Dialetti, costumi e tradizioni delle provincie di Bergamo e di Brescia

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Mazzoleni, 1855 - 167 pagine

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Parole e frasi comuni

Brani popolari

Pagina 109 - Diali flamini licet, quod ea putatur ad mortuos pertinere. Nam et Lemuralibus jacitur larvis, et Parentalibus adhibetur sacrificiis, et in flore ejus luctus litterae apparere videntur.
Pagina 128 - El terzo comandamento de observare Zo è: la festa de Deo ben guardare, Andar a la giesia a li messi e udì predicare, El nostro creatore Di regraciare, Con tut ol cor e no co la fe vana, De zo che al n...
Pagina 122 - Nullus christianus ad fana, vel ad petras, vel ad fontes, vel ad arbores aut ad cellas, vel per trivia, luminaria faciat aut vota reddere prœsumat l.
Pagina 127 - Cosi questa poesia è insieme il più antico documento della Lombardia di lingua italiana e bergamasca, e mostra come la storia delle origini della lingua letteraria italiana non possa andare disgiunta da quella dc;
Pagina 152 - avviso, che questo dialetto, anziclle bresciano , debbasi riguardare , come un misto di bergamasco e di bresciano, appartenente a qualche villaggio intermedio , ove i due dialetti si fondono. In tale supposizione, potrebbe essere per avventura il dialetto di Orzinovi , patria di quel Messer Galiazzo, dal quale s^c avuto il libro stesso, e che n^e forse Pantere.
Pagina 130 - Tolemo asempio che ne da la zigonia. Quand la zigonia è vegia e no po volare, La zigonia zoven se la met a covare, E sì ye percaza cosse da mangiare. Quando un oselo ne da amestramento, Inprendì me
Pagina 152 - Martinengo buona memoria, al tempo del sacco di Brescia ». Essendo noi pervenuti, dopo molte inutili ricerche, a possedere questo rarissimo libretto, ed avendolo sottoposto a scrupoloso esame , in onta ad una congerie di errori tipografici , che ne rendono malagevole la lettura, e sovente oscuro il significato, vi abbiamo rinvenuto molte forme esclusivamente bergamasche , frammiste ad altre esclusivamente bresciane.
Pagina 143 - fumoli; altri uniti in un libro manoscritto, che ai tempi del Vaerino era posseduto dal conte Marco Bressani discendente da quello scrittore, e che ora è nella pubblica biblioteca di Bergamo. In questo vennero trascritte anche composizionette bergamasche di Pietro Spino e di Benedetto Colleoni frate Umiliato, il quale v'aggiunse anche due sonetti in lingua novarese. Il Vaerino ricorda oltre la ridicolosa traduzione...
Pagina 133 - Vo al pregar! per dolz amor Per no e per tug i pecador. Regina dona de pietad Ali pecador dey humilitad, Per la legreza che vo portasef. 0 nobel stela che dal cel venina Secori li animi che avo ingina. Facemo prego a Cristo veras Che al ne conservi -in la bona pas tt . Un...
Pagina 117 - Caleppio usavasi ancora confermare la promessa di matrimonio col mangiare e bere insieme i due coniugandi, in modo affatto simile alla confarreazione romana : — bibendo ipsa domina de vino, qui erat in uno ciato, quem in suis tenebat manibus, postea dando ad bibendum ipsi Zanno. Zanno bibit de ipso vino et etiam comedit de certis fructibus ibi existentibus in testimonium et confirmationem promissorum — (Carta di Caleppio) — ' Cfr. FRIEDBERG, op. cil., p. 63 nota T. (s) Intorno a quest' opera...

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