Il decamerone di Giovanni Boccaccio: ornato col ritratto dell'autore

Abbate acciocchè adunque alcuna allato alquanto altra amore andare andò appresso assai avea avea nome avendo avesse avvenne basciò bella Boccaccio Buffalmacco buona Calandrino camera casa cavallo chè chiamato ciascuno Cimone colui comechè cominciò compagni conoscendo costei costui credo Decamerone dice diletto dimora Dioneo dire disidero domandò donna dormire erano essendo fante fare fece femmina festa figliuola Filostrato frate giovane Gisippo gittò gran grandissima guerire guisa Iddio incominciò innamorato insieme lasciò lieto limosina Madonna mandò mangiare maravigliosa marito medesimo mente Messer Torello minciò moglie morte mostrare Mugnone Natan niuna notte NOVELLA NOVELLA VII onesta onore padre palafreno Pamfilo Pampinea parole perciocchè piacer piacere piagnere piè potesse poteva preso priego quivi ragione Reina Ricciardo rispose Rossiglione Saladino sapere seco sentendo Signor Sofronia stare strignendolo tornò trovò uden udendo udito uomini uomo usignuolo vedere veggendo venire voglio voleva