dover vedere di nuovo Roma padrona del mondo, che l'inferocito popolo si diede ad atterrare i magnifici palazzi e le torri non solamente di quei nobili che abbonavano questa sacrilega novità, ma anche dei cardinali, alcuni de' quali inoltre riportarono delle ferite dalla matta plebe, che non conosce nei suoi trasporti misura.
Pagina 260 - IIALIA lamente di signor della Sicilia, se l'ebbe tanto a male, che rimandò il legato senza voler trattare con lui : cosa che turbò forte la corte romana. Né contento di ciò, prima di tornarsene in Sicilia, dieJe ordine ad Asclintino , o Anscotino suo cancelliere, dichiaralo governator della Puglia, di muovere guerra allo Stato ecclesiastico. Portossi costui all' assedio di Benevento e ne devastò i contorni.
Pagina 248 - Federigo (i), l'investitura della Marca di Toscana, del ducato di Spoleti , del principato di Sardegna, e dei beni allodiali della1 fu celebre duchessa Malilda.
Pagina 19 - Chiesa obbligavasi di restituirgli tutti i diritti di regalia da essa acquistati fino da' tempi di Carlo Magno, di Ludovico Pio, e d'Enrico I; specificando le città, i ducati, i comitati, le zecche, le gabelle, i mercati, le avvocazie, le milizie, le corti e castella dell...
Pagina 110 - ... il titolo di duca. Intanto i Milanesi più che mai ansanti di sottomettere la città di Como (i), fecero venir da Genova e da Pisa buona copia d' artefici , atti a fabbricar navi, castelli di legno, grosse baliste, ed altri ordigni di guerra.
Pagina 207 - Andava costui predicando che si dovea rifabbricare il Campidoglio, rimettere in Roma non solo il senato, ma anche 1' ordine equestre, come fu al tempo degli antichi Romani ; né dovere il papa impacciarsi nel governo temporale , ma contentarsi dello spiri tuale. Tal piede presero questi velenosi insegnamenti, figurandosi coloro di voler vedere di nuovo Roma padrona del mondo , che 1...
Pagina 60 - Piissimo , saggio, ed ottimo pontefice, che in tempi sommamente torbidi si seppe regolare con prudenza , carità e mansuetudine ; e merita scusa, se nella sua prigionia non fece d1 meglio.

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