ndo: figliuol mio, dove ne vai, à hai nè brando nè lancia nè scudo: 45 anetto al dir non attendeva : rendo forte è giunto già nel piano; perchè mente alcun non gli poneva, Ise la lancia ad un guerrier di mano. compagnia Grifaldo molti aveva: più n'avesse avuti, eran invano. ggier in fuga, ammazzando, gli volse di mano ad un morto il brando tolse. 46 esso dà tra quegli sventurati nza compassion senza rispetto. on furno mai castron così squartati; nfesso è sin a' denti, un sin al petto. on due compagni, e Grifaldo scampati ; a treman di paura e di sospetto edendo l'empio strazio e 'l gran macello. ndò Ruggiero a scior presto Brunello . 47 Grifaldo in dietro ritornò piagnendo 48 E viste le ferite smisurate, I pezzi in qua e'n là pel campo sparti; In due la più, la men parte in tre quarti; Come le cose attonite insensate Un pezzo stelte, e poi disse; lodarti 49. Come Brunel veduto ebbe Agramante, 50 E così col ladruccio ginocchione Innanzi al re Agramante s'è gettato: : ea l'un a l'altro: è costui quello lebbe farsi al mondo tanto onore? mente ad un corpo tanto bello ene esser ripien d'alto valore; è l'ardir la forza e la destrezza oppia, quando è giunta con bellezza. 53 il re di tal ventura altiero, in cosa ben nuova gli occhi intende, se dicendo: è mai questo Ruggiero? n man giunte a Dio grazie ne rende; con viso men torbido e men fiero braccia e bacia, e per la man lo prende: dà più di Bardulasto affanno. : poich'egli è morto abbiasi il danno. 54 anetto ch'ha l'animo acceso entil foco, e pien di leggiadria; e' mi par più volte aver inteso, il primo oficio di cavalleria fatto un ch' abbia la ragion difeso . erchè questa è stata impresa mia ndo, signor mio, costui salvato; lier fammi, se l'ho meritato. 55 E l'arme e 'l suo destrier fammi dar anco, E disse e' sarà fatto adesso adesso. 56 Era il vecchio maestro ivi dolente, Perchè il tempo futuro è a me presente, 57 Vuol pur in Francia il tuo pensiero strano Ben ti sostiene il cielo in terra a torto: 58 E fusse questo l'ultimo dolore! Resterà poi la sua genealogia Pur tra' Cristiani; e fia di tanto onore, Amor gloria virtù viver giocondo Το 59 veggo di Sansogna un chiaro Alberto Che quel che vien con quella insegna in mano, 60 Veggo Azo il primo, e'l terzo Aldobrandino,! Che batte a Federigo la corona. 61 Natura manda fuora il suo tesoro: Ecco il Marchese a cui virtù non manca. Che saran vivi a quella età sì franca! 62 E se l'altro figliuol d'Anfitrione, Che là si mostra in abito ducale, Ma perchè mi lasc' io portar più avante? |