Opere di Niccolò Machiavelli: Elogio di N. Machiavelli

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Nella Stamperia delle provincie unite, 1796
 

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Pagina 474 - Serristori suo cognato incontrato, il quale prima lo riprese degli scandali mossi da loro, dipoi lo confortò a tornarsene a casa, affermandogli che il popolo e la libertà era a cuore agli altri cittadini come a lui. Privato adunque messer lacopo d...
Pagina 163 - Spogliateci tutti ignudi, voi ci vedrete simili; rivestite noi delle vesti loro ed eglino delle nostre, noi senza dubbio nobili, ed eglino ignobili parranno; perché solo la povertà e le ricchezze ci disagguagliano. Duolmi bene che io sento 80 come molti di voi delle cose fatte per conscienza * si penfcono, e dalle nuove si vogliono astenere.
Pagina 163 - Ma se voi noterete il modo del procedere degli uomini, vedrete tutti quelli, che a ricchezze grandi ed a gran potenza pervengono , o con frode o con forze esservi pervenuti : e quelle cose dipoi, che eglino hanno o con inganno o con violenza usurpate, per celare la bruttezza dell'acquisto, quello sotto falso titolo di guadagno adonestano.
Pagina 531 - Né morì mai alcuno non solamente in Firenze, ma in Italia, con tanta fama di prudenza, né che tanto alla sua patria dolesse. E come dalla sua morte ne dovesse nascere grandissime rovine, ne mostrò il cielo...
Pagina 14 - Dimodoché tutte le guerre che dopo questi tempi furono dai barbari fatte in Italia , furono in maggior parte dai pontefici causate, e tutti i barbari che quella inondarono, furono il più delle volte da quelli chiamati. Il qual modo di procedere dura ancora in questi nostri tempi, il che ha tenuto e tiene l'Italia disunita ed inferma. Pertanto nel descrivere le cose seguite da questi tempi ai nostri, non si dimostrerà più la rovina dell...
Pagina 471 - E perciò anche loro non avendo cura alla propria salute, d'essere loro amici simulavano. Sendo adunque preparati gli ucciditori, quelli a canto a Lorenzo, dove per la moltitudine che nel tempio era facilmente e senza sospetto potevano...
Pagina 470 - Divino cominciato, quando ancora Giuliano de' Medici non era in Chiesa . Onde che Francesco de' Pazzi insieme con Bernardo alla sua morte destinati, andarono alle sue case a trovarlo , e con prieghi , e con arte nella Chiesa lo...
Pagina 199 - Le città, e quelle massimamente che non sono bene ordinate, le quali sotto nome di republica si amministrano, variano spesso i governi e stati loro, non mediante la libertà e la servitù, come molti credono, ma mediante la servitù e la licenza.
Pagina 529 - Dipoi con stipendi e provvisioni manteneva suoi amici i Baglioni in Perugia, i Vitelli in città di Castello, e di Faenza il governo particolare aveva; le quali tutte cose erano come fermi propugnacoli alla sua città. Tenne ancora, in questi tempi pacifici, sempre la...
Pagina 407 - Piero suo figliuolo volse le sue sustanze ricognoscere , perché non era cittadino alcuno che avesse nella città alcuna qualità, a chi Cosimo grossa somma di danari non avesse prestata; e molte volte senza essere richiesto, quando intendeva la necessità d' un uomo nobile, lo sovveniva.

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