Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750, Volume 19Presso Leonardo Marchini, 1827 |
Sommario
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Annali d'Italia, dal principio dell'era volgare sino all'anno MDCCL, Volume 19 Lodovico Antonio Muratori Visualizzazione completa - 1754 |
Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750, Volume 19 Visualizzazione completa - 1831 |
Annali d'Italia dal principio dell'era volgare sino all'anno 1750, Volume 19 Lodovico Antonio Muratori Visualizzazione completa - 1827 |
Parole e frasi comuni
Albertinus Mussatus Alberto Scotto allora ambasciatori andò Annal ANNO DI CRISTO armata Arrigo avea Bolognesi Bonifazio VIII Cane dalla Scala cardinali Carlo Carlo di Valois castello Catalogna Cermenate Cesena Chron città colla conte Corio Istor Cremona Cremonesi d'esso diede Dino Compagni dipoi don Federigo esso Estense Faenza fazioni fece fecero Ferretus Vicentinus figliuolo Filippo Fiorentini Forlì Forolivien Francesco fratello fuorusciti furono galee Genova Genovesi gente Genuens ghibellini Giberto da Correggio Giovanni Villani gran guelfi guerra Guido dalla Torre Hist INDIZIONE Italic Jacopo Lambertazzi Lucca Lucens Matteo Visconte mese Milanesi Milano Modena Napoli nell'anno presente nemici Niccolò nobili pace papa Bonifazio papa Niccolò IV Parmense Parmigiani Piacenza Pietro Pisa Pisani podestà pontefice popolo poscia prese prigioni principe Ptolom quest'anno quivi Raynaldus re dei Romani Reggio Regiens Rerum Ital Ridolfo Roberto Romani Ruggieri Sassuolo Sicilia signore spediti suddetto terra Tolomeo da Lucca Torriani venne vescovo vicario
Brani popolari
Pagina 313 - Pippino e da altri. Certo alcuni ne avrà inventati la malignità. Ma indubitato è ancora che un gran processo dovette questo pontefice trovar nel tribunale di Dio per la maniera da lui tenuta in ottenere il pontificato e per aver privata della sua residenza quella città di cui Dio ha fatti pastori particolari i sommi pontefici e con empiere il sacro collegio di oltramontani per eternare in tal forma la permanenza della Santa Sede di là dai monti.
Pagina 213 - Muratori , tal compendiatore de' contemporanei che ben si può citare fra essi : « Non era egli nè guelfo nè ghibellino , ma padre comune ; non seminava ma toglieva le discordie; non pensava ad esaltar parenti , non a procacciar moneta , e più...
Pagina 208 - Fu uomo pieno d'idee mondane, nemico implacabile de' ghibellini, e li perseguitò per quanto potè; ed essi in ricompensa ne dissero quanto male mai seppero e il cacciarono ne' più profondi burroni dell'Inferno, come si vede nel poema di Dante2 (Dante, nell'Inferno).
Pagina 208 - ... canoni ebbe pochi pari; ma perché mancante di quell'umiltà che sta bene a tutti e massimamente a chi esercita le veci di Cristo, maestro d'ogni virtù e...
Pagina 95 - ... questo cronista scambiasse uno de' nomi de' tre figliuoli di Carlo II, che furono stadichi in Aragona. Egli li chiama Ruberto, Ramondo e Giovanni ; ma il Muratori che vide tante croniche, e ne raccolse i suoi Annali con tanto accorgimento, scrive, che i tre figliuoli dati per ostaggi da quel re furono : Luigi suo secondogenito, che fu poi Santo Vescovo, Roberto terzogenito, che fu poi re di Napoli, e Giovanni ottavogenito, che portò poi il titolo di principe della Morea. E tanto meno si può...
Pagina 313 - Muratori, affinché i giovani lettori ne traggono quell' utile che quindi deriva. « Sono bruiti i colori lasciati alla memoria di questo pontefice da Giovanni Villani , da Albertino Mussato , da Fra Francesco Pipino e da altri. Certo alcuni ne avrà inventati la malignità. Ma indubitato é ancora che un gran processo dovette questo pontefice trovar nel tribunale di Dio, per la maniera da lui tenuta in ottenere il pontificato...
Pagina 314 - Quand' anche fosse vera una tal citazione, noi non dobbiam per questo attribuire ad essa la morte del papa, perché troppo scuri sono al guardo nostro i giudizj di Dio. Ma essendovi chi niega questo fatto, quasi che non si combinino i tempi, si vuole osservare che nel precedente anno due templari ed altri nel presente , tutti costantissimi in asserir se stessi innocenti di quei misfatti, de'quali erano incolpali, furono bruciati vivi in Parigi; e però poter forse sussistere un si fatto racconto.
Pagina 208 - ... e di fasto, fu amato da pochi, odiato da moltissimi, temuto da tutti. Non lasciò indietro diligenza alcuna per ingrandire ed arricchire i suoi parenti, per accumular tesori anche per vie poco lodevoli. Fu uomo pieno d'idee mondane, nemico implacabile de' Ghibellini per quanto potè; ed essi, in ricompensa, ne dissero quanto male mai seppero; e il cacciarono ne' più profondi burroni dell'inferno, come si vede nel poema di Dante.
Pagina 314 - Chiesa, senza por mente alP esempio delle divine Scritture, e dei Santi, e dei migliori storici, che egualmente per istruzione dei posteri hanno lodato i buoni, e biasimato i cattivi , e senza riflettere che i difetti delle persone non sono i difetti della Cattedra, la quale sempre fu santa, e sempre sarà.
Pagina 313 - Pipino dell'ordine de'predicatori per relazione di chi v'era presente: cioé, che di tante sue ricchezze appena poté trovarsi uno straccio di veste da coprirlo; e morto restò talmente abbandonato da tutti i suoi, intenti allo spoglio, che il fuoco caduto da un doppiere gli bruciò una parte del corpo. Raccontano ancora gli storici, che uno dei templari!