Opere di Pietro Giordani: Epistolario di Pietro Giodani, edito per Antonio Gussalli, compilatore della vita che lo precedeBorroni e Scotti, 1854 |
Parole e frasi comuni
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Brani popolari
Pagina 355 - Corinna; e molte cose anche ivi fece dire a taluno centra gl'Italiani, alle quali introdusse chi rispondesse e con molte lodi dell'Italia. Però l'imputarle ciò che disse nella prima opera, e ciò che nella seconda è detto per modo di obbiezione, e dissimularne le risposte, è un volere piuttosto vincere ad ogni maniera, che lealmente combattere
Pagina 268 - Ci metterò poi aneh' io di quel poco che potrò e saprò fare. quanto agli argomenti li sceglierò per lo più di mio gusto, cioè belli, o di letteratura, o misti di lettere e di filosofia e di politica. Ma bisognerebbe poter studiare, e comporre con quiete ed attenzione: e non si può; onde saranno pasticci.
Pagina 252 - Piacenza ho favori grandissimi : ma in quei paesi di miseria estrema, pochi e poveri, e non pagati sono gli impieghi. Io non ho ancora potuto fissare dove passerò l'inverno: tutto questo mese e principio di novembre sarò or qua or là per varie faccende. Appena avrò potuto fermarmi, ne darò notizia a...
Pagina 394 - ... articoli bellissimi e interessantissimi. Oh chi ti dice mai queste cose? Il parto del fascicolo per insolite doglie ha patito insolita tardanza; e nondimeno dovresti averlo con questo corriere. A me frutterà gravi dispiaceri; ma non impreveduti i. Bisognerebbe poter riporre in certi tempi l'intelletto o la volontà, come si ripongono in cassa i panni che la stagione non consente. Ma io sono colpevolmente stolto. dandoti fastidio di querele inutili, e che anche son costretto a non far troppo...
Pagina 221 - Milano mi fosse possibile trovar dieci scolari. o dodici al più, tra i quindici ei venti anni, che volessero far meco un corso di filosofia e di lettere (poich'io ho tanto studiazzato che son divenuto una magra enciclopedia); e volessero darmi ciascuno 25 fianchi il mese, per avere da me in cinque anni quell'assistenza a fare un buon corso di studi, che aver non potrebbero nelle publiche scuole. Nè io vorrei altro aiuto di amici o protettori che a trovare questa diccina di buoni scolari.
Pagina 105 - Lodovico Ariosto in questa camera scrisse e questa casa da lui edificata abitò la quale CCLXXX anni dopo la morte del divino poeta fu da Girolamo Cicognara Podestà coi denari del Comune compra e ristaurata perché alla venerazione dei cittadini e degli stranieri si mantenesse. .» A Leopoldo Cicognara a Venezia. Gì' invia l'iscrizione medesima con un conciero.1 Bologna, 11 maggio 1814.
Pagina 341 - ... non vedo l'ora di liberarmi da questa tristissima officina, dove sì male guadagno una crosta di pane.
Pagina 39 - Ha scritto in 4 volumi la guerra degli americani cogl'inglesi che fini nell' 83. Quest' opera quasi sconosciuta agli italiani, vituperata incredibilmente dai fiorentini. mi .ha riempito di ammirazione e di consolazione. Oh che bella e grande e italiana testa ! Credimi per dio che è un gran figlio di nostra madre.
Pagina 315 - Cacciarli i del per non esser men belli ; Né lo profondo Inferno li riceve , Che alcuna gloria i rei avrebber d'elli.
Pagina 355 - Stael, in mezzo a mille pettegolezzi inutili, ha l'atto sorgere una questione non inutile, e non poco importante = Se la letteratura italiana abbia bisogno e possa ricevere giovamento dalla letteratura di altre nazioni europee = questione sinora non bene, nè mediocremente trattata da nessuno: e molti sono anche del partito della Siaci, che mi par cosa di estremo pregiudizio ai nostri poveri studj.