Crestomazia italiana, cioè scelta di luoghi insigni ... raccolti dagli scritti italiani

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Pagina 227 - Spezzar m'intesi il core. Mi parve di morir. Ma per uscir di guai, Per non vedersi oppresso, Per racquistar se stesso Tutto si può soffrir. Nel visco in cui s'avvenne Quell'augellin talora, Lascia le penne ancora...
Pagina 453 - ... templi Acherontei, o ricovrarsi sotto le grandi ale del perdono d'Iddio; ma la sua polve lascia alle ortiche di deserta gleba ove né donna innamorata preghi, né passeggier solingo oda il sospiro che dal tumulo a noi manda Natura. 50 Pur nuova legge impone oggi i sepolcri fuor de' guardi pietosi, e il nome a
Pagina 453 - Nume, fra queste piante ov'io siedo e sospiro 11 mio tetto materno. E tu venivi e sorridevi a lui sotto quel tiglio ch'or con dimesse frondi va fremendo perché non copre, o Dea, l'urna del vecchio cui già di calma era cortese e d'ombre.
Pagina 268 - Ed ecco, il debil fianco Per anni e per natura, Vai nel suolo pur anco Fra il danno strascinando e la paura; Né il sì lodato verso Vile cocchio ti appresta, Che te salvi a traverso De' trivj dal furor de la tempesta.
Pagina 453 - ... nembi e dal profano piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, e di fiori odorata arbore amica le ceneri di molli ombre consoli. Sol chi non lascia eredità d'affetti poca gioia ha dell'urna; e se pur mira dopo l'esequie, errar vede il suo spirto fra 1 compianto de...
Pagina 453 - ... suoi? Celeste è questa corrispondenza d'amorosi sensi, celeste dote è negli umani; e spesso per lei si vive con l'amico estinto e l'estinto con noi, se pia la terra che lo raccolse infante e lo nutriva, nel suo grembo materno ultimo asilo porgendo, sacre le reliquie renda dall'insultar de...
Pagina 458 - Dell' inquieto alipede, Ed irritante il morso Accresce impeto al corso. Ardon gli sguardi, fuma La bocca , agita l' ardua Testa , vola la spuma , Ed i manti volubili Lorda , e l' incerto freno , Ed il candido seno ; E il sudor piove, ei crini Sul collo irti svolazzano.
Pagina 456 - Gemeranno gli antri secreti, e tutta narrerà la tomba Ilio raso due volte e due risorto ** splendidamente su le mute vie per far più bello l'ultimo trofeo ai fatati Pelidi.
Pagina 456 - Proteggete i miei padri. Un dì vedrete mendico un cieco errar sotto le vostre antichissime ombre, e brancolando penetrar negli avelli, e abbracciar l'urne, e interrogarle.
Pagina 484 - Uscir fé tutte le mondane cose, E al guerreggiar degli elementi infesti Silenzio e calma inaspettata impose, Tu con essa alla grande opra scendesti, E con possente man del furibondo Caos le tenebre indietro respingesti, Che con muggito orribile e profondo Là del Creato su le rive estreme...

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