Oeuvres posthumes de Monsieur J.-J. Rousseau ou recueil de pièces manuscrites, Volume 2

Copertina anteriore
S. Fauche, 1782
 

Pagine selezionate

Altre edizioni - Visualizza tutto

Brani popolari

Pagina 226 - Pur guardia esser non può, che 'n tutto celi Beltà degna ch' appaia e che s' ammiri ; Né tu il consenti, Amor, ma la riveli D' un giovinetto ai cupidi desiri. Amor, ch' or cieco, or Argo, ora ne veli Di benda gli occhi, ora ce gli apri e giri, Tu per mille custodie entro ai più casti Verginei alberghi il guardo altrui portasti. Colei Sofronia, Olindo egli s' appella, D' una cittade entrambi e d
Pagina 236 - 1 dispone sì ch'egli si disdica e pensier mute. Oh spettacolo grande ove a tenzone sono Amore e magnanima virtute! Ove la morte al vincitor si pone in premio, e '1 mal del vinto è la salute!
Pagina 238 - Ed oh mia sorte aventurosa a pieno! oh fortunati miei dolci martiri! s'impetrare che, giunto seno a seno, l'anima mia ne la tua bocca io spiri; e venendo tu meco a un tempo meno, in me fuor mandi gli ultimi sospiri.
Pagina 228 - Non fo ben dire s'adorna, o fe negletta, Se cafo, od arte, il bel volto compofe, Di natura, d'amor, del cielo amici Le negligenze fue fono artifici.

Informazioni bibliografiche