Prose fiorentine raccolte dallo Smarrito [pseud.] accademico della Crusca, Volume 1,Edizioni 1-2Smarrito, Giovanni Gaetano Bottari, Rosso Antonio Martini, Tommaso Buonaventura Nella stamperia di S.A.R. per Santi Franchi, 1716 |
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Prose fiorentine raccolte dallo Smarrito [pseud ..., Volume 3,Parte 4 Visualizzazione completa - 1743 |
Parole e frasi comuni
adunque alcuno altiffimo altrui animo anzi appo bafti bifogno cafo chè Chiefa ciafcuno Cielo Città cofe coftumi colla confervare confiderare configlio conofcere cotanto Criftiana defiderio difcordie difefa dimoftra diverfi divina effa effe effendo effere effi effo falute fangue fapere fapienza farebbe favella fcienze fcrivere fe fteffo fe medefimo fecoli fecondo fegno fegue felicità fempre fentire fenza ficcome ficuro fieno figliuoli fimile foffe foggetto folo fomma fono fopra forfe forza fotto fperanza fpirito fplendore ftato ftima ftudio generofo giufto gloria gloriofo gran grandiffima Greca guerra guifa illuftri Imperadore imprefa infieme ingegno lafciando lingua lodi Maeftà maggior magnanimo medefimo mente miferia moffe moftra neceffario niuna nobili noftra onore Orazione paffo palefe penfiero perciocchè perfona perocchè Platone poffa prefente pregio prudenza pure quafi quefta queſta ragione Religione ſenza Sereniffimo Principe Tefeo univerfale uomini valorofi verfo virtù virtuofi voftra
Brani popolari
Pagina 13 - Veramente è costui della schiera mia; veramente è costui de' miei amici e de' miei più cari e più diletti figliuoli; perocché (quello che già negli antichi tempi il mio Giulio Cesare fece) del marito di sua figlia insanguinato lo veggio, mentre che egli d'accostarsi a me ed al mio alto seggio procaccia».
Pagina 22 - Vergini e gì' innocenti fanciulli e le timide e spaventate madri di questa nobile Provincia piangendo , ed a man giunte con la mia lingua vi chieggon mercé, che Voi procuriate per Dio che la crudele preterita fiamma , per la quale ella é poco meno che incenerita e distrutta , e la quale con tanto affanno di Vostra Maestà sì difficilmente s...
Pagina 13 - ... adoriamolo; ma, se egli vi ha nella guerra abbandonati, nella battaglia traditi, nella vittoria ingannati, nella pace assediati, e nell'amicizia con gravissima e miserabile fame in tanta sua dovizia e superfluità tormentati e quanto era in lui...
Pagina 20 - ... in niuna parte allentando né minuendo, di benigno ingegno foste e pietoso e pieghevole. La qual loda di pietà tanto è maggiore ne...
Pagina 4 - E veramente egli pare da temer forte che questo atto possa recare al nome di Vostra Maestà, se non tenebre, almeno alcuna ombra, per molte ragioni; le quali io priego Vostra Maestà che le piaccia di udire da me diligentemente, non mirando quale io sono, ma ciò che io dico.
Pagina 221 - Non però qui si pente, ma si ride, non della colpa, che a mente non torna, ma del Valore che ordinò e provvide. 106 Qui si rimira nell...
Pagina 2 - ... io dico; perché io non chieggio (quello che non è in alcun modo conveniente) che la mia autorità vi muova, ma le mie ragioni. Le quali, se elle saranno false o scarse, non le renda la persona mia né quella di alcun altro né migliori né più gravi, ma...
Pagina 62 - 1 sonno che egli questa state vuole dormire, si studia di romperlo e di annullarlo , e di fare eleggere Re de' Romani il Principe di Spagna suo figliuolo; sì che il presente formidabile Imperio si continui in lui ; e vuole alle leggi opporsi...
Pagina 6 - ... vicini, e de' lontani e all'Impero o darle, o renderle; ed in ciò si consumano i suoi diletti e le sue consolazioni tutte. Queste sono le sue cacce, questi gli uccelli, questo il ballare, e gli odori, e il vagheggiare, e gli amori, ei carnali appetiti, e le delizie sue. Vera cosa...
Pagina 20 - Dio a gli uomini diede robusta e spinosa e feroce e guerrera, con la ragione e con la umanità in voi componendosi e mescolandosi, quasi salvatico albero co...