- P.Tromatelas Intonatelajiq s'y no !di Da noi fi pantera M 24 Mad. Parolei, e Musica do Teneté quàransa s 24. Viva il Capponcort Vivas il Piccione Viva il Ragus H.Cav.eScroc.can- Che buon odorei syno dalla fame. Non poffo più.li svi Cav. Ecco Lifetta Η ε Lif. Cav. Lif. Ahi che disgrazia Lis. ritorna Cos'è accaduto? Ahi che accidente Ch'è fucceduto? Scroc. Lif. E' morto il Cuoco Si è spento il fuoco. Tutti Eh! Tutti 48 ATTO SECONDO. Dai Cani, e Gatti Non v'è più niente! Mangiato fu ion Oh che disgrazia! Non mangiò piùsT Tutti Oh! Tutti Uh! Mad. Se non si mangia cooud if orum I HRRRRRRRAAT J 0303 છે ? rac? 5 18 D AT 49 ATTO TERZO. Co: SCENA PRIMA. Gabinetto in Casa di Pancrazio. Il Conte, poi Pancrazio, e Dorisbe A in disparte. Lfin convien risolvere; Convien, che parli io stesso Al Padre del mio bene : E chieda il refrigerio alle mie pene. Spero, che da Lifetta Sarà stato avvisato, e quì l'attendo Pan. Chi mi vuol, chi mi chiama. Co: Io fon ..... Pan. Che vuole? Co: Conferire con voi quattro parole. Pan. Parli pure; ma prima Mi dica chi lei è, Che s' io non lo conosco Non dee parlar con me. Co: Non conoscete Di Montebello il Conte? 25 Pan. Mi pareze non mi par (pensa) lo conosco. Che fu vostro fedel sincero Amico, Scordato già vi fiete, O per me ricordar non lo volete? Pan. Oimè, che Nome! un tal dolor mi sveglia Che non sò come fare Il pianto a raffrenare. Fu quasi mio Fratello. Co: Ora ravvisate il mio buon Padre in quello. Pam. Sì lo conosco bene; Mi ) J Mi dica, che gli occorre, e parli libero. Co: Signor Pancrazio mio Dorisbe vostra Figlia Adoro riverente, ed amorofo E l'onor bramerei d' esserle Sposo. Pan. Si Signor. Co: Voi sapete Lo stato di mia Casa E sapete quant' io sia ritenuto. E del mio amor contenta, E folo aspetto il vostro genio udire. Co: E quali grazie 1 Rendere al vostro amor potrei Signore a Mad. Nafcere un tal contento, SCENA II. Madama, e Pancrazio. VI propofi il partito "(verete, Di cui forse il miglior non tro E voi Signor perchè non risolvete? Pan. Mia moglie esser volete? Oh questa sì ch'è bella! Mi Mi giunge inaspettata tal Novella. Mad. Come? non vi sovviene Di quel, che s'e discorso appunto quà. In pregiudizio ancor del mio decoro, Pan. Quì su due piedi? Mad. Rifpondete alla prima sì, o nò. Siete dubbiofo, e vario. Pan. Non vi trovo Signora nel mio Lunario. Mad. Madama, poi Scrocca. MI fchernifce mi burla, Di me fi prende gioco Per farmi più dispetto?... Io diceva Illustrissima .... (parte. : da sè. Mad. (Cospetto del gran Diavolo! Mad. [ Di chi mi lagno? tutti Questi uomini indifcretti Ci lusingano, e poi I bricconi i burlano di noi. Sono certe uomini Così volubili Sempre s' aggirano.. Amor |