Opere di Niccolò Machiavelli: Elogio di N. MachiavelliNella Stamperia delle provincie unite, 1796 |
Parole e frasi comuni
acciocchè adunque Agnolo Acciaiuoli aiuti alcuno amici ancorachè animo Antipapa armi assai assalire avendo cagione Carlo casa castello chè Chiesa ciascuno città cittadini cognosceva consiglio Conte Cosimo costui danari difendere diliberazione diliberò dipoi Duca Duca di Milano eglino erano esercito fece fecero figliuolo Fiorentini Firenze forze Francesco Francesco Piccinino furono fusse fussero genti Ghibellini Giovanni giudicando Gonfaloniere governo Guelfi guerra Imperadore impresa ingiurie intra Italia l'armi l'impresa lasciò libera Lombardia Lorenzo Lucca Machiavelli maggior magistrati mandò Medici messer Rinaldo Milano modochè morì morte Niccolò Niccolò Fortebraccio NICCOLO MACHIAVELLI Niccolò Piccinino Niccolò Soderini nimici nuovo occupare Ondechè onori ordine pace palagio Papa patria pericolo pertanto Piccinino Piero plebe Pontefice popolo potenti poteva prese principi propinquo ragunare regno rentini Repubblica Rinaldo degli Albizzi riputazione rono rovina Salvestro seguirono Signori strignere tantochè terre Toscana trovare tumulti uomini Uzano vedere veggendo venire Viniziani virtù vittoria voleva
Brani popolari
Pagina 474 - Serristori suo cognato incontrato, il quale prima lo riprese degli scandali mossi da loro, dipoi lo confortò a tornarsene a casa, affermandogli che il popolo e la libertà era a cuore agli altri cittadini come a lui. Privato adunque messer lacopo d...
Pagina 163 - Spogliateci tutti ignudi, voi ci vedrete simili; rivestite noi delle vesti loro ed eglino delle nostre, noi senza dubbio nobili, ed eglino ignobili parranno; perché solo la povertà e le ricchezze ci disagguagliano. Duolmi bene che io sento 80 come molti di voi delle cose fatte per conscienza * si penfcono, e dalle nuove si vogliono astenere.
Pagina 163 - Ma se voi noterete il modo del procedere degli uomini, vedrete tutti quelli, che a ricchezze grandi ed a gran potenza pervengono , o con frode o con forze esservi pervenuti : e quelle cose dipoi, che eglino hanno o con inganno o con violenza usurpate, per celare la bruttezza dell'acquisto, quello sotto falso titolo di guadagno adonestano.
Pagina 531 - Né morì mai alcuno non solamente in Firenze, ma in Italia, con tanta fama di prudenza, né che tanto alla sua patria dolesse. E come dalla sua morte ne dovesse nascere grandissime rovine, ne mostrò il cielo...
Pagina 14 - Dimodoché tutte le guerre che dopo questi tempi furono dai barbari fatte in Italia , furono in maggior parte dai pontefici causate, e tutti i barbari che quella inondarono, furono il più delle volte da quelli chiamati. Il qual modo di procedere dura ancora in questi nostri tempi, il che ha tenuto e tiene l'Italia disunita ed inferma. Pertanto nel descrivere le cose seguite da questi tempi ai nostri, non si dimostrerà più la rovina dell...
Pagina 471 - E perciò anche loro non avendo cura alla propria salute, d'essere loro amici simulavano. Sendo adunque preparati gli ucciditori, quelli a canto a Lorenzo, dove per la moltitudine che nel tempio era facilmente e senza sospetto potevano...
Pagina 470 - Divino cominciato, quando ancora Giuliano de' Medici non era in Chiesa . Onde che Francesco de' Pazzi insieme con Bernardo alla sua morte destinati, andarono alle sue case a trovarlo , e con prieghi , e con arte nella Chiesa lo...
Pagina 199 - Le città, e quelle massimamente che non sono bene ordinate, le quali sotto nome di republica si amministrano, variano spesso i governi e stati loro, non mediante la libertà e la servitù, come molti credono, ma mediante la servitù e la licenza.
Pagina 529 - Dipoi con stipendi e provvisioni manteneva suoi amici i Baglioni in Perugia, i Vitelli in città di Castello, e di Faenza il governo particolare aveva; le quali tutte cose erano come fermi propugnacoli alla sua città. Tenne ancora, in questi tempi pacifici, sempre la...
Pagina 407 - Piero suo figliuolo volse le sue sustanze ricognoscere , perché non era cittadino alcuno che avesse nella città alcuna qualità, a chi Cosimo grossa somma di danari non avesse prestata; e molte volte senza essere richiesto, quando intendeva la necessità d' un uomo nobile, lo sovveniva.