Lirici italiani del secolo decimosesto, con annotazioniCompany' tipi di Luigi Plet, 1836 - 392 pagine |
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Parole e frasi comuni
acerba adorno alma amaro Amor Angel novo aprica Arno beato begli occhi bella Bembo BERNARDINO TOMITANO BERNARDO CAPPELLO BERNARDO TASSO canto Canz canzone caro ch'a ch'al ch'io ch'ogni Chè che'l chiaro chiome ciel colle crin crudo d'amor d'ogni desio diletto doglia dolce dolor donna duol empio eterno fama fera figlio fiori foco fortuna fugge gentil gloria gran grave JACOPO TIEPOLO l'alma l'altro l'arme l'onde lasso leggiadra lieto LIRICI lodi LUIGI TANSILLO lume lungo meco mille mira mondo mortal morte ninfe notte novo ognor omai onda marina onor Orlando innamorato OTTAVIO RINUCCINI pensier Petrarca piagge piangendo pianto piè pietà poesia poeta pregio Rapido fiume rime sacro santo sdegno sento sereno Signor soave sonetto sospiri speme spento spirto stelle talor Tasso teco terra Torquato Tasso tosto vaghi vago vedi veggio VERONICA GAMBARA versi virtù virtute viver vivo
Brani popolari
Pagina 163 - Bench' io da lei m'appiatti in monte o 'n valle, E per solingo calle Notturno io mova e sconosciuto il piede; E mi saetta sì che ne' miei mali Mostra tanti occhi aver quanti ella ha strali.
Pagina 164 - Padre, o buon padre, che dal ciel rimiri, Egro e morto ti piansi, e ben tu il sai; E gemendo scaldai La tomba e il letto: or che ne gli alti giri Tu godi, a te si deve onor, non lutto : A me versato il mio dolor sia tutto.
Pagina 172 - Altri boschi, altri prati ed altri monti, felice e lieto Bardo, or godi e miri: ed altre ninfe vedi in vaghi giri danzar cantando intorno a fresche fonti. E ad altri che a...
Pagina 68 - Dopo il sest' anno a rivederti almeno, Superba Italia ; poi che starti in seno Dal barbarico stuol m...
Pagina 91 - La bella libertà , ch' altri t' ha tolta Per tuo non sano oprar , cerca e sospira ; E i passi erranti al cammin dritto gira Da quel torto sentier dove sei volta . Che se risguardi le memorie antiche, Vedrai , che quei , che i tuoi trionfi ornaro , T' han posto il giogo e di catene avvinta.
Pagina 25 - Notte placido figlio; o de' mortali egri conforto, oblio dolce de' mali sì gravi ond'è la vita aspra e noiosa; soccorri al core ornai, che langue e posa non ave, e queste membra stanche e frali solleva: a me ten vola, o sonno, e l'ali tue brune sovra me distendi e posa.
Pagina 30 - Borea ne' dì torbidi e manchi d'orrido giel l'aere e la terra implica; e la tua verde chioma ombrosa, antica, come la mia par d'ogn'intorno imbianchi or, che 'nvece di fior vermigli e bianchi, ha neve e ghiaccio ogni tua piaggia aprica; a questa breve e nubilosa luce vo ripensando, che m'avanza, e ghiaccio gli spirti anch'io sento e le membra farsi: ma più di te dentro e d'intorno agghiaccio, che più crudo Euro a me mio verno adduce, più lunga notte e dì più freddi e scarsi.
Pagina 373 - Grato mi è il sonno , e più l'esser di sasso, Mentre che il danno e la vergogna dura , Non veder, non sentir, m' è gran ventura : Però non mi destar ; deh parla basso.
Pagina 152 - Ed alle sponde dell' estrema Tile. Poggia pur, dall' umìl volgo diviso, L'aspro Elicona, a cui se' in guisa appresso Che non ti può più '1 calle esser preciso . Ivi pende mia cetra ad un cipresso : Salutala in mio nome , e dalle avviso Ch...
Pagina 100 - ... cibo e quella, si rallegra e gode, e dentro al nido suo si strugge e rode per desio di seguirla anch'ei volando, e la ringrazia in tal modo cantando che par ch'oltre '1 poter la lingua snode; tal...